NFL Preview 2023: Tennessee Titans

Le sei stagioni consecutive, tra il 2016 e il 2021, chiuse con un record positivo e i quattro biglietti strappati per i playoff, con il culmine toccato nel Championship perso contro i Chiefs del 2019, sembravano di colpo cancellati dopo la scorsa regular season in casa Titans. Non tanto per il 7-10 finale, che ha riportato Tennessee sotto il 50% di vittorie, quanto più per le successive scelte in offseason, che hanno portato la franchigia a fare piazza pulita di diversi pezzi pregiati e a completare un Draft strano, non particolarmente in linea con le tante necessità di un roster dalle svariate mancanze. Poi, il colpo di scena finale e l’ingaggio di DeAndre Hopkins, il free agent più appetibile ancora sulla piazza, che va però a inserirsi in un reparto d’attacco senza particolari certezze, né ai posti di comando né tanto meno tra i ricevitori. Una scelta apparentemente incomprensibile, soprattutto per Hopkins stesso, che però è parso convinto della propria decisione su Twitter: “Ho sempre amato gli hater e chi dubita di me, ma ora li apprezzo ancora di più”. Chi vivrà, vedrà.

OFFENSE

L’arrivo di Hopkins, che in una decade di carriera ha collezionato numeri strepitosi, dalle 11.298 yard in 853 ricezioni (13.2 di media) ai 71 touchdown, cambia sicuramente prospettiva all’attacco dei Titans. Non può, però, colmare in toto le mancanze di un parco ricevitori completato da Treylon Burks, Nick Westbook-Ikhine e Kyle Philips, che in totale nella scorsa stagione hanno collezionato la miseria di 919 yard su ricezione. E il solo Burks, scelta 18 del Draft di un anno fa, sul quale Tennessee nutre certamente ancora diverse speranze, sembra poter promettere qualcosa in più. Una gemma nascosta è stata trovata in Chigoziem Okonkwo, arrivato al quarto giro del Draft 2022 e rivelatosi un tight-end dalle ottime potenzialità, capace di raccogliere 450 yard e 3 touchdown su ricezione in appena 46 target in cui è stato coinvolto. Il tutto, però, dipenderà anche dalla scelta fatta al timone dell’attacco. Il titolare resta Ryan Tannehill, che però, al netto di un infortunio che ha interrotto anzitempo la scorsa stagione, nelle ultime due annate ha mostrato un passo indietro evidente rispetto ai primi, eccezionali momenti della sua avventura in città. La scelta numero 86 del Draft di un anno fa ha portato Malik Willis a Tennessee, ma la stagione da rookie si è trasformata ben presto in un incubo: 31/61 per 276 yard, 3 intercetti e 10 sack subiti, con 123 rushing yard, un touchdown su corsa e 3 fumble, in 202 snap giocati.

Una tale delusione che i Titans hanno scelto nuovamente un quarterback al secondo giro dello scorso Draft, salendo di posizioni per assicurarsi Will Levis. Il prodotto di Kentucky potrebbe ben presto scalare le gerarchie e togliere a Willis l’eredità di Tannehill, ma la situazione resta tutta da scoprire e in divenire. Un’altra decisione quantomeno controversa è senz’altro l’utilizzo della scelta al terzo giro per un runningback, Tyjae Spears, che dovrebbe prendere il posto di Derrick Henry in ottica futura. Non fosse che Henry nelle ultime stagioni ha monopolizzato il gioco offensivo di Tennessee, lasciando ben poco spazio ai suoi backup – in questo senso Hassan Haskins, scelto al quarto giro nel 2022, poteva tranquillamente bastare – e che Spears soffre di artrite e di tanti problemi al ginocchio e non sembra pronto a dare certezze sul lungo periodo in NFL. Il tutto mentre l’attacco si poggia su una tra le peggiori offensive line nella Lega, il cui miglior giocatore parrebbe essere Peter Skoronski, strepitoso uomo di linea arrivato con la scelta numero 11 del Draft appena trascorso. Il prodotto di Northwestern è pronto a far sognare i Titans, ma il reparto avrebbe necessitato di ulteriori innesti, considerando che i soli Andre Dillard dagli Eagles e Daniel Brunskill dai Niners, arrivati in free agency, non assicurano alcuna certezza in più rispetto al rendimento catastrofico della scorsa stagione. Fortuna che Henry, nonostante tutto, è tornato a macinare yard dopo il grave infortunio al piede del 2021: 1.538 in tutto nella scorsa regular season, con l’aggiunta di 13 touchdown.

