[NFL] Week 5: i Rams passano in positivo

Nell’anticipo del giovedì sera, i Rams raggiungono il doppio obiettivo di tornare ad avere un record vincente, cosa che non succedeva dal 2006, e di battere in casa i Cardinals, sempre vincenti all’Ed Jones Dome negli ultimi otto anni.
La vittoria dei Rams è arrivata in maniera piuttosto convincente, e porta nuovamente il marchio della difesa, a dispetto di un attacco che ha ancora parecchi problemi da risolvere.
La partita è stata preceduta dall’annuncio a sorpresa della rinegoziazione del contratto che lega Steven Jackson ai Rams, il cui effeto è quello di renderlo risolvibile da entrambe le parti alla fine di questa stagione, annullando di fatto l’ultimo anno previsto dal precedente accordo.
St. Louis RamsLa notizia può essere vista in due modi differenti. Da una parte i Rams concedono a chi ha portato la carretta in questi lunghi e bui anni di trovarsi una sistemazione altrove quando ha ancora un minimo di mercato e, nel contempo, rinnovano il parco runningback con Richardson e Pead, che hanno tutta questa stagione per prepararsi e farsi trovare pronti l’anno prossimo per l’inizio del dopo-Jackson. Dall’altra parte questa rinegoziazione potrebbe aprire le porte ad un nuovo contratto, magari con meno soldi sul tavolo, per far finire la carriera a Jackson in maglia bluoro, aspetto che il runner con le treccine ha sempre sottolineato e dichiarato di voler fare.
Che il ruolo di Jackson sia piuttosto marginale, comunque, lo si è visto anche contro i Cardinals. Che sia effetto o meno dell’infortunio muscolare che si trascina da qualche settimana, Jackson è stato impiegato praticamente a tempo pieno come bloccatore per i blitz avversari, alternandolo a Richardson sulle corse. La protezione sui passagi ne ha sicuramente giovato, ma vederlo sempre in tasca a bloccare è quanto meno strano, dopo che ci ha abituato a sfondare le difese avversarie conle sue corse devastanti.
Il gioco di corsa non è stato un fattore determinante per la vittoria dei Rams, comunque, perchè sono bastati un paio di big play di un Bradford apparso altrimenti abbastanza spento e fuori sincrono con gli stessi suoi compagni di squadra. Sintomatico il doppio problema di comunicazione con Gibson e Amendola su due passaggi che avrebbero potuto portare guadagni importanti e sono invece caduti incompleti con il ricevitore da una parte e la palla da quella opposta.
I Rams sono partiti subito forte con quello che è rimasto il miglior drive d’attacco della partita, una reminiscenza di quel Greatest Show On Turf capace di mangiarsi il campo in poche azioni ed andare a segnare. Highlight del drive uno splendido passaggio profondo per Amendola che, pur sospito e disturbato dal difensore, effettua una presa ad una mano Arizona Cardinalscadendo all’indietro per un guadagno di 44 yards, a propiziare il seguente passaggio da touchdown nientemeno che per Lance Kendricks, un altro giocatore che dopo due anni dovrebbe forse iniziare a mantenere qualcuna delle molte promesse messe sul tavolo al momento del draft.
Anche la risposta dei Cardinals resta la miglior cosa fatta da Arizone nella partita: un lungo drive nel quale la difesa dei Rams sembrava non riuscire a trovare la chiave per fermare le corse di Williams fino ad arrivare in red zone, dove il drive si fermava costringendo i Cards ad accontentarsi di un field goal.
Da quel momento in poi saliva in cattedra la difesa della squadra di casa, che teneva un clinic vero e proprio sulla marcatura dei ricevitori e sulla pass rush, mettendo a terra Kolb per nove volte, togliendo dal gioco il temibile Larry Fitzgerald con una marcatura perfetta da parte del rookie Jenkins e riuscendo finalmente ad imbrigliare il gioco di corsa avversario.
L’attacco in maglia blu non supportava adeguatamente una simile difesa, e Bradford lanciava ben dodici incompleti consecutivi prima di svegliarsi nuovamente nel quarto periodo con una bomba da 51 yards per Chris Givens, che segnava così il suo primo touchdown da professionista.
Anche per questa partita non poteva mancare il calcio da tre punti di Greg Zuerlein, questa volta da “sole” 53 yards a siglare il 17-3 in favore dei Rams con cui si concludeva l’incontro.
Da segnalare una brutta tegola per St.Louis con l’infortunio del ricevitore Danny Amendola, che si procurava una lesione alla clavicola cadendo dopo una presa acrobatica (peraltro mancata per un soffio), che lo costringerà a restare fuori per almeno un mese, e forse qualcosa di più.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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3 Commenti

  1. Bell’articolo, complimenti. Quando si parla di Rams l’articolo acquisisce sempre un fascino particolare. Grandi Rams! La fondazione parte bene, bisogna lavorare duramente ma Fisher sembra avere in mano tutto, e sembra gestirlo davvero al meglio. In ottica futura bisogna ricordare che il prossimo anno al draft i Rams avranno molte scelte al primo giro, mi pare tre e potranno colmare alcune lacune, e se scambiano il grande Jackson arriveranno tante altre cose. La difesa è diventata solida, lo special team è uno dei migliori in assoluto, oltre a Greg The Leg si è distinto anche il Punter… l’attacco è in fase di costruzione. D’altronde: un reparto alla volta! L’infortunio di Amendola non ci voleva proprio! La dirigenza sembra unita al coaching staff in un progetto ad ampio respiro, si vive giornata per giornata ma già ci siamo tolti qualche bella soddisfazione. Niente voli pindarici, ma testa bassa e lavoro duro. Amo vedere Fisher che cura i dettagli fino all’ossessione.

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