Profondo Roster: Pittsburgh Steelers

Questa stagione è piena di nuove rubriche su Huddle Magazine. Ultima arrivata è Profondo Roster nella quale settimanalmente analizzeremo il roster di una squadra cercando di andare più in profondità possibile per provare a cogliere le sfumature e i “movimenti” interni nel corso della stagione.

A metà dicembre 2019 i Pittsburgh Steelers vantavano un record di 8 vittorie e 5 sconfitte, dunque erano ad un passo dal ritorno alla post season dopo un anno di assenza. Nelle ultime tre gare però con Mason Rudolph e Devlin Hodges come quarterback, i nero-oro mettevano assieme appena 30 punti, infilavano 3 sconfitte consecutive, e dovevano dire addio ai playoff per il secondo anno consecutivo.

In questo 2020 un Roethlisberger che nel 2019 ha disputato appena una partita e mezzo e un Conner che pure nella passata stagione è stato bersagliato dagli infortuni, sono rientrati a pieno regime e gli Steelers sono tornati a fare paura. Tra l’altro era dal 1978 che Pittsburgh non iniziava 5-0, e quella stagione terminò con un record di 14-2 ed il terzo titolo NFL. 

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OFFENSE

Roethlisberger è tornato ma coach Fichtner lo sta quasi centellinando: il regista ex Miami University (ma quella nell’Ohio) è infatti ventiquattresimo per yard passate con 1178 e se si eccettua il funambolico receiver rookie Claypool, nessuno dei terminali di Big Ben raggiunge le 11 yard per ricezione. Finora il compito di Roethlisberger è stato soprattutto quello di gestire senza errori l’attacco aiutando così la fenomenale difesa, il vero motivo per cui Pittsburgh è 5-0.

E il regista di origini svizzere sta svolgendo il compito alla grande visto che è a quota 11 td pass e un solo intercetto, quasi il 70% di completi e oltre 109 di rating. Unico schema che Big Ben davvero non riesce a digerire è l’ormai famosa RPO, Run-Pass option, la possibilità cioè che ha il quarterback di decidere, in base a come si muove la difesa, se consegnare la palla al runner o metterla per aria. Roethlisberger non la ama, la gioca onestamente malino e l’impressione è che prima Fichtner la eliminerà dal playbook e meglio sarà.

A livello di passing game la distribuzione dei palloni in casa Steeelers è molto interessante e soprattutto molto equilibrata visto che ci sono ben 5 atleti che sono stati cercati da Roethlisberger fra le 24 e le 28 volte.

Il leading receiver è naturalmente Smith-Schuster con 23 ricezioni, però la media a ricezione per JuJu è di 8,4 yard, elemento assolutamente curioso per uno che in tre anni di carriera ha sempre navigato fra le 12,8 e le 15,8 yard per catch. Alle sue spalle ci sono James Washington e Chase Claypool con 17 palle catturate. Quest’ultimo è sicuramente finora uno dei rookie dell’anno: l’ex Notre Dame nato in Canada, riceve con una media di quasi 20 yard per catch ed ha già segnato ben 4 mete su pass e una su run. Il gruppo dei receiver degli Steelers è però davvero molto profondo visto che può contare anche su Diontae Johnson e sull’ottimo tight end Ebron, arrivato in estate da Indianapolis, che si sta integrando sempre meglio negli schemi di coach Fichtner. 

Un altro elemento da tenere d’occhio  è quel Ray-Ray McCloud che occupa il quinto posto nella depth chart ma che potrebbe avere sempre più spazio a mano a mano che la stagione andrà avanti. Riserva di Ebron è invece Vance McDonald, fin qui un po’ sacrificato a livello di ricezioni ma preziosissimo come bloccatore sul running game. Da notare tra l’altro che McDonald (30 anni) e Ebron (27) sono di gran lunga i “vecchioni” di un gruppo per il resto è tutto sotto i 25 anni.

