Quinnen Williams aprirà la strada a Chris Jones?

È arrivato poche ore fa il tanto atteso rinnovo del defensive tackle Quinnen Williams, titolare N°95 dei New York Jets, scelto con la terza scelta assoluta al draft del 2019. Dopo una stagione straordinaria, coronata dalla selezione al Pro Bowl e 1st Team All-PRO 2022 grazie ai suoi 55 tackle totali e 12.0 sack (career high), il ragazzo nato a Birmingham il 5 dicembre 1997 ha firmato un prolungamento contrattuale dalle seguenti cifre: 4 anni da 96 milioni di dollari (di cui 66 garantiti), con l’opzione per un eventuale quinto anno che porta ad un totale di $105 milioni. Il General Manager dei NY Jets, Joe Douglas, lo ha recentemente definito “un leader dentro e fuori dal campo” e le sue prestazioni dominanti hanno convinto la franchigia a costruire la linea difensiva del presente (e futuro) su di lui.

Questo rinnovo va visualizzato sotto due lenti di ingrandimento differenti. La prima riguarda proprio la squadra della grande mela, che dopo aver lavorato molto in Free Agency per firmare Aaron Rodgers e diversi giocatori offensivi – fondamentali per sfruttare al massimo gli ultimi anni di carriera del QB californiano – mette le basi per la difesa del presente e del futuro, così da tentare la scalata verso il Championship e quel Super Bowl che manca dal gennaio 1969 (SB III all’Orange Bowl di Miami, NY Jets 16-7 Baltimore Colts, prima vittoria di una franchigia AFL al Super Bowl, così chiamato per la prima volta proprio in quell’occasione).

Il secondo zoom è invece legato al domino rinnovi dei defensive tackle a cui stiamo assistendo dall’apertura della FA 2023. A metà marzo il Pro Bowler 2022 Da’Ron Payne ha firmato coi Commanders un quadriennale da 90 milioni (60 garantiti) dopo che la franchigia di Washington aveva messo il Franchise Tag il 28 febbraio; subito dopo è toccato a Javon Hargrave, che firma coi 49ers anziché rinnovare con Philadelphia: per lui, All-PRO 2022 e Pro Bowler 2021, un contratto di 4 anni da 84 milioni – di cui 40 garantiti e un signing bonus da 23 – conquistato dopo una stagione da 60 tackle totali (37 solo) e 11 sack e conclusasi con la sconfitta al Super Bowl. Ad inizio aprile i Tennessee Titans rinnovano Jeffery Simmons, rendendolo fino a quel momento il secondo defensive tackle più pagato dopo Aaron Donald grazie ad un quadriennale da 66 milioni di dollari garantiti (uno in meno del DT dei LA Rams) per un totale di 94 milioni di dollari, mentre a maggio è toccato ai New York Giants, che hanno sancito l’accordo con Dexter Lawrence firmando un contratto di 4 anni per $90 milioni totali e 59 garantiti.

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Chi si occupa maggiormente dei Kansas City Chiefs ha atteso questo susseguirsi di rinnovi, culminato con Quinnen Williams, proprio in relazione alla probabile estensione contrattuale di Chris Jones. Il neo ventinovenne texano, nato a Houston il 3 Luglio 1994, è stato draftato dai Chiefs con la scelta numero 37 nel draft del 2016, dopo 3 anni di college NCAA (Mississippi St.) arricchiti da 8.5 sack e 102 tackle totali. Da ormai 3 anni è leader della squadra e rappresenta l’arma difensiva più pesante nell’arsenale consegnato al defensive coordinator Steve Spagnuolo. Due volte vincitore del Super Bowl, 4 selezioni al Pro Bowl, 1 NFL All-PRO nel 2022, ha concluso la stagione passata con 15.5 sack, 44 tackle totali e 29 quarterback hit, prestazioni che hanno valso la Top-3 come DPoY (Defensive Player of the Year). Dopo una regular season da livelli altissimi, la partita che ha consacrato Chris Jones come uno dei migliori DT della lega è senza dubbio l’AFC Championship Game vinto contro i Cincinnati Bengals: 2 sack, 4 tackle totali, 5 QB hit e 3 TFL (tackle for loss) per una partita in cui la difesa di KC ha avuto un’importanza cruciale viste le condizioni fisiche di Mahomes – alle prese con una distorsione di secondo grado alla caviglia destra – e dell’offense in generale. Jones, che prima di quella partita incredibilmente non aveva mai realizzato un sack ai Play Off in vita sua, ha fatto quel definitivo salto di qualità e, insieme ai suoi compagni di squadra, ha creato talmente tanti problemi alla linea offensiva dei Bengals che anche un QB come Joe Burrow, estremamente preciso e rapido nel liberarsi del pallone, si è dovuto alla fine arrendere.

Il numero 95, in attesa del rinnovo, è stato multato dalla società per aver saltato il mini ritiro collettivo obbligatorio poche settimane fa ma, ora che il domino si è concluso, siamo probabilmente prossimi a trovare l’ago della matassa. Stando ad alcuni report dagli stati uniti, i Chiefs sarebbero “ottimisti” nel trovare la quadra definitiva sull’estensione contrattuale con Chris Jones durante (se non prima dell’inizio) il training camp della settimana prossima (17-24 luglio). L’attesa deriva probabilmente dalle pretese economiche del giocatore-agenti e dalle valutazioni della società, anche e soprattutto legate ai contratti dei giocatori di pari livello. Visti ora i contratti di Williams ($24 MLN annui), Simmons ($23.5 MLN annui) e Payne ($22.5 MLN annui) e ricordando i $31.6 di Aaron Donald per la stagione 2023, è facile credere che Jones rinnoverà (se rinnoverà) a cifre sopra la media di $25 MLN annui (con alcune previsioni che parlano di un possibile quadriennale da almeno 100 milioni di dollari e 65/70 di garantito).

Nel caso Chris Jones, come sembra, rinnovasse il suo contratto con gli attuali campioni in carica, il GM Brett Veach metterebbe un ulteriore tassello nella costruzione del nuovo roster difensivo da consegnare a Spagnuolo, sulla carta migliorato pesantemente rispetto a tre stagioni fa. Dimostrare una costanza di rendimento sul piano difensivo è una delle chiavi per mantenere aperta la finestra di vittoria in NFL e i Chiefs stanno lavorando proprio in questa direzione.

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Filippo Manzoni

Ex arbitro di calcio nella bergamasca, ho scoperto la cultura sportiva americana e me ne sono innamorato. Tifoso dei Phoenix Suns, malato dei Kansas City Chiefs e di NFL.

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