Le pagelle di week 16 NFL

Ma quanto è affascinante quest’anno la volata play-off. I Bills si vendicano dei Patriots, i Colts spazzolano i Cardinals, i Chargers si lasciano sorprendere dai Texans, i Bengals asfaltano i Ravens. Sono alcuni dei risultati più interessanti della 16esima giornata. Una settimana che vede un record incredibile dei Dolphins, alla settima vittoria consecutiva dopo sette sconfitte filate. Mai successo. Del resto se non in questo folle 2021, quando? Ci avviciniamo alla fine dell’anno scolastico, le pagelle finali (che sono tra parentesi) stanno per diventare definitive.

Ecco, come di consueto, dove potete trovare la guida per la lettura consapevole delle mie pagelle.

Titans – 49ers 20-17

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Tennessee 7,5 (8,5)

Piazzano le zampate giuste. Quando si attiva Brown la gara svolta. Anche perché il gioco di corsa è deficitario, come la protezione offerta a Tannehill. 

San Francisco 6 (6,5)

Male Garoppolo. Sbaglia nei momenti topici della gara. Le statistiche possono trarre in inganno. Si è infortunato nel corso del match (pur terminandolo) e i Niners ne risentono pesantemente.

Packers – Browns 24-22

Green Bay 7,5 (9)

Non la miglior partita dei Packers, che stanno ottenendo moltissimo in queste ultime settimane, spendendo relativamente poco. Quando hai Rodgers al volante puoi permettertelo e garantire a coach LaFleur una partenza come nessuno mai: tre anni su tre con 12 o più vittorie.

Cleveland 5,5 (5)

A quarterback invertiti… Traete voi la scontata conclusione. Male Mayfield. Molto male. Ormai è quasi una litania. Ma in questa occasione non si può proprio fare altrimenti. Certo ho anche le mie belle perplessità su alcuni del contorno (vero People-Jones?) ma con un Mayfield così i Browns non vanno da nessuna parte e io ho dubbi che il numero 6 possa essere diverso. Mi sembra destinato ad essere un Mark Sanchez 2.0. Stefanski mi delude nel non cavalcare a sufficienza Chubb.

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Cardinals – Colts 16-22

Arizona 5,5 (8,5)

Sono severo nei loro confronti? Forse sì questa settimana. Devo ancora smaltire l’arrabbiatura di week 15. Privi di Hopkins e Conner devono tribolare per muovere con costanza il tabellone.

Indianapolis 8,5 (8)

Taylor è il loro miglior giocatore. Lo sappiamo. Il loro destino però passa da Wentz. Questa settimana sono ripetitivo. Contro Arizona ha sfoderato un paio di giocate che possono far ben sperare per gli scrutini finali. Al momento hanno anche tutte le loro armi offensive al loro posto e non è cosa da poco.

Falcons – Lions 20-16

Atlanta 6,5 (6)

I Falcons sono ancora in corsa per i play-off. E questa è una notizia non da poco. Non ci andranno. Il loro compito in ogni caso lo eseguono. Dovevano battere i Lions e lo fanno. 

Detroit 5,5 (4,5)

Lottare, lottano. E con Boyle dietro al centro peraltro. Non sempre riescono a capitalizzare. Nelle ultime settimane hanno visto emergere St. Brown e questa è quanto di meglio si possa ottenere da questa stagione: riuscire a trovare giocatori per i prossimi anni.

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Vikings – Rams 23-30

Minnesota 5 (5)

L’attacco non ingrana. La difesa gli porge per tre volte la palla sfruttando una giornataccia di Stafford, e nemmeno questo basta. Difesa che peraltro non riesce né a mettere pressione sul qb né a frenare le corse. Errori fatali nei momenti cruciali. Non si vede il carattere. Presi uno ad uno i giocatori dei Vikings hanno potenzialità che in gruppo non sanno esprimere. E senza Cook e Thielen si trovano senza sbocchi sicuri in end-zone.

