[NCAA] Week 7: riassunto della giornata

Dopo il terremoto della scorsa settimana di college football ecco che puntuale arriva la scossa di assestamento; porta il nome di Mississippi State e permette ai Bulldogs di scavalcare i Seminoles al primo posto del ranking. Erano 78 anni che una squadra non presente in classifica passasse al vertice dopo sole tre settimane e questa week 7 di NCAA ha confermato lo stato di grazia dello stato Magnolia con Ole Miss che resta nella top three dopo aver sconfitto Texas A&M. Si sapeva dall’inizio che le scuole del Mississippi avevano ottime squadre dopo anni piuttosto bui ma alzi la mano chi avrebbe predetto un simile andamento a metà stagione; per parafrasare l’allenatore dei Bulldogs Dan Mullen vi rispondiamo: abbassate la mano,siete dei bugiardi!!
BaylorFlorida State dunque, nonostante la vittoria contro Syracuse, deve abdicare e la partita di sabato contro Notre Dame ci dirà se la squadra di Jimbo Fisher sarà in grado di riprendersi il trono. Chi gioisce è invece Baylor che sale di una posizione dopo la vittoria in casa contro TCU in una partita bellissima decisa da un field goal all’ultimo secondo mentre Auburn scende al #6 dopo la sconfitta proprio contro Mississippi State. Anche Notre Dame guadagna una posizione dopo la vittoria sofferta contro North Carolina mentre troviamo stabile al #7 Alabama vittoriosa “di misura” su Arkansas.
Prove convincenti di Oregon che, dopo l’upset della scorsa settimana, sconfigge i Bruins e rientra nella top ten, Michigan State vincente in casa dei Boilemakers e Georgia che ha fatto a meno di Gurley per battere i Tigers di Missouri. Male invece Arizona battuta in casa da una rediviva USC e Georgia Tech che abbandona subito il ranking a causa della sconfitta contro Duke. Merita una menzione particolare l’università di Marshall che grazie a 6 vittorie, secondo posto per punti fatti e ottava per punti subiti, conquista l’ingresso nel ranking alla posizione 25.

Oregon vs UCLA 42-30

Inutile negarlo:con la linea offensiva in piena forma e con un Mariota devastante i Ducks possono andare dove vogliono. Lo hanno dimostrato ampiamente sabato al Rose Bowl di Pasadena vincendo e convincendo contro UCLA, che oltre al gioco di corsa esprimeva davvero poche idee. Il ritorno di Jake Fisher dopo l’infortunio al ginocchio è stata una manna dal cielo per la o-line di Oregon che fino a sabato aveva cambiato 5 formazioni di partenza e impiegato 8 giocatori diversi tra cui 4 freshman. Chi ne ha giovato in primis è stato il rushing game delle papere, assolutamente devastante, con Freeman sugli scudi e primo giocatore a superare le 100 yard questa stagione oltre naturalmente al qb #8 che non subiva nessun sack.
La partita si sbloccava subito con il td su corsa di Mariota propiziato da un fumble perso da Hundley sulle proprie 13 e la successiva conversione da due punti con l’ottimo fake fg dell’holder Tylor Alie. Provava subito a reagire UCLA ma la difesa, ottima questa volta, di Oregon limitava l’attacco in maglia blu al solo field goal. Chi non si limitava ad attaccare invece era Mariota che con i td pass, per Tyner prima e Brown poi, iniziava a scavare il solco tra loro e i Bruins. Il solo Brett Hundley con l’ausilio dell’ottimo Perkins tentava la rimonta alla fine del primo tempo con la corsa in td del #17 del 21 a 10. Nel secondo tempo però proseguiva il monologo dei Ducks con Mariota ancora protagonista con la sua seconda corsa in td e, dopo l’intercetto di Ekpre-Olomu, partecipava alla festa anche il freshman Freeman con due td personali su corsa. Solo nell’ultimo quarto i Bruins si riprendevano dallo shock subito e, complice una difesa ormai rilassata di Oregon, provavano a recuperare mettendo a segno però tre td inutili con Starks su corsa e i due passaggi di Hundley per Payton chiudendo la contesa sul 42 a 30.

