Hot Take: qualche (in)certezza sulla NFL – Episodio 3
Il football americano è lo sport più razionale e, in un certo senso, freddo che esista: ogni giocata, come ben saprete, altro non è che la traduzione di centinaia di segnacci disegnati su una lavagnetta da paranoiche controfigure di Professor X e provati migliaia di volte in allenamento.
Freddezza, troppa freddezza.
Fortunatamente, però, a rendere più mite il clima nel mondo NFL ci siamo noi tifosi – aiutati da analisti più o meno qualificati – con le nostre sparate a zero, o come direbbero nei paesi anglofoni “hot take” che stando a Wikipedia – inglese – significa « a hot take piece of deliberately provocative commentary that is based almost entirely on shallow moralizing»: deliberatamente provocatorio.
Una hot take non deve per forza essere ragionata, anzi, spesso altro non è che frutto dell’emotività del momento e del modernissimo bisogno di esternare su uno schermo ogni nostro pensiero: questa rubrica nasce proprio per questo, per dare spazio ai vostri pensieri “più irrazionali” e successivamente sviscerarli, razionalizzarli ed eventualmente bocciarli o approvarli.
Questa rubrica, in definitiva, altro non è che l’inevitabile sequel transmediale delle nostre discussioni su Telegram: parteciparvi è facilissimo, tutto ciò che dovete fare è apporre l’hashtag #hottake dinanzi alla vostra hot take.
Senza dilungarsi ulteriormente…
Derek Carr entrerà di diritto nella top ten dei quarterback
Gli ultimi anni non sono stati facili né per lui né per i Raiders, ma quando si ragiona di Derek Carr occorre sempre tenere a mente il fatto che nel non troppo lontano 2016 parlavamo di lui come legittimissimo MVP: di cose in questi anni ne sono cambiate giusto un paio, ma Carr si è confermato essere un quarterback estremamente affidabile in grado di eseguire alla perfezione gameplan equilibrati nei quali non gli venga richiesto di trasformarsi nell’Aaron Rodgers dell’era McCarthy.
Carr può contare su un’ottima linea d’attacco, un pacchetto di ricevitori variegato, completo ed estremamente competente ed un running back in grado di caricarsi – se serve – la squadra sulle spalle: considerando che le sue statistiche non sono state pessime nemmeno negli anni bui, credo che proprio che a fine stagione potremmo parlare di lui come un top ten quarterback in NFL.
https://twitter.com/NFLonCBS/status/1308389332525277185
Kyler Murray concluderà la stagione con il numero più alto di rushing TD in NFL
Audace, ma #hottake del genere sono il motivo per cui ho voluto dar vita a questa rubrica.
In due partite Murray ha già realizzato tre rushing touchdown, uno in meno di quelli messi a segno durante l’intera stagione da rookie, pertanto capire il luogo di provenienza di questa #hottake è alquanto facile: è verosimile che un quarterback concluda una stagione con più rushing TD di qualsiasi altro running back?
Sì, in quanto Cam Newton nel 2011 ne mise a segno ben 14, tre in meno di quelli del touchdown king LeSean McCoy: nessun giocatore fra 2013 e 2015 è più stato in grado di realizzare 14 rushing TD, pertanto come potete vedere non è impossibile che un quarterback concluda la stagione con un numero di realizzazioni via terra simili a quelle di un running back.
Il problema, piuttosto, è che credo sia proprio Cam Newton nelle condizioni ideali per riuscire in tale impresa.
Patrick Queen vincerà il premio di Defensive Rookie of the Year
Difficile rispondere a questa, ma ci proverò.
Dal 2010 ad oggi solamente due linebacker sono stati in grado di fregiarsi di tale onore – Kuechly e Leonard -, anche se ad onor del vero nei quattro anni precedenti ad aggiudicarsi l’ambito premio furono Brian Cushing, Jerod Mayo, Patrick Willis e DeMeco Ryans, tutti inside linebacker: negli ultimi anni, però, ho come l’impressione che il peso dei sack sia aumentato e di conseguenza una stagione in doppia cifra possa essere tutto quello di cui un difensore abbia bisogno per farcela.
Il favorito a mio avviso è indiscutibilmente Young – già a quota 2.5 sack – anche se Queen è il linebacker titolare di una squadra ben più forte: avrà bisogno di giocate significative, di numeri impressionanti e soprattutto di un record di squadra da almeno dodici vittorie.
Anche in tal caso, però, credo che Young resti il favorito.
D.K. Metcalf is the new Julio Jones
Julio Jones è inimitabile, un talento generazionale che in un corpo solo racchiude tratti fisici tipici di atleti di almeno cinque discipline diverse: signori, difficilmente durante le nostre insignificanti vite vedremo un altro Julio Jones.
Metcalf, però, come Jones è un atleta – infinitamente – superiore alla media, veloce nonostante dimensioni fisiche che non dovrebbero permettergli di raggiungere certe velocità, iper-atletico e con mani affidabili: la differenza più netta – per il momento – risiede nella diversa maestria nel correre le tracce, aspetto del gioco per il quale Julio Jones potrebbe tenere seminari in giro per il mondo.