Los Angeles 7 (8,5)

La linea offensiva rimaneggiata regge alla grande. Meno bene Stafford. A indirizzare la partita è un calcio ritornato. Prima che Kupp si sieda in ufficio a sbrigare le sue consuete pratiche. Quando c’è bisogno della giocata decisiva, la trovano. E’ la differenza che corre tra loro e i Vikings.

Jets – Jaguars 26-21

New York 6 (4,5)

Segnano con una corsa da più di 50 yard di Zach Wilson. Con un ritorno da 103 yard di Berrios. E con un passaggio disperato ricevuto da un OL. Se andiamo a cercare l’illustrazione di “estemporaneo” sul dizionario troviamo il logo dei Jets. Riescono a distanziarsi dai Jaguars è comunque un buon segnale

Jacksonville 5 (3)

Lawrence talvolta tende ad esagerare nel tentativo di trovare la giocata. Scorrendo il roster però vedo Laquon Treadwell e Tavon Austin come bersagli se non principali, quasi. Ma di cosa stiamo parlando?

Eagles – Giants 34-10

Philadelphia 7,5 (8,5)

Ci mettono un po’ a carburare. Quando sentono di aver già messo il fieno in cascina aumenta la tranquillità e tutto diventa più agevole.

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New York 4 (3)

Fromm non arriva in fondo. Glennon perlomeno sa stare in campo. Resta ugualmente impresentabile. E sebbene il punteggio sia oltremodo punitivo, la confusione che regna a New York è abbondante come i panettoni di questi giorni.

Patriots – Bills 21-33

New England 5,5 (8)

Cala l’hype nei confronti dei Patriots. Inevitabile dopo due sconfitte. Ma non è una partita disastrosa quella contro i Bills. Se devo dirla tutta mi piacerebbe vedere un terzo match tra le due ai play-off. New England partirebbe sfavorita ma non di molto.

Buffalo 7 (7,5)

La vendetta dopo la sconfitta delle sole corse. Ecco. Quest’ultimo punto è quello su cui voglio soffermarmi. Fermare le corse diventa una priorità per Buffalo. Perché la AFC ha parecchie formazioni in grado di metterti in difficoltà portando palla a terra. Soprattutto i Colts. Applausi per McKenzie.

Bengals – Ravens 41-21

Cincinnati 10 (10)

La squadra più elettrizzante della NFL in questo momento. Coach Taylor ha una grande responsabilità, perché ha tra le mani un gioiellino. Un bracciale con tantissimo talento. Finirà come Thanos o riuscirà a gestire le giovanissime gemme che ha assemblato il front office?

Baltimore 5 (7)

Baltimore è arrivata al suo limite. Fa il possibile, con quel che le è rimasto del roster. Anche il terzo quarterback Josh Johnson, si disimpegna affidandosi a un sempre più superlativo Andrews. Il gioco di corsa, invece, è inesistente. Ed è esemplificativo del momento, visto che stiamo parlando del tratto distintivo dei Ravens.

Texans – Chargers 41-29

Houston 10 (5,5)

Questa è la squadra che doveva finire senza vittorie. Che ha raffazzonato un roster così come veniva. Perdendo pezzi anche a stagione in corso quando sembrava che ormai non ci fosse più nulla da spolpare. Eppure. Eccoli lì, sempre a lottare e a trovare prestazioni che ti fanno dire: possibile che ancora qualcuno osi affrontarli sottogamba? E parliamo anche di Mills. Li ricordo i sorrisetti quando fu scelto al draft. Sembrava la disperazione perché non c’era stata la possibilità di prendere di meglio ed era appena stato pescato davanti a loro Kellen Mond. E invece… sto ragazzo continua a dimostrare di poter dire la sua. In tema di paragoni, ha la cazzimma di un Minshew.

Los Angeles 3 (7)

La sconfitta con i Chiefs non mi era piaciuta “filosoficamente”. Questa invece non mi è piaciuta “psicologicamente”. Una squadra di carattere avrebbe dovuto rialzarsi dopo la L nel big match e non subirne una più pesante da un avversario inferiore.

