[NFL] Week 14: Poche possibilità, troppi errori (Seattle Seahawks vs. Philadelphia Eagles 24-14)

Capita raramente di vedere una partita così importante in cui le due squadre coinvolte arrivano dopo un periodo simile. Sia Seahawks che Eagles, infatti, possono tuttora ambire a un posto da regine nei Playoff della NFC. Philadelphia, forte di una combinazione linea offensiva – linea difensiva tra le migliori della lega, affrontava Seattle che a sua volta poteva mostrare un rendimento difensivo ritornato dominante come l’anno passato, quello della vittoria nel SuperBowl.

Le prime battute di gioco sono quanto ci aspettavamo: entrambe le compagini fanno fatica offensivamente, con i Seahawks salvati da una corsa lunga di Marshawn Lynch su un terzo e lungo e gli Eagles costretti subito a ridare la palla agli ospiti. La differenza la fa un errore individuale: Jon Ryan, punter di Seattle, commette un fumble su cui le aquile si affrettano a piombare per dare a Mark Sanchez un’ottima posizione di campo. Da questo scaturisce il primo TD della partita, con Jeremy Maclin che riceve il 7-0. Cruciale in questo drive la decisione di Chip Kelly di tentare di convertire un quarto down in Red Zone. Scelta coraggiosa che ha pagato; in una partita che prometteva equilibrio, in pochi avrebbero rifiutato 3 punti così.

Seattle Seahawks v Philadelphia EaglesA inizio secondo quarto Russell Wilson si prende la responsabilità di segnare per la prima volta per Seattle. Il pareggio giunge dopo un drive difficile, in cui Philadelphia regge e un banale errore arbitrale su un uomo di linea downfield fscilita le cose. La corsa da 26 yard del QB da Wisconsin livella la contesa, parsa fino a lì equilibrata. Equilibrio che dura per buona parte del secondo quarto, con Philadelphia incapace di creare in attacco e Seattle che sbaglia un paio di scelte offensive; rimane comunque la prestazione fantastiche delle due linea difensive nel primo tempo.

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Protagonisti sono Mychal Kendricks e Connor Barwin da una parte e Byron Maxwell in quella dei campioni del Mondo. La giocata di quest’ultimo verso la fine del secondo periodo permette ai suoi di avere una posizione di campo tale da poter calciare un field goal mentre il tempo si esaurisce: 10-7.

Il secondo tempo è molto meno bloccato. LeSean McCoy perde un fumble a ridosso della linea delle 20 nella prima giocata del terzo periodo. Il touchdown di Seattle è firmato dalla ricezione di Lynch. Poi Mark Sanchez lancia per Zach Ertz il TD del 17-14 dopo un gran ritorno che mette le aquile in posizione molto avanzata.
Il drive successivo vede una dubbia chiamata di pass interference favorire i Seahawks, che segnano ancora con una ricezione di Doug Baldwin (ottima partita la sua). Nei primi sei minuti del secondo tempo, quindi, succede di tutto e il pubblico è sorpreso soprattutto dopo la guardinga prima frazione.

La buona vena degli ‘Hawks sui terzi down consente agli uomini di Pete Carroll di tenere la palla per larghe fette di tempo, determinando una sorta di dominio territoriale che mette la partita sui binari giusti per loro. Al conto favorevole si aggiungono gli errori di Sanchez (un paio di passaggi fuori misura) e le corse disegnate da Kelly, che prevedono movimenti est-ovest alla ricerca di spazi che non ci sono.

Una ultima possibilità per recuperare capita agli Eagles quando Lynch si fa scappare un rarissimo fumble ricoperto dai padroni di casa. Sulla giocata successiva, Sanchez, ex QB di Pete Carroll a USC, consegan la palla nelle mani di Tharold Simon, che gioca per gli avversari. Anche con nove minuti da giocare, sembra l’ultima possibilità sprecata per Philadelphia, che esce sconfitta abbastanza meritatamente.

Brent Celek EaglesLa partita non ha deluso: l’atmosfera era quella giustamente tesa che un incontro come descritto nell’introduzione merita di avere. La qualità dei giocatori c’era anch’essa, e le emozioni non sono mancate. La bontà del piano di gioco, da parte di Seattle, è stata come al solito perfetta. Meno per Philadelphia, come i numeri bassi di McCoy testimoniano insieme alla gestione degli ultimi attacchi, troppo conservativi con dieci lunghezze da recuperare. Abbaimo visto anche qualche giocata di pregio, come una fantastica ricezione di Jermaine Kearse oppure la velocità di Kendricks a partire dalla fila dei linebacker e braccando Wilson.

Quest’ulimo, brillante, è riuscito a tenere a bada Barwin, deputato di giocare in spy su di lui. Soprattutto, Wilson è riuscito a capire quando c’era da correre e quando c’era da lanciare, e l’ha fatto con una abilità mentale non comune. Nonostante questo, ha avuto moltissime difficoltà, soprattutto nella prima parte di gara, considerazione che convince su quanto Philadelphia debba comunque essere mediamente felice per quanto visto in campo.

In definitiva, Seattle ha dimostrato di essere la squadra più in forma della lega e quella da battere in NFC e forse tra tutte le 32 franchigia NFL. Dal canto suo Philadelphia ha commesso errori evidenti, ma come molte volte successo in questa stagione, li può individuare e correggere. Chip Kelly si augura che questa sconfitta con i Seahawks possa essere ribaltata nei Playoff, punto d’approdo per queste due squadre; in un pomeriggio in cui il 2/11 sui terzi down ha tarpato le ali delle aquile, ci sono molti spunti per stabilire che i nero-verdi non sfigureranno neanche in Post Season.

https://www.youtube.com/watch?v=vliLI7kedg0

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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