La difesa piega Tom Brady (Tampa Bay Buccaneers vs Chicago Bears 19-20)

Thursday Night Football in Chicago. Nick Foles contro Tom Brady, ma gli eroi della notte sono Kyle Fuller e Khalil Mack.

Il cornerback Bears in particolar modo, diventa il momentum changer, l’uomo che con una spallata sposta gli equilibri di una sfida destinata a dirigersi altrove. Al sud, a Tampa. La stoccata di Kyle Fuller a Ke’Shawn Vaughn a 2 minuti dall’intervallo ha del clamoroso. Fumble forzato e recuperato da Robert Quinn. Possesso nelle mani di Nick Foles che, dopo essersi affidato a David Montgomery per il touchdown accorcia-distanze (pochi istanti prima), trova Jimmy Graham per il punto del sorpasso. Fuller a dire il vero era stato più d’intralcio che d’aiuto alla manovra difensiva di Pagano, ma la redenzione arriva con una botta colossale al ricevitore corsaro che perde il pallone e permette ai Bears di ritrovare coraggio e forza.

Redenzione rimane la parola del giorno, non per i miracoli ultraterreni al Soldier Field in balia dei pirati, ma perchè Khalil Mack ritrova finalmente il feeling con la caccia al QB. E dopo essersi divorato un intercetto contro i Colts che avrebbe potuto cambiare le sorti di week 4, il campione di Chicago decide di riprendersi la scena con 2 sack importantissimi su Tom Brady!

Pubblicità

La difesa dei Bears torna a dominare. Nick Foles deve solo aver pazienza e fiducia. Qualità che non mancano al QB che aveva steso proprio Tom Brady e i Patrios al Super Bowl. Questa notte la linea di Byron Leftwich non può nulla contro le incursioni degli orsi e le molteplici penalità contro l’attacco sono la testimonianza scritta del potere difensivo dei padroni di casa.

Chicago e Tampa Bay giocano l’intero secondo tempo con dei botta e risposta a colpi di field goal: Ryan Succop fa 4/4, a Cairo Santos basta il 2/2 col kick decisivo sul finale. Preciso, freddo, letale.

Tom Brady (25/41, 253 Yds, 1TD, 0 Int, 3 sack subiti) deve ritrovare il colpo del KO con poco più di un minuto sul cronometro, ma senza nessun timeout a disposizione. Il sei volte detentore del Super Bowl ci va vicino mancando di poco il passaggio per Rob Gronkowki che avrebbe lasciato spazio per il field goal della disperazione. Il muro difensivo Bears regge e Tommy deve forzare il 4° down con 5 yard da prendere. Nulla da fare. I Monsters of the Midway non concedono più niente. Dunque il quarterback si inventa una farsa mimando ai ref il numero 4 con le dita nel tentativo di replicare il down, come un vecchio smemorato che finge di non ricordare quante azioni erano state giocate dopo soli 21 anni di carriera in NFL. Tentativo triste Tom, you don’t need this… e sotto con i meme.

I Buccaneers erano penalizzati da diversi infortuni, alcuni dei quali non rientreranno per la stagione. Come OJ Howard che con Tommy aveva trovato una bellissima intesa. Avevo commentato la prima sfida in stagione di Tampa, persa contro i Saints, scrivendo di come non mi sembrasse ammissibile il fatto che Brady lasciasse il talento di Mike Evans nell’angolino. Ma pensavo fosse solo una questione di alchimia, ancora da perfezionare. Invece, questa notte, nonostante il touchdown di Evans ho avuto la stessa impressione di week 1. E di week 3. Fasi alterne che non mi spiego perchè quando Brady cerca Evans, il wideout non tradisce mai (vedi week 2 e 4 con 104 e 122 yard). Una sicurezza come Evans, sempre a touchdown, andrebbe cercata sempre con costanza anche per smuovere il gioco. Un pò come fatto da Nick Foles con Allen Robinson II ieri sera, quando sia nello sviluppo della trama che nel clutch time il ricevitore Bears ha mosso la catena in modo determinante. Favolosa anche la finta di blocco sulla giocata offensiva della partita che ha permesso una ricezione vitale di Montgomery su lancio di Nick per agevolare il field goal della vittoria.

Matt Nagy batte Bruce Arians e lo fa contro pronostici e aspettative. Il capo allenatore di Chicago merita le giuste lodi perchè, dopo l’impalpabile prova del suo attacco contro i Colts, riesce a creare un game plan funzionale costruendo una strategia offensiva adeguata all’avversario. Nagy, in soli 3 giorni, riesce a preparare una sfida fondamentale per le dinamiche playoffs NFC e vince uno scontro diretto più che importante in questo senso. I Bucs sono pretendenti al titolo e una vittoria contro questo team può rilanciare la credibilità dei Bears che non gode di nessun rispetto da parte dei media. Ma forse, tutto questo, a Chicago non interessa nemmeno dal momento che questa Società non gode storicamente di grandi simpatie, non utilizza le cheerleader, non appare continuamente negli spot televisivi e resta volentieri isolata nel suo magnifico mondo. Fatto puramente di solo football.

L’anticipo di week 5 regala agli appassionati una grande partita, di quelle che ti tengono sveglio fino alle 5:40 della mattina e che solo poche ore dopo ti mandano al lavoro più carico che mai sulle ali dell’entusiasmo. Specie se tifi Bears. Se tifi Tampa invece, un pò meno…

Chicago vola sul 4-1, silenziosamente avanza minacciosa proseguendo la sua marcia verso la post season che è mancata l’anno scorso. Nagy è consapevole del fatto che la strada è ancora lunga, ma una cosa è certa: questi Bears hanno fame!

alex cavatton firma area 54

Pubblicità
T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.