[NFL] Parola all’Insider: Pittsburgh Steelers – Simone Barrall
Ben ritrovati in un nuovo appuntamento di “Parola all’Insider”. Oggi si parla di una delle franchigie storiche e gloriose della NFL, ovvero i Pittsburgh Steelers. A parlarcene ci sarà Simone Barral, 23 anni, da un piccolo paese della provincia di Torino, grande appassionato di Madden e football americano.
Iniziamo col chiederti perchè hai deciso di tifare Pittsburgh??
Dunque, la storia è un pò lunga. Ho iniziato a guardare il football dal Super Bowl fra Tampa Bay e Oakland, senza però mai riconoscermi in una franchigia in particolare, questo sino al Super Bowl di Detroit, dove gli Steelers giocavano contro i Seahawks, mi innamorai sin da subito dei vincitori, per come giocava la difesa, dura e cattiva, per il solido gioco di corsa, adoravo Jerome “The Bus” Bettis e poi c’è stato quel touchdown su una giocata trucco che ha fatto il resto. Mi informai meglio sul loro passato, rispecchiandomi alla perfezione in quella che era la filosofia della società negli anni. Da li in poi è nata una passione profonda per gli Steelers e per l’intera città di Pittsburgh. Ammetto di essere un fan delle grandi difese e dello “Smash Mouth Football”.
Secondo me al momento il Coaching Staff presenta un punto di domanda, Dick LeBeau. Io lo considero uno dei guru della NFL per le difese che ha costruito in passato e per le innovazioni che ha portato. Però nelle ultime due stagioni non è mai riuscito a far vedere delle prestazioni difensive degne. Te come la vedi, è solo questione di materiale umano oppure è arrivato al capolinea della sua avventura??
Una cosa è certa, a settembre le primavere sulle sue spalle saranno 77, anche solo per una questione anagrafica, non so per quante stagioni potrà ancora allenare. Il suo successore naturale, con tutta probabilità, è il nostro attuale allenatore dei linebacker, Keith Butler, che ha anche rifiutato offerte altrove come coordinatore difensivo pur di rimanere sotto il suo “mentore”. Il passaggio di consegne non so dire quando avverrà ma prima o poi ci sarà.
Riguardo gli ultimi 2 anni, io riconduco il problema alla mancanza di personale adeguato, o forse ad una programmazione non perfetta da parte della società. Mi spiego meglio, il concetto di “Zone Blitz Defense” per essere credibile e funzionante ha bisogno di una Dline in grado di andare, anche solo decentemente, in copertura, di un reparto linebacker e di una secondaria in grado di blitzare con credibilità. I pezzi da novanta della difesa hanno iniziato ad accusare gli anni, vedasi l’addio di Hampton e Smith e il calo di rendimento e di dinamicità da parte di Clark, Harrison, ecc. A questo bisogna aggiungere un playbook e uno stile di gioco difficile da assimilare, gli esempi sono molti, Heyward solo quest’anno è riuscito a dimostrarsi una scelta da primo giro, lo stesso Keisel divenne titolare solo dopo 4 anni e così via. Forse è mancato un ricambio generazionale di livello, chissà, magari programmando con un po’ più di anticipo si sarebbe potuto evitare un crollo del genere, ma è sempre facile parlare a cose fatte.
Notizia di qualche giorno fa è la decisione di non rinnovare Ben Roethlisberger alla fine di questa stagione ma di aspettare la scadenza del contratto nel 2016. Personalmente credo si arriverà ad una soluzione ma prima Pittsburgh vorrà avere la sicurezza che il QB sia integro dati i tanti infortuni subiti. Te pensi sia giusto a prescindere puntare su di lui oppure credi che sia l’ora di guardare altrove??
“Big Ben” ha dimostrato di essere l’uomo giusto, un franchise quarterback, uno in grado di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti decisivi. Quest’anno ha compiuto 32 anni, arrivando da una stagione in cui è riuscito a giocare tutte e 16 le partite. Credo che l’integrità fisica ci sia e le prestazioni sul campo lo dimostrano, probabilmente una linea più solida in pass protection e qualche gioco rotto in meno potrebbero allungargli ulteriormente la carriera. Ad ogni modo, la società per tutelarsi da eventuali infortuni ha deciso di firmare come back up un qb esperto come Gradkowski, che garantisca un gioco quantomeno decente nel caso dovesse saltare qualche partita.
Io penso che si arriverà ad un accordo, il nostro prossimo futuro passerà ancora dalle sue mani, o meglio dal suo braccio. Da anni abbiamo il salary cap intasato e quest’anno si è deciso di voltar pagina tagliando un contratto pesante come quello di Woodley, chiedendo un taglio di stipendio a Taylor, ecc. La società probabilmente vuole evitare di continuare a fare come negli anni precedenti, in cui si prolungavano contratti, spostando semplicemente all’anno successivo il conto da pagare.
Negli ultimi anni il reparto più criticato è stata la Linea Offensiva. Ogni anno per vari motivi mai si è vista una OL degna con il povero Big Ben costretto ad improvvisare per il campo. Pensi che finalmente si possa trovare stabilità quest’anno e certi elementi, come Mike Adams, riescano finalmente ad emergere??
