Trey Lance è il diamante che mancava alla corona dei 49ers

Selezionando Trey Lance con la terza scelta assoluta al Draft 2021, i San Francisco 49ers hanno aggiunto un quarterback in grado di portare una nuova dimensione ad uno dei sistemi offensivi più efficienti della NFL, fornendo di fatto a Kyle Shanahan l’arma necessaria per portare l’attacco della franchigia californiana ad un livello mai visto sin ora.

Dubbio amletico

Nel mese di marzo i San Francisco 49ers hanno rotto la monotonia della offseason NFL mettendo a segno una mossa che avrebbe influenzato in modo importante il loro futuro prossimo: una trade up con i Miami Dolphins per salire dalla dodicesima scelta assoluta del Draft 2021 alla terza, impacchettando tre scelte al primo giro al fine di avere la possibilità di mettere le mani sull’erede di Jimmy Garoppolo, quarterback in grado di giocare più di sei partite in una stagione soltanto in un’occasione dal suo approdo nella Baia di San Francisco nel 2017. I tempismi di questa mossa sono stati sicuramente curiosi, in quanto raramente le franchigie compiono mosse di questa caratura con così largo anticipo rispetto alla data del Draft, senza dunque sapere quale sarà il suo andamento. Tuttavia, con Trevor Lawrence e Zach Wilson considerati scelte “sicure” da parte di Jaguars e Jets già al momento della trade, i 49ers salendo alla terza posizione avrebbero avuto la possibilità di scegliere il loro quarterback del futuro tra Justin Fields, Mac Jones e Trey Lance. Escluso dall’equazione il primo, opzione apparentemente molto meno considerata rispetto alle altre due, l’ultimo mese del processo al Draft 2021 è stato teatro di un dibattito giornaliero da parte degli analyst riguardo chi sarebbe stata la scelta definitiva dei 49ers, con una buona fetta degli addetti ai lavori orientata sul prospetto in uscita da Alabama, scelta motivata dalla sua somiglianza con i profili dei quarterback allenati in passato da Kyle Shanahan: da Matt Schaub a Jimmy Garoppolo passando per Kirk Cousins e Matt Ryan, tutti quarterback “da tasca” precisi e rapidi nel viaggiare tra le letture, in grado di eseguire alla lettera il sistema offensivo dell’head coach dei 49ers con efficienza, stesse caratteristiche che presentava anche il profilo di Mac Jones, interprete del ruolo di conseguenza molto lontano dagli esponenti “moderni”.

In questo processo, è stata data molto meno importanza ad altri due fattori che invece avrebbero fatto pensare il contrario, ovvero un eventuale investimento su Trey Lance, strada che successivamente si è rivelata quella intrapresa da San Francisco: i due fattori citati sono rappresentati da Robert Griffin III e dalle parole spese da Kyle Shanahan in conferenza stampa dopo esser stato battuto dai Buffalo Bills di Josh Allen in week 13 della stagione appena trascorsa.

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Nonostante infatti Kyle Shanahan nel corso della sua carriera NFL abbia allenato i già citati Schaub, Griffin III, Cousins, Ryan e Garoppolo, l’unico di questi quarterback che fu effettivamente draftato con Kyle Shanahan in una posizione rilevante all’interno della franchigia fu proprio Robert Griffin III, interprete agli antipodi degli altri quattro quarterback considerata la sua versatilità nel running game e profilo sul quale Mike Shanahan, nel ruolo di head coach e Kyle Shanahan, nel ruolo di offensive coordinator, insieme al front office, investirono nel Draft 2012, salendo dalla sesta alla seconda scelta assoluta.