Se finora per via aerea non sono arrivate troppe yards, lo stesso non si può dire di un rushing game che finora ha fruttato 684 yard (nono nella NFL) e 7 mete. Una delle chiavi di questa rinascita dopo un 2019 da dimenticare, è il ritorno alla piena efficienza di James Conner, sopravvissuto nel 2015 ad un cancro che lo aveva colpito al collo ed al petto (allora i medici gli dissero che sela malattia non fosse stata curata subito gli restava una settimana di vita), e che sta correndo in modo devastante con grande “cattiveria” e quasi 5 yard a portata. Riserve di Conner sono Bennie Snell, autore di una meta, e il rookie Anthony McFarland che pur avendo a disposizione solo un paio di corse a partita non si sta disimpegnando male (4,2 yard per portata) e più avanti potrebbe insidiare il posto a Snell.

La linea offensiva è da sempre uno dei punti  forza degli Steelers e anche questo 2020 non è diverso anche se il reparto ha avuto parecchi problemi nel restare sano, visto che in 5 partite sono finora state utilizzate ben 3 combinazioni diverse. A sinistra la coppia Villanueva (tackle) e Feiler (guardia) ha finora disputato tutti i match, con il primo che è probabilmente l’mvp del reparto fin qui, mentre Feiler ha protetto benissimo Big Ben ma ha faticato un po’ con i blocchi per il gioco di corsa. Anche il centro Maurkice Pouncey è finora sempre partito titolare e anche per lui vale un po’ il discorso fatto per Feiler: ottimo sul passing game, un po’ meno sul running game.

I problemi di organico sono invece a destra, visto che nel ruolo di guardia si sono alternati Wisniewski, Dotson ed il titolare De Castro, finora condizionato da problemi  all’addome e al ginocchio. Tackle destra nella prima giornata è partito Banner, poi il ruolo è tornato nelle mani di Okorafor che forse è quello che sta facendo più fatica del reparto di coach Shaun Sarrett.

steelers giants Smith-Shuster

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DEFENSE

OK, col rientro di Roethlisberger l’attacco è nuovamente efficiente ed è completo in ogni reparto ma… come quasi sempre nella storia dei Pittsburgh Steelers, a fare la differenza è la difesa, ultra aggressiva e  super efficace. Lo schieramento è da anni una tipica 3-4 per quello che è il team che blizza in assoluto di più dell’intera NFL. Il pregio del front seven degli Steelers è però quello di riuscire a mettere in costante difficoltà il qb avversario anche solo con quattro uomini in pressione.

Nel 2019 la difesa di coach Keith Butler era stata la migliore per numero di sack messi a segno, la seconda per intercetti e la terza contro il passaggio. Quest’anno le cose non sembrano andare diversamente visto che il reparto ha già al suo attivo 9 palle recuperate, 24 sack ed è seconda per yard concesse. In linea giocano la nose tackle Alualu, e gli end Stephon Tuitt e Cameron Heyward. Il versatile Alualu è stato per anni un discreto giocatore a Jacksonville poi arrivato a Pittsburgh è migliorato via via e sta disputando la sua migliore stagione, così come Tuitt che, dopo aver perso ben 10 gare lo scorso anno, parimenti sta giocando a livelli altissimi ed è addirittura primo nella somma sack pù hit sul regista avversario.

L’end di destra è Cameron Heyward, che ormai da dieci anni, tutti passati a Pittsburgh, continua ad essere uno degli end dal rendimento più alto dell’intera Lega come dimostrato anche dalla convocazione a ben tre Pro Bowl. Heyward e Tuitt sono quasi perennemente in campo, anche in situazione di sicuro passaggio, mentre per far rifiatare Alualu è arrivato dai Ravens Chris Wormley che pure sta offrendo un ottimo contributo. Ultimo della linea è Isaiah Buggs, che più spesso è chiamato a sostituire i due end, ma che finora non è stato altrettanto efficace rispetto a Wormley.

