AREA 54: James Williams, un nome per le corse dei Bears

Il countdown per il draft NFL 2019 è ufficialmente iniziato e i Bears che sono stati tra i protagonisti inattesi durante la passata stagione dovranno giocarsi bene le loro carte nella selezione dei prospetti in arrivo dalle università americane.

Nella settimana passata l’annuncio dei tagli di Dion Sims e di Cody Parkey è stato accolto con grande gioia dai tifosi e da tutta la città, Sims crea spazio salariale che per altro è abbastanza esiguo, mentre Parkey non sarebbe mai e poi mai potuto rimanere a Chicago dopo il doppio upright che ha eliminato i Bears dalla corsa al Super Bowl.
Le scelte dei primi due round sono state scambiate, la terza con ogni probabilità sarà un offensive lineman per difendere Mitchell Trubisky, i Bears erano interessati a Kareem Hunt che però ha scelto Cleveland e la stagione di Jordan Howard ha lasciato delle perplessità, specialmente dopo le misere 35 yard nella Wild Card contro gli Eagles.
Ripartiamo proprio da Jordan Howard: il bulldozer ha nei suoi numeri tutte le carte in regola per meritarsi un ruolo da comprimario insieme a Tarik Cohen che svolge un tipo di lavoro differente anche nello special team, ma Howard è al suo ultimo anno di contratto da rookie prima di poter domandare più soldi ai piani alti della Halas Hall.
Per questo motivo, i Bears devono, e insisto nel dire devono, trovare un fresco rimpiazzo a buon mercato per cominciare a correre ai ripari nell’eventualità che il gioco di Howard dovesse essere ritenuto insufficiente.

In una prima analisi dei prospetti al draft, che pare non essere per niente deep in termini di running back, il nome di James Williams mi ha incuriosito parecchio. Willams, detto “Boobie”, ha combinato 1.173 yard di scrimmage e 16 touchdown nella passata stagione a Washington State University, suddivise in 560 Yds su corsa con 12 TD e ben 613 Yds su ricezione con altri 4 TD.
Visionate le azioni salienti del running back, noto che il giovane atleta corre con grande confidenza e rompe i tackle che gli si presentano davanti con dimestichezza; la maggior parte dei running back normalmente, quando finisce impacchettata tra i difensori avversari molla il colpo mettendo fine alla corsa, ma questo non è il caso di James Williams che si rifiuta di scendere a compromessi.

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james williams washington

Sono rimasto impressionato dalla capacità di stopparsi e ripartire a piena velocità da parte di Williams, che nella progressione è fulminante come del resto nel cambio di passo. Il footwork è tutto tranne che convenzionale il che rende Williams un giocatore duttile tanto quanto imprevedibile.
Osservando in una seconda analisi i suoi movimenti sembra quasi che il running back non faccia nessuna fatica a superare i difensori con naturalezza e con qualche balzo felino, nella moderna NFL il ragazzo potrebbe essere una buona garanzia specialmente sui primi down.
A differenza di Tarik Cohen che lavora molto lateralmente, Williams porta il suo gioco in profondità e anche quando taglia resta focalizzato sull’avanzamento verso il centro invece di puntare la linea laterale del campo creandosi sempre il modo di guadagnare qualche yard in più.
Interessante anche la capacità di riconoscere l’opportunità che si crea molto velocemente quando la linea offensiva gli apre lo spazio che serve per correre; Williams riesce molto bene a costruire il suo gioco subito dal primo movimento che gli consente poi di aumentare la progressione e convertire il down.
I 183 cm di altezza gli consentono una favorevole azione di gioco in ricezione, mentre i 92 kg di peso gli danno la struttura fisica necessaria per reggere gli impatti dei placcaggi difensivi avversari.

Attualmente gli esperti di football valutano il running back come possibile undrafted nelle graduatorie dei mock draft 2019, il che consentirebbe ai Bears di spendere una chiamata nel terzo giorno del draft di Nashville.
Il perchè un giocatore del genere dovrebbe finire undrafted o comunque verso la fine del draft lo si scoprirà alla Combine, durante la quale secondo gli esperti del settore i numeri di Williams dovrebbero venir meno parlando di velocità, specie nella parte finale della sua azione.
Tuttavia questo potrebbe essere un nome davvero interessate nelle nostre economie perchè nel prossimo draft più che mai Pace dovrà riconfermare la sua grande abilità nel tirar fuori nomi e steal visto la poco amichevole selezione che Chicago avrà a disposizione.
L’obiettivo al draft 2019 è quello di capitalizzare al massimo ogni scelta partendo dal terzo round per dare corpo al team e colmare le poche lacune mostrate nel 2018 col fine di diventare una macchina indistruttibile.

Chicago Bears Alex

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