Facendo un salto in avanti nel tempo e tornando alla week 13 della stagione 2020, dopo esser finito al tappeto contro Josh Allen, prototipo moderno di quarterback che eccelle grazie a tratti fisici eccellenti, Kyle Shanahan affermò: “Con l’evoluzione del gioco ho cambiato modo di valutare i quarterback e pongo il focus sugli interpreti del ruolo che possono vincere in molti modi diversi”. Le parole spese da Shanahan in questa occasione dunque facevano pensare alla volontà da parte del capo allenatore dei 49ers di aggiungere al puzzle un quarterback in grado di dargli più opzioni ed imprevedibilità, un esponente del ruolo in grado non solo di eseguire il sistema, ma di elevarlo, lasciando dunque da parte i “pocket passer” ed abbracciando un modo di interpretare la posizione di quarterback che rappresenta una minaccia anche sul terreno, un modo con il quale Kyle Shanahan ha dovuto avere a che fare almeno quattro volte all’anno nelle ultime due stagioni, considerati gli avversari di division Russell Wilson e Kyler Murray.

Se il dubbio fosse stato effettivamente reale e se i 49ers fossero stati davvero indecisi fino all’ultimo su quale quarterback prendere tra Mac Jones e Trey Lance non ci è dato saperlo, ma alla fine dei conti la scelta effettiva da parte di San Francisco è stata Trey Lance. Andiamo dunque ad analizzare perché selezionare Lance è stata la mossa più sensata da parte dei 49ers e cosa l’ex quarterback di North Dakota State potrà aggiungere al sistema offensivo di Kyle Shanahan, tracciando similitudini e differenze con le uniche stagioni giocate per intero da Robert Griffin III e Jimmy Garoppolo sotto gli ordini di Kyle Shanahan.

Nuova dimensione

Nel sistema offensivo di Kyle Shanahan niente è lasciato al caso, il capo allenatore dei San Francisco 49ers svolge un ottimo lavoro nell’adattarsi ai giocatori che ha a disposizione e massimizzare il loro talento, ma essendo ormai dal 2017 nella Baia, l’head coach ha avuto a disposizione tempo e modo di costruire il suo attacco selezionando pedina per pedina gli attori del sistema. Kyle Shanahan ha modellato il suo sistema offensivo intorno alla velocità, sia nel backfield che tra i ricevitori: l’ex offensive coordinator degli Atlanta Falcons ha come massima della sua filosofia offensiva quella di lavorare nello spazio, creare mismatch, indirizzare la palla ai suoi playmaker e lasciarli lavorare con la palla in mano, proprio per questo ricevitori come Brandon Aiyuk, Deebo Samuel e George Kittle sono tutti estremamente versatili, molto rapidi nel liberarsi e sostanzialmente impossibili da recuperare a campo aperto, impronta che emerge anche nel backfield, del quale il fulminante Raheem Mostert è stato l’esponente di punta nel corso dell’ultimo biennio. Shanahan svolge un ottimo lavoro nel manipolare la difesa avversaria a suon di play-action e aprire varchi alle spalle dei linebacker per colpire la difesa nella zona centrale del campo, un compito che è riuscito alla perfezione ed in modo efficiente a tutti i quarterback passati sotto l’ala di Kyle Shanahan, con l’ultimo, Jimmy Garoppolo, in grado di mettere a segno il dodicesimo miglior QBR della lega nella stagione 2019, la sua unica giocata per intero con la divisa dei 49ers in una stagione che si concluse con un Super Bowl perso. Le statistiche offensive di quella stagione 2019 dei 49ers dipingono alla perfezione il modo in cui Shanahan riuscì a massimizzare il profilo di Garoppolo, quarterback che non possiede un braccio potente e veloce in grado di applicare pressione alle difese avversarie in profondità, ma che invece risulta molto solido nel lanciare in ritmo e tenere in vita i drive. In particolare i 49ers si classificarono noni per passaggi totali in play-action, raccogliendo il secondo dato più alto della lega in yard su passaggio conquistate in play-action, oltre al terzo dato più alto di yard dopo la ricezione totalizzate, per concludere invece con il 26esimo dato di intended air yards (ovvero la somma delle distanze effettive di ogni lancio realizzato), tutti dati che fanno emergere un quadro molto chiaro, ovvero lanci corti e rapidi, vasto utilizzo di play-action ed una valanga di yard dopo la ricezione.

