ELF, il review di week 1

E’ iniziata la ELF (European League of Football) con tanti punti segnati, diverse partite in bilico fino al termine e il primo derby austriaco.

Cologne Centurions vs Istanbul Rams 40-38

Una partita incerta fino all’ultima azione, ma non una bella partita sotto l’aspetto tecnico e spettacolare.
Le due squadre hanno dimostrato di non avere ancora assimilato gli schemi e molti automatismi sono ancora da perfezionare. Abbiamo assistito, quindi, a una partita condizionata da molti errori: snap sbagliati che hanno causato fumble, molte penalty per offside o false start, e anche a parecchi errori difensivi, che hanno portato al cospicuo punteggio finale.
Alla fine l’hanno spuntata i più esperti Centurions, che dapprima si sono trovati in svantaggio per una safety seguita ad un punt bloccato, e poi per un TD dei turchi ritornati in possesso di palla per un intercetto sulle 25 di Colonia.
A rimettere le cose a posto per i rossi di renania ci ha pensato il QB americano dei Rams Jared Stegman che nello spazio di pochi minuti si è visto intercettare e ritornare in end zone due passaggi, il primo dal DE Mark Scherenberg, il secondo dal LB Flamur Simon.
Dopo l’ennesimo turnover Koln per un fumble di Weinreich seguito a un sack, i Rams mettono a segno il FG de 12-14, ma subito dopo Jan Weinreich, che nel frattempo ha cominciato a giocare come sa, serve un bel TD pass a Qinton Pound. Nel possesso seguente Stegman si fa ancora intercettare da Simon, questa volta senza conseguenze.

Nel secondo tempo Cologne allunga con due TD, ma poi dilapida tutto il vantaggio concedendo due segnature al RB britannico Tyrese Johnson- Fish
Sul 26 pari salgono in cattedra i due attacchi, complici le rispettive difese alquanto permissive ed assistiamo prima ad un TD pass di Weinreich per Quinton Pounds seguito da una trasformazione da 2 punti, poi da una corsa in end zone per 11 yard di Jalen Conwell non trasformata.
Nell’ultimo periodo arriva una serie di turnover: prima Weinreich si fa intercettare, ma nel successivo possesso i Rams riconsegnano la palla ai tedeschi per un fumble di Johnson-Fish, ma subito dopo Weinrich, atterrato da Zachary Blair, perde a sua volta l’ovale. I Rams chiudono il successivo drive con un FG di Sarikatipogl e vanno sul 35-34, poi riconquistato il possesso, segnano un altro FG per il 38-34.
Negli ultimi minuti però Jan Weinreich conduce un drive pressochè perfetto e con sei passaggi competati rimanda in end zone Pound per il 40-38 finale.

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I Centurions vincono una gara che è sembrata, nel secondo tempo, una corsa sull’otto volante e la vincono grazie alla grande partita del loro QB che, nonostante un primo tempo così così, recupera nel finale chiudendo con un rispettabile 25 su 44 per 338 yard e quattro TD pass, facendosi perdonare i due intercetti e i fumble che avevano permesso la rimonta dei Rams.
Per i turchi, ma anche per Koln, c’è ancora da lavorare per oliare gli automatismi ancora molto lontani dalla perfezione.

