[NFL] Week 7: Tucker Shock (New Orleans Saints vs Baltimore Ravens 24-23)

Justin Tucker non ha mai sbagliato un extra point in vita sua. Mai un errore in 222 tentativi in NFL, mai un errore al college, mai un errore perfino all’high school. Quando si è presentato al calcio del pareggio, dopo un ottimo drive di Joe Flacco concluso in touchdown da John Brown, nessuno al M&T Bank Stadium di Baltimore si sarebbe aspettato di vivere un incubo di Halloween in anticipo. Tucker ha sbagliato quel calcio, che tantissime altre volte aveva dato gioia a Baltimore in maniera talmente automatica da farlo diventare “AutomaTuck”, costringendo i Baltimore Ravens ad arrendersi ai New Orleans Saints per 23 a 24.

NEW ORLEANS SAINTS

Con la vittoria a danno dei Ravens, il futuro Hall of Famer Drew Brees (22/30 per 212 yard, 2 TD) è riuscito nell’impresa di sconfiggere tutte e 32 le squadre NFL, un altro traguardo straordinario per un giocatore sublime. I Saints sono da considerarsi una serissima contender al gran ballo. Hanno esperienza, lucidità nei momenti chiave e un quarterback da urlo. Aver recuperato uno svantaggio di 10 punti conto la difesa n.1 della lega non è impresa da tutti i giorni, a dimostrazione del fatto che questi Saints sono pericolosi per chiunque.

new orleans saints

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La chiave di svolta è stata nel terzo quarto, quando Brees è riuscito a convertire un terzo&8 dalle proprie 38 in maniera rocambolesca. In quel preciso momento l’inerzia della partita è svoltata a favore di New Orleans, che è riuscita ad infilarsi nelle maglie dei Ravens e giocare con quel secondo di anticipo che riusciva a mandare fuori tempo i difensori. Da lodare l’ottima prestazione della linea offensiva, che ha limitato la pass rushing avversaria ad un solo sack.

BALTIMORE RAVENS

Sarebbe ingiusto attribuire la sconfitta dei Ravens all’errore di Justin Tucker. Il forte vento non ha sicuramente giocato a favore del kicker, che avevo visto entrare di un pelo anche un calcio da 31 yard nel secondo quarto. Le cause della sconfitta sono molteplici, perché la difesa n.1 della lega non può permettersi, pur contro un grande attacco, di farsi rimontare 10 punti in casa. La prova generale del reparto è stato positiva, dopotutto hanno contenuto a poco più di 20 punti, un attacco capace di farne 30 o 40 sul velluto, ma per essere una super difesa, bisogna chiudere le partite con ampio anticipo.

Particolari difficoltà le ha avute Jimmy Smith in coverage, quasi sempre battuto in giocate chiave e apparso un po’ poco lucido. Michael Thomas è stato costantemente superiore a lui e un blitz mancato nel secondo quarto, ha permesso un facile primo down ai Saints. Una sua pass interference ha poi favorito il primo touchdown degli avversari, concluso dall’ex Ben Watson.

Altra nota dolente per Baltimore è stato il gioco di corse, praticamente nullo (77 yard su 23 corse totali, per una media di 3.3 yard a portata). Se Baltimore vuole continuare a sfruttare il momento dell’ottimo Joe Flacco (23/39 per 279 yard, 2 TD), dovrà sicuramente mettere maggiormente in ritmo i suoi running back.

baltimore ravens

I Baltimore Ravens (4-3) dovranno far vedere di che pasta sono fatti contro Cam Newton e compagnia. Carolina (4-2) sarà un buon avversario per capire quanto questi Ravens riescano a resistere contro squadre candidate alla post season.

Per i New Orleans Saints (5-1) ci sarà il difficile impegno contro i Minnesota Vikings (4-2), nella rivincita del folle Divisional Round dello scorso anno. Una partita da non perdere per qualunque appassionato di football americano.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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