Il riassunto di week 7 NCAA
Probabilmente avevamo ancora nella mente e negli occhi i fuochi di artificio di Week 6 quando ci siamo affacciati, senza troppe pretese, al fine-settimana appena concluso. Sottovalutare la capacità di rimanere sorpresi da ciò che accade nel college football è, in generale ma soprattutto quest’anno, un piacevole errore da commettere.
Week 7 ha visto ben sette squadre ranked cadere, alcune in maniera clamorosa e altre evidenziando dei difetti che fino ad ora erano stati latenti.
Con il nostro recap cominciamo proprio da questa mezza dozzina di partite:
Purdue @ #2 Iowa 24-7: solita partenza in salita per gli ex imbattuti Hawkeyes (41-29 in stagione nel primo quarto) che questa volta non riescono a trovare le risorse in attacco per ribaltare la partita.
Per Purdue una buonissima prova da parte di Aidan O’Connell(374 yard e 3 TD pass), ma soprattutto da parte del WR David Bell, che ha concluso la gara con 240 yard su ricezione (record in carriera) ed 1 touchdown, e del DE George Karlaftis. Prevedibilmente (chi ci ha ascoltato a “Scusate il College Football sa di cosa parliamo) gli Hawkeyes, dopo una striscia incredibile di partite con multipli turnover, si sono fermati a uno e la super difesa di Ferentz è sembrata molto più vulnerabile rispetto a quella vista nelle partite precedenti. Per Iowa la strada verso la finale di conference resta in discesa ma è chiaro che non ci troviamo di fronte ad una squadra priva di problematiche, specialmente in attacco.
Of course, David Bell's first career 200-yard game comes against Iowa.@DB3ll // @BoilerFootball pic.twitter.com/rEApiCFkZV
— Big Ten Network (@BigTenNetwork) October 16, 2021
#1 Georgia vs #11 Kentucky 30-13: troppo forti e talentuosi questi Bulldogs per essere impensieriti dalla ben allenata Kentucky di Coach Mark Stoops. Dopo un primo quarto interlocutorio (0-0), Georgia ha messo via la partita tra secondo e terzo quarto con 24 punti realizzati a fronte di soli 7 subiti. L’attacco ha dovuto fare a meno, ancora una volta, del QB titolare JT Daniels, al suo posto il “postino” Stetson Bennett ha prodotto una buon partita dando prova di conoscere molto bene i propri limiti e cercando il sempre più affidabile Brock Bowers (101 yard e 2 touchdown). Per Kentucky il processo di crescita e costruzione della squadra non si deve fermare: ci sono buone cose che i ragazzi del Bluegrass State si possono portare a casa come, ad esempio, il fatto di essere l’unica squadra ad aver segnato più di un touchdown alla difesa dei Bulldogs. La squadra di Kirby Smart è apparsa senza dubbio la più costante in questa stagione e ho la sensazione che ancora non abbiano finito di crescere, specialmente se il rientro imminente di Daniels dovesse cambiare un po’ la faccia dell’attacco (come penso).
The Mailman delivers one through the air to Brock Bowers for six. pic.twitter.com/SmE8aFUJG1
— CBS Sports (@CBSSports) October 16, 2021
Auburn @ #17 Arkansas 38-23: partita tirata fino al terzo quarto quando Auburn con tre giocate (recupero da sack trasformato in TD, 4th down stop e TD il drive successivo) è passata dal -3 al +11 nel giro di pochissimi minuti mettendo in ghiaccio la partita. Bo Nix, che pareva essere caduto dalle grazie del proprio allenatore solo qualche settimana fa, è stato il caotico protagonista di questa ottima vittoria per Bryan Harsin: 21 su 26, 292 yard, 2 touchdown e 1 intercetto. Non per cercare scuse ma le assenze, soprattutto nella secondaria, di Arkansas si sono fatte sentire: bravo Mike Bobo (l’OC di Auburn) a sfruttare questa occasione mettendo Nix nelle condizioni di fare bene.
I Razorbacks sono stati una delle storie di questa stagione grazie al loro super inizio e alla convincente vittoria contro Texas ma probabilmente finiranno fuori dal ranking che sarà già uscito quando leggerete questo articolo.
https://twitter.com/FTBVids_YT/status/1449440583282397186?s=20
Baylor vs #19 BYU 38-24: vittoria convincente dei Bears che infliggono a BYU la seconda sconfitta stagionale grazie ad un deciso strappo nel secondo e terzo quarto (28 punti realizzati). I Cougars non hanno avuto risposte per l’attacco di Baylor (guidato dall’ex OC Jeff Grimes) che ha concluso con 534 yard totali di cui 303 su corsa. Di queste 303, 188 sono state conquistate dal running back Abram Smith che, con 3 touchdown, è stato senza dubbio il miglior giocatore in campo. Partita in generale dominata dalle due linee dei Bears, l’attacco di BYU è stato comunque in grado di muovere la palla su passaggio (342 yard, record in carriera per Jaren Hall) ma si sono fermati troppe volte nei momenti decisivi della gara. Aranda sta facendo un buonissimo lavoro a Waco: i Bears sono 6-1 e la Big 12 sembra più aperta che mai. Watch out.