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TCU vs Baylor 58-61

Partita incredibile con un finale incredibile quella andata in onda a Waco e che con i 119 punti totali è la partita con il punteggio più alto mai realizzato da due squadre di ranking. Una delle più grandi rimonte della storia di Baylor ha permesso ai Bears di scalare la classifica fino al 4 posto e di restare al vertice della BIG XII grazie ad una super prestazione di Bryce Petty capace di 510 yard e 6 td pass. TCU invece, dopo la sorprendente vittoria della settimana scorsa contro i Sooners, probabilmente si è cullata sugli allori subendo in soli dieci minuti la bellezza di 24 punti complici alcune leggerezze dettate dall’inesperienza come la pass interference dell’ultimo minuto che ha convertito il three and out di Baylor e permesso il fg di Callahan. Nonostante ciò le Horned Frogs hanno dimostrato di saper competere con le grandi e nella prossima partita contro Oklahoma State vedremo se i ragazzi di Gary Patterson sapranno riprendersi da questa sconfitta abbinando al gioco un pizzico di malizia in più.
La sintesi della partita ci racconta un primo tempo piuttosto equilibrato con TCU avanti di soli 4 punti con un grande BJ Catalon autore di tre td di cui uno di 94 yard su un ritorno di kick off. Nella seconda parte di gara TCU sembra avere il controllo della partita e le certezze di Baylor sembrano piano piano scomparire con Petty che addirittura si fa intercettare da Markus Mallet che riporta in td per il 58 a 37. Questa sarà la scossa per il qb dei Bears che da li in poi guiderà drive veloci ed efficaci per riportare in pareggio la sua squadra. Si arriva dunque all’ultimo secondo con la pressione tutta sul kicker Chris Callahan fin li perfetto: una sua segnatura porterebbe la vittoria a Baylor ed il freshman da Houston infatti non tradisce facendo esplodere il McLane Stadium. Intervistato a fine partita il qb Petty dichiarerà: “i don’t think i could play kicker, too much pression”. Capito Chris Callahan?

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Ole Miss vs Texas A&M 35-20

Partita ad un bivio quella che si è disputata di fronte a 110.000 spettatori al Kyle Field in Texas; si affrontavano infatti gli Aggies, desiderosi di vendicare la sconfitta contro l’altra squadra di Mississippi, ed i Rebels per dare continuità al gioco dopo la bellissima vittoria contro Alabama. Risultato: gli Aggies peggiorano sempre di più ed ai cronici problemi in difesa, sopratutto sulle corse, si aggiunge la sterilità in attacco. Le 401 yard ammassate da Kenny Hill non devono trarre in inganno chi non ha visto la partita considerato che sono stati guadagni fini a se stessi che non hanno portato punti alla causa texana. Ole Miss dal canto suo ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, una solidità in difesa davvero sorprendente e l’attacco, guidato da un ottimo Bo Wallace, dispone di un bagaglio di options veramente ampio.
Possiamo dire che la partita si chiude già al primo tempo con i Rebels che chiudono sul 21 a 0 frutto di due corse in td di Wallace ed un fumble di Kenny Hill riportato in endzone da Cody Prewitt dopo una corsa di 75 yard.
Malissimo l’attacco degli Aggies che riusciva a collezionare solo punt fino al terzo quarto, nonostante i tanti lanci di Hill, e con un rushing game pressoché assente. Proprio nel terzo periodo, Williams riusciva a muovere la casella dei punti con una corsa di 4 yard ma era evidente la difficoltà di TAMU di raggiungere la zona rossa di Ole Miss. Bo Wallace invece non aveva difficoltà nel trovare, dopo un gran lancio di 33 yard, Quincy Adeboyejo in meta, aumentare il divario rendendo l’ultimo quarto buono solo per le statistiche. L’attacco texano completava la sua pessima serata quando Hill, cercando di guadagnare il primo down, perdeva l’ovale e consentiva a Lewis di segnare il punto del +28. I due td finali di Reynolds e di Holmes renderanno meno amara la sconfitta dei padroni di casa ma la pessima prestazione contro la difesa e la mostruosa secondaria di Ole Miss (Sanquez Golson su tutti al suo 5 intercetto) ci pone di fronte ad un interrogativo: come si comporteranno gli Aggies sabato in casa dei Crimson Tide di fronte alla loro secondaria?

