[NFL] “Wide Playoff”, la post season dei ricevitori

Stasera inizieranno i playoff e noi di Huddle Magazine vogliamo offrirvi una particolare preview. Lo scorso anno vi avevamo presentato le squadre partecipanti alla post season analizzando le varie linee offensive, fulcro della furente battaglia. Per questi playoff 2015, invece, abbiamo deciso di focalizzarci su un reparto molto più spettacolare ed elettrizzante le cui giocate saranno sicuramente la copertina di molte partite: i wide receiver.

Seattle Seahawks: Russell Wilson non ha a disposizione delle superstar nel ruolo, ma due giocatori Doug Baldwin, Corey Whitemolto funzionali come Doug Baldwin e Jermaine Kearse. Né l’uno né l’altro sono due macchine da touchdown (4 in tutto), ma sono bravi a farsi trovare aperti per i lanci in movimento di Wilson e muovono la catena. Il terzo in depth chart, il rookie Paul Richardson, è veloce e talentuoso, pur non avendo ancora trovato la sua dimensione tra i pro. La forza di Seattle non si basa certo su questo reparto, ma a questi ragazzi spetta il compito di farsi trovare comunque pronti perché, quando sono stati eclissati dai defensive back avversari, hanno sostanzialmente bloccato il gioco offensivo dei Seahawks, rendendo sterile e prevedibile la manovra.

Carolina Panthers: Cam Newton si basa, fondamentalmente, solo sulla produzione di Kelvin Benjamin. Durante l’anno i suoi numeri sono andati in calando, arrivando a produrre ben 11 drops, ma una stagione da 1.008 yard e 9 touchdown per un rookie è ampiamente positiva. La sua fisicità rappresenta sempre un match-up importante per i cornerback avversari e dovrà alzare il suo gioco anche a livello mentale per poter reggere l’attacco sulle sue spalle. Opposto al lui ci sarà l’esperienza di Jerricho Cotchery, ma l’ex Steelers in questo attacco è poco più di una terza opzione. Annullare Benjamin, per gli avversari, potrebbe rappresentare un passo importante per prevalere sui Panthers.

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Green Bay Packers: La connection tra Aaron Rodgers e Jordy Nelson e Randall Cobb è la più mortifera della NFL. 13 touchdown e 1.519 yard per il n.87 e 12 touchdown e 1.287 yard per il n.18 sono un biglietto da visita che spaventa ogni difesa. Più delle qualità dei singoli, è l’intesa con Rodgers ad aumentare la pericolosità di questi receiver, che sanno come sfruttare al meglio i passaggi chirurgici del loro quarterback. Come terza opzione i Packers possono contare sulle manone di Davante Adams, tassello ideale di questo attacco, che in end zone è fondamentale per ricevere le fucilate di Rodgers. Bloccare questa squadra non è assolutamente facile e la molteplicità di soluzioni che il quarterback da Cal sa trovare ne aumenta esponenzialmente la pericolosità.

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Dallas Cowboys: Dez Bryant basterebbe, da solo, a far paura a qualunque defensive back. Ha ridotto le Dez Bryant Cowboyschiacchere e si è impegnato al 100% in campo, risultando sempre più decisivo e mostrando tutto il suo fantastico repertorio, realizzando più touchdown di chiunque altro (16). Se le ultime partite possono essere un indicatore di quanto può fare in post season (6 TD e 286 yard) auguri a chi se lo troverà davanti. Tony Romo ha dimostrato di sapersi intendere bene anche con Terrence Williams che, approfittando delle minori marcature, ha punito i pochi controlli avversari. Le squadre avversarie dovranno stare molto attente a non sottovalutare la pericolosità del prodotto di Baylor, perché Williams ha un mix di qualità atletiche che lo rendono davvero un perfetto completamento per Bryant.

Arizona Cardinals: Con il grosso punto di domanda su come saranno le prestazioni di Ryan Lindley (o Drew Stanton) ai playoff, è difficile pronosticare come si evolverà il reparto composto da Larry Fitzgerald Larry Fitzgerald Cardinalse Michael Floyd. Il veterano da Pittsburgh risente sicuramente dell’età che avanza e l’avvicendarsi dei quarterback non ha certo favorito la sua produzione, ai livelli dell’anno da rookie. La sua esperienza però, sarà ben gradita per una squadra abbastanza giovane e che avrà bisogno di un vero leader. Floyd ha dimostrato di trovarsi bene con Lindley, ma le difese ai playoff sono di un altro livello e servirà migliorare velocemente l’intesa per poter essere pungenti. Un aiuto potrebbe arrivare dalla terza opzione John Brown, la cui velocità sul profondo potrebbe essere una soluzione per trovare qualche big play in grado di dare yard e morale.

Detroit Lions: Megatron è solo alla sua seconda partecipazione alla post season da quando, nel 2007, è entrato nella lega. Non è stata una stagione facile per lui, avendo dovuto saltare alcune gare per infortunio, ma rimane sempre il ricevitore più completo della NFL e la voglia di misurarsi su un palcoscenico importante come i playoff potrebbe essere la scintilla per accendere il suo fuoco di battaglia. A spalleggiarlo ci penserà Golden Tate, vero trascinatore dell’attacco Lions durante la stagione. La sua velocità e l’opportunità di approfittare dei raddoppi di marcatura sui compagni più grossi di lui, rappresentano il suo lasciapassare per i grandi guadagni di yard con cui è solito punire le difese avversarie. I Lions sono un mostro a due teste in questa posizione, due ricevitori difficili da marcare per le differenti caratteristiche e che, a seconda delle situazioni, possono risultare decisivi.

