It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 2

In una week 2 che ha visto diversi giocatori infortunarsi (Jimmy Garoppolo e Drew Lock tra i quarterback), ci sono state numerose prestazioni degne di nota. Russell Wilson e Cam Newton si sono dati battaglia in uno strepitoso Sunday Night, mentre Dak Prescott è stato protagonista di una rimonta ai limiti dell’immaginabile. Tra i peggiori della settimana emergono Kirk Cousins e Carson Wentz.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Russell Wilson, Seattle Seahawks
(21-28, 288 yds, 5 TD, 1 INT, 132.1 rating)

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Nella difficile partita casalinga contro i New England Patriots, Russell Wilson ha dato vita ad un’altra prestazione sensazionale, trascinando i suoi Seahawks ad una vittoria contro l’ostica armata guidata da Cam Newton. Al contrario di quanto fatto vedere in week 1, Seattle ha reso più omogeneo il rapporto tra lanci e corse (28 a 30 contro il 35 a 20 fatto registrare settimana scorsa) ed il riscontro è stato ancora una volta ottimo: 5.1 yard per portata su 30 totali ed un rating di 132.2 per Russell Wilson che va a sottolineare ancora una volta la grande efficienza. Il quarterback dei Seahawks ha amministrato l’attacco in modo eccellente, distribuendo cinque passaggi da touchdown per cinque ricevitori differenti. In una partita estremamente combattuta, i Seahawks sono riusciti a mantenere l’imbattibilità dopo aver sabotato l’ultimo drive dei Patriots sulla goal line. L’organico di Seattle sembra di gran lunga il migliore dell’ultimo lustro, soprattutto per quanto riguarda l’arsenale offensivo a disposizione di Wilson. Il quarterback trova in Metcalf e Lockett una coppia perfettamente complementare, con il primo che risulta quasi incontenibile nella marcatura a uomo grazie ad un mix di stazza e velocità impressionante, ed il secondo che anno dopo anno si conferma uno dei migliori ricevitori della lega in partenza dalla slot.

In questa azione si può ammirare la letale connessione tra Wilson e Metcalf. Una volta ricevuto lo snap, Wilson può contare sull’ottimo lavoro di protezione della linea offensiva e nonostante la marcatura a uomo di Stephon Gilmore, che prova in tuffo ad ostacolare Metcalf, il ricevitore chiude la sua traccia perfetta (è estremamente difficile puntare in centro del campo a tutta velocità per poi tornare sull’esterno) ritrovandosi tra le mani la palla per un touchdown da 54 yard. 

Nelle prime due partite della stagione, nessun quarterback ha convinto quanto Russell Wilson. Nella week 3, i Seahawks ospiteranno dei Dallas Cowboys reduci da una vittoria al cardiopalma, ma nonostante un attacco stellare, la franchigia texana ha messo in luce diverse lacune difensive.

Dak Prescott, Dallas Cowboys
(34-47, 450 yds, 1 TD, 0 INT, 1 fumble, 109.4 rating, 5 car, 18 rush yds, 3 TD)

