[NFL] Week 17: Colori, episodi ed emozioni

Un’ultima settimana che concede i pochi verdetti rimasti da definire, ma soprattutto numerosi record scritti indelebilmente sul grande libro NFL!

Cominciamo dall’unica Division che ha qualificato ben tre partecipanti su quattro ai prossimi playoff, la AFC North.
I Ravens si guadagnano la post-season con una vittoria in rimonta sui Browns, la quale, unita alla contemporanea sconfitta dei Chargers, fa urlare di gioia i tifosi di Baltimore. Justin Tucker apre le marcature da 25 yard, ma è un fuoco di paglia. I padroni di casa sono bloccati in attacco e un field goal di Garrett Hartley da 38 yard, insieme con un touchdown su corsa di Terrence West per 2 yard ribaltano il risultato. Nel quarto periodo, però, la musica cambia. Tucker accorcia da 28 yard, poi, improvvisamente, si sveglia Joe Flacco (22/36 per 312 yard e 2 TD pass).
Il quarterback, affiancato dal prode Steve Smith (8 ricezioni per 90 yard) e dall’indiavolato Justin Forsett (17 portate per 119 yard), guida l’attacco alle due segnature che qualificano i Ravens (10-6) ai playoff. Sono Torrey Smith, per 16 yard, e Kamar Aiken, per 2, a siglare i viaggi in end zone decisivi per la stagione dei Corvi, che vincono 20-10 sui deludenti Browns (7-9) di questo finale di regular season, arrivati alla quinta sconfitta di fila.

Gli Steelers tornano ai playoff di prepotenza, sconfiggendo i Bengals e prendendosi lo scettro di Division. Antonio Brown porta a termine una stagione meravigliosa, da primo receiver in NFL per yard guadagnate (1.698), con un fenomenale punt return da 71 yard fino alla end zone avversaria. Il fenomenale ricevitore chiuderà anche i conti con un touchdown per 63 yard su lancio di un Ben Roethlisberger da record, primo quarterback della Lega per passing yards, a pari merito con Drew Brees (4.952), ma con un passer-rating ben superiore (103.3).
Altrettanto bene non ha fatto Andy Dalton, ma riesce comunque a lanciare Giovani Bernard per l’atletica segnatura dell’iniziale pareggio. Mike Nugent allunga da 39 yard, ma Shaun Suisham impatta da 29, prima che Martavis Bryant metta a bersaglio l’ottavo touchdown della sua stagione da rookie. Suisham colpisce ancora da 25 yard, Jermaine Gresham ridona speranza a Cincinnati, ma è Brown a chiudere i conti, come detto. Vincono gli Steelers (11-5) per 27-17 sui Bengals (10-5-1).

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I Chargers perdono il proprio biglietto per i playoff contro i fantastici Chiefs della domenica di Arrowhead. Un preciso Chase Daniel (16/27 per 157 yard) guida Kansas City ad un incredibile primo tempo, in cui Travis Kelce, vera sorpresa della stagione dei padroni di casa, recupera un fumble di Dwayne Bowe in end zone, per l’unico touchdown di squadra, e Cairo Santos colpisce con tre field goal, rispettivamente da 43, 21 e 27 yard. Nessun wide receiver dei Chiefs ha festeggiato un viaggio in end zone durante questa regular season. Il vero protagonista delle vicende di Kansas City è stato Justin Houston (5 tackle, 4 sack e 1 forced fumble): con 22 sack stagionali chiude a soli 0.5 dal record assoluto di Michael Strahan.
La delusione per San Diego è, invece, Philip Rivers: nonostante guadagni 291 yard su un buon ruolino di marcia (20/34), il quarterback pasticcia nella metà campo avversaria e lancia due intercetti decisivi per le sorti della stagione degli ospiti, oltre a perdere un fumble. Branden Oliver sigla un touchdown da 1 yard su corsa, ma nel secondo tempo gli unici punti a tabellone sono quelli di Santos da 31 yard. Vincono i Chiefs (9-7) 19-7 sui Chargers (9-7).