Da questo punto di vista, non c’è da sorprendersi se la selezione dei 49ers è stata Trey Lance, quarterback che forse più di ogni altro esponente della classe del Draft 2021 ha dominato in play-action, nonostante venga quotidianamente fatto notare che Lance abbia giocato in FCS, dunque contro un livello di competizione inferiore rispetto a quello affrontato da Justin Fields, Trevor Lawrence e Mac Jones. Nella stagione 2019, la sua unica giocata da titolare a North Dakota State, Trey Lance ha collezionato 10.6 yard per passaggi tentati in play-action, oltre a 16 touchdown e zero intercetti in questo tipo di giocate, mettendo in mostra eccellenti doti nel “vendere” la play-action e dunque rendere la finta della giocata più credibile, grazie anche all’esecuzione di molte di esse a partire da sotto il centro.

In questo video si può notare Trey Lance eseguire una “stretch boot comeback” in play-action partendo da sotto il centro, concetto offensivo classico del playbook di Kyle Shanahan

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La vera chiave della scelta di Trey Lance però, va ben oltre le sue capacità di eccellere in play-action, e va invece a toccare i suoi stellari tratti fisici ed atletici: Lance infatti andrà ad aggiungere al sistema offensivo dei 49ers una dimensione sulla quale la franchigia californiana non ha potuto contare da quando è arrivato Kyle Shanahan, quella della capacità del quarterback di produrre sulle corse e quella di poter allungare le difese verticalmente con lanci in grado di “rompere” la partita, considerato il braccio estremamente potente sul quale può contare Lance, a differenza di quello più modesto di Garoppolo. Nella stagione 2019 Trey Lance ha corso 169 volte totalizzando 1100 yard su corsa condite da 14 touchdown, dati che evidenziano quanto l’ex giocatore dei Bison sia produttivo sul terreno, offrendo un pacchetto molto esteso che va dai package nei pressi della goal line alle corse disegnate, passando per la capacità di saper “improvvisare” e fuggire dalla pressione della difesa estendendo le giocate con le proprie gambe. Oltre infatti a poter anche implementare un numero più vasto di read option, potendo contare sulla minaccia che Trey Lance rappresenta sul terreno, il nuovo quarterback dei 49ers potrebbe portare Shanahan ad utilizzare anche un numero più alto di RPO, selezione di giocate non particolarmente usate nel 2019 con Jimmy Garoppolo alla guida dell’attacco (solo 24 giocate in tutta la stagione, ventesimo dato in NFL), andando di fatto a dare molte più opzioni ed imprevedibilità ad un attacco che già si era classificato quarto per yard totali prodotte a partita (381.1) nel 2019.

Questa giocata realizzata da Trey Lance contro James Madison illustra alla perfezione la capacità del quarterback di “rompere” le partite con le proprie gambe

Sull’impatto e possibile utilizzo di Trey Lance, la stagione da rookie disputata da Robert Griffin III sotto gli ordini di Mike e Kyle Shanahan fornisce più di un indizio. Nel corso della stagione 2012, l’ex vincitore dell’Heisman Trophy in uscita da Baylor mise a referto una delle stagioni da rookie più produttive ed efficienti di sempre in un sistema offensivo non eccessivamente complicato disegnato perfettamente intorno alle sue caratteristiche di gioco. In quella stagione Shanahan fece un vasto utilizzo di RPO, tipologia di giocate utilizzate con molta meno frequenza nel 2012 rispetto a ciò che si vede nel football attuale, implementando anche un uso importante della pistol formation, play-action e read option, in modo da costruire giocate rapide e senza un alto numero di letture per permettere a Robert Griffin III di reagire velocemente ed aprire spazi nelle difese avversarie, sia tramite via aerea che sul terreno.