La partita tra Falcons e Cowboys non ha deluso le aspettative, anzi, si è rivelata una delle partite di stagione regolare più clamorose degli ultimi anni. Nonostante un primo quarto con quattro fumble ed uno svantaggio di 20 punti, i Cowboys sono tornati in partita grazie ad una prestazione molto solida di Dak Prescott, che è diventato il primo quarterback della storia a lanciare per 400 yard e correre per tre touchdown in una sola partita. L’America’s Team si è successivamente aggiudicato il match grazie ad un onside kick recuperato e il conseguente field goal vincente di Greg Zuerlein, lasciando pietrificati Matt Ryan e compagni. Dopo una prova mediocre contro i Rams, Dak Prescott si è rialzato alla perfezione nonostante l’assenza di Tyron Smith nella linea offensiva. L’ex quarterback di Mississippi State ha approfittato delle debolezze dei Falcons per mandare quattro ricevitori oltre le 6 ricezioni e due oltre le 100 yard. Il rookie CeeDee Lamb ed Amari Cooper hanno rappresentato le due forze principali nel pacchetto ricevitori, ma con l’assenza di Blake Jarwin, anche il tight end Dalton Schultz si è messo in mostra con 88 yard ed un touchdown. Inoltre avere una minaccia del calibro di Elliott nel backfield, aiuta parecchio nell’eludere la difesa avversaria nei pressi della goal line, Prescott infatti ha coronato la sua strepitosa partita con ben tre touchdown su corsa, dei quali uno derivato da una option e due da una “QB sneak”. Le grandi lacune presenti nella difesa di Dallas potrebbero spingere Prescott ad altre partite da quaranta o più lanci, come ad esempio settimana prossima, quando i Cowboys voleranno a Seattle per affrontare i Seahawks. Dak Prescott ha tutte le carte in regola per fare un ulteriore salto di qualità nel 2020 ed affermarsi come un interprete d’elitè nel ruolo di quarterback.

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Josh Allen, Buffalo Bills
(24-35, 417 yard, 4 TD, 0 INT, 147.0 rating)

Per la seconda settimana consecutiva Josh Allen ha battuto il suo career high in yard lanciate ed in questa occasione è diventato il primo quarterback dei Bills dal 2002 a lanciare per almeno 300 yard in due partite consecutive. La prima scelta spesa per Stefon Diggs sembra risultare un investimento sempre più ragionevole considerando l’impatto che l’ex ricevitore dei Vikings sta avendo in questo avvio di stagione. Nella partita vinta contro i Dolphins, Diggs ha messo in ginocchio la secondaria di Miami facendo registrare 8 ricezioni, 153 yard ed un touchdown, Allen invece è stato ancora una volta incredibilmente compatto ed in grado di mettere a segno drive produttivi con continuità. Il prodotto di Wyoming ha sfruttato alla perfezione anche il suo braccio potentissimo, completando quattro lanci oltre le 38 yard. Tuttavia è da tenere in considerazione che nelle prime due partite della stagione i Bills hanno affrontato Jets e Dolphins, con i primi possessori di una difesa ampiamente sotto la media, mentre Miami possiede un corpo difensivo promettente ma ancora acerbo. Josh Allen ha impressionato nelle prime due uscite stagionali, ma la tendenza al rischio ed alle forzature potrebbe presentargli nuovamente un conto salato quando si alzerà il livello di gioco. L’avvio dei Bills è stato più promettente che mai ed ora Buffalo ospiterà i Rams in week 3.

Kyler Murray, Arizona Cardinals
(26-38, 286 yds, 1 TD, 1 INT, 88.3 rating, 8 car, 67 rush yds, 2 TD)

Kyler Murray si è messo in mostra come uno dei quarterback più solidi in queste prime due partite della stagione. L’ex giocatore di Oklahoma è decisamente avanti nel suo processo di maturazione nel fertile sistema offensivo di Kliff Kingsbury e l’aggiunta di DeAndre Hopkins si è rivelata decisiva al fine di fornire al giovane quarterback un target di prima classe. L’attacco dei Cardinals è dinamico ed imprevedibile, Drake ed Edmonds sono complementari in quello che è uno dei backfield più sottovalutati della NFL e Murray, grazie ad un pacchetto ricevitori di tutto rispetto, sembra aver superato tutte le difficoltà mostrate nel passing game nel suo anno da rookie. Nel match vinto contro Washington, la linea offensiva dei Cardinals è riuscita a limitare la temibile front seven del Football Team, permettendo ancora una volta a Kyler Murray di risultare decisivo con i suoi scramble. In  uscita dalla tasca, Murray sembra il personaggio di un videogioco, con il suo baricentro basso e la sua velocità, il quarterback è in grado di trasformare un semplice primo down in un guadagno significativo. Nella partita di ieri l’ex Heisman Trophy ha messo a referto due touchdown su corsa, dei quali uno da 14 ed uno da 21 yard, confermandosi uno dei migliori quarterback dual-threat della lega.

https://twitter.com/PFF/status/1307792183982993413?s=20

Il braccio di Kyler Murray è uno dei migliori della lega e questo video lo testimonia. Una volta uscito dalla tasca, Murray fa partire un lancio “alla Mahomes” calibrandolo perfettamente per Christian Kirk, il quale riesce a distanziarsi con il braccio da Ronald Darby, prima di compiere una catch da manuale.

