Il Riassunto di Week 12 NCAA

Tutto è cambiato, nulla è cambiato in week 12. Vincono, in modo più o meno convincente, le prime quattro che si tengono strette le posizioni che contano del ranking. Dietro succede più o meno di tutto, tra upset e rimonte che racconteremo (e ricorderemo) per i prossimi 10 anni.

Questa rubrica è però legata alle tradizioni quindi andiamo con ordine e iniziamo da abbronzati e scottati.

Dura meno di un tempo la resistenza di Ole Miss, travolta dai 5 TD pass di (e 489 yard) di Joe Burrow. I Tigers scavano infatti un gap incolmabile già nei primi due quarti gestendo senza affanni il resto della partita. Sviluppo analogo per i Buckeyes che vanno al riposo lungo sul 35-7 trascinati dalle 305 yard su passaggio di Justin Fields, miglior prestazione in carriera, in una giornata in cui l’ex bulldog pareggia il record personale di TD pass (4). 4 “passaggi vincenti” anche per Trevor Lawrence nella non competitiva con Wake Forest che permette ai campioni nazionali di ottenere la 26° vittoria consecutiva e di chiudere per la seconda volta da imbattuti la RS della ACC. Discorso analogo, ma diverso, per Alabama che non trova resistenza da parte di Mississippi State ma perde per il resto della stagione Tua Tagovailoa che si fa male a pochi secondi dal riposo lungo. Per il ragazzo un infortunio piuttosto serio all’anca che rischia di compromettere la sua carriera tra i professionisti. Tante, ed in certo senso legittime, le critiche rivolte a Saban da parte di tifosi e media relativamente alla necessità di schierare il fortissimo signal caller, viste le precarie condizioni fisiche, in una partita “inutile” come quella di sabato. Meno appropriate quelle che hanno sfruttato l’episodio per ricordare come Università e NCAA guadagnino billions sfruttando le skill di ragazzi che non portano a casa un centesimo. Da registrare l’ennesima prova convincente dei Gators che grazie soprattutto ad una super prestazione difensiva battono Mizzou. Tutto in discesa per Oregon e Utah che salgono 9-1 ed in attesa del confronto finale nel PAC12 Championship si sbarazzano di Arizona e UCLA. Per i Ducks 333 yard su passaggio di Herbert e 9° vittoria consecutiva mentre le 192 yard dalla LOS di Moss sono ingestibili per i malcapitati Bruins che perdono la 6° partita della loro stagione e rischiano di rimanere esclusi dalla postseason. Proseguono le cavalcate di Boise State e App State che regolano rispettivamente New Mexico e Georgia State trovando la 9° vittoria stagionale a fronte di una sola sconfitta.

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In queste settimane vi abbiamo raccontato nei dettagli della battaglia in BIG12 ed anche questo weekend, se ci avete ascoltato, non sarete rimasti delusi. Perde Texas, che dopo aver recuperato due TD di svantaggio nell’ultimo quarto viene beffata dal calcio allo scadere di Connort Assalley che mette fine alla striscia di due sconfitte di Iowa State e vaporizza le speranze dei Longhorns di tornare al Championship. Perde Baylor che dopo aver dominato il primo tempo, coadiuvata da un Hurts ed una difesa imbarazzanti, smette di giocare e si fa rimontare 25 punti di vantaggio nella seconda metà di partita. Comeback indimenticabile per i Sooners che però continuano a mostrare una fragilità ben nascosta fino alla sconfitta con K-State. Dramma per i Bears che fino alla fine del terzo quarto sembravano poter gestire la situazione e che ora vedono sfumare, con questa sconfitta, le remote possibilità di sfruttare un corridoio in ottica CFB Playoff. Ad ogni modo, vista la debacle di Texas e la situazione negli scontri diretti tra le varie squadre coinvolte e piuttosto probabile che Baylor e Oklahoma si ritrovino per la finale della BIG12.

Nella B1G finisce la corsa di Minnesota che dopo aver scatenato polemiche per non essere stata inclusa nelle top4 la scorsa settimana esce sconfitta dal Kinnick Stadium, dove non vince dal 1999, ma mantiene una partita di vantaggio su Wisconsin, in attesa dello scontro di week 14 che decreterà la sfidante di Ohio State al Championship. Ai ragazzi di PJ Fleck non riesce quindi il secondo miracolo nello spazio di otto giorni, decisivi nell’ultimo drive il back to back sack subito da Morgan e l’intercetto lanciato sul 4&4 dal back-up QB Kramer che consegna la partita ai padroni di casa. Per i Badgers solita vittoria targata Jonathan Taylor che nelle ultime due partite ha sempre scollinato le 200 yard ed è LA ragione per cui Wisconsin è ancora in corsa per il titolo divisionale. Passiamo alla East Division e per dovere di cronaca riportiamo il 44-10 con cui Michigan scherza contro i rivali statali aggiudicandosi uno dei derby meno equilibrati degli ultimi anni. Qualche difficoltà in più per Penn State contro Indiana che, come nella battaglia persa con Minnie 7 giorni prima, mostra dei limiti difensivi sconosciuti fino a qualche settimana fa. Decide una corsa di Clifford e l’onside-kick recuperato dopo il calcio del -7 che mettono la parola fine alla contesa.

C’era molta attesa per il big-match di giornata tra Auburn e Georgia soprattutto dopo la #4 assegnata dal comitato ai Bulldogs. Partita dominata dalle difese e che ha offerto uno spettacolo “diverso” rispetto ad LSU-Alabama ma non meno emozionante, soprattutto nell’ultimo quarto in cui Auburn è arrivata vicinissima alla rimonta dopo essere entrata nell’ultima frazione sotto di 21 punti. Partiamo dalla fine dicendo che i Bulldogs con la W si portano a casa il terzo titolo consecutivo della SEC East, impresa che non riusciva a nessuno dai tempi del quinquennio 92-96 targato Gators. Positiva la prova di Fromm che ha chiuso con tre TD pass e in alcuni momenti (mi) ha dato l’impressione di voler provare la giocata anziché accontentarsi del compitino (seppur sempre ben eseguito). Prestazione “decisiva” della difesa che ha respinto gli ultimi assalti dei Tigers e la cui unica pecca è quella di aver concesso il PRIMO (!!!) TD su corsa della stagione. Per Auburn buona prova caratterizzata, come è spesso successo in questa stagione nei big-match, da grandi momenti seguiti da pause inspiegabili (o viceversa). Complessivamente positiva la gara di Bo Nix che, come la squadra, fatica a trovare quella continuità necessaria per vincere le grandi partite. Non va dimenticato però che è’ solo un freshman. Il talento è evidente, sarà importante per lui chiudere bene la stagione e lavorare tanto in offseason per completare il suo gioco e portare quello di Auburn ad un livello successivo.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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