Nel corso degli ultimi anni abbiamo speso molto in sede di draft per la linea offensiva, se la si analizza si nota come su 6 potenziali starter, ci siano 2 primi giri, 2 secondi giri, un settimo giro e un undrafted, non proprio poco. Inutile dire che i risultati ad oggi non sono proporzionali a quello che si è speso. Per stabilizzare il reparto e sperare che possa finalmente fare il salto di qualità, si è deciso di andare sul miglior Oline coach che c’era sulla piazza, Mike Munchak, in uscita dai Titans, su di lui credo siano riposte molte delle speranze del team. A lui viene affidato il difficile compito di provare ad instaurare un sistema di bloccaggi a zona, l’anno scorso si era già provato, ma con risultati disastrosi, per evitare ulteriori danni dopo le prime 4 week si tornò ai sistemi di bloccaggio normali, ottenendo risultati discreti. Tutta la linea credo che ne gioverà da una presenza del suo calibro e se nell’interno della linea ci sono certezze, ci sarà molta concorrenza per lo spot di tackle titolare, ci sono 2 posti per 3 giocatori, con Gilbert chiamato a dare maggiori sicurezze e soprattutto continuità, con Adams che colmando le lacune in pass protection potrebbe diventare uno starter solido visto le abilità in run blocking ed infine c’è Beachum, rivelazione della scorsa stagione che cerca riconferma come left tackle titolare e che parte sicuramente un passo avanti rispetto ai primi 2.
Nelle ultime due stagioni è iniziato una rivoluzione difensiva, lasciando andare giocatori importanti, come Harrison, Kiesel e Woodley per fare alcuni nomi, e inserendo nuovi innesti via draft. Chi ti aspetti possa diventare una star tra Jarvis Jones, Ryan Shazier e Stephon Tuitt per non far sentire la mancanza dei veterani??
Inutile dire che la mia speranza è che tutti i tre possano diventare delle future star. Tutti hanno dimostrato al college di essere fra i migliori delle rispettive classi, Jones e Tuitt ricoprivano già il ruolo che oggi sono chiamati a ricoprire e invece Shazier ha le caratteristiche fisiche e tecniche ideali per i nostri schemi difensivi. Nel breve periodo credo che il maggiore indiziato sia Jarvis Jones, non per chissà quale motivo, ma semplicemente perchè ha un anno in più della difesa di Lebeau addosso. Sarebbe bello se Tuitt e Shazier riuscisserò, fin dalla loro prima stagione, a dare il proprio contributo alla causa.
Troy Polamalu è agli sgoccioli della carriera e il fatto che giocherà più come Strong Safety denota i problemi che ha in copertura dato che gli anni passano anche per lui. Vicino al box lui dovrebbe comunque essere una sicurezza, come Free invece chi dovrebbe essere il titolare? Ike Taylor e Cortez Allen ti danno sicurezza come CB??
Polamalu nell’ultima stagione ha messo a referto prestazioni degne del suo nome, al di là dell’età, nella sua carriera spesso lo si è visto come linebacker aggiunto nel box, soprattutto in difese particolari in cui ci si schiera con 3 safety. Il suo gioco istintivo e il fatto che spesso riesca a leggere il gioco avversario prima che si realizzi indubbiamente lo aiuta.
La free safety titolare, visto anche il contratto firmato, dovrebbe essere Mike Mitchell, ex Panthers, acquisito in free agency. La sua velocità di base, l’attitudine al big hit e l’abilità nel blitz dovrebbero farne un giocatore ideale per noi, sperando che riesca a trovare l’amalgama giusta con il compagno di reparto. Dietro di loro ci dovrebbero essere Will Allen, giocatore d’esperienza che ha dimostrato solidità già nella stagione scorsa e Shamarko Thomas, giocatore che si spera cresca alle spalle di Polamalu, per poi magari un giorno prenderne il posto.
Discorso cornerback, Taylor è evidentemente in calo, l’anno scorso non è più parso quello di 2 anni fa e non sono così sicuro che possa essere un CB1 affidabile in grado di marcare il miglior ricevitore avversario. Allen già l’anno scorso ha fornito prestazioni altalenanti, nel ruolo di nichel e pronto a rubare il ruolo ai 2 già citati c’è Gay che arriva da quella che probabilmente è stata la sua migliore stagione in carriera. Credo che ci manca un potenziale top cornerback, onestamente pensavo che già quest’anno si cercasse di mettere una pezza al problema, magari tramite il draft con una scelta alta ma così non è stato. Visto il talento non del tutto mostrato da parte di Allen e un Taylor ormai sul viale del tramonto, credo che questa posizione sia da tenere seriamente in considerazione nei prossimi draft.
Concludo chiedendoti se i playoff sono abbordabili e cosa ti aspetti da questo 2014?
Credo che anche quest’anno l’AFC North sarà una delle division più incerte. Sia noi che i Ravens siamo in piena ricostruzione, Cincinnati ,che nelle ultime stagioni è stata un passo avanti a tutti, ha cambiato sia offensive che defensive coordinator, che a detta di molti erano i veri artefici dei successi passati, infine Cleveland, forse è un passo indietro alle altre 3, ma con l’incognita Manziel. Ricordando la stagione passata in cui siamo stati in corsa per i playoff siano all’overtime dell’ultima partita, direi che tutto sarà possibile, magari sino a week 17.
Da questo 2014 invece mi aspetto un ritorno alle origini, con l’attacco che cerca maggiormente di imporre il proprio gioco di corsa e con una difesa che torni al top in fatto di pressione al qb avversario, in questa offseason si è lavorato molto in entrambe le direzioni, speriamo di vedere i frutti degli sforzi già nell’immediato.
Congedo Simone ringraziandolo per l’interessante ed esaustiva chiacchierata sulla sua squadra e per il tempo che ci ha dedicato. L’appuntamento, ovviamente, è per la prossima uscita della nostra rubrica.
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