[W13] NFC West: lotta a due

nfcDopo le partite della tredicesima giornata, la situazione della NFC West inizia a delinearsi. Con la sconfitta casalinga ad opera dei Rams, i Cardinals hanno praticamente dato l’addio ad ogni sogno di gloria, e si avviano ad occupare mestamente l’ultimo posto in classifica. I Niners, sconfitti al Lambeau Field dai Packers, hanno matematicamente ancora qualche speranza, essendo a due sole partite di distanza dalla vetta, ma con quattro turni ancora da giocare, dovrebbero restare imbattuti e sperare che le due davanti commettano qualche passo falso. Se la seconda ipotesi è più che plausibile, appare però difficile che San Francisco le vinca tutte da qui alla fine.
Tutto sembra quindi portare allo showdown dell’ultima giornata, quando Rams e Seahawks, al momento appaiate in seattlevetta alla classifica con il tie breaker che assegna ai Rams il primo posto, si incontreranno al Qwest Field nella partita che potrebbe rivelarsi decisiva per la qualificazione ai playoff.
I Seahawks hanno sudato davvero freddo contro i Panthers, quando si sono trovati sotto 14-3 alla fine del primo tempo grazie ai touchdown di Stewart e Goodson ai quali Seattle aveva risposto con il solo field goal di Olindo Mare a 41 secondi dal termine del primo tempo. I Panthetrs sembravano avviati all’upset senza grossi problemi, ma nel secondo tempo i ragazzi di Pete Carroll rientravano in campo decisi a riprendersi la partita, anche perchè le notizie che arrivavano dall’Arizona, con i Rams in controllo della partita, non erano per nulla buone.
Non ci voleva molto per riportare i Seahawks in vantaggio grazie ad una corsa di Marshawn Lynch e, nel drive imediatamente successivo, ad un ritorno di intercetto di Tatupu.
Una volta spianata la strada, i Seahawks premevano sull’acceleratore e distanziavano i Panthers con altre due mete dello scatenato Lynch, che concludeva la sua giornata di grazia con 21 corse per 83 yards e tre segnature.
Grazie a questo 31-14 acciuffato nella seconda metà di una gara che era cominciata nel peggiore dei modi, i Seahawks restano appaiati ai Rams in testa alla division, evitando così che gli arieti tentassero la fuga grazie alla seconda vittoria consecutiva in trasferta ai danni degli Arizona Cardinals.
La vittoria dei Rams, arrivata al termine di una partita tutto sommato bruttina e poco entusiasmante, spezza una striscia negativa che contava otto sconfitte consecutive nei confronti dei Cardinals, a loro volta giunti alla settima sconfitta di fila in questa stagione.
ramsCoach Wisenhunt non aveva mai perso da St.Louis, ma con la squadra disastrata che si ritrova, non ha potuto far altro che abdicare e lasciare il passo a Bradford e compagni. A guardar bene, comunque, più che a Bradford, i Cardinals hanno lasciato strada a Steven Jackson, autore dell’unico touchdown della giornata, ed a Josh Brown, che ha aggiunto quattro field goal una settimana dopo la pessima prestazione di Denver, dove aveva addirittura sbagliato un extra point.
Anche in questa partita, erano i Cardinals ad andare a segno per primi e prendersi un vantaggio, seppur risicato, grazie a due field goal di Feely. I Rams non si scomponevano e recuperavano piano piano, fino a passare in vantaggio ed a consolidare la vittoria, grazie anche alla crescita della difesa che, ad inizio gara, aveva lasciato un po’ a desiderare.
Wisenhunt ha utilizzato tutti e tre i quarterback a disposizione. Max Hall ha sostituito il fallimentare Anderson nel terzo periodo, ma nn è durato molto. Messo sotto pressione da una linea di difesa dirompente e dai continui blitz, Hall ha dovuto lasciare il campo infortunato (stagione probabilmente finita per lui) lasciando il posto all’esordiente John Skelton, che ha fatto vedere buoni numeri, non sufficienti però a ribaltare l’esito della partita.
E parlando di quarterback, registriamo l’ennesimo capitolo della saga degli Smith a San Francisco. Dopo aver sostituito Alex con Troy, Singletary è tornato sui suoi passi, annunciando che giovedi’ sera contro i Chargers partirà titolare Alex Smith, mentre Troy Smith tornerà ad accomodarsi in panchina. A fargli prendere la decisione, l’ennesima partita in cui Troy Smith, dopo aver mosso bene la palla per tutto il campo, si bloccava inesorabilmente una volta raggiunta la red zone.
Non era certo Green Bay l’avversario che i Niners potevano sperare di battere facilmente per restare in corsa per i playoff, ma la sconfitta 49ersper 34-16 è maturata in circostanze che lasciano più di un rimpianto nei tifosi californiani.
La partita si è fin da subito incanalata sui binari dello shootout, con le difese allegre e pronte a concedere molto all’attacco avversario, uno scenario in cui un quarterback come Aaron Rodgers va a nozze. Dioversa la situazione di Smith che, come detto prima, dopo un promettente inizio ha cominciato a finire i drive in red zone, accontentandosi di qualche field goal anzichè segnare i sette punti che avrebbero permesso a San Francisco di tenere il passo delle teste di formaggio.
Al 6-0 con cui i Niners hanno aperto la partita, hanno risposto Rodgers nel secondo quarto, lanciando in touchdown Jennings, e Kuhn, segnando dalla una yard. Il touchdown pass di 66 yards di Troy Smith per Vernon Davis, illudeva la squadra in maglia rossa, che andava al riposo sotto di un solo punto: 14-13.
Quando era il momento di tenere il cambio di ritmo imposto dai Packers, che terminavano il drive di apertura del secondo tempo con un touchdown pass di Rodgers per Driver, ecco che il motore californiano grippava di nuovo, fermandosi sulle 5 yards avversarie, da dove Reed piazzava la palla tra i pali per altri tre punti. I Packers erano però lanciati, e nessuno li fermava più. Arrivavano ancora un altro touchdown pass di Rodgers per Jennings e, nel quarto periodo, due field goal di Crosby, a mettere il sigillo finale alla partita.
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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