Defense win games (Baltimore Ravens vs Miami Dolphins 10-22)

La stagione NFL continua a dare sorprese, ed il Thursday Night giocato fra i Ravens ed i Dolphins ci regala un altro upset, con la difesa di Miami che, aiutata dal ritorno di Tua Tagovailoa, rientrato nonostante l’infortunio al dito per sostituire Jacoby Brisset, porta i Dolphins alla seconda vittoria consecutiva. Brutta prestazione da parte dei Ravens, con l’attacco guidato da Lamar Jackson che non riesce a limitare la costante pressione della #D di Miami, vera protagonista della partita.

La partita sembra iniziare in salita per i Dolphins con i Ravens che nel primo drive offensivo arrivano in raggio da field goal e trovano i primi punti della partita grazie al calcio di Tucker da 46 yard; l’attacco di Miami guidato da Jacoby Brisset, con Tua ancora backup a causa dell’infortunio al dito non riesce a decollare, ed è nuovamente la difesa di Miami a fermare l’attacco guidato da Lamar Jackson, e grazie all’errore di Tucker nel secondo field goal di giornata, i Dolphins prima trovano il pareggio e poi passano in vantaggio poco prima dell’intervallo, grazie ai due field goal messi a segno dal loro kicker Sanders.
Tornati dall’intervallo la situazione sembra peggiorare per Miami: Brisset si infortuna subendo un sack, e Tua, reduce dalla rottura di un dito della mano sinistra, quella che usa per lanciare, è costretto ad entrare in campo al suo posto; gli attacchi delle due squadre continuano però a faticare, ed è solo un altro field goal di Miami ad aumentare il divario fra le due squadre, che arrivano al quarto quarto senza TD segnati e con i Dolphins avanti 9-3.
Il quarto quarto vale l’intero prezzo del biglietto, con i Dolphins che si vedono annullare il TD di Hunt, la loro RG che per regola non poteva ricevere il pallone, per la tristezza di tutti i tifosi, ma che devono aspettare poco per avere il primo touchdown, che viene segnato dalla difesa di Miami: Lamar lancia verso Sammy Watkins, che però perde il possesso del pallone, che viene prontamente recuperato da Xavien Howard, con il CB dei Dolphins che poi si invola verso l’endzone, raggiunta dopo una corsa da 49 yard che porta il punteggio sul 15-3 dopo la mancata conversione da 2 pt; i Ravens però non si arrendono e trovano il TD grazie al TD pass di Jackson per il TE Andrews.

Tua Tagovailoa però, nonostante il costante dolore al dito, riesce a chiudere la partita: prima trova il big play grazie al deep pass da 64 yard per Wilson, e poi trova l’endzone direttamente in scramble per il definitivo 22-10, con la parola fine che viene decretata dall’INT lanciato poco dopo da Lamar Jackson, portato all’errore dalla continua pressione della defense di Miami.

La difesa dei Dolphins è stata indubbiamente la protagonista della partita di ieri: 4 sack, 7 QB hit totali, 2 forced fumble, uno recuperato e riportato direttamente in TD e l’INT che ha chiuso la partita, e soprattutto una continua pressione su Lamar Jackson, che non ha permesso al QB di Baltimore di entrare mai in partita, con l’unico TD arrivato con Miami avanti di 12 punti e nel quarto quarto inoltrato; il gameplan messo in piedi dal coaching staff dei Dolphins è stato pressoché perfetto e ha fatto si che, nonostante le difficoltà dell’attacco, Miami potesse ottenere la seconda vittoria consecutiva.
L’altro grande protagonista della partita è stato sicuramente Tua: il QB ex Alabama ha giocato con un dito della mano sinistra, quella con cui lancia il pallone, rotto, e nonostante ciò ha lanciato per 158 yard, ed ha segnato il TD finale con una corsa personale, arrivata poco dopo la migliore azione della sua partita, quel lancio da 64 yard per Wilson, con il WR che sfruttando un errore della secondaria di Baltimore ha spalancato le porte al TD su corsa del suo QB arrivato poco dopo.

I Ravens giocano una brutta partita, non riuscendo a limitare la pressure della difesa di Miami, e con un Lamar Jackson che, messo costantemente sotto pressione, sbaglia spesso e troppo, e non viene aiutato dal suo attacco: il fumble di Watkins è l’esempio lampante, ed è solo il culmine di una partita giocata male fino a quel momento.
Le colpe sono da addossare anche al coaching staff, reo di aver messo in piedi un gioco forse fin troppo prevedibile, che ha facilitato quindi la lettura da parte della difesa di Miami.
La difesa di Baltimore non è sicuramente esente: se il front seven ha funzionato abbastanza bene, chiudendo con 4 sack e ben 13 QB hit totali, lo stesso non si può dire della secondaria, che si è vista lanciare in faccia oltre 300 yard combinate fra Brisset e Tua, troppe per una squadra che ambisce al Super Bowl, e contro due QB che non rappresentano sicuramente l’elite della lega.
I prossimi impegni saranno decisivi per capire le reali potenzialità dei Ravens, con la franchigia del Maryland che prima farà visita ai Bears, poi avrà tre partite divisionali che potrebbero rivelarsi decisive: due contro i Browns, ed una contro gli Steelers, con Jackson che dovrà caricarsi la squadra sulle spalle per poterla portare al titolo della AFC North.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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