Con un attacco di questo livello, impostato da una mente innovativa come quella di Kinsgbury, Kyler Murray potrebbe vivere un esplosione offensiva che lo metterebbe potenzialmente in lizza per il premio di MVP. All’orizzonte per i Cardinals c’è una sfida casalinga contro dei Lions che hanno avuto serie difficoltà a limitare Trubisky e Rodgers nelle prime due partite della stagione.

Jared Goff, Los Angeles Rams
(20-27, 267 yds, 3 TD, 0 INT, 142.1 rating)

Jared Goff ha messo a referto una prestazione estremamente efficiente contro gli Eagles, amministrando senza sbavature l’attacco e dando continuità alle manovre offensive. Con il rookie Cam Akers infortunato a partita in corso, Darrell Henderson e Malcolm Brown hanno dato vita ad un running game consistente, compilando 5.5 yard per portata. Goff ha invece distribuito i suoi lanci in modo omogeneo, coinvolgendo numerosi interpreti offensivi (Kupp, Van Jefferson e Higbee su tutti). Proprio il tight end è stato il protagonista assoluto di giornata, avendo ricevuto tutti e tre i touchdown lanciati dall’ex quarterback di California Berkeley. La stazza di Higbee è difficile da ignorare nella red zone, fornendo dunque a Goff un altro target affidabile nelle venti yard avversarie oltre a Cooper Kupp, giocatore che lo scorso anno ha dominato in quella porzione di campo. Nonostante una prestazione non impressionante in week 1, Jared Goff ha superato a pieni voti le prime due partite della stagione, mostrando lucidità e compattezza. Con un 2-0 in cassaforte, i Los Angeles Rams affronteranno degli imbattuti Buffalo Bills la prossima settimana, in quella che si prospetta come una delle partite più interessanti della settimana.

Menzione d’onore: Cam Newton, New England Patriots (30-44, 397 yds, 1 TD, 1 INT, 94.6 rating, 11 car, 47 rush yds, 2 TD)

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I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Kirk Cousins, Minnesota Vikings
(11-26, 113 yds, 0 TD, 3 INT, 15.9 rating)

E’ stato un pomeriggio da incubo per Kirk Cousins, il quale nel terzo quarto stava mettendo a referto un rating di 0.0. La front seven dei Colts ha messo in ginocchio la linea offensiva dei Vikings per tutta la partita, collezionando 3 sack, 7 QB hit ed una safety. Lo scarno pacchetto ricevitori di Minnesota non ha aiutato il quarterback commettendo diversi drop, ma per Cousins questa è stata probabilmente la prestazione più buia della sua carriera.

Kirk Cousins in questo frangente commette una forzatura decisamente rischiosa cercando di pescare Adam Thielen con due uomini su di lui, il lancio dell’ex quarterback di Michigan State viene deviato da Blackmon e successivamente intercettato da Khari Willis.

I Vikings nelle prime due partite hanno mostrato molte lacune, lacune che alla lunga sembra possano risultare una zavorra nella corsa ai playoff. L’assenza di Diggs rimbomba in un reparto ricevitori che vede Thielen come unico target affidabile davanti al rookie Justin Jefferson e l’inaffidabile Bisi Johnson. L’avvio di stagione dei Vikings è stato tutt’altro che promettente ma in week 3 Minnesota affronterà dei Titans che hanno concesso tantissimo a Minshew ed ai Jaguars.

