David Culley è il nuovo Head Coach degli Houston Texans

Con oggi terminiamo il nostro viaggio alla scoperta dei nuovi Head Coach. Sette sideline su sette hanno trovato il loro nuovo padrone. L’ultimo posto disponibile rimasto era quello degli Houston Texans, una sideline che in poco più di un mese è passata dall’essere ambitissima ad essere quasi ignorata. Sarà David Culley il nuovo Head Coach della franchigia, il sesto della breve storia della squadra contando anche i due interim delle passati in stagioni tribolate.

Culley ha appena concluso la stagione con i Baltimore Ravens in quella che è stata la sua 27° annata nella lega. Un veterano vero e proprio che balza di diritto tra gli Head Coach più anziani presenti nella NFL, insieme a Zimmer e Fangio, con i suoi sessantacinque anni. Con la sua assunzione sale a cinque il numero di allenatori provenienti da minoranze etniche aggiungendosi ai già presenti Robert Saleh ai Jets, Mike Tomlin agli Steelers, Brian Flores ai Dolphins e Ron Rivera ai Football Team.

La carriera del nativo di Sparta, Tennessee, è partita nel lontano 1978 dall’universo del college football dove finirà a pellegrinare per più di una ventina d’anni tra Austin Peay, Vanderbilt, Middle Tennessee State, Chattanooga, Louisiana Lafayette, Texas El-Paso e Texas A&M. Nelle varie università ricoprirà svariati ruolo da coach cambiando in ogni college il proprio compito tra quarterback, runningback  e wide receiver. Si specializza proprio in quest’ultimo ramo e l’ultima esperienza a Texas A&M gli permette il salto nello staff di Sam Wyche ai Tampa Bay Buccaneers nel 1994. Coprirà il medesimo ruolo nei Pittsburgh Steelers ma è nel 1999 che trova davvero la quadra venendo scelto da Andy Reid, divenuto da pochissimo Head Coach dei Philadelphia Eagles, sempre come WR coach. Rimarrà agli Eagles per tutta l’era Reid, ben 13 anni. Da fedelissimo del baffone da Los Angeles, lo segue anche nella nuova avventura nei disastrati Kansas City Chiefs in qualità di assistant HC con focus sui wide receiver. Nel 2016 la lunghissima collaborazione con Reid si interrompe e viene assunto dai Bills come QB coach dove nell’ultimo anno allena il campioncino in erba Josh Allen. Nel 2019 viene scelto da John Harbaugh come proprio assistente HC con focus sull’allenamento dei WR e la carica di passing game coordinator; i due hanno collaborato negli Eagles di Reid da cui uscì Harbaugh per andare a Baltimore.

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I numeri non sono assolutamente dalla sua. Nell’ultimo anno il gioco di passaggio dei Ravens risulta essere l’ultimo della lega e dal 2002 a questa parte nessuno dei wide receiver da lui allenati ha raggiungo un grade di 80 secondo PFF. È vero che a Baltimore hanno Jackson che tende a correre molto e quindi la quantità di passaggi ne risente, ma ultimi nella lega è un risultato pesante. Risultato che tuttavia non ha pesato nella scelta dei Texans che nelle ultime ore si sono direzionati verso di lui trovando nella sua persona una figura di spessore capace di poter rilanciare una franchigia in netta difficoltà.

Diciamocelo, la scelta convince molto poco. La sensazione è che David Culley sia stato il ripiego del ripiego. C’erano tantissimi profili più interessanti che hanno tuttavia man mano rifiutato la franchigia per via delle problematiche già esistenti e altre che pian piano sono venute fuori. Nella chiesa cristiana quando si elegge un Papa anziano si dice che questo sia di transizione, ecco questa è esattamente la sensazione che viene da questa assunzione. Culley avrà il compito di guidare una ricostruzione di un team che in questo momento non ha futuro per via della scellerata gestione di Bill O’Brien che ha privato il team di fondamentali scelte ai primi giri di quest’anno è dei prossimi dandole ai Dolphins per poter prendere il LT Laremy Tunsil.

Una indiscrezione proveniente dal Texas dice che in realtà Nick Caserio aveva scelto un’altra figura ma non ha voluto metterlo alla berlina viste le difficoltà a cui probabilmente il team andrà incontro: Tim Kelly. L’attuale Offensive Coordinator era stato intervistato per il ruolo di capo allenatore e rimarrà al suo posto anche per il 2021 nonostante David Culley sia una “mente offensiva”. Il nuovo Head Coach non ha mai chiamato i giochi nelle sua carriera non essendo mai stato un coordinatore principale e per Kelly i Texans hanno rifiutato le richieste di più di mezza NFL che lo voleva portar via. Sarà ancora il 34enna quindi a chiamare i giochi.

Nelle ultime settimane si è aggiunta anche la grana Deshaun Watson che ha rimarcato in maniera piuttosto esplicita la sua volontà di abbandonare la barca viste le promesse non mantenute dal management del team, come quella che il quarterback avrebbe avuto voce in capitolo sia sulla assunzione del Generale Manager sia e soprattutto su quella del nuovo Head Coach. I suoi endorsement su Bieniemy e Saleh sono caduti nel vuoto ed anzi i due non sono mai stati presi in considerazione. Probabile dunque l’addio di uno dei top 5 quarterback della lega e dunque altro lato del campo totalmente da ricostruire in un annata in cui attualmente il salary cap è favorevole ma non così ampia da poter rivoluzionare una squadra.

Un compito difficile dunque ed una assunzione che lascia l’amaro in bocca ai più. Ci si augura sempre che tutti possano fare il meglio possibile e quindi buon lavoro a David Culley.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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