Tirol Raiders vs Vienna Vikings 23-29

Le due matricole d’Austria si incontrano alla prima giornata in una partita purtroppo disturbata dal maltempo che ha costretto gli arbitri ad interrompere per due volte il gioco.
Dopo l’iniziale vantaggio dei Raiders per il TD di Philip Haun, i Vikings prendono il sopravvento grazie a due ricezioni in end zone di Florian Bierbaumer e successivamente, segnano un terzo touchdown grazie al safety Benjamin Straight che intercetta un pass di Sean Shelton e lo riporta per 60 yard in end zone.
A questo punto comincia la rimonta dei neroargento tirolesi che prima segnano un FG con Abfalter, poi grazie ad un fumble forzato dal DE Niklas Gustav, tornano in possesso dell’ovale e con due corse di Logan Moragne vanno in touchdown.
I gialloviola viennesi però controllano il tentativo di come-back dei Raiders perchè grazie ad una corsa del WR italiano Jordan Bouah, portano la palla fino alle 21 dei Raiders dove Daum calcia un field goal, poi riconquistato il possesso grazie ad un fumble di Shelton forzato da D Siegel e ricoperto da Fabio Tartarotti, vanno ancora in end zone con Vincent Muller.
Sul 29- 16, inizia l’ultimo periodo e Sean Shelton dopo una bella sequenza di completi porta la palla sulla linea della yard da dove poi Nikolaus Huszar corre in end zone per il 29 -23 finale giacchè negli ultimi minuti nessuna delle due squadre riesce a segnare altri punti.

I Vikings vincono meritatamente grazie ad una miglior gestione della partita e l’abilità di trarre vantaggio dai turnover.
Se si esaminano i dati statistici, infatti, si vede che i due attacchi si sono equivalsi sul running game , ma i Raiders hanno avuto un miglior rendimento nel gioco aereo, con 176 yard contro le 61 dei viennesi. Questi ultimi però hanno capitalizzato al massimo il guadagno segnando tre touchdown contro i due dei Raiders.
Si tratta comunque di due buone squadre che certamente cresceranno qualitativamente con il tempo e l’esperienza.

Hamburg Sea Devils vs Berlin Thunder 43-18

Il pubblico delle grandi occasioni, quasi 5000 spettatori, ha gremito il, purtroppo piccolo, impianto amburghese.
I berlinesi hanno il primo possesso e mettono a segno i primi tre punti con un calcio di Schenderlein, ma si tratta di un fuoco di paglia perchè gli amburghesi cominciano subito da dove avevano lasciato un anno fa: grande difesa e gioco di corsa efficientissimo conseguenza della superiorità delle due linee, di attacco e difesa, sulle corrispettive avversarie.
Ci pensa prima lo Special Team che su un fumble in occasione del calcio, ricopre la palla e la riporta in TD con Giovanni Nanguy, poi con un Field goal di Eric Schlomm seguito dal primo TD dell’attacco per una breve corsa di Simon Homadi. Prima della fine del tempo Schenderlein accorcia le distanze con un altro calcio, ma subito dopo Hamburg va ancora in TD con una corsa del QB Saliou Ceesay.
Il dominio dei rossoblu baltici si consolida con altri due TD su corsa del RB britannico Glenn Toonga.
Sul 37-6, a risultato acquisito, Berlino riesce finalmente a segnare un TD grazie ad un bel passaggio del QB Joe Germinerio per il TE Yannis Binner. I Thunder cercano di recuperare, ma Joc Crawford perde l’ovale sulle proprie 20 yard. Il fumble viene coperto dal safety francese Kevin Fortes che lo riporta in TD.
Prima della chiusura Germinerio lanci un altro TD pass da 26 yard per il WR Emil Drossardper il 43-18 finale.

Come l’anno scorso gli amburghesi sono fortemente orientati al gioco a terra, dove possono disporre di una nutrita batteria di runner. Su tutti in questa partita si è distinto Glenn Toonga, che nel secondo tempo ha guadagnato 110 yard con 17 portate, ma molto bene si è comportato Simon Homadi con 60 yard in 10 portate.
In totale con le corse i Sea Devils hanno guadagnato 264 yard contro le 88 prese su passaggio
Nettamente contraria la propensione dei Thunder, il cui QB Joe Germinerio ha chiuso con un discreto 18 su 32 per 194 yard e 2 TD pass. Pressochè inesistente il running game che ha prodotto la miseria di 16 yard nette, anche per effetto delle numerose yard perse per le incursioni dei difensori amburghesi, Kasim Edebali in testa.
Per Berlino una sconfitta netta ma non mortificante. I Thunder hanno mostrato una buona attitudine al gioco aereo: Germinerio è un americano con una solida esperienza tedesca maturata con i Kiel Baltic Hurricanes e tra i ricevitori c’è l’ottimo Emil Drossard, 89 yard in sette catches.

