Cleveland Browns al lavoro sulla Offensive Line

La post season dei Cleveland Browns non poteva che ripartire dal lavoro intorno alla linea offensiva, perchè se nella disfatta 2019 è stata registrata l’implosione di Baker Mayfield, il QB ha quantomeno un’appellabile giustificazione che si aggrappa alle spalle degli uomini di linea, colpevoli di non averlo protetto nel modo giusto. Bisognerebbe però vedere se Mayfield, dopo le partite andate bene, abbia poi pagato la cena al ristorante ai suoi “body guards”. E per come è andata, dubito!

I tackle Chris Hubbard e Greg Robinson, con le loro prove latenti, hanno condizionato quella che si immaginava poter essere la breakout season di Bakerone, e la guardia destra Eric Kush non è da meno con 19 QB pressures concesse in 7 partite ed un run blocking rate da rabbrividire, ma oggi la compattezza della linea sembra aver ritrovato fiducia; Jedrick Wills Jr., il left tackle arrivato al draft, offre garanzie importanti, mentre l’aggiunta di Jack Conklin (right tackle), sembrerebbe un ottimo innesto da free agency per sistemare i problemi in via definitiva. Quantomeno, questo è ciò che si aspetta il GM Andrew Berry, il quale dovrà sempre fare i conti col fatto che i Browns sono pur sempre i Browns ed il crollo del magnifico castello di carte è una minaccia costante. Anche peggiore di quelle divisionali!

Con l’arrivo di Wills e Conklin qualcuno tra gli analisti si è esposto in modo particolarmente entusiasta, affermando che il lavoro sulla linea offensiva dei Browns è stato il migliore tra tutti quelli dei 32 team NFL. Ovviamente i Browns avevano lo spazio salariale per potersi muovere bene. Non sembra poi così folle come giudizio, specie considerando che il 25enne con la faccia pulita Conklin arriva da un 2019 straordinario che lo ha visto protagonista nel spianare la strada davanti a Derrick Henry in Tennessee (e credo Jack sia stato il migliore nella sua posizione tra i free agent disponibili), mentre Wills è il genere di giocatore che ogni offensive coordinator vorrebbe poter schierare in campo. Le mosse sui tackle si incastrano alla perfezione in questo senso: un atleta entrato nel suo prime a recitare il ruolo di guru al fianco di una giovanissima promessa per il connubio del matrimonio perfetto.

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L’idea comune resta quella che ai Browns il talento non manchi affatto, anzi, ma la gestione di tale dono deve essere amalgamata alla perfezione per poter puntare a qualcosa di importante in questo sport, tanto bello quanto crudele.

Intanto è giunta la notizia che Mayfield abbia invitato alcuni dei suoi ricevitori e tight end in Texas per lavorare in delle sessioni private di allenamento ad Austin durante questa parte di preparazione virtuale.

Le pressioni sul QB n°6 si fanno già sentire, Mayfield non ha più scuse a questo punto!

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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