In un reparto fortissimo, la punta di diamante è il gruppo di linebacker, con Devin Bush inside linebacker sul lato forte, Vince Williams inside sul lato debole, T.J.Watt e Bud Dupree come outside linebacker. Purtroppo per gli Steelers però Devin Bush, il più completo del quartetto ed anche il vero regista della difesa, domenica scorsa nella trionfale gara contro Cleveland, si è rotto il legamento crociato del ginocchio sinistro e dovrà saltare il resto della stagione. E questo è naturalmente un colpo durissimo per gli uomini di Tomlin che per sostituire Bush, oltre alla soluzione di acquisire un giocatore dall’esterno, hanno due opzioni interne: Robert Spillane, che domenica ha di fatto preso il posto di Bush e Ulysses Gilbert. Il primo è giocatore di gran temperamento ma un pochino limitato da un punto di vista fisico, mentre il secondo ha un atletismo simile a quello di Bush ma non ha l’esperienza di Spillane.

Sull’esterno come detto giocano due autentiche macchine da sack come T. J. Watt e Bud Dupree che insieme lo scorso anno hanno totalizzato 25 sack e quest’anno sono già a quota 9 e mezzo. A onor del vero c’è da dire però che finora Watt sta giocando alla grande in entrambe le fasi del gioco mentre Dupree sta faticando contro la corsa e ha sbagliato qualche placcaggio di troppo.

I due cornerback titolari degli Steelers sono Steven Nelson e Joe Haden, e loro due, un po’ come tutto il secondario, stanno giocando con alti e bassi e questo spiega in buona parte perché, a parte la gara dominata contro Cleveland, la difesa nero-oro ha finora concesso decisamente troppe chiusure di terzo down. La loro migliore partita è stata come detto sicuramente l’ultima, in cui hanno messo la museruola a Odell Beckham e Jarvis Landry, ma nelle gare con Philadelphia, con Denver e nel primo tempo contro Houston, l’unità ha dimostrato, fra penalità e amnesie in copertura, di essere ancora lontana dal fantastico rendimento dello scorso anno.

Lo stesso discorso vale anche per lo slot corner Hilton che è stato fin qui più efficace come pass rusher, con 3 sack, due hit e due hurries che non in copertura dove ha concesso 19 completi per 248 yard. Le due safety titolari sono Minkah Fitzpatrick e Terrell Edmunds e, soprattutto per il primo, si può ripetere il concetto valido per i cornerback: finora l’ex Dolphins non ha giocato male ma è stato poco più che anonimo e la difesa ha bisogno delle sue grandi giocate, come quella che domenica ha aperto le marcature contro Cleveland: un grande pick six in faccia a Mayfield che ha parzialmente cancellato un avvio di stagione col freno a mano tirato.

Edmunds sta invece confermando di essere un ottimo placcatore ma non sta rispondendo alle aspettative della dirigenza per un atleta scelto al primo giro dei draft 2018.

A livello di special team, Pittsburgh vanta due ottimi gruppi nelle coperture sia sui punt che sui kickoff ed il kicker Boswell è stato perfetto nei field goal ed ha sbagliato un solo punto addizionale. Le cose non stanno invece andando bene per il punter Colquitt, il cui rendimento non ha finora soddisfatto il Gran Capo Tomlin e infatti in settimana Pittsburgh ha chiamato per una prova il vecchio punter Berry.

LA SORPRESA

Vero,  Watt, Tuitt e Heyward stanno giocando meglio ma li si parla di fuoriclasse. Tyson Alualu ha giocato 7 anni senza infamia e senza lode in una Jacksonville spesso perdente, poi si è trasferito a Pittsburgh e alla verde età di quasi 33 anni e mezzo è finalmente titolare con gli Steelers e sta disputando la miglior stagione della carriera

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LA DELUSIONE

La carriera di Joe Haden è stata un susseguirsi di alti e bassi, in verità più alti che bassi, a Cleveland. Con gli Steelers l’ex Florida Gators ha disputato tre ottime annate ma in questo 2020 si è rivista la brutta copia del 2015 e 2016 con i Browns. Vedremo se la buona gara contro gli ex compagni segnerà una inversione di tendenza                          

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