I Broncos si regalano un viaggio diretto ai Divisional, grazie al successo sui Raiders. Denver segna la bellezza di 47 punti, ma il protagonista non è assolutamente Peyton Manning (21/37 per 273 yard e 1 fumble), bensì l’incredibile C.J. Anderson, che si regala la bellezza di tre touchdown, rispettivamente per 11, 1 e 25 yard e chiude alla grandissima una stagione da rivelazione assoluta. Demaryius Thomas macina altre 115 yard e chiude al secondo posto per yard guadagnate su ricezione (1.619), mentre Connor Barth infila altri quattro field goal, su altrettanti tentativi, rispettivamente da 49, 36, 35 e 21 yard. In cinque partite ha messo a segno 15 field goal su 16 tentati.
Gli altri punti dei padroni di casa vengono da un fumble recuperato e riportato da Tony Carter per 20 yard e dal touchdown di Virgil Green su lancio di Brock Osweiler. Oakland chiude miseramente la propria stagione con un fumble recuperato e riportato da Keith McGill fino alla end zone avversaria e con un touchdown di Jamize Olawale, su lancio di un complessivamente buon rookie Derek Carr, quest’anno (348/599 per 3.270 yard con 21 TD pass e 12 INT). Finisce 47-14 per i Broncos (12-4) sui Raiders (3-13).

Perdono la via dei playoff anche i Texans, che, nonostante il successo sui Jaguars, finiscono alle spalle dei Ravens. Ciò non impedisce a J.J. Watt di entrare nella storia di questo sport: la sua incredibile stagione, da 78 tackle, 20.5 sack, 4 forced fumble, 2 defensive touchdown e 3 offensive touchdown è la seconda da oltre 20 sack in carriera, come nessun giocatore era mai riuscito a fare nella storia NFL. Case Keenum guida dignitosamente l’attacco di Houston (25/35 per 250 yard con 2 TD pass e 1 INT), lanciando Arian Foster per 10 yard per l’iniziale 7-0. Josh Scobee accorcia da 53 yard, mentre Dwayne Gratz intercetta il quarterback avversario e riporta il pallone per 55 yard fino alla end zone avversaria.
Alfred Blue ristabilisce il vantaggio dei texani, ma è Jordan Todman, su lancio di Blake Bortles…o meglio, di Cecil Shorts per 23 yard a portare di nuovo avanti gli ospiti. Il touchdown di uno scatenato Andre Johnson (10 ricezioni per 134 yard e 1 TD) su lancio di Keenum ridona speranze per la post-season ai padroni di casa e ci pensa Watt, con la safety su Bortles, a chiudere i conti del match. Vincono i Texans (9-7) per 23-17 sui Jaguars (3-13).

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Partita senza particolare interesse quella tra Colts e Titans, non fosse per Andrew Luck, che sorpassa Peyton Manning per il maggior numero di yard su lancio in una stagione ad Indiapolis (4.761) e numero di touchdown pass (40). Lui e Matt Hasselbeck, combinati, guadagnano 315 yard e lanciano tre TD pass (23/35 complessivo), due per Coby Fleener ed uno per Jack Doyle. Dall’altra parte Charlie Whitehurts fa una pessima figura (12/28 per 72 yard e 1 TD pass), riuscendo a lanciare soltanto Kendall Wright in end zone. Adam Vinatieri colpisce da 23 e 26 yard, ma sbaglia anche il suo unico field goal stagionale (30/31), mentre Ryan Succop è cinico da 31 yard. Finisce 27-10 per i Colts, vincitori della AFC South, sui Titans (2-14), che ottengono la seconda scelta assoluta al prossimo Draft.

La Division senza scossoni in AFC è la East, dove tutto è già deciso.
I Patriots si sono già presi il primo posto di Conference e passeggiano contro i Bills, che vincono, chiudono la prima stagione a record positivo da un decennio, ma non guadagnano i playoff. Jimmy Garoppolo (10/17 per 90 yard) fa leggermente meglio di Tom Brady (8/16 per 80 yard), ma meglio di tutti fa Kyle Orton (16/23 per 176 yard e 1 TD pass), che chiude qui la sua carriera. Robert Woods e Anthony Dixon siglano i due touchdown della partita di Buffalo, cui si aggiunge un field goal di Dan Carpenter da 48 yard, mentre per New England colpisce soltanto Stephen Gostkowski, tre volte, rispettivamente da 24, 44 e 35 yard. Vincono i Bills 17-9 sui Patriots (12-4).