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Denver Broncos: Lo scorso anno era, senza ombra di dubbio, il pacchetto ricevitori più temibile della thomas sanders broncoslega. In questa stagione la musica non è molto diversa perché, insieme al talento sempre più maturo di Demaryus Thomas, è esploso Emmanuel Sanders. I Broncos sono l’unico team a poter vantare due ricevitori nella top 5 per yard guadagnate ed, entrambi, hanno più di 100 ricezioni all’attivo in stagione. Sono il fulcro dell’attacco dei Broncos e in quanto a produrre big play sono la miglior coppia della lega. Chiunque se li troverà di fronte dovrà impostare subito la gara sul fisico, cercando di spegnerli dall’inizio per non farli entrare in ritmo. Pur se in evidente calo, un tassello importante rimane Wes Welker che, se lasciato libero, può sempre essere in grado di far male alle difese avversarie.

New England Patriots: I ricevitori di Tom Brady non sono stellari e non rappresentano l’essenza Brandon LaFell Patriotsdell’attacco dei Patriots, ma sono ingranaggi fondamentali nella complessa macchina offensiva orchestrata da Bill Belichik. Il loro compito principale è far avanzare la catena e la differenza di qualità fisiche e tecniche di Julian Edelman e Brandon LaFell rende veramente temibile fermare questi giocatori. I loro numeri sono molto simili, a testimonianza di quanto siano intercambiabili, e comunque efficaci, a seconda delle specifiche delle difese avversarie.

Pittsburgh Steelers: Un grandissimo nome, Antonio Brown, che quest’anno ha staccato il suo biglietto Antonio Brown Steelersper entrare nell’élite dei ricevitori, grazie ad una stagione da 1.698 yard (1° nella NFL) e 13 touchdown (3°), e un giovane rookie, Martavis Bryant, che ha saputo imporsi agli onori delle cronache grazie alla sua alta produttività ed incisività. Brown è ormai un ricevitore completo e ha trovato una costanza di rendimento impressionante. Bryant ha la miglior media di yard guadagnate a ricezione (21.1) e sul profondo riesce sempre ad essere incisivo. Non va dimenticato nemmeno l’apporto di Markus Wheaton che, pur se non stellare nei numeri come i suoi compagni, è parte importante dell’attacco, soprattutto quando si tratta di avanzare la catena.

Indianapolis Colts: Negli scorsi playoff, l’assenza di Reggie Wayne pesò come un macigno su Andrew Luck e compagni, ma in quest’occasione, poter contare sull’esperienza del trentaseienne di New Orleans sarà un toccasana per tutto l’attacco. Lui ha già vinto un Super Bowl e sa cosa ci vuole per andare fino in fondo, perciò il suo contributo nello spogliatoio sarà ancora più importante di quello sul campo che, per la maggior parte ricadrà sulle spalle di T.Y. Hilton. Uno dei migliori deep treath della NFL, Hilton è cresciuto moltissimo in questa stagione ed è maturato molto a livello mentale. La sua velocità e la capacità di inserirsi alle spalle dei defensive back saranno fondamentali per i Colts. Hakeem Nicks e Donte Moncrief dovranno cercare di spalleggiarlo, altrimenti, bloccato il n.13, questa squadra rischia seriamente di essere fermata nel gioco aereo.

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Cincinnati Bengals: Se i Packers sono la squadra che ha più intesa tra quarterback e ricevitori, in Ohio AJ Green Bengalsè tutto il contrario. A.J. Green, oltre che essere in dubbio per la concussion rimediata nell’ultimo match, ha velatamente espresso di essere stufo delle prestazioni di Andy Dalton ai playoff. I suoi numeri rimangono buoni, ma il calo di produzione nelle ultime partite del suo compagno Mohamed Sanu (mai oltre le 50 yard da 8 settimane) non promette bene in vista dei playoff. Il ground game ha tenuto a galla i Bengals, ma senza gioco aereo si rischia un’altra precoce eliminazione che aumenterebbe, e non di poco, il malcontento in casa Cincinnati.

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Baltimore Ravens: I ricevitori di Joe Flacco, durante l’anno, non si sono distinti per essere degli smith ravensesempi di costanza. A rotazione gli Smith, Steve Sr. e Torrey, si sono alternati nell’essere il go-to-guy della squadra. Attenzione però a sottovalutarli, perché anche nelle giornate apparentemente storte sono riusciti a compiere big play che hanno dato un altro volto alla partita. Entrambi hanno esperienza nei playoff e sanno come giocare questo tipo di partite: Steve Sr. nel complesso della manovra è più presente e, quando si accende, diventa un giocatore quasi immarcabile, mentre Torrey è più quieto, ma sia nel centrocampo sia, soprattutto, in red zone è un giocatore molto utile ed efficace. In alcune situazioni giocherà anche Marlon Brown, giovane talento, dalla grandi qualità atletiche che, in situazioni di terzi down, garantisce una soluzione affidabile per Flacco.

Siamo arrivati alla fine della nostra rassegna. Per un ricevitore, una post season su alti livelli, può significare entrare nei libri di storia della NFL e siamo sicuri che tanti di questi ragazzi approcceranno i playoff con la giusta concentrazione e la fame di vittorie che contraddistingue i campioni. Non state troppo comodi sui vostri divani perché questi ragazzi faranno scintille e vi faranno saltare sui divani stessi a suon di prese spettacolari.

Buoni playoff a tutti!

 

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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