Wroclaw Panthers vs Leipzig Kings 34-27

Una bella partita a Wroclaw tra Panthers e Kings, due protagoniste della scorsa stagione che si sono affrontate in un incontro incerto fino all’ultimo secondo.
La partenza è favorevole ai polacchi che al primo possesso vanno in vantaggio con un TD pass del nuovo QB americano Justin Hansen per il connazionale Malik Stanley.
I Kings accusano il colpo e non riescono a costruire granchè, ma per loro fortuna anche i Panthers sembrano perdere la concentrazione finchè sul finire del primo periodo Jordan Barlow, il QB ingaggiato per sostituire Michael Birdsong, non fa un “big play” pescando in end zone il WR Anton Jallai con un pass di 45 yard.
Wroclaw accusa il colpo e dopo un “three & out” restituisce il possesso ai Kings che con una corsa di Barlow per 27 yard vanno in vantaggio per 14-7.
I Panthers si scuotono, e Hansen, con un bel drive a base di passaggi per Stanley, Dziedzic e soprattutto Premiszlaw Banat, mette Phineas Pasqualini in condizione di correre in end zone per 9 yard.
I polacchi sembrano tornati a comandare il gioco, ma Hansen, dopo tre completi, si fa intercettare sulle 32 yds di Leipzig da R Henrique, che riporta per 47 yard consegnando l’ovale a Barlow sulle 21 dei Panthers e Barlow serve ancora Jallai per il TD del 21-14.

Il secondo tempo è un bel testa a testa in cui Leipzig allunga sul 24-14 con un calcio di Finke da 29 yds. I Panthers si riavvicinano con un TD pass per Stanley e sul 24-21 si va al quarto periodo quando Hansen fa il suo big play servendo Banat che porta in end zone per un TD da 53 yard.
I Kings a due minuti dalla fine pareggiano con un FG di Finke. Negli ultimi due minuti i polacchi sono costretti al punt, ma riconquistano il possesso forzando un fumble di Oliver Bahr che Lars Steffen ricopre e riporta per 37 yard per il TD risolutivo.

I Kings escono sconfitti di misura e solo negli ultimi secondi di gioco nonostante la squadra rispetto all’anno scorso abbia perso giocatori importanti come Timothy Knuttel, Michael Birdsong e i difensori Kitchens e Buffet. Tra i nuovi, Jordan Barlow si è tutto sommato ben comportato nel difficile compito di far dimenticare Birdsong. Bene anche il ricevitore svedese Jallai, autore di due ricezioni in end zone e di 70yard guadagnate con quattro ricezioni, a dare man forte al confermato Anthony Dable-Wolf.
Bene la difesa che, con i confermati Bombeck e Zettenberg ha messo a segno sei sack ai danni di Hansen e 9 tackles for loss.
I Panthers portano a casa una vittoria dopo la grande paura ma hanno trovato in Justin Hansen un degno sostituto di O’Connor e in Malik Stanley l’alter ego di Kaevonta Turpin andato a fare cose egregie nei Generals della USFL.
Il gioco aereo dei Panthers si fonda sulla nutrita batteria di ricevitori, tra i quali domina Primeszlaw Banat con le sue 117 yard in 9 ricezioni. La Northern Conference si preannuncia quindi molto equilibrata e combattuta.

