X&O’s: La brutale bellezza delle corse Duo

Qualche mese fa abbiamo seguito i varchi aperti dalla linea offensiva dei Cleveland Browns per farci strada tra i più importanti schemi di corsa attualmente usati in NFL, da Outside zone a power, passando per counter, pin ’n pull e iso lead. La mia idea era di proporvi una guida semplice ma allo stesso tempo piuttosto esaustiva, anche se ovviamente non poteva esserlo fino in fondo. Alcuni schemi li ho esclusi perché meno rilevanti, altri perché mi sarebbe dispiaciuto trattarli frettolosamente. Le corse “Duo” appartengono a questa seconda categoria, perché mi ossessionano da tempo e mi sono riproposto di dedicarci un articolo separato.

Iniziamo a conoscere le corse Duo

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Le duo sono tra le corse più fisiche e violente che possiate vedere su un campo da football, e forse è proprio per questo che ne sono così affascinato. Trovo qualcosa di nostalgico nel vedere uno stile di football così fisico nell’era della spread offense. In una fase storica in cui si cerca di aggirare gli avversari piuttosto che dominarli, di vincere di astuzia più che di potenza, la violenza che emanano i blocchi frontali delle duo è in qualche modo rinfrescante. Al di là dei sentimentalismi, duo è una giocata che sta tornando sempre più di moda, quindi per un fan della NFL può essere interessante capire come funziona e come riconoscerla.

Le caratteristiche di Duo

Duo è uno stile di corsa smashmouth, roba da football vecchia scuola, in cui la potenza e l’aggressività sono tutto. E cosa c’è di più potente e aggressivo di un offensive lineman? Semplice: due offensive linemen. Il nome “duo” non è casuale, e si riferisce al fatto che la chiave per questo tipo di corse è la formazione di quanti più “double team” possibili sui giocatori di linea difensiva. Duo è facilmente riconoscibile (ma anche fraintendibile, come vedremo tra poco) proprio grazie ai movimenti combinati dei bloccanti. Perché questi double team sono così importanti? L’obiettivo di questi double team non è necessariamente di progredire fino al secondo livello della difesa (caratteristica invece dei double team delle corse a zona) ma quello di muovere persone. Connor Floden sostiene che nelle Duo l’enfasi vada posta sul «generare quanto più movimento verticale possibile», piuttosto che sullo scivolare agilmente fino a raggiungere un linebacker o una safety sul secondo livello.

La Oline dei Bucs prende alla lettera il concetto di “muovere persone”

Detto in soldoni, i double team della duo servono per creare casino lungo la linea di scrimmage, di modo da sradicare i DL fino ad aprire varchi che permettano al RB di avere più opzioni possibili. Questo è fondamentale perché duo non ha un unico “punto di entrata” prestabilito per il RB, che deve leggere la situazione e scegliere il varco libero a seconda dello sviluppo dei blocchi. Duo infatti è uno schema versatile: parliamo di una corsa che vuole attaccare centralmente, ma che allo stesso tempo ha la versatilità per “rimbalzare” all’esterno e generare giocare esplosive.

Più che altri tipi di corse, duo esalta la pazienza e la creatività del RB, che inizialmente deve puntare alla gamba esterna della playside guard (la guardia sul lato della corsa), ma poi stabilisce il suo percorso in base al comportamento dei difensori, o meglio di un difensore in particolare. Si tratta del playside linebacker, ovvero quel giocatore sul secondo livello (dietro la linea difensiva) che si trova sul lato verso il quale la corsa è diretta (se la corsa va verso destra, il linebacker “sinistro” è il playside linebacker). Nace Tice (follow necessario su Twitter) ha detto che il running back deve giocare al gatto e al topo con questo playside linebacker. Se il double team lato corsa è stato efficace, al running back si dovrebbero spalancare almeno due possibili vie d’ingresso, una più interna e una più esterna. Non avendo il dono dell’ubiquità, il linebacker può occupare solo una di queste due possibili vie. Sta quindi al running back scegliere quella lasciata libera e attaccarla.

Qui il linebacker #46 dei 49ers resta a protezione del “B Gap” (lo spazio tra centro e guardia) per questo il RB dei Rams scegli giustamente di attaccare sull’esterno, sfruttando anche il blocco deciso da parte del WR.