Non è un caso che la miglior prestazione in carriera di Geno Smith (20/25 per 358 yard e 3 TD pass) coincida con la prestazione dell’anno di Eric Decker (10 ricezioni per 221 yard e 1 TD). C’è poco da fare per i Dolphins, pur ottimamente guidati da Ryan Tannehill (23/39 per 259 yard e 1 TD pass) e con un Lamar Miller da urlo (19 portate per 179 yard e 1 TD), che sigla la più lunga giocata dalla linea di scrimmage della stagione, il touchdown su corsa da 97 yard che apre il secondo tempo, cui risponde subito dopo la segnatura su lancio di Decker per 74 yard. Sono le due azioni migliori di un match che regala mille emozioni e touchdown a ripetizione, da Daniel Thomas e Charles Clay per Miami a Chris Owusu, Chris Ivory e Jeff Cumberland per New York, oltre ai già citati. Caleb Sturgis fa 1/2 in termini di field goal, Nick Folk invece ne infila tre su quattro tentativi e i Jets (4-12) salutano Rex Ryan vincendo 37-24 sui Dolphins (8-8).

Si decide tutto in una partita tra Falcons e Panthers. La derelitta NFC South è nelle mani di Atlanta, che gioca in casa l’ultima e decisiva sfida, ma Matt Ryan si fa prendere dall’emozione e compromette la stagione dei suoi (29/47 per 260 yard e 2 INT). Altrettanto non fa un Cam Newton tornato ad altissimi livelli, che, sebbene guadagni soltanto 114 yard al lancio (10/16), cui aggiunge un touchdown pass, ne macina altre 51 in 6 portate e vi aggiunge una segnatura personale. Aggiungiamo poi una solida prestazione difensiva, con Star Lotulelei sugli scudi (7 tackle e 2 sack), oltre al solito, eccelso Luke Kuechly, che chiude al primo posto per tackle nella Lega (153), ed agli intercetti di Roman Harper e Tre Boston, entrambi riportati, rispettivamente per 31 e 84 yard, fino alla end zone avversaria. Graham Gano colpisce con due field goal da 21 e 48 yard e il gioco è fatto. E Atlanta? Gli unici punti dell’ultima gara con Mike Smith da head coach arrivano da un field goal di Matt Bryant da 21 yard. Finisce 34-3 per i Panthers (7-8-1), che volano ai playoff pur con un record negativo, sui Falcons (6-10).

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Colpo da maestro dei Buccaneers, che si guadagnano la prima scelta al prossimo Draft con una sconfitta contro i Saints, arrivata incredibilmente nell’ultimo quarto di gioco. Drew Brees gioca l’ennesima brutta partita stagionale (24/38 per 281 yard con 1 TD pass e 3 INT) e Tampa Bay vola avanti 20-7 all’intervallo, grazie al dodicesimo touchdown stagionale di Mike Evans, a quello di Charles Sims e a due field goal di Patrick Murray da 39 e 27 yard, cui risponde solo parzialmente la segnatura su corsa di Khiry Robinson. Nel terzo quarto non succede nulla e i padroni di casa rischiano di perdere la prima scelta. Ci pensano Mark Ingram e Marques Colston, con un touchdown a testa, a far siglare la rimonta di New Orleans. I Bucs (2-14) completano il loro disastro stagionale subendo la safety di Junior Galette su Josh McCown. La vera delusione di quest’anno sono, però, i Saints (7-9), rimasti fuori dai playoff.