Panthers – Buccaneers 6-32

Carolina 3 (4)

Che stagione disgraziata. Non riescono a tenere botta più di tanto nemmeno con le “riserve” dei Buccaneers. C’è tantissimo lavoro da fare in offseason. Prima di tutto, occorre che il coaching staff si schiarisca per bene le idee (se rimarrà l’attuale coaching staff, ça va sans dire).

Tampa Bay 7 (8)

L’importanza di Antonio Brown nel dare ritmo a Brady. Evans e Godwin sono due grandissimi giocatori, Brown però mi sembra gli offra quei riferimenti che hanno fatto la fortuna di Welker ed Edelman. Aspetto una controprova più sostanziosa.

Seahawks – Bears 24-25

Seattle 5 (4)

Il gioco di corsa funziona, con un Penny che si sta mettendo in mostra anche in ottica futura. Molto meno brillanti quando si tratta di provare a viaggiare per aria, con una linea offensiva così dura riuscirci. Le penalità danneggiano la difesa. Malinconico, quest’anno, vedere giocare Wilson.

Chicago 7,5 (4,5)

Epica la ricezione di Byrd per trasformare la conversione da 2 e vincere la partita. Foles fa il suo con pregi e difetti che conosciamo da un pezzo. I Bears lottano sotto la neve per dare dignità a una stagione senza altre pretese.

Raiders – Broncos 17-13

Las Vegas 6 (6,5)

Partita portata a casa grazie al maggior talento, perché di errori i Raiders ne commettono, soprattutto in attacco. Carr e Jacobs trovano modo di regalare importanti palloni a Denver, e a tenerla in corsa per la vittoria.

Denver 5 (6,5)

La difesa aggredisce i due di cui sopra e li porta a inciampare. E’ una sfida che tende al ribasso, nonostante entrambe siano ancora nel gruppo per cercare di arrivare ai play-off. L’attacco è davvero poca cosa. In gennaio si tornerà a parlare dei vari Rodgers, Watson, Wilson. E ce ne sarebbe veramente tanto bisogno per ambire a un ruolo di primo piano.

Chiefs – Steelers 36-10

Kansas City 8,5 (9)

Io con i Chiefs non vorrei averci a che fare in gennaio. Non che gli Steelers potessero essere un valido test, ma Mahomes e soci sono decisamente sulla buona strada. E la difesa è sul pezzo come raramente.

Pittsburgh 4,5 (6,5)

Avevano cominciato così male anche contro i Vikings, per poi avvicinarsi a una incredibile rimonta. Ma Kansas City ha uno spessore ben diverso da Minnesota. I play-off mi sembrano davvero un miraggio a questo punto.

Cowboys – Football Team 56-14

Dallas 10 (9)

Partita a senso unico. L’aspetto più importante da evidenziare è la prestazione di Prescott. Se il quarterback dei texani gioca così, allora Jerry Jones e i suoi tifosi possono sognare in grande. 

Washington 3 (5)

Ripassata di quelle che si ricordano per un pezzo. A preoccupare in ogni modo sono più le parole di Rivera nel post partita. I problemi lontano dal campo alla lunga proiettano le loro ombre sul terreno di gioco. La NFL deve sistemare una situazione diventata insostenibile.

Saints – Dolphins 3-20

New Orleans 4 (7)

Ventidue in lista Covid e un QB rookie gettato nella mischia di punto in bianco. Totale: tre miseri punti, otto sack e due intercetti. Cos’altro potevano fare? Un 4 figlio della stagione surreale che stiamo vivendo.

Miami 9 (7,5)

Tutto facile. Contro c’erano i fantasmi dei Saints. Non perfetti in attacco, ma questo basta per una serie di sette partite vinte dopo sette perse. Nessuno nella storia della NFL aveva infilato due serie simili nella stessa annata. Ora i Dolphins sono in “zona aspettative”. Complimenti a coach Flores, rivoltare una stagione in questo modo è da applausi.

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