Washington concluse la stagione 2012 con la media più alta della NFL di yard su corsa totalizzate a partita ed il quinto miglior dato di yard totali collezionate a partita, mentre Robert Griffin III mise a referto il settimo miglior QBR della NFL, dati che evidenziano l’insolita efficienza e produttività di un attacco appena assemblato, ma immediatamente messo in condizione di produrre grazie al sistema di Shanahan, che svolse un ottimo lavoro nel mettere a proprio agio i suoi playmaker offensivi sin dal loro anno da rookie. Oltre a Robert Griffin III infatti, l’altra pedina offensiva chiave di quella versione dei Washington Redskins fu Alfred Morris, running back in uscita da Florida Atlantic che gli allora Redskins selezionarono al sesto giro del Draft 2012 e che ebbe un impatto fondamentale riuscendo a totalizzare addirittura 1613 yard su corsa, dato che resiste ancora come il quarto migliore di sempre per un rookie. I parallelismi tra quanto fatto dai Washington Redskins nel Draft 2012 e quanto fatto dai San Francisco 49ers nel Draft 2021 non si limitano però all’aver investito su un quarterback dagli innati tratti fisici ed un potenziale enorme dopo aver fatto trade up, ma si estendono anche alla scelta del running back, in quanto i californiani al terzo giro del Draft appena trascorso hanno investito su Trey Sermon, un running back che nel corso della sua carriera collegiale divisa tra Oklahoma ed Ohio State si è dimostrato particolarmente efficace a correre l’outside zone grazie ad un’ottima visione di gioco e la capacità di mettere a segno tagli fulminanti, caratteristiche che in parte ricordano quelle del già citato Alfred Morris.

Cosa aspettarsi dal 2021

Con il Rookie Minicamp appena cominciato, non abbiamo ancora indizi su cosa Kyle Shanahan abbia intenzione di fare con i quarterback per l’inizio della stagione 2021 ma proprio in occasione dell’apertura degli allenamenti specifici per i rookie, il capo allenatore di San Francisco ha ammesso:”C’è sicuramente la possibilità che Trey Lance possa vincere la battaglia per il posto da titolare”. L’ex quarterback di North Dakota State è entrato al Draft come uno dei giocatori con meno esperienza nel suo ruolo, avendo giocato soltanto 17 partite da titolare al college totalizzando 18.6 passaggi tentati per partita. Tuttavia, nonostante la poca esperienza, Trey Lance ha già dimostrato di essere maturo dal punto di vista del decision making, come testimoniano i 287 passaggi consecutivi tentati senza subire un intercetto (record NCAA) e le sole quattro giocate valevoli un turnover, stando a quanto riportato da PFF, nella stagione 2019. Lance dovrà crescere dal punto di vista della precisione e migliorare nel mettere i ricevitori in posizione per guadagnare yard dopo la ricezione in modo più costante, ma il potente braccio in grado di allungare le difese verticalmente ed il dominio nel gioco di corse, forniscono a Lance il potenziale per poter prendere le redini dell’attacco già nel corso della sua stagione da rookie, se non addirittura dalla prima settimana della stagione 2021, nonostante al momento la via più probabile sembra essere quella che vede i 49ers cominciare la stagione con Jimmy Garoppolo per poi eventualmente inserire Trey Lance a stagione in corso.

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Come dimostra la stagione da rookie di Robert Griffin III, quarterback dai tratti simili a quelli di Trey Lance, Kyle Shanahan sa alla perfezione come tutelare ed allo stesso tempo valorizzare un quarterback al suo primo anno, cercando di rendergli quanto più facile possibile l’esecuzione del sistema e scommettendo sui suoi tratti fisici per uscire dalle difficoltà che inevitabilmente incontrerà. Qualsiasi sarà la strada che i 49ers decideranno di intraprendere nella stagione 2021, è giusto sottolineare che selezionando Trey Lance, la franchigia californiana ha aggiunto un interprete moderno nel ruolo di quarterback dal potenziale altissimo, in grado di fornire più opzioni ed imprevedibilità ad un sistema offensivo che era già uno dei più creativi, produttivi ed elettrizzanti della NFL, andando a comporre una combinazione che dovrebbe terrorizzare il resto della lega.

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