Tutto facile, forse troppo! (Pittsburgh Steelers vs Kansas City Chiefs 10-36)

Finisce 36 a 10 per i Chiefs, che si sbarazzano con grande semplicità di Big Ben e dei suoi amici. Con la vittoria di domenica sera i Kansas City Chiefs conquistano la sesta AFC West consecutiva!

Sfida senza senso, senza equilibrio. Nemmeno considerando che il team di Kansas City non ha lavorato assieme per tutta la settimana visto che i continui “dentro e fuori” dalla Covid List hanno impossibilitato gli allenamenti al completo. Hill fuori, Kelce fuori, Butker fuori, ma poi Hill rientra all’ultimo e via discorrendo…

Non era del tutto semplice preparare una sfida decisiva per le sorti della stagione in queste condizioni e contro una difesa robusta come quella degli Steelers, ma Andy Reid ce l’ha fatta in ogni caso. Il quarterback di casa è lucido e smista palloni a tutti i compagni senza soffrire più di tanto le incursioni del temuto T.J. Watt.

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Patrick Mahomes registra la sua solita domenica da superstar completando 23/30, 258 yard pulite  con 3 touchdown a referto e senza intercetti.

Il dato sugli intercetti di Mahomes nelle ultime uscite dei Chiefs è incoraggiante in vista delle eliminatorie, perchè il QB nelle ultime sette partite ne ha subiti soltanto 3 quando nelle prime otto settimane di stagione ne aveva subiti ben 10. Dunque Mahomes ha ritrovato quella serenità nel mettere palla in aria che fino alla fine del 2020 lo aveva brillantemente contraddistinto ed oggi sembra aver ritrovato anche quella sicurezza in più offertagli dalla sua linea offensiva.

A queste sicurezze non possiamo dimenticarci di aggiungere quelle di una difesa che toglie il fiato.

Il reparto di coach Spagnuolo mette le briglie a Najee Harris fin dai primi secondi di gioco, quelli in cui le portate del forte running back rookie risultano negative. Harris sbatte la testa contro un muro e se alla fine riesce a sfiorare le 100 yard su corsa è solo perchè il risultato non obbliga Kansas City a tenere il livello alto. A confermare la tesi sul “livello alto” c’è il fatto che Tyreek Hill viene coinvolto solamente in una manciata di giochi prima di essere risparmiato in via del tutto precauzionale in vista della post-season, ma ancor prima in vista della sfida contro i Bengals di Week 17 quando il WR dovrà tornare protagonista per cementificare il primo posto nella conference.

Nelle ultime partite dei Chiefs abbiamo visto un attacco capace di accumulare punti, ma anche una difesa in grado di proteggerli. E così i Chiefs scavano il solco, un pò come successo contro gli Steelers del resto. Primi trenta minuti di gioco che distruggono gli avversari impedendo di segnare mentre con l’attacco si segna senza sosta. All’Arrowhead Stadium si procede verso l’intervallo con il punteggio fissato sul 23-0 per i Chiefs e alla fine del terzo periodo di gioco siamo sul 30-3. Partita a senso unico, un pò come tutte le ultime dei Chiefs che spadroneggiano con talmente tanta grandezza che alla fine quasi annoiano.

La stagione di Kansas City continua ad essere in fase ascendente: si era partiti dall’ultimo posto in divisione per poi trovarsi a vincerla con due turni di anticipo rispetto alla fine della stagione regolare. Inoltre la qualificazione ai playoff è cosa fatta, ora resta solo da guadagnare quella Bye Week che vale come una vittoria senza sforzi, né pericoli alla Wild Card. Una domenica di riposo extra per studiare gli avversari e preparare le strategie che serviranno alla rincorsa al prossimo Super Bowl.

Congratulazioni ai Chiefs dunque! Il primo obiettivo è stato raggiunto.

Quanto a Pittsburgh, il 7-7-1 è un pò alienante. Un record che risulta veritiero rispetto a quanto mostrato dagli Steelers in questa annata mediocre. Harris è un buonissimo back, di quelli che a Pittsburgh non sono mai mancati nelle ultime annate. Il reparto ricevitori non è nemmeno malaccio, al netto dei palloni spesso droppati da Claypool; Diontae Johnson ha 1079 yard in stagione, ieri 51 più un touchdown e un fumble perso, il prodotto di Toledo è cresciuto molto bene e oggi risulta un’arma molto efficace. La difesa degli Steelers funziona ad intermittenza, ogni tanto il blackout è dietro l’angolo, ma le qualità non mancano. Dunque il problema è Ben Roethlisberger?

Al netto della sua lentezza, dei suoi anni e dei suoi malanni, Big Ben ha messo insieme una stagione da 3373 yard lanciate fin qui, con 20 TD Pass e 8 intercetti (tra i suoi concorrenti c’è chi ne lancia 4 in una domenica…). In NFL ci sono delle squadre che oggi, con ogni probabilità, pagherebbero oro per avere numeri (fine a se stessi) come i suoi proiettati su quelli dei loro QB. Squadre come Jets, Bears, Texans per citarne alcune. Eppure la figura di Big Ben rimane tutto tranne che attraente. Poi ci sono tutta una serie di questioni che faticano a trovar risposta.

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Forse il tempo di Roethlisberger è finito, ed è finito da un pezzo. Forse gli Steelers sono un pò in ritardo su quella che dovrebbe essere la ricerca del suo sostituto. Forse anche Mike Tomlin, dall’alto della sua prestigiosissima carriera non ha più appeal sullo spogliatoio. Forse anche il front office ha le sue responsabilità, o forse le dinamiche divisionali che hanno visto la breve salita dei Browns con i Ravens sempre ostili e con il ritorno dei Bengals ha ostacolato ulteriormente il percorso di Pittsburgh. In mezzo a tutti questi punti interrogativi, però, una cosa è certa: Pittsburgh è una piazza vincente che ha perso la bussola e nella prossima off-season gli Steelers devono assolutamente ritrovare il loro orientamento.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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