Posso capire il tuo ragionamento, ha decisamente senso, però no, Julio Jones è unico ed inimitabile.
Quest’anno Russell Wilson prenderà almeno due voti per l’MVP
Sì. Yes. Ja. Oui. Sim. Ken. Hai. да.
Spero di aver reso l’idea.
L’MVP di quest’anno sarà Josh Allen
Vi ho già confessato a più riprese le mie difficoltà nell’esprimermi sulla questione MVP, perciò non vi annoierò nuovamente spiegandovi che prevedere l’MVP fino a week 10 – circa – sia piuttosto difficile, ma guardando le statistiche messe insieme finora dal numero 17 dei Bills è difficile non includerlo nella conversazione.
La competizione non era proibitiva, va specificato, e prima o poi tornerà sulla terra, ma è sicuramente nelle condizioni per essere tenuto perlomeno in considerazione, anche se al momento Wilson è di un altro pianeta.
https://twitter.com/NFLonCBS/status/1308602626813104128
I Falcons concluderanno la stagione con un record vincente
Io nei Falcons ci credo da almeno dieci anni, dai tempi di White-Julio-Gonzalez e Michael Turner nel backfield, ma per un motivo o per l’altro, nonostante un roster sempre e comunque incredibilmente talentuoso – soprattutto in attacco – i Falcons non riescono a portare a termine il loro lavoro, specialmente dopo quanto successo il 5 febbraio 2017.
Il calendario, soprattutto nella seconda metà di stagione, sarà alquanto complesso – chiuderanno con Bucs, Chiefs ed ancora Bucs -, ma con i Falcons è inutile ragionare sulla qualità del roster, la difficoltà degli incontri e sciocchezze varie, con loro tutto è il contrario di tutto e puoi scommetterci che troveranno un modo per martoriare ulteriormente gli straziati cuori dei tifosi: hanno talento per vincere nove delle quattordici partite rimanenti, ma non lo faranno perché sono i Falcons.
Al draft ci tocca Lawrence… (da un tifoso dei Broncos)
Jacksonville sta sorprendendo chiunque, Cincinnati il quarterback già lo ha, idem per Miami: a giocarsi la prima scelta assoluta quest’anno verosimilmente troveremo le due newyorkesi ed i Carolina Panthers, anche se per Denver la situazione si sta complicando sempre più, infortunio dopo infortunio.
Il calendario è terribile e per il prossimo mese potrebbero essere costretti a schierare Blake Bortles, ciò nonostante credo che qualche partita in più dei Jets, perlomeno, saranno in grado di vincerla, anche se di questo passo si troveranno costretti a schierare membri della practice squad la domenica e ciò non aiuta a vincere molte partite: in ogni caso la prima chiamata assoluta al momento sembra essere indiscutibilmente in mano ai Jets.
Nick Chubb concluderà la stagione da rushing leader
Fattore uno: a Kevin Stefanski piace correre. Ma tanto anche.
Fattore due: Nick Chubb è uno dei migliori running back della NFL.
Fattore tre: la linea d’attacco dei Marroni è indubbiamente migliorata rispetto allo scorso anno.
Fattore quattro: purtroppo – o per fortuna, dipende dal punto di vista – Chubb si trova costretto a condividere le portate con Kareem Hunt, giocatore a cui almeno una dozzina di tocchi a domenica sei costretto a darli.
Chubb ha tutte le carte in regola per farcela, ma credo che alla fine la presenza di Hunt gli impedirà di raggiungere un obiettivo solo sfiorato lo scorso anno.
Fra infortuni ed inizi deprimenti, dopo solo due giornate possiamo già dire che ai playoff in NFC ci andranno Saints, Buccaneers, Cardinals, Seahawks, Rams, Packers e Cowboys
Wow, qua c’è proprio bisogno di un elenco puntato.
- Saints: sono indubbiamente troppo talentuosi per rimanere fuori dai playoff, occorre però prestare molta attenzione alla situazione Brees poiché se continua a giocare così sarà molto dura per loro essere veramente competitivi.
- Buccaneers: vale più o meno lo stesso discorso fatto per i Saints.
- Cardinals: la division rimane follemente difficile, ma Arizona ha dimostrato di essere legit ed in luce degli infortuni che stanno falcidiando i ‘Niners…
- Seahawks: con un Wilson così possono anche vincere il Super Bowl per quello che mi riguarda.
- Rams: sono probabilmente la squadra dalla quale sono rimasto più impressionato in queste prime due settimane. Prima di emettere verdetti vorrei vederli all’opera contro gli ostici Bills, ma McVay sembra aver ritrovato la creatività dei giorni migliori.
- Packers: complice una division nella quale gli unici veri antagonisti, i Vikings, stanno giocando probabilmente il peggior football della lega, non riesco ad immaginarli non campioni della NFC North.
- Cowboys: qualcuno dovrà pur vincere la NFC (L)East.