Frankfurt Galaxy vs Rhein Fire 26-29

I Galaxy cominciano il campionato, come lo scorso anno, con una sconfitta subita per un field goal nei secondi finali. Per gli amanti della cabala questo potrebbe essere un buon auspicio, visto come è finita l’anno scorso, ma in realtà la sconfitta di ieri desta non poche preoccupazioni.
In tutto il primo periodo i Galaxy hanno collezionato un solo primo down e sono stati in balia dei renani che hanno segnato prima con una ricezione di Timothy Knuttel, poi con una corsa del QB Matt Adam e infine grazie ad un ritorno di intercetto di 35 yard del LB Lukas Ruoss.
Con i Fire in vantaggio per 19-3, finalmente sale in cattedra Jakeb Sullivan e gestisce un lungo drive cne chiude mandando in end zone Gennadij Adams con un passaggio di 3 yard. Prima del riposo Frankfurt accorcia ancora con un FG da 55 yard di Ryan Rimmler.

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Il secondo tempo è spettacolare ed emozionante perchè I Galaxy, con Sullivan tornato ai livelli dell’anno passato, conduce il primo drive e porta personalmente lo sferoide prolato in end zone per il pareggio.
I Fire, complice un gran ritorno di kick-off dello specialista Omari Williams, partono dalle proprie 42 e, a suon di corse di Daniel Rennich e Jason Aguemon vanno ancora in meta con un run di Aguemon.
Quando sul 26-19 Sullivan si fa intercettare dal CB Till Janssen sembra fatta, ma Dusseldorf non ne approfitta.
Così, quando il possesso torna a Frankfurt, Sullivan infila una serie di completi e, anche grazie alle corse di Gennadij Adams arriva in prossimità della end zone dei Fire e segna il TD del pareggio.
Dopo il two minutes warning la palla torna ai Fire e Rohat Dagdelen, che nel frattempo ha sostituito Adam nel ruolo di QB, porta l’ovale in zona field goal e lascia a Daniel Schuhmacher l’onere e la soddisfazione di trasformare da 29 yard.

Francoforte, nonostante la sconfitta, si candida alla conferma del titolo e lo ha dimostrato con la convincente rimonta dopo l’inizio imbarazzante. I Fire, da parte loro, sono una matricola già abbastanza smaliziata, anche per l’oculata scelta di giocatori provenienti da un ottimo primo campionato, come Timothy Knuttel e jason Aguemon, ex King e Omari Williams, proveniente proprio da Frankfurt.

Stuttgart Surge vs Barcelona Dragons 9 -38

La scorsa stagione Surge e Dragons sono state rispettivamente l’ultima e la penultima del ranking e lo scontro diretto di domenica ha confermato che i Surge potrebbero avere anche quest’anno grandi difficoltà.
Nella squadra sveva non ha funzionato praticamente nulla: i dati statistici, impietosi, parlano di 100 yard nette guadagnate in totale di cui solo 4 su corsa e 96 su passaggio, ma i dati più mortificanti sono rappresentati dai venti punti concessi ai Dragons a seguito di turnover per lo più generati da errori marchiani nel trattamento dell’ovale.
Imbarazzante lo snap alto che ha costretto Loria, il punter a calciare la palla furi sulle proprie 8 yard, che ha poi permesso ai Dragons di segnare agevolmente il secondo TD. I Dragons hanno avuto vita facile nonostante anche loro abbiano ancora molto da fare per raggiungere un buon rendimento.

Quello che funziona meglio tra i catalani è ancora il gioco aereo, la cui regia è affidata anche quest’anno all’ottimo Zach Edwards. Restano però delle perplessità sull’efficienza della linea d’attacco che anche a Stoccarda, ha concesso troppo alle incursioni dei difensori avversari che hanno atterrato quattro volte Edwards per 30 yard di perdita e hanno provocato undici placcaggi dietro la linea per una perdita complessiva di 70 yard.
Insomma, se Stoccarda piange, non è detto che Barcellona rida. La buona notizia, per i Dragons, è che la partenza di Jean Constant per Amburgo è stata compensata dall’arrivo del WR americano Kyle Swift che in otto ricezioni ha conquistato 135 yard e segnato due TD, ben coadiuvato da Mario Flores e Benjamin Plu.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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