Preview tattico di San Francisco 49ers vs Los Angeles Rams

San Francisco 49ers vs Los Angeles Rams: Los Angeles Coliseum, Los Angeles (CA)
domenica 13 ottobre, 16.05 locali, 22.05 italiane (LIVE su DAZN)
Statistica Rams: i Rams, che arrivano da due sconfitte consecutive, non hanno mai perso più di due partite di fila durante l’era McVay.

Statistica 49ers: In occasione del primo touchdown del Monday Night contro i Browns il running back Matt Breida ha toccato la velocità di 22.3 miglia orarie, il dato più alto delle ultime due stagioni.

Quella tra Niners e Rams è una delle rivalità più accese della NFL, addirittura l’ottava secondo la classifica stilata da Sports Illustrated. Per avere un’idea di quanto le due squadre si disprezzino, bisogna riavvolgere il nastro di 25 anni. Nella Week 8 della stagione 1995 i Niners stanno schiacciando i Rams per la diciassettesima partita consecutiva. A bordo campo il defensive tackle dei 49ers Dana Stubblefield festeggia insieme a tutta le difesa, quando gli esce davanti alle telecamere una frase iconica, che racchiude il pensiero dei Niners sui rivali di conference: “Same old sorry ass Rams!”. Come a dire “passano gli anni, cambiate città, ma fate sempre schifo”.

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Nel ventennio successivo allo sfottò di Stubblefield, la rivalità tra le due squadre ha vissuto fasi di predominio alterne, ma non è mai cambiata l’attitudine dei Niners verso quelli che a tutti gli effetti considerano i cugini sfigati.
Immaginatevi quindi quanto abbiano masticato amaro i tifosi di San Francisco nel vedere i Rams dominare la NFC West negli ultimi due anni, proprio durante uno dei periodi più bui della storia recente dei 49ers.
Tutto questo per dirvi quanto sia sentita la partita da entrambe le squadre, che si giocano molto di più di una W nella casella delle vittorie. I 49ers, unica squadra imbattuta della NFC e lanciatissimi dopo aver demolito i Browns, vogliono riprendersi il posto che sentono proprio in cima alla division. I Rams, che arrivano da due sconfitte consecutive, non ne vogliono proprio sapere di abdicare. Questa partita ci dirà parecchio sul gioco del trono che sta infiammando la NFC West.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Domenica sera a sfidarsi non saranno solo due rivali accanite, ma anche due delle menti offensive più brillanti della lega, due uomini che sono legati da un passato comune. I coach di 49ers e Rams, Kyle Shanahan e Sean McVay, si sono fatti le ossa a Washington sotto la guida del padre di Kyle, Mike Shanahan, e l’influenza di Shanahan Sr è evidente nello stile di entrambi.

Shanahan McVay
Sean Mc Vay (a sx) e Kyle Shanahan (a dx) ai tempi di Washington, quando erano rispettivamente Tight Ends Coach e Offensive Coordinator dei Redskins.

I 49ers e i Rams adottano versioni leggermente differenti dello schema introdotto da Mike Shanahan negli anni ’90, fondato sull’utilizzo dell’outside zone, la corsa a zona verso l’esterno.

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Nella outside zone, la linea offensiva si muove lateralmente, cercando di dilatare la copertura difensiva, mentre il running back ha il compito di puntare direttamente verso l’esterno. Se trova la strada chiusa dovrà tagliare invece verso l’interno fino a trovare un buco da attaccare, come fa Todd Gurley in questa corsa contro i Seahawks nel 2017.

Sulla minaccia di questa corsa devastante Shanahan e McVay hanno costruito schemi estremamente sofisticati. Se avete visto una qualunque partita di 49ers e Rams, avrete di sicuro notato lo sciame di ricevitori che svolazzano attorno al quarterback prima dello snap e la continua rotazione delle formazioni offensive. Si tratta di uno stile molto creativo e difficile da leggere per laedifese avversarie. I due coach quindi hanno un’affinità ideologica che potrete facilmente riscontrare nella partita di domenica.

Quello che distingue lo stile di Shanahan è l’utilizzo massiccio del Fullback, una posizione che nella NFL contemporanea è praticamente sparita. A San Francisco, invece, Il Fullback Kyle Juszczyk è l’idolo locale e sopravvive come un panda in una riserva del WWF.

Il blocco decisivo di Juszczyk in occasione del touchdown di Matt Breida

Purtroppo per i 49ers, “Juice” non sarà della partita, e Shanahan dovrà dare il meglio di sé per mantenere il running game efficiente senza il suo fullback e con una linea offensiva decimata dagli infortuni. Una sfida sicuramente all’altezza del coach di San Francisco, che contro i Browns si è confermato come uno dei migliori play designer in circolazione. La sua creatività nel disegnare le corse ha fruttato 275 rushing yard, una cifra insensata.

L’obiettivo di Shanahan è quello di strutturare le sue formazioni offensive in modo che l’avversario si aspetti una corsa, anche quando i 49ers vogliono in realtà passare. Guardiamo due azioni contro i Browns nel secondo quarto, nelle quali dalla stessa identica formazione i Niners prima hanno corso, poi passato.

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Garoppolo richiama il RB Tevin Coleman, poi indica al Juszczyk (numero 44) di cambiare lato dello schieramento. I 49ers corrono una outside zone verso destra, che funziona esattamente come quella che abbiamo visto in precedenza e frutta un guadagno di 15 yard.

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Pochi minuti più tardi, i 49ers ripropongono lo stresso personale nello stesso schieramento. La difesa dei Browns quindi si sbilancia verso destra prevedendo una nuova outside zone verso quel lato. Invece Shanahan chiama una play action. Garroppolo quindi finge il consegnato per il RB Breida e serve invece George Kittle, che si è mosso in direzione opposta a quella della finta corsa, sul lato debole sguarnito dal movimento verso destra della difesa dei Browns.
Come abbiamo visto grazie alla ricezione di Kittle, nel ramo Shanahan “the run sets up the pass”, la minaccia delle corse crea le condizioni per il passaggio.
La difesa dei Rams, che è in leggero calo rispetto allo scorso anno, dovrà fare molta attenzione a leggere situazioni di questo tipo. In una partita comunque ben giocata contro Seattle, i Rams hanno concesso un touchdown proprio perché hanno letto male una situazione di play action.

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I Rams sono in cover 3, quindi la free safety Johnson ha il compito di presidiare la parte centrale della zona profonda. Dopo lo snap Wilson finge il consegnato al running back e Johson si alza di posizione proprio immaginando che i Seahawks corrano. Quando si accorge che Wilson ha ancora la palla in mano, Johnson ha ormai lasciato completamente sguarnita la sua zona di competenza, che viene attaccata dalla post route di DK Metcalf. TD completamente regalato per un errore di lettura.
Al netto di questi errori, quella dei Rams resta comunque una difesa di buon livello, che contro i Seahawks non ha capitalizzato l’alta pressione generata solo perché Wilson è un fenomeno assoluto.
L’unità guidata da Wade Philips dovrà però fare i conti con l’assenza di Clay Matthews, il pass rusher più efficace a livello di sack, che ha riportato una frattura alla mascella lo scorso giovedì e salterà almeno un mese.

Il principio del “the Run stets up the pass” è condiviso in pieno da McVay, che ci ha costruito sopra l’attacco devastante delle ultime due stagioni. Quest’anno, però, le cose stanno andando peggio, visto che l’attacco, pur restando su buoni livelli, non è mai stato armonico, efficiente e dinamico come negli ultimi anni. Le cause di questo calo sono diverse, e per provare a comprenderle bisogna partire da un altro mantra di McVay, che ama ripetere “it’s all about the players”. Il coach dei Rams in passato ha dichiarato che:

“tutti gli schemi che creo possono essere ottimi, ma alla fine sono i giocatori che contano. Il mio obiettivo è quello di mettere i miei ragazzi nelle condizioni ideali”

Quindi la colpa della regressione dei Rams è esclusivamente da attribuire alla performance dei giocatori? No, e non è certo quello che McVay intende con dichiarazioni del genere.
Innanzitutto, perché McVay è stato il primo a riconoscere che, dopo esser stata presa di sorpresa, la lega ha iniziato a prendere le misure al suo attacco, seguendo la formula trovata dalle difese di Bears e Patriots lo scorso anno. È un discorso interessantissimo ma molto complesso, che vi consiglio di approfondire con questi due video di Brett Kollman e Samuel Gold.

mcvay super bowl
Dopo la sconfitta nel Super Bowl, McVay ha ammesso di essere stato “outcoached” da Belichick.

Al di là della questione tattica, però, è innegabile che le difficoltà offensive dei Rams siano legate anche al rendimento deludente di parecchi giocatori chiave. Non stiamo parlando di Jared Goff, che pure è stato discontinuo. E non stiamo parlando nemmeno di Todd Gurley, il cui utilizzo limitato lascia ancora parecchi dubbi sul suo reale stato di salute, e che molto probabilmente non sarà della partita contro i 49ers. La causa della regressione dei Rams è in larga parte dovuta alla linea offensiva.
A causa del peggior rendimento dei suoi veterani e del difficile ambientamento dei nuovi arrivati, la linea offensiva dei Rams è stata la peggiore della lega nelle prime quattro giornate. Addirittura peggiore di quella di Miami secondo Pro Football Focus.

rams offensive line

Per capire le difficoltà della Oline, prendiamo questa stretch zone corsa contro i Seahawks nel primo quarto. È una giocata che i Rams hanno effettuato centinaia di volte sotto McVay, che in questa occasione è stata eseguita male.

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La guardia Noteboom si fa scappare Puna Ford, che penetrando immediatamente nel backfield impedisce a Gurley di allargarsi. Questo errore, commesso durante il primo drive offensivo, costringerà i Rams ad accontentarsi di un field goal.

Sono errori di questo tipo ad aver impedito all’attacco di essere dominante come in passato. È decisamente troppo presto per preoccuparsi delle sorti dei Rams, soprattutto perché se c’è una mente offensiva in grado di ribaltare una situazione difficile è proprio quella di McVay.
Va dato comunque atto alla linea di essersi ripresa dal pessimo inizio, e di aver giocato la miglior partita stagionale proprio contro i Seahawks. Un ulteriore passo avanti della Oline sarà fondamentale domenica sera, perché i Rams affronteranno un fronte difensivo semplicemente devastante. Nick Bosa, Deforest Buckner e Dee Ford sono il peggior cliente da incontrare in questo periodo per una linea offensiva. Bosa in particolare ha avuto il suo coming out party contro i Browns. Proprio maltrattando Baker Mayfield con 2 sack e un fumble forzato, Bosa si è finalmente vendicato per l’affronto subìto dal quarterback dei Browns ai tempi del college.

Due anni fa Baker Mayfield, allora QB degli Oklahoma Sooners, aveva piantato la bandiera della sua università sul campo di Ohio States, la squadra di Nick Bosa, che lunedì ha avuto la sua vendetta.
Più in generale, la pessima partita di Mayfield ha dimostrato che la Dline dei 49ers può rendere la vita un inferno a qualunque quarterback protetto da una linea offensiva scadente. Per questo, oltre che nel fondamentale lavoro in run blocking, la linea dei Rams dovrà eccellere nella pass protection, perché Jared Goff, che pure ha giocato una gran partita a Seattle, è uno dei quarterback più in  difficoltà quando si tratta di operare “under pressure”.

CONCLUSIONE

Quindi dobbiamo dare per scontato che i 49ers vincano la partita e si riprendano la supremazia della NFC West? Assolutamente no, perché troppe domande aspettano ancora una risposta.
Domenica sera vedremo la versione dei 49ers perfetta ammirata lunedì scorso o quella confusionaria che ha portato a cinque turnover contro gli Steelers? Il gioco di corse di San Francisco riuscirà a sopportare infortunio di Juice e quelli della Oline? Se invece il gioco di corse dovesse faticare, come si comporterà Jimmy G?
Inoltre, quando critichiamo il rendimento dei Rams lo facciamo perché li giudichiamo in base agli standard di eccellenza ai quali ci hanno abituati. La squadra di McVay non sembra brillante come in passato, ma resta un osso incredibilmente duro per chiunque, ed è decisamente più abituata del giovane roster dei 49ers a gestire la pressione delle grandi occasioni.
Se consideriamo poi che i rivalry game tendono a livellare le differenze tecniche ed emotive tra le squadre, la partita di domenica ha tutti gli ingredienti necessari per tenerci in piedi sul divano.

Consigli Fantasy 49ers: se le circostanze dovessero portare i 49ers a lanciare più spesso, Dante Pettis e Marquise Goodwin potrebbero mettere in seria difficoltà la titubante secondaria dei Rams.

Consigli Fantasy Rams: con Brandin Cooks a rischio forfait per l’ennesima concussion, è probabile che McVay ricorra al 2 tight end set visto spesso contro i Seahawks. Questo significherebbe un alto volume di target per Gerald Everett e Tyler Higbee, entrambi ottimi contro Seattle.

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Alberto Cantù

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