Trovato l’accordo tra la NFL, Colin Kaepernick e Eric Reid

La notizia è arrivata ieri sera con un comunicato ufficiale della NFL: è stato trovato un accordo extragiudiziale che chiude la causa intentata da Colin Kaepernick ed Eric Reid nei confronti della lega per cospirazione contro di loro.

For the past several months, counsel for Mr. Kaepernick and Mr. Reid have engaged in an ongoing dialogue with representatives of the NFL. As a result of those discussions, the parties have decided to resolve the pending grievances. The resolution of this matter is subject to a confidentiality agreement so there will be no further comment by any party.

Negli ultimi mesi gli avvocati di Kaepernick e Reid hanno discusso con rappresentati della NFL. Il risultato di questi incontri è la decisione delle parti di accordarsi per chiudere l’esposto. Il contenuto dell’accordo è confidenziale e non ci saranno commenti da ambo le parti.

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Le indiscrezioni parlano di un accordo del valore di 60/80 milioni di dollari per chiudere la causa.

Tutto ha inizio nell’ottobre del 2017 quando Colin Kaepernick decise di far causa alla NFL con l’accusa che lega e le trentadue squadre si sono messe volutamente d’accordo per non offrirgli un contratto, cosa vietata dal contratto tra la NFL e la NFLPA. Nel maggio del 2018 Eric Reid si unisce all’azione legale e fine agosto un arbitrato chiesto dalla lega conferma che la causa è fondata e chiede sia fissata una data per l’udienza. Questo permette agli avvocati di Colin di poter raccogliere prove e testimonianze che suffraghino la teoria del complotto; vengono ascoltati sia il Commissioner Roger Goodell che diversi owner ai quali è anche imposto di consegnare e-mail e registro telefonate.

A inizio settembre la Nike sceglie Kaepernick per la sua campagna pubblicitaria mentre Eric Reid trova in contratto con i Carolina Panthers che rinnoverà per tre anni due settimane fa. Nel frattempo diversi articoli riportano che il team legale di Colin Kaepernick è in possesso di documenti e testimonianze che riescono a collegare più proprietari tra di loro e provare che c’è stato un accordo esplicito per impedire al giocatore di tornare sui campi da gioco.

Nike e la Rivoluzione Kaepernickiana

L’accordo firmato ieri sera è la prova che il materiale in possesso degli avvocati di Kaepernick avrebbe potuto creare grossi problemi alla NFL nell’udienza prevista nel mese di aprile. Problemi sicuramente di immagine che rischiavano di essere amplificati all’ennesima potenza in caso di sentenza sfavorevole.

La situazione sembra essere quella di win-win: per la NFL si chiude un contenzioso pagando una cifra che sembra alta ma che rappresenta solo una infinitesima parte dei ricavi di una stagione, per Kaepernick e Reid la vittoria è politica perchè l’accordo passa come ammissione di colpa ed economica con i soldi che incasseranno.

Dal mio punto di vista la NFL esce da tutta la vicenda con molte ammaccature per la sua incapacità di gestire quelle che era una protesta civile (per me legittima) da parte di alcuni suoi tesserati. La politica dello struzzo del Commissioner Goodell nei primi momenti che poi ha dato il via allo show off di Donald Trump ha ingigantito tutta la questione paradossalmente aiutando chi protestava. L’incapacità della lega, strattonata da tutte le parti, di prendere decisioni è stata palese quando prima ha provato a vietare ogni momento di protesta pubblico per poi arrivare ad un accordo con la NFLPA che sospendeva il divieto.

Che piaccia o meno Colin Kaepernick ha dimostrato che protestare civilmente prima dell’inizio di una partita è qualcosa che la NFL non può vietare e l’accordo per impedire che la causa sbarcasse in Tribunale è un monito che i tempi del corporativismo tra owner è ormai passato. 

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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