LSU vs #20 Florida 49-42: in quella che forse è stata la partita più divertente del weekend, una rediviva LSU ha la meglio su Florida che arrivava a Baton Rouge con la speranza di aver superato le difficoltà di un paio di settimane fa. I Tigers sembrano aver trovato la formula giusta in attacco grazie alle corse di Tyrion Davis-Price (che era stato anche l’unico a salvarsi dalla debacle della scorsa settimana contro Kentucky): 287 yard e 3 touchdown. Il resto lo ha fatto una difesa con 4 intercetti e, in generale, una buona presenza in campo (nonostante i moltissimi infortunati). Per Florida la girandola dei QB sembra proprio non funzionare, sia Emory Jones che Anthony Richardson (2 intercetti cadauno) sono apparsi troppo scriteriati in certe situazioni con la gestione della palla. Detto questo Richardson ha chiaramente giocato meglio del collega e se i Gators sono stati in partita fino all’ultimo molto del merito va a lui. Con la sua presenza e maggiore pericolosità in campo, Dan Mullen ha potuto disegnare le giocate per liberare i suoi WR cosa che era apparsa molto più difficoltosa con Emory Jones al comando. La vittoria non è comunque bastata ad Ed Orgeron: LSU e l’allenatore campione nazionale del 2019 hanno deciso di separarsi a fine stagione. Una scelta che probabilmente era già stata presa da tempo (ne parliamo prossimamente con un articolo ad hoc).
Tyrion
Davis
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Price@LSUfootball | #GeauxTigerspic.twitter.com/ZdibnQ1KtC— Collin Wilson (@_Collin1) October 16, 2021
#12 Oklahoma State @ #25 Texas 32-24: se le partite di Texas durassero solo un tempo, saremmo di fronte ad una squadra con un record molto diverso. Messa di fronte ad uno svantaggio notevole, Oklahoma State si è affidata alla sua difesa (come sempre in questa stagione) e ad un running game capace di logorare la difesa avversaria nel lungo periodo. Le fatiche dei Longhorns nel costruire due vantaggi cospicui (17-3 e 24-13) sulle spalle del fortissimo Bijan Robinson sono state vanificate nel secondo tempo quando l’attacco di Sarksian è, di fatto, sparito dal campo e le due linee non hanno retto la pressione e la forza di quelle di Mike Gundy che, da sempre famoso per essere un guru offensivo, ha trovato una formula molto diversa per la versione 2021 di questi Cowboys. Per Oklahoma State vale un po’ lo stesso discorso fatto per Baylor: la Big 12 è aperta, aspettatevi sorprese.
#TEXvsOSU #CFB pic.twitter.com/vxwPpjkg1y
Pubblicità— Scusate Il College Football (@ScusateIlCFB) October 16, 2021
Utah vs #18 Arizona State 35-21: di una cosa eravamo convinti, ma ora ne abbiamo la certezza: la Pac-12 South è completamente up for grabs. Grandissima vittoria degli Utes che, dopo un periodo molto complicato, ritrovano il sorriso e, soprattutto, un quarterback decente come Cameron Rising. Ai Sun Devils non è bastata la super partita di Jayden Daniels (237 yard e 3 touchdown totali) poiché sono rimasti completamente a secco nel secondo tempo, lasciando 28 punti e la vittoria agli avversari. Utah è in piena corsa e potrebbe portarsi a casa il terzo titolo divisionale in quattro anni.
Facciamo una pausa dalle sconfitte eccellenti per parlare di una squadra sempre più in controllo del proprio destino: Cincinnati. Ai Bearcats basta scendere in campo per segnare 35 punti a UCF in meno di un tempo e, di fatto, assicurarsi la vittoria (maturata poi per 56-21). E’ vero che i Knights sono stati un po’ sfortunati a livello di infortuni, ma una sconfitta così umiliante deve comunque far riflettere. Considerando che Cincinnati vince le partite di conference con una media di quasi 40 punti di scarto, è lecito pensare che UCF sia diventata una squadra “normale” mentre, invece, i Bearcats hanno fatto un deciso salto di qualità.
Cincinnati, you look really good in red. 😍 pic.twitter.com/3U5hEVwIPy
— Cincinnati Bearcats (@GoBEARCATS) October 16, 2021
In ACC:
In Big 12:
In Big Ten:
In PAC-12:
Nella SEC:
Lane Kiffin gets hit with a golf ball thrown from the stands. Stay classy Tennesee fans. pic.twitter.com/P1NxrtNQ2S
— Chris Hummer (@chris_hummer) October 17, 2021
Post scriptum.
UTSA si merita il ranking! 7-0 con la vittoria per 45-0 contro Rice, è ora che vengano riconosciuti i meriti al lavoro che sta facendo Jeff Traylor. Attenzione ai Roadrunners!