[NFL] Week 2: Falchi più rapaci delle aquile (Philadelphia Eagles vs Atlanta Falcons 20-24)

Al Mercedes Benz Stadium si fronteggiavano due team della NFC che quest’anno nutrono buone speranze di fare i playoff. Gli Eagles alla prima giornata si sono trovati sorprendentemente sotto 17-0 contro i Redskins in casa, poi l’offense ha iniziato a girare e sono riusciti a vincere 32-27. Al contrario i Falcons, nell’esordio stagionale si sono trovati in una situazione ben più scomoda, in trasferta contro i Minnesota Vikings, trovandosi sotto 28-0 nel terzo quarto e riuscendo poi nel quarto quarto a mettere insieme 12 punti che hanno perlomeno addolcito la pillola della sconfitta.

Cronaca

I Falcons partono decisi a rifarsi dopo la pessima uscita di una settimana fa, mettendo insieme un primo drive convincente fatto di corse e passaggi, il ritmo dell’attacco di Atlanta, guidato quest’anno dall’ex Head Coach di Tampa, Dirk Koetter, viene però rotto da una grande azione di Brandon Graham, che ha ottenuto un corposo rinnovo di contratto l’ultima offseason, il quale è troppo veloce per il tentativo di bloccaggio del tight end Stocker, penetra nel backfield e mette a terra Devonta Freeman per una perdita di 6 yds. I Falcons riusciranno ad andare comunque sul tabellino con un field goal di Matt Bryant, secondo giocatore più anziano della lega con i suoi 44 anni, dietro Vinatieri, kicker dei Colts, probabilmente prossimo al ritiro. 0-3
L’attacco di Philadelphia inizia come una settimana fa con i Redskins, arrugginito e lento.
Questo è esplicato il possesso seguente, quando su una situazione di 3rd & 8, Wentz si trova messo in difficoltà da un blitz del cornerback, e con in faccia il linebacker Deion Jones lancia il pallone in aria per il suo alto ricevitore JJ Arcega-Whiteside, rookie preso al secondo giro da Stanford, il lancio però è corto e Trufant copre benissimo il giocatore di Philadelphia, intercettando la palla. Nella stessa azione Wentz viene colpito duramente ma regolarmente da Jones al costato, episodio che per buona durata del match lo condizionerà.
Philadelphia fa fatica, ma Atlanta non cammina sul velluto, va 3 & out. Al possesso seguente gli Eagles la pareggiano con un field goal di Elliott dalle 34. 3-3

Il primo possesso del secondo quarto è di Atlanta ed è dominato dal loro ricevitore numero 1, Julio Jones, che guadagna ai suoi 48 yds, di cui 27 con una splendida ricezione sulla sideline, riuscendo a mettere giù ambo i piedi, in mezzo a due difensori degli Eagles. I Falcons si preparano a un field goal da 50 yds, sbagliato malamente da Matt Bryant, tanto male che a prima vista sembrava fosse stato bloccato da qualcuno.
Atlanta recupera il pallone subito dopo, Wentz inspiegabilmente tira una palla lenta e corta, non ricevibile né da Ertz né da Arcega-Whiteside e comodamente intercettata da Trufant, che nella prima metà di partita ha già più intercetti (2) di quanti ne abbia avuti l’intera scorsa stagione (0).

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Il drive seguente è dominato dall’altro grande ricevitore dei Falcons, prodotto dell’università dell’Alabama, Calvin Ridley, il quale ottiene 27 yds prima della ricezione da 34 che mette a referto il primo TD di serata: Ryan cerca ancora il matchup con Darby, bruciato in più di un’occasione, Ridley corre una lunga traccia post e la safety Sendejo non aiuta adeguatamente il cornerback non abbassandosi in tempo. 3-10
Al suo possesso seguente anche Matt Ryan subisce un intercetto, lancia verso Sanu che sta correndo una traccia verso il centro del campo, la traiettoria è un po’ in ritardo rispetto alla posizione del ricevitore, che allunga il braccio all’indietro, riuscendo solo a toccare il palloneil lancio, rendendola facilmente intercettabile da Sidney Jones IV.
L’offense degli Eagles non si è ancora scrollata la polvere di dosso, ma riesce comunque a giungere prima della pausa di metà partita, alle 23 di Atlanta, calciando fra i pali un field goal da 41 yds. 6-10

Il ritorno dagli spogliatoi è da incubo, Corey Clement, ritornatore, perde palla sotto colpo preciso del rookie Sheffield, fumble che verrà poi ricoperta da un compagno, permettendo a Matt Ryan & Co di ripartire dalle 33 di Philadelphia.
I Falcons ottengono il massimo da questo possesso, la prima giocata va per 28 yds, Ryan finge l’handoff per Freeman, il quale si posiziona poi davanti all’o-line, Ryan a questo punto gliela passa e lo schema si rivela un efficacissimo screen pass centrale che li porta alle 5 di Philly.
In red zone Atlanta riesce a fare ciò che non era mai stata in grado negli ultimi incontri con Philadelphia, capitalizzare le occasioni vicine alla end zone avversaria, Ryan estende il gioco spostandosi alla sua destra, nel mentre Julio dopo aver corso un out route rientra seguito da Darby verso il centro della end zone, prende sufficiente vantaggio, Ryan tira al suo migliore ricevitore in corsa ed è il secondo touchdown di giornata per i Falcons. 6-17

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L’attacco di Phila non ha ancora i meccanismi ben oliati e allora è la difesa che fa un passo in avanti, il coordinatore della difesa Schwartz fa quello che ha fatto tutta sera, Cover 0, nessuna safety profonda che difende a zona, difesa a uomo sull’esterno e tutti i defensive back rimanenti blitzano, è così che Ryan si trova in faccia la safety McLeod, lancia a casaccio per Jones facendo affidamento sulla sua stazza e le sue mani sicure, la traiettoria è troppo corta e il lancio viene intercettato comodamente da Darby, che si rