[NFL] Week 7: Catanzaro supplementare (Cleveland Browns vs Tampa Bay Buccaneers 23-26)

Torna alla vittoria Tampa Bay che dopo il grande inizio di stagione marchiato FitzMagic era tornata la squadra di sempre: grande attacco, che nel frattempo aveva ricevuto il boost del rientrante Jamies Winston, difesa inguardabile. Cleveland, al quarto over-time in sette partite gioca un secondo tempo gagliardo, in cui recupera un deficit di 14 punti, ma viene punita da un siluro terra aria di Chandler Catanzaro che dopo aver sbagliato il calcio della possibile vittoria allo scadere dei regolamentari da 40 yard infila quello impossibile dalle 59 mettendo fine alla striscia di 3 sconfitte dei Bucs.

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ANGOLO BROWNS

Squadra dai due volti quella che si è presentata al Raymond James Stadium domenica: un primo tempo incommentabile offensivamente, dove solo una grande difesa ha permesso ai Browns di non subire un’ imbarcata clamorosa, ed un secondo giocato con i cojones e che ha consentito a Mayfield&co di forzare l’overtime dove però tutti i problemi del team di Hue Jackson sono tornati prepotentemente a galla ed hanno condannato Cleveland alla seconda sconfitta consecutiva.

La DL di Tampa, non esattamente irresistibile, ha abusato degli uomini di linea offensiva dei Browns riuscendo a portare pressione un’azione sì e l’altra anche. Un Mayfield “veneziano”, che ha mancato qualche facile lettura ed ha perso un pallone inconcepibile a questo livello in chiusura di primo tempo, e una quantità di flag difficili da commentare hanno consentito alla difesa dei Bucs di sembrare un reparto dominante riducendo l’attacco di Cleveland ad una serie infinita di 3&out. Nel secondo la differenza non è stato un miglioramento della OL, che ha continuato a far passare chiunque nel backfield, ma la velocità di pensiero ritrovata dall’ex Sooners che assistito dai suoi WR, spettatori non paganti nella prima frazione, e da qualche buona corsa di Chubb ha guidato i Browns ad una rimonta che sembrava impossibile dopo i disastri della prima parte di gara.

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Ovviamente tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’ennesima prestazione importante di una difesa che concede tanto ma forza altrettanto, quattro TO anche questa settimana, regalando spesso occasioni insperata alla propria offense che però, con i Bucs, ha raccolto solo 7 punti da queste extra-opportunità. Anche nell’overtime la chance di vittoria è arrivata grazie ad un intercetto di Collins nella metà campo di Tampa,  ma il sack subito da Mayfield sul 3° down ha vanificato la possibilità di provare a calciare per la terza W stagionale, mentre nell’ultimo drive sono stati Garrett e Ogunjobi, con due super giocate, a far perdere campo all’attacco dei padroni di casa costringendo  Catanzaro ad un calcio da 59 yard.

Se si dovesse mai trovare un equilibrio tra attacco e difesa questi Browns potrebbero ancora sperare in un wild card, visto il caos in AFC North, ma la scelta di liberarsi di Gordon e non firmare Dez, oltre ai problemi in OL , saranno probabilmente le cause principali di una stagione migliori delle precedenti (non che ci volesse molto) ma che sarebbe potuta essere molto diversa.

Mayfield Browns Buccaneers

ANGOLO TAMPA

Che Tampa potesse mettere punti, anche contro una difesa aggressiva come quella dei Browns, non credo fosse in discussione: forse non sapete che Todd Monken, OC dei Bucs, è stato uno dei protagonisti della più grande truffa che lo sferoide prolato ricordi facendo credere a tutti, quando era OC di Oklahoma State, che Weeden fosse materiale da primo giro. Immaginatevi che difficoltà possa avere adesso, pur con tutti i limiti del caso, con gente del calibro di Wiston, Evans, Howard e Jones III, finalmente nelle rotazioni del coach e che ha segnato il primo TD in carriera proprio domenica.

Richiedeva un po’ più di immaginazione credere che in una settimana Mark Duffner potesse trasformare una difesa imbarazzante in qualcosa di presentabile, seppur contro un attacco problematico come quello di Cleveland. E’ stata infatti una prova difensiva finalmente accettabile a consentire ai padroni di casa di costruire il vantaggio di 23-9 che sembrava potesse essere sufficiente ai Bucs per portarsi a casa la W, ed è sempre stata la D a rendere inoffensivi i quattro to del proprio attacco concedendo solo 7 dei 28 punti potenziali. Nel quarto periodo, prima del TD del pareggio di Mayfield, JPP e compagni erano riusciti a fermare 4 volte la offense dei Browns a poche yard dalla endzone e anche nel supplementare il reparto difensivo non ha sostanzialmente concesso possibilità agli ospiti: ben arrivata difesa di Tampa, meglio tardi che mai!

L’attacco, come detto, nonostante i turnover è riuscito a muovere lo sferoide guidato da un Jameis Winston propenso all’errore ma anche capace di uscire da situazioni complicate, contro una D che lo ha pressato per tutto il pomeriggio, con autentici colpi di genio come certificano non solo le 356 yard su passaggio ma le 55 su corsa ed il TD in tuffo che aveva segnato il primo allungo. Bene come sempre Evans e Howard, ottima la partita di Humpries autore di alcune ricezioni importanti, mentre è arrivato finalmente il primo TD su corsa da parte di un RB, quello del già citato Ronald Jones, dopo che in stagione, “via terra”, erano arrivate segnature da parte di FitzMagic, Jackson e Winston. Se l’ex USC dovesse riuscire a diventare parte importante dell’attacco potrebbe dare, insieme a Barber, una nuova dimensione ad un attacco troppo legato al proprio passing-game.

L’eroe della domenica è stato però Chandler Catanzaro che dopo aver sbagliato un ep nel primo tempo e il FG della vittoria allo scadere de 4° periodo ha infilato tra i pali il terra aria tenendo in linea di galleggiamento un team che sembra sempre sul punto di fare qualcosa di importante ma non riesce mai a fare il definitivo salto di qualità.

Questa settimana i Browns voleranno all’ Heinz Filed per provare a mettere fine alla striscia di 24 sconfitte consecutive in trasferta contro gli Steelers che, nonostante le voci di qualche settimana fa, saranno ancora senza Bell. Per Tampa sfida importantissima con i Bengals, in Ohio, contro un team che dopo l’ottimo inizio sembra adesso in leggero calo.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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