Se nemmeno una di queste vie è aperta, il running back può cercare un “bounce”, rimbalzando verso l’esterno, dove a contrastarlo dovrebbe esserci un cornerback in campo aperto. Anche in caso di “bounce” esterno l’attacco si trova quindi in una situazione favorevole, perché sono pochi i cornerback o le free safety capaci di atterrare un RB in space.

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Qui Gurley “rimbalza” all’esterno e batte il DB per il touchdown

Questa, in estremi sintesi, è la natura delle duo: corse fisiche, verticali, basate sull’uso di double team per muovere la difesa e facilitare il lavoro del running back. Quindi quando pensate a Duo pensate ad una corsa violenta e pesante, anche in termini di personale. Duo infatti prevede quasi sempre almeno un tight end allineato, anche se spesso sono due e in alcuni casi viene impiegato anche un wide receiver negli schemi di blocco. Perché Duo funzioni, è necessario che tutti i giocatori coinvolti condividano un’attitudine aggressiva e la volontà di sporcarsi le mani.

“Pesante”, “violento” e “aggressivo” sono parole e concetti meno in voga nel football di oggi rispetto a quello di un paio di decenni fa. Proprio per questo motivo, Duo aveva perso importanza mano a mano che la NFL diventava una lega più leggera e improntata alla “finesse” piuttosto che all’aggressività. Ultimamente, però, questa corsa sta tornando sotto i riflettori, sia perché squadre che l’hanno sempre corsa hanno trovato successo in postseason (i Buccaneers), sia perché il due volte rushing Champion della NFL è tra i migliori duo runner della lega, sia perché anche squadre tradizionalmente più finesse come i Rams e i Packers hanno incorporato duo con grande successo nel loro attacco. Non mi sorprenderei vedere questo trend proseguire in futuro, perché più le difese si “alleggeriscono” per contenere il passing game, più saranno vulnerabili di fronte a quegli attacchi disposti a prenderle a pugni nei denti sfruttando la violenza delle duo.

Il blocking scheme della Duo

 Bonus track: Se siete arrivati fino a qui significa che volete saperne qualcosa di più. Cercherò di condensare i compiti di blocco della linea in caso di duo, con la doverosa promessa che in un articolo del genere non possiamo fornire altro che le basi.

Dicevamo, il concetto chiave è quello di double team, ma chiaramente il ricorso ai double team non è un’esclusiva delle duo. Ad esempio, una corsa come la inside zone ne impiega di simili, e per questo è spesso difficile da distinguere dalla duo, al punto che uno dei passatempi del football Twitter è rispondere all’indovinello “duo o inside zone?”. L’ex Olineman Geoff Schwartz ha chiarito una volta per tutte la questione con uno schemino semplice e utilissimo per orientarsi.

schema duo uno
Caratteristiche Duo: si corre verso il TE, il centro si muove backside, il tackle sul backside blocca il defensive end.

Prendiamo per comodità una difesa schierata in un “even front” con un numero pari (4) di uomini schierati sulla linea difensiva. Il centro deve dichiarare il “mike” linebacker, che nel caso delle corse duo è sempre il primo LB lontano dal “playside”. Non perdetemi perché è più semplice di quel che sembra. Se la corsa è verso destra, il primo linebacker che si trova a sinistra del centro è il nostro mike (NB: dal punto di vista dell’attacco, il Mike è un giocatore preso come “punto 0” a partire dal quale orientare i blocchi offensivi, quindi non necessariamente il “Mike” identificato dall’attacco corrisponde al “Mike” linebacker inteso come posizione difensiva). La costante nelle corse duo è che il centro si dirige sempre verso il Mike e quindi lavora “backside”, lontano dalla direzione della corsa. Spesso, come nel caso che stiamo vedendo, nel dirigersi verso il Mike il centro partecipa ad un double team sull’uomo di linea.

schema duo due
Come riporta lo schema di Schwartz, la direzione presa dal centro è l’indizio principale per riconoscere una duo. Se il centro si muove lontano dal playside (ad es, corsa verso destra, centro va a sinistra) allora può essere una duo e sicuramente non è una inside zone.

Aiutiamoci con un contributo video. Qui vediamo Derrick Henry e i Titans eseguire una duo run contro i Colts. Oltre al double team del centro verso il mike, nell’esempio che abbiamo scelto abbiamo altri due double team: uno tra guardia e tackle destri verso il primo “playside” linebacker, l’altro è portato dai due tight end in direzione del secondo playside linebacker. All’esterno, left tackle da un lato e WR dall’altro sigillano l’esterno della linea.

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Alberto Cantù

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