[IFL] Week 1: ai Panthers il Kick-Off Classic

Dove eravamo rimasti?

9 luglio 2011, i Panthers Parma battono i Warriors Bologna 76-62 nell’Italian Super Bowl e vincono il secondo scudetto consecutivo della loro storia.
Domenica 26 febbraio 2012, nel Kick-Off Classic le squadre si re-incontrano per dare il via alla stagione IFL.
Prima di tutto ci teniamo a sottolineare come sia bella l’idea che le due finaliste dell’anno precedente si affrontino nel primo incontro della stagione e che questa partita sia diventata una tradizione è un merito da assegnare a IFL ed è giusto sottolineare anche l’ottima organizzazione casalinga.
I Panthers non sono al completo con assenze importanti tra cui il ricevitore Usa Grayson, mentre i Warriors hanno tutti e tre gli americani al via, ma un numero di giocatori in sideline nettamente inferiore alle pantere.
In tribuna, gremita, tantissimi giocatori e allenatori IFL pronti a riprendere e fare scouting delle due squadre in campo, tra cui Joe Avezzano con bloc-notes giallo.
PanthersIl primo drive delle due squadre ha risultati opposti: punt con 3 and out per i Warriors e touchdown per i Panthers grazie alle corse di Spears e al bel passaggio di Monardi a Finadri di 16 yards. Vergazzoli sbaglia il calcio di trasformazione.
Il drive successivo dei Warriors mette in mostra le corse del Qb Watt che con il solo Scott alle spalle prende quello che la difesa dei Panthers concede, peccato per un quarto e uno non convertito che riconsegna la palla alla squadra di casa che paga i drop dei ricevitori che non riescono a trattenere i palloni che Monardi lancia loro.
Fine primo quarto, due drive a testa e squadre nettamente in ritardo di preparazione. Evidente la mancanza di quel timing che l’anno scorso ha portato tutti e due i team al Super Bowl.
Dopo Watt e Scott è il turno di Peoples ad entrare in partita con due screen che portano i Warriors nella metà campo avversaria, ma ci pensa Diego Gennaro a ricoprire un fumble dovuto ad un handoff mal gestito.
Stesso destino qualche azione dopo quando Spears perde la palla su un contatto e la riconsegna ai bolognesi dopo aver trascinato la squadra da una metà campo all’altra.
Finale di tempo molto bello perché, dopo l’ennesimo punt dei Warriors, Monardi organizza una no huddle offense per percorrere 60 yards verso l’end zone in meno di due minuti.
Tutti a coprire gli americani? Nessun problema: Finadri due volte e Viviani ricevono i passaggi di Monardi e grazie anche ad una interferenza difensiva i Panthers si ritrovano a ridosso dell’area di meta avversaria. Stesso passaggio del precedente touchdown, ricevitore diverso, questa volta è Polenghi a prendere il pallone in end zone. Il secondo quarto si chiude con i Panthers avanti 13-0.
Analisi del primo tempo.
Panthers in controllo della partita, le corse di Spears e i pass di Monardi riescono a muovere la palla e qualche errore è frutto della mancanza di allenamenti “veri”; la difesa non ha concesso praticamente nulla ai Warriors e l’unica volta che ha dovuto subire yards si è rifatta recuperando un fumble.
Warriors in grande difficoltà: in attacco Watt non ha il tempo necessario per poter trovare ricevitori liberi e Panzani non può far sempre miracoli mentre in difesa non si riesce a trovare il bandolo della matassa e l’equilibrio necessario per poter fermare con più frequenza l’offense di Parma.
Secondo tempo con scambio di punt iniziale che viene capitalizzato dai Panthers con il terzo td pass di Monardi ad un terzo ricevitore, questa volta è Sales a segnare i sei punti. 20-0 Panthers.
WarriorsL’orgoglio bolognese si vede sul drive successivo quando Peoples riceve due screen laterali e ci mette del suo per traghettare la squadra e portarla dentro le 10 avversarie, dove sarà Watt a infilarsi in touchdown e riaprire la partita.
20-7 Panthers e inizio del quarto quarto.
Che non sia la domenica di Vergazzoli si vede quando il forte kicker dei Panthers sbaglia un field goal da 38 yards che poteva chiudere il match.
I Warriors partono dalle loro 20 e con le corse di Scott e le ricezioni di Peoples si portano oltre la metà campo, dove l’ennesimo passaggio bubble (laterale) a Peoples permette all’americano di involarsi per tutto il campo e segnare il touchdown del 20-13 causa snap sulla trasformazione errato.
Le speranze dei Warriors rimangono vive grazie ad una mancata chiusura di terzo down dei Panthers che riconsegna lo sferoide prolato ai bolognesi che riescono ad arrivare fino alle 40 dei padroni di casa, dove non riescono a convertire un quarto down per una yard, cosa che invece riesce ai Panthers ma non è sufficiente per chiudere l’incontro.
L’ultimo disperato tentativo dei Warriors, a pochi secondi dalla fine, finisce nella mani di Diaferia che ha il merito di essere un giocatore dei Panthers dichiarando la fine della partita con il risultato di 20-13 per la squadra di casa.
Secondo tempo bello ed equilibrato. Per i Warriors la differenza l’ha fatta essenzialmente Peoples con i palloni ricevuti a poche yards dallo scrimmage e traformati in grandi guadagni e una maggiore precisione di Watt che si è dimostrato anche un buon scrambler. Per i Panthers buona prova di Monardi che non si è scoraggiato dopo i primi sanguinosi drop dei suoi ricevitori e ha continuato a mettere palla in aria senza remore potendo contare anche su uno Spears in buona forma.
Le due difese non hanno giocato male, ma quella dei Warriors deve trovare il giusto equilibrio tra fronte sulle corse e copertura sui passaggi, mentre quella dei Panthers è stata solida sui passaggi lunghi, meno su tutto quello che superava la linea di scrimmage.
Crew arbitrale che guadagna la sufficienza con un primo tempo ben gestito e un secondo con decisioni discutibili e troppi conciliaboli su alcune penalità.
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Foto: Manuel Malcotti per Panthers.it e Giulio Busi per WarriorsBologna.it
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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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