Gridiron Experience III: al fianco di California University

Ad una settimana di distanza dal Venom Camp di Varese ci immergiamo in un nuovo scambio culturale sui campi da football con il Gridiron Experience di Torino giunto alla sua terza edizione.
Grande partecipazione all’evento con giocatori misti tra ragazzi, bambini e anche qualche temeraria fanciulla a riprova che il football americano è disciplina per tutti.

Il primo highlight arriva dopo un paio di minuti dal nostro ingresso al Cit Turin, impianto sportivo che ospita l’evento, quando incontriamo Giorgio Tavecchio che gonfia i palloni per i ragazzi col sorriso e l’entusiasmo di chi nella vita fa veramente quello che aveva sognato di poter fare (e con ogni probabilità vorrebbe farlo fare anche agli altri); durante il corso della giornata avremo anche l’occasione di vedere il kicker degli Atlanta Falcons, bandiera italiana della NFL, affiancare i giovani per insegnare loro tecnica ed impostazione sui calci.

Tavecchio, che si prepara al suo terzo anno col bagaglio di 21 su 26 nei field goal e 41 su 42 negli extra point (fenomenale), si dimostra molto disponibile anche per l’intervista con Huddle Magazine.

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Il camp è molto ben strutturato, dall’haka motivazionale che accende gli animi fin dal primo mattino, ai 7 vs 7 dopo aver lavorato separatamente, alla revisione dei replay per mostrare errori e margini di miglioramenti nelle ore successive all’allenamento sul campo.
L’ondata di caldo torrido non influisce sulle partecipazioni al Gridiron Experience III ccon circa 150 partecipanti, molti dei quali ritornati dopo l’esperienza vissuta gli anni prima e, nonostante l’assenza di Marshawn Lynch, bisogna congratularsi vivamente con lo staff e con l’organizzazione del camp perchè i risultati sono stati ottimi e l’atmosfera davvero coinvolgente.
Riccardo Merola, promotore dell’evento, ha saputo portare tutta la conoscenza e tutte le competenze di California University qui in Italia, ed a lui va grande merito perchè il football americano in nel nostro paese ha bisogno di queste iniziative per imparare, condividere, comprendere ma soprattutto crescere.

Cal poi, è qualcosa di unico!

Lo storico college californiano vanta 104 anni di esperienza sul campo, prima stagione nel lontano 1916, dal 1959 nella PAC-12. Bella la rivalità con le altre californiane di Stanford e UCLA, vicine di casa non vanno esattamente a nozze con gli “orsi dorati”! I Golden Bears di Berkeley mettono a disposizione un coaching staff d’eccezione.
Il nome apparentemente più importante è quello di Desmond Bishop, pick 192 al 6° round del draft NFL 2007 e campione del Super Bowl XLV coi Green Bay Packers con 1 fumble recuperato (causato da Clay Matthews) determinante nel 31-25 finale contro gli Steelers.
Bishop, dopo le esperienze con Packers, Vikings, Cardinals, 49ers e Redskins, è assistente allenatore a Cal e nel camp ha lavorato coi linebacker.

Ma ci sono anche Erik Meyer, vincitore del prestigiosissimo Walter Payton Award nel 2005, undrafted QB dei Cincinnati Bengals nel 2006 al quale si aggiunge l’esperienza del veterano Mike Pawlawski, pick 222 all round numero 8 dei Tampa Bay Buccaneers al draft 1992, un QB che sul campo ha vissuto tempi che paragonati a quelli di oggi sono decisamente più duri. Ci ha anche mostrato i segni di un infortunio al collo che non deve essere stato per nulla bello, ma al quale ha saputo reagire con determinazione da vero professionista.
Abbiamo visto Burl Toler III in azione coi ricevitori, per lui carriera NFL principalmente nelle practice squad, ma dal 2013 un bel percorso come allenatore nei college su più ruoli specialmente a Cal dove è stato quality control, coach dei running back e ora dei wide receiver.

Gridiron Experience Camp

L’evento patrocinato da FIDAF ha avuto il coinvolgimento di diversi allenatori italiani che aiutavano i ragazzi anche nella traduzione dall’inglese all’italiano non facendo mancare nulla a coloro che avevano qualche difficoltà nella comprensione, ai più piccoli in special modo.

Il gruppo di Cal, con anche altri allenatori al seguito, ha davvero insegnato tanto e non solo ai ragazzi iscritti al camp; siamo sicuri che allo stesso tempo al coaching staff californiano, apparso realmente interessato a trasmettere tutto il meglio, sia arrivato un bel segnale dall’ambiente torinese che ha risposto molto bene all’evento.

Un’altra di quelle giornate dalla quale si esce tutti soddisfatti grazie al filo conduttore del football americano e delle sue mille sfaccettature. Grazie Gridiron Experience III, a chi ha organizzato e a chi ha partecipato, con l’augurio sincero di rivederci il prossimo anno per la 4° edizione!

Foto di Monica Audoglio

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