Carson Wentz, Philadelphia Eagles
(26-42, 242 yds, 0 TD, 2 INT, 56.5 rating)

Se nella partita di week 1 contro Washington il quarterback degli Eagles aveva subito 8 sack, fattore che lo aveva portato a mettere a referto una prestazione tutt’altro che rimarchevole, questa volta è difficile trovare scusanti. La linea offensiva degli Eagles ha concesso zero sack e sole 3 QB hit ai Rams, ma Wentz ha comunque concluso il match con zero touchdown all’attivo e due intercetti. Il prodotto di North Dakota State ha avuto problemi di lettura, ha commesso brutti errori di precisione ed è risultato macchinoso nel gestire i drive.

In questo caso il quarterback degli Eagles commette un brutto errore, subendo un intercetto. Dopo una finta di handoff, Wentz forza la palla in una tight window nella quale J.J. Arcega-Whiteside è raddoppiato, Darious Williams non ha problemi a tagliare davanti al ricevitore ed intercettare il lancio.

Il running game ha ritrovato un interprete di lusso con il rientro di Miles Sanders, giocatore che andrà allenterà la pressione sul quarterback. Wentz è apparso irriconoscibile nelle prime due partite della stagione, ma un match contro la mediocre difesa dei Bengals in week 3 potrebbe ristabilire il gioco e il morale dei Philadelphia Eagles.

Teddy Bridgewater, Carolina Panthers
(33-42, 367 yds, 0 TD, 2 INT, 1 fumble, 83.2 rating)

Le statistiche di Teddy Bridgewater risultano ingigantite dal game script, visto il 21-0 di Tampa a fine primo tempo, e dal garbage time. Bridgewater ha confermato le premesse dell’esordio, dimostrandosi conservativo ma propenso agli errori. L’ex quarterback dei Saints sembra lontano dall’essere un franchise quarterback, dunque non sarebbe un’utopia vedere un prospetto tra Justin Fields, Trey Lance e Sam Ehlinger indossare la casacca dei Panthers al prossimo Draft. Bridgewater ha ancora una volta fatto molto affidamento ai checkdown, non riuscendo a costruire manovre offensive pericolose con continuità contro la solida difesa dei Buccaneers. Gli unici due touchdown di giornata di Carolina sono stati realizzati da Christian McCaffrey, il quale ha anche dovuto abbandonare il campo in anticipo a causa di un infortunio al piede. La prognosi di 4/6 settimane potrebbe rappresentare una pietra tombale su un attacco che si è già dimostrato prevedibile e sterile. Seppur sia presto per trarre conclusioni, l’impatto di Bridgewater ha deluso le aspettative sin ora. In week 3, i Panthers voleranno al SoFi Stadium per affrontare degli agguerriti Chargers, franchigia che è stata in grado di resistere fino all’overtime contro i Kansas City Chiefs.

Drew Brees, New Orleans Saints
(26-38, 312 yds, 1 TD, 1 INT, 91.1 rating)

L’assenza di Michael Thomas è pesata come un macigno nella sconfitta dei Saints contro i Raiders. Senza il prodotto di Ohio State, il pacchetto dei running back e quello dei wide receiver hanno messo a referto lo stesso numero di ricezioni, segnale che evidenzia la mediocrità del gruppo ricevitori alle spalle di Michael Thomas. Drew Brees inoltre è sembrato in affanno rispetto alla week 1 e molto meno preciso e potente nei lanci lunghi. Il protagonista offensivo di giornata è stato Alvin Kamara, playmaker al quale Brees ha fatto affidamento con insistenza anche nel passing game (9 ricezioni per 95 yard), mentre l’unico touchdown di giornata lanciato dal quarterback è terminato tra le mani del tight end Jared Cook. L’attacco di New Orleans non ha fatto faville in questo avvio di stagione, ma l’assenza di Thomas ha dimostrato di poter dimezzare il potenziale dell’attacco di Sean Payton. In week 3 i Saints ospiteranno i Packers nel Sunday Night, in quello che si prospetta come un interessante confronto con Aaron Rodgers.

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