Auburn vs Mississippi State 23-38

Forse la partita più importante dell’anno, in casa con uno stadio stracolmo e contro la seconda del ranking. Con tutte queste premesse l’unica alternativa per i Bulldogs era quella di vincere. La vittoria è arrivata puntuale e con lei la notizia del primo posto nel ranking a discapito di Florida State. Non poteva esserci giorno migliore per Dak Prescott e soci che, nonostante più di una volta abbiano cercato di complicarsi la vita, sono riusciti a piegare la resistenza dei Tigers. Auburn paga le troppe disattenzioni e la poca convinzione in endzone non riuscendo peraltro a sfruttare le ghiotte occasioni lasciate dai padroni di casa.
Pagano sopratutto il primo quarto di gioco dove nei primi due drive prima Marshall si faceva intercettare da Hughes e poi Williams perdeva il pallone, recuperato da McKinney, nel tentativo di conquistare il primo down. Naturalmente Prescott non si lasciava sfuggire l’occasione e guidava i suoi al 14 a 0 grazie al td pass per Wilson e la corsa in meta di Josh Robinson. Il qb dei Bulldogs aveva poi anche il tempo per il primo td personale dopo una corsa di 2 yard e mettere a segno il 21 a 0. Nel secondo quarto piano piano Auburn provava a riportarsi sotto riuscendo a guadagnare due field goal, di cui uno frutto di un intercetto ai danni di Prescott, e un td pass di Marshall per l’ottimo Williams, frutto di un fumble di Graham ricoperto da King. Prescott però riportava i suoi al +15 correndo personalmente in endzone e firmando il secondo td personale.
La seconda parte di gara veniva dominata dalle difese fino a metà del terzo periodo quando, ancora Williams, veniva imbeccato dal suo #14 e riportava sotto i Tigers. Sarà però solo un fuoco di paglia in quanto Auburn concedeva ancora un field goal prima che Louis causasse l’ennesimo turnover con un fumble e lasciasse l’occasione a Robinson di segnare il punto numero 38. Il field goal di Auburn nel finale di partita fisserà il punteggio definitivo e darà il via ai festeggiamenti a Starkville.

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Classifica invariata invece nella rincorsa all’Heisman Trophy. Todd Gurley mantiene la prima posizione nonostante non sia sceso in campo per la sospensione comminatagli dalla scuola per aver firmato autografi in cambio di denaro. Non si sa ancora quanto durerà la sua assenza in quanto si continua ad indagare sull’accaduto ma la sua lotta al titolo dovrebbe subire una brusca sterzata. Dak Prescott conferma quanto di buono ha fatto vedere finora anche se contro Auburn è andato meglio con le sue gambe percorrendo 121 yard e siglando 2 td a fronte dei 2 intercetti ed un solo td pass nelle statistiche “in the air”.
Ottimo sui lanci con 210 yard e 2 td pass, ancora più letale sul terreno: Marcus Mariota è stato protagonista della vittoria contro UCLA contribuendo alla causa con 75 yard e 2 td personali aiutato, per la prima volta dopo tanto tempo, da una o-line che lo ha protetto dai sack dei Bruins. Solita prestazione monstre di Melvin Gordon che nella vittoria contro Illinois ha corso per 175 yard mettendo a segno 4 td nella end zone dei Fighting Illin mentre mantiene la quinta posizione Amari Cooper nonostante abbia ricevuto solo 22 yard dalle mani di Sims nella vittoria contro i Razorbacks.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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