La prima forza della NFC sono ancora loro, i Seahawks! Nonostante una pessima prova nel primo tempo, che si chiude sul 6-0 per i Rams, grazie a due field goal di Greg Zuerlein da 33 e 52 yard, Seattle si riprende dopo la pausa lunga e vince la sfida. Shaun Hill e Russell Wilson mettono insieme soltanto 482 yard, senza passaggi da touchdown e con tre intercetti totali, mentre il gioco di corse dei Falchi Marini è superiore, pur senza una grande prova (132 yard), a quello pessimo di St. Louis (42 yard).
earl thoms seahawksDopo che Steven Hauschka ha pareggiato i conti, con due field goal da 42 e 45 yard, ci pensa Marshawn Lynch, il quale chiude la stagione alla fantastica quota di 1.306 yard e 13 touchdown, a lanciare i Falchi Marini. Chiude i conti la difesa, guidata straordinariamente da Earl Thomas (12 tackle e 1 forced fumble), con il tutto fare Bruce Irvin (5 tackle, 1 sack, 1 INT e 1 forced fumble) che riporta per 49 yard un intercetto a Hill, fino alla end zone avversaria. Vincono i Seahawks (12-4) 20-6 sui Rams (6-10).

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I Cardinals dovrebbero seriamente iniziare a preoccuparsi della loro situazione offensiva. Ryan Lindley, sebbene si regali il primo touchdown pass della sua carriera, non è all’altezza (23/39 per 316 yard con 2 TD pass e 3 INT), il gioco di corse senza Andre Ellington non regge il confronto con nessuna difesa e la vittoria manca ormai da due partite. Il solo Michael Floyd convince nella sconfitta contro i Niners (8 ricezioni per 153 yard e 2 TD), con Frisco che trova finalmente un buon apporto da Colin Kaepernick (15/26 per 204 yard e 2 TD pass), accompagnato dal sempre grande Frank Gore (25 portate per 144 yard). Sono di Anquan Boldin e Bruce Miller le segnature che decidono il match in favore dei padroni di casa, aiutati anche da due field goal di Phil Dawson, rispettivamente da 53 e 37 yard. L’ultima partita di Jim Harbaugh sulla panchina dei 49ers (8-8) si conclude con una vittoria per 20-17 sui Cardinals (11-6).

Sfida decisiva per il comando della NFC North e per avere diritto al secondo posto di Conference tra Packers e Lions. Micah Hyde apre le marcature ritornando per 55 yard un punt fino alla end zone avversaria, prima che un chirurgico Aaron Rodgers (17/22 per 226 yard e 2 TD pass) apra la difesa di Detroit in favore di Randall Cobb. Un impreciso, ma incisivo Matthew Stafford (20/41 per 217 yard e 3 TD pass) trova per due volte consecutive Calvin Johnson in end zone, per 20 e 4 yard, ma ancora una volta è Cobb a rimettere Green Bay avanti. Gli ospiti sembrano aver finito la benzina e Rodgers colpisce con il touchdown palla alla mano, cui segue una safety per una flag lanciata all’indirizzo di Stafford in end zone.
Theo Riddick prova a ridare speranza ai Leoni, ma sono i padroni di casa a vincere la sfida. Rodgers si conferma, statisticamente, un mostro (341/520 per 4.381 yard con 38 TD pass e 5 INT) e i Packers (12-4) avanzano al Divisional vincendo 30-20 sui Lions (11-5), che affronteranno il Wild Card Game senza Ndomakung Suh, reo di aver calpestato la caviglia del quarterback avversario intenzionalmente e squalificato per una partita.

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Anche i Bears avrebbero probabilmente avuto il potenziale per giocarsela per un posto nei playoff, ma la più grande delusione della regular season NFL è stato proprio il loro quarterback, Jay Cutler (370/561 per 3.812 yard con 28 TD pass e 18 INT). Chicago perde anche l’ultima partita dell’anno contro i Vikings e finisce all’ultimo posto dell’NFC North. Jay Feely (3/4) e Blair Walsh (2/2) si battagliano in termini di field goal, infilandone cinque, rispettivamente il primo da 48, 25 e 25 yard ed il secondo da 37 e 44 yard. A decidere la partita è quindi l’unico touchdown del match, quello di Adam Thielen per 44 yard su lancio di un buon Teddy Bridgewater quest’anno (259/402 per 2.919 yard con 14 TD pass e 12 INT). Finisce dunque 13-9 per i Vikings (7-9) sui Bears (6-10). Unica nota positiva per gli Orsi è la stagione di Matt Forte, che si conclude con un record NFL per il maggior numero di ricezioni da parte di un runningback (102).