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DEFENSE

Sarebbe bastato poco per rinforzare e completare una difesa dalle due facce ben distinte nella scorsa regular season: quello dei Titans è stato il miglior reparto contro le corse avversarie e ha concesso la miseria di 1.307 yard, 3.4 a portata, ma anche il peggiore nell’affrontare i quarterback, cui ha lasciato la bellezza di 4.671 yard e 29 touchdown pass. E, se l’addio al deludente Bud Dupree è stato più che doveroso, lasciar partire in free agency giocatori di qualità come Nate Davis e DeMarcus Walker, andati a rinforzare la linea difensiva dei Bears, o come il linebacker David Long, finito ai Dolphins, è un altro paio di maniche. Qualche discreta aggiunta nel contempo c’è stata, in particolare Arden Key dai Jaguars e Azeez Al-Shaair dai Niners, ma il front seven sembra essere oggi più debole rispetto al 2022. Doveroso, però, ricordare che il reparto comprende ancora giocatori di assoluto spessore come Jeffery Simmons, 7.5 sack, 9 tackle for loss e 7 pass deflected nella scorsa regular season, e Denico Autry, 8 sack al suo fianco nella linea a tre di Tennessee. Tra i linebacker, invece, tutto dipenderà dal rientro in piena salute di Harold Landry, che ha saltato l’intera scorsa stagione per un grave infortunio al ginocchio dopo i 12 sack e 14 tackle for loss del devastante 2021.

Cos’hanno fatto i Titans, invece, per rinforzare una secondaria in enorme difficoltà nella scorsa regular season? Poco o nulla. Senz’altro importante è stata l’aggiunta in free agency del cornerback Sean Murphy-Bunting, che in quattro anni di carriera ai Buccaneers ha messo insieme 6 intercetti e 21 pass deflected, concedendo appena 22 ricezioni su 40 target nell’ultimo anno a Tampa Bay. A dir poco assurda, invece, è la decisione di non utilizzare neanche una scelta al Draft per rinforzare l’intero reparto difensivo. I numerosi undrafted messi a roster non assicurano alcuna certezza e non vanno a colmare le tante lacune dei vari Amani Hooker e Kristian Fulton, che hanno visto i fantasmi nella scorsa stagione, né le enormi difficoltà dopo il Draft dei cornerback Caleb Farley, sparito dai radar dopo che la franchigia ha speso per lui la scelta numero 22 nel 2021, e Roger McCreary, che ha concesso ben 63 ricezioni agli avversari nella sua stagione da rookie. L’unica certezza risponde sempre al nome di Kevin Byard, safety da 27 intercetti e 63 pass deflected in totale in sette anni di straordinaria carriera ai Titans. Difficile, però, che possa bastare.

SPECIAL TEAM

Non se la passa meglio uno special team con tante incognite. Il kicker titolare dovrebbe essere Caleb Shudak, che ha giocato una sola partita nel 2022 andando a segno con tre field goal su quattro tentativi, ma non è dato conoscerne il rendimento sul lungo periodo. Ottimo, invece, il punter Ryan Stonehouse, che nel 2022 ha guadagnato il Second-team All-Pro da rookie con le sue 43.4 yard di media e il 33.3% di punt nelle 20 yard avversarie. Fin qui poco spettacolari sia il rendimento di Julius Chestnut come kickoff returner che di Kyle Phillips come punt returner, ma, anche in questo caso, la situazione andrà rivalutata sul lungo periodo nella prossima regular season.

COACHING STAFF

Dopo aver vinto il titolo di Head Coach of the Year nel 2021, Mike Vrabel sembrava essere sulla cresta dell’onda, nonostante la pesante sconfitta nel Divisional contro i Bengals. Nella scorsa regular season, però, dopo aver toccato il 7-3 in Week 11, i Titans hanno perso sette partite consecutive e in offseason, come già ampiamente esplicitato, diverse scelte hanno fatto storcere il naso. Basterà il colpaccio Hopkins per tornare sulla strada maestra? Difficile, ma non impossibile per un allenatore che ha già dimostrato più volte il suo valore dal 2018 a oggi. Al suo fianco come offensive coordinator ci sarà Tim Kelly, tornato a ricoprire il ruolo dopo l’esperienza tra il 2019 e il 2021 ai Texans e dopo l’esordio da passing game coordinator nella scorsa annata a Tennessee. Confermato, invece, Shane Bowen, che nel 2021 era diventato defensive coordinator ed è chiamato oggi a una conferma tra i migliori reparti contro le corse avversarie, a patto di sistemare quanto di sbagliato è stato fatto contro i quarterback, sempre dominanti contro i Titans.

Record previsto: 8-9

I nostri voti

Offense - 7
Defense - 6
Coaching Staff - 7

6.7

Henry e Hopkins sono un duo da urlo per qualsiasi attacco NFL, ma la coperta è corta in tanti altri ruoli in casa Titans: una difesa rimasta a due facce e il solito Vrabel sono chiamati a invertire la tendenza della scorsa regular season, ma il rischio è di non allontanarsi troppo dal 7-10 del 2022.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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