Preview di Week 5 NCAA

Ci aspetta una settimana di transizione in week 5 con meno big-match rispetto al week-end scorso ma comunque interessante con sfide che, a prescindere dal ranking, possono regalarci tanto divertimento oltre alla solita dose di upset.

SE DEVE ESSERE UNA…

La scelta è tra Virginia-Notre Dame e Washington-USC.

La prima è una sfida dai risvolti di classifica molto importanti. I Cavaliers sono la sorpresa della ACC e se dovessero uscire da South Band con una W legittimerebbero il loro status di 1° sfidante al trono di Clemson nella conference. Notre Dame dopo la bella prestazione con Georgia deve immediatamente tornare a vincere e il fatto che i Cavs siano al numero #18 del ranking nazionale deve essere visto come una motivazione ulteriore per una indipendente che, inevitabilmente, deve costruire le proprie fortune (tradurre in chance di playoff) su vittorie con avversari di un certo valore. Gli Irish non si aspettavano di trovare Virginia così in alto nel ranking quando hanno programmato questa partita, vincere e convincere deve essere il pensiero fisso per tenere vive le speranze di playoff.

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Washington-USC è una partita dalla difficile lettura. Gli Huskies sono più forti ma la sconfitta con Cal e alcuni limiti mostrati in queste prime settimane non lasciano completamente tranquilli i tifosi purple&gold. USC è fose LA sorpresa di questo inizio di stagione: dati per morti da tutti e senza JT Daniels fin da week 2 (e con il terzo QB in campo da settimana scorsa) sono riusciti a vincere 3 delle prime 4 partite uscendo sconfitti solo con BYU e per di più dopo un OT. I Trojans sono una squadra imprevedibile e viste le difficoltà degli Huskies non è assurdo pensare possano “provare a vincere” anche questa diventando la sfidante più pericolosa di Oregon, in questo momento l’unica certezza all’interno della Pac12, e sostituendosi proprio agli Huskies che ad inizio stagione sembravano l’unico team attrezzato per opporre resistenza ai Duks.

LE SFIDE PIU’ INTERESSANTI

Nella notte tra venerdi e sabato(ore 2:00) intrigante il confronto tra Penn State, numero #12 del ranking, e Maryland che nelle prime settimane aveva mostrato un attacco difficilmente arginabile. I Nittany Lions sono scampati al trappolone Pitt, capace la settimana successiva di zittire gli UCFers, mentre Maryland è inciampata nella difesa di Temple che ha mostrato alla nazione come disinnescare la offense dei Terrapines. Match importante quindi per entrambi gli atenei con Penn State che vuole confermare di essere una delle prime 10-15 squadre della nazione mentre Maryland ha bisogno di vincere per riprendere a correre dopo il brusco ed inaspettato stop di quindici giorni fa.

Arizona State-Cal alle 4:00 potrebbe rappresentare il giusto proseguo di una nottata all’insegna del college football con i Sun Devils vogliosi di dimostrare come quello con i Buffs sia stato solo un passo falso e i Golden Bears, ancora imbattuti, determinati a prolungare il loro sogno. Da seguire la sfida a distanza tra Chase Garbers e Jeylen Daniels.

Texas Tech-Oklahoma (18:00) è la scelta la scelta più logica per iniziare il sabato di college football. Sarà una sfida tra attacchi stellari con una favorita d’obbligo che non può che essere la squadra di Riley. Attenzione però perché la pochezza della difesa dei Sooners potrebbe tenere in partia i Red Raders più di quanto si possa immaginare. E’già successo lo scorso anno, potrebbe accadere nuovamente in questa stagione. Inutile dirvi di dare un occhio a Jalen Hurts il cui inizio di stagione ha sorpreso molti. Che il ragazzo fosse buono non c’erano dubbi, che potesse adattarsi così bene al sistema di Riley onestamente non era così scontato. Non ci sarà Alan Bowman (1020 yard 6 TD e 3 INT ), infortunatosi nella partita con i Wildcats, che non aveva fatto male già nel suo anno da freshman e si stava ripetendo in questo inizio di campionato (bene le prime due, male contro Arizona) con numeri drogati sicuramente dal sistema offensivo di Tech ma che fanno sempre impressione.

Kansas State-Oklahome State (ore 1:00) è una sfida importante all’interno della BIG12 con Wildcats ancora imbattuti in stagione e il team di Gundy che non è uscito affatto ridimensionato dalla sconfitta con i Longhorns. Dopo le tante certezze prestagionali la BIG12 si sta rivelando meno semplice del previsto: le due squadre da battere sono sicuramente OU e Texas ma dietro la lotta si sta facendo piuttosto interessante visti anche i problemi di Iowa State, da tutti indicata inizialmente come la terza forza della Conference. La sfida tra Kansas State e OSU servirà quindi a chiarici un po’ le idee, in attesa di essere nuovamente sorpresi.

Discorso analogo per Wazzu-Utah (ore 4:00) con i Couguras che prima della sconfitta con UCLA sembravano lanciatissimi e Utah che dopo aver confermato nelle prime 3 settimane di poter essere la vera sfidante di Oregon è caduta malamente contro i resti di UCLA. Questo match ci racconterà molto sulle ambizioni e del futuro a breve di questi due atenei che non possono permettersi di sbagliare ancora se vogliono avere un ruolo da protagoniste nella Conference.

POTREBBERO INTERESSARVI

Navy-Memphis nella notte tra giovedì è venerdì (ore 2:00) è una sfida tra imbattute e non va assolutamente sottovalutata. Wake Forest (4-0) va a far visita a Boston College (3-1) mentre Minnesota (3-0) andrà a West Lafayette per continuare la propria corsa contro la Purdue di Rondal Moore (che merita sempre di essere seguito). Nebraska dovrebbe rappresentare il primo vero ostacolo per la corsa sfrenata di Ohio State (lo avevo detto anche di Cincy e non è finita benissimo) mentre la sfida tra UCLA e Arizona dopo gli ultimi sviluppi ha riacquistato interesse e potrebbe regalarci, a prescindere da tutto, un bello spettacolo.

UPSET ALERT

Dopo la figuraccia di settimana scorsa, dove avevo puntato tutto su quei disperati dei Vols, mi metto nelle mani di Bryce Perkins e dico che Virginia avrà la meglio sugli Irish. Difficile, difficilissimo, ma non impossibile! Go Cavs!

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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