I tre alfieri della meravigliosa regular season dei Cowboys legittimano la vittoria della NFC East con un successo sui Redskins: Tony Romo (22/34 per 299 yard con 2 TD pass e 1 INT), nel lotto per la vittoria del titolo di MVP, DeMarco Murray, che fa segnare il record di franchigia per rushing yards guadagnate in una sola stagione (1.845 con 13 TD), Dez Bryant fa siglare il record di franchigia per numero di touchdown in un’annata per lui straordinaria (88 ricezioni per 1.320 yard e 16 TD). Alle tre segnature costruite su quest’asse si aggiungono quelle di Joseph Randle per 65 yard palla alla mano e quello di Anthony Spencer, che recupera e riporta un fumble avversario per 5 yard, oltre a tre field goal di Dan Bailey, rispettivamente per 36, 32 e 23 yard.
Dall’altra parte Robert Griffin non pare uscito dal tunnel (27/41 per 336 yard con 1 TD pass e 2 INT), nemmeno grazie all’aiuto di un grande DeSean Jackson, che si regala un viaggio in end zone da 69 yard. Gli altri punti a tabellone per Washington escono da una segnatura palla alla mano di Griffin e da un field goal di Kai Forbath da 25 yard, ma nulla più. I Cowboys (12-4) vincono tutte e otto le partite giocate in trasferta e questa per 44-17 sui Redskins (4-12).

Signori e signore, la NFL quest’anno ha trovato un nuovo fenomeno: Odell Beckham Jr. Il rookie da LSU ha terminato la sua prima stagione (composta di sole 12 partite!) con numeri da capogiro (91 ricezioni per 1.305 yard e 12 TD), facendo segnare, oltre agli infiniti record di franchigia per un ricevitore al primo anno, il record NFL per nove partite consecutive con almeno 90 yard di guadagno. Se avesse giocato dall’inizio dell’anno a questo ritmo avrebbe chiuso a 1.740 yard, distruggendo il record NFL per un rookie. Supportato alla grande da un Eli Manning ad una delle migliori annate in carriera (379/601 per 4.410 yard con 30 TD pass e 14 INT), ma non altrettanto bene da un gioco di corse tra i peggiori della Lega, Beckham ha messo insieme 185 yard e 1 TD anche contro gli Eagles, ma non è bastato.
Nonostante i quattro field goal di Josh Brown su altrettanti tentativi, rispettivamente da 38, 20, 26 e 53 yard, nonostante il touchdown su corsa di Andre Williams, nonostante un Jason Pierre-Paul tornato ad altissimi livelli (77 tackle, 12.5 sack e 3 forced fumble), New York si arrende anche agli Eagles. Philadelphia è trascinata dalle segnature di Jordan Matthews e Brent Celek su lancio di un buon Marc Sanchez (23/36 per 292 yard con 2 TD pass e 1 INT), da quella di Chris Polk su corsa e dal ritorno di punt bloccato per 27 yard di Trey Burton fino alla end zone avversaria. Chiude i conti Cody Parkey con due field goal da 32 e 39 yard, facendo siglare il record di 150 punti per un kicker al primo anno in NFL. Vincono 34-26 gli Eagles (10-6) sui Giants (6-10).

Ecco dunque la lista completa delle qualificate ai playoff, con i rispettivi Wild Card Game da giocare la prossima settimana:

  • Cardinals @ Panthers sabato 3 gennaio h. 22.35
  • Ravens @ Steelers domenica 4 gennaio h. 2.15
  • Bengals @ Colts domenica 4 gennaio h. 19.05
  • Lions @ Cowboys domenica 4 gennaio h. 22.40

Seahawks e Packers aspettano alla porta NFC, Patriots e Broncos a quella AFC.

Un’altra regular season è giunta, troppo velocemente per noi appassionati, al termine. Non resta che godersi i playoff e sperare in altrettante emozioni quante già vissute finora!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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