La tribe respinge i Cowboys (Dallas Cowboys vs Kansas City Chiefs 9-19)

Fino a questo punto della stagione regolare, i Kansas City Chiefs avevano mostrato una delle peggiori difese del campionato. Ma è stata proprio la difesa di Spagnuolo a vincere la sfida (forse più attesa) dell’undicesima giornata. I padroni di casa legano i finimenti a Dak Prescott e frenano l’avanzata dei suoi Cowboys, limitando il prolifico attacco texano a soli 9 punti. Un pò pochi. Tre calci di Greg Zuerlein,  perfetto nel realizzare quando chiamato in causa col suo special team, sono veramente troppo pochi quando si dispone di un assetto offensivo più che invidiabile come quello di Dallas.

Outcoached

Per la seconda volta in tre settimane, i Dallas Cowboys non assomigliano per niente alla squadra che ci siamo abituati a guardare nel 2021. Week 11 contro i Kansas City Chiefs fa da specchio alla disfatta contro i Denver Broncos di qualche settimana fa ed anche in questa occasione Dallas è apparsa totalmente fuori giri. Alla squadra di Mike McCarthy manca la sincronia e dovrebbe essere legittimo attribuire la sconfitta contro i Chiefs proprio alla preparazione della partita da parte del coaching staff guidato dall’ex Packer.

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Nel’ultimo periodo, in casa dei Boys, la mancanza di concentrazione sul campo è stata un fattore e in occasione della partita di domenica scorsa anche l’autodisciplina è risultata un problema. Passaggi e coperture saltate, errori mentali, contrasti privi di impeto, penalità non necessarie e pochezza nell’esecuzione hanno reso la domenica dei Cowboys molto più brutta di quanto avrebbe dovuto essere. Purtroppo, la maggior parte di queste problematiche ricadono sulle spalle dei giocatori, ma questi sono guidati a loro volta da uno staff tecnico che sembra aver fatto relativamente poco per tenere il livello di concentrazione abbastanza alto per vincere.

Di contro, la gestione dei Chiefs ha ribaltato quell’andamento negativo che era stato messo in mostra in occasione dei big match contro gli attacchi più importanti affrontati in stagione.

Kansas City ha preparato un piano partita efficace e non era affatto semplice. I Chiefs hanno bloccato il gioco sulle corse di Dallas contenendo Ezekiel Elliott e Tony Pollard sotto le 100 yard, precisamente 82 yard in due. Questo dato spiega come poi Prescott si sia dovuto affidare principalmente ai lanci, ma senza successo. O meglio, alla fine il passing game di Prescott ha messo insieme un buon numero di yard, ma queste sono risultate inutili al fine di convertire punti e fare bottino. Il gioco sulle corse non è stato funzionale abbastanza per poter consentire l’apertura del campo ai ricevitori, così quando Dak lanciava i Chiefs sapevano che lil QB avrebbe lanciato ed erano pronti a chiudere o a blitzare. Risultato: Prescott segna zero touchdown e subisce 5 sack con anche un paio di fumble (uno perso).

Chris Jones banchetta sulla linea di Dallas e dei 5 sack difensivi marchiati Chiefs, 3.5 portano la sua firma!

Nemmeno la domenica diPatrick Mahomes è tra le più rosee, ma il QB di Kansas amministra bene il gioco e il tempo sul suo orologio. Arriva il solito intercetto che tormenta i suoi sonni da un pò ormai, ma con l’aiuto di un rivitalizzato Clyde Edwards-Helaire da 63 yard su corsa più 13 in ricezione trova il modo di rendere fluida la sua manovra offensiva. Questa riscontra grande stabilità sul talento e sull’atletismo di Tyreek Hill (77 yard in ricezione e 33 guadagnate in una singola corsa fulminea) e consente ai Chiefs di vincere per la quarta volta consecutiva.

Resto convinto del fatto che Tyreek Hill sia (e rimanga) il punto focale dell’attacco di Kansas City, intorno a lui si costruisce, su di lui si vola. Il wideout va costantemente coinvolto nei giochi perchè anche quando non porta palla diventa un’irrisolvibile problema per ogni difesa del campionato. Le sue incursioni sono spine nei fianchi, specie quando avvengono lateralmente aprendo così gli spazi centrali sui quali opera Travis Kelce (domenica 77 yard e 1 TD su corsa). Al netto della solidità della linea offensiva, quando Hill è stato coinvolto nei giochi con consistenza i Chiefs hanno sempre vinto.

La vittoria contro Dallas ristabilisce l’egemonia nella AFC West, dove oggi i Chiefs tornano al comando dopo aver attraversato le torbide paludi del fondo classifica.

Le grandi squadre sanno come risalire la china. Sanno come migliorare dopo un periodo negativo. E questo potrebbe essere il caso dei Chiefs. La fase che ha incantano il mondo grazie allo spettacolare gioco di Mahomes deve essere per un attimo accantonata nell’imaginario collettivo del team di Andy Reid. Oggi sembra più importante prestare attenzione alla sostanza che non alla forma. La big play può sempre attendere dietro l’angolo perchè i mezzi per servirla ci sono eccome, in questa fase i Chiefs fanno bene a concentrarsi sui fondamentali del gioco tralasciando lo spettacolo perchè ottenere i risultati oggi è tutto ciò che conta. Serve quella fase cinica, in stile primo Milan di Fabio Capello per intenderci; bruttino da vedere ma concreto nei risultati e alla fine vincente quando conta. Meno show time, più noia sì ma anche più punti!

Mahomes non potrà lanciare 4-500 yard ogni volta che scenderà in campo, specie quando la difesa a differenza di domenica scorsa non regge. Dunque bilanciare le manovre offensive a discapito dei numeri del campione che veste la #15 potrebbe essere una formula funzionale per ritrovarsi ancora in campo tra un paio di mesi.

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Bene i Chiefs, sebbene di misura. Malino i Cowboys, che possono consolarsi esclusivamente con Micah Parsons.

Sorprendentemente, la difesa dei Cowboys non è stata la ragione per cui i texani hanno perso. In realtà la difesa ha tenuto Dallas in gioco fino alla fine, ma non è bastato. Anche se c’è ben poco di positivo da trarre da questo matchup, c’è un giocatore in particolare che si è distinto dagli altri. Micah Parsons ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior difensore dei Cowboys, ha registrato l’ennesima partita multi-sack portando il suo totale a 9 in un anno e ha anche forzato un fumble. Parsons è il solo punto luce nel buio texano in Week 11.

Delude l’attacco che a un certo punto non può nemmeno contare sulla presenza di CeeDee Lamb, il quale esce per una botta alla testa. L’assenza di Amari Cooper, fuori per Covid, ha inciso eccome per Dallas e il forfeit di Lamb ha inguaiato ulteriormente i Boys che alla fine non hanno trovato il modo adeguato per esprimersi a livello offensivo. La sensazione, però, è quella che nemmeno Cooper, o la presenza di Lamb, avrebbe potuto invertire la rotta di domenica. In fin dei conti possiamo dircelo con serenità (con eco proveniente dal New England annesso) che fare i fenomeni contro i Falcons non è proprio una cosa da fenomeni.

Il prossimo esame contro i Raiders potrebbe essere più favorevole per Dallas e allo stesso tempo potrebbe risultare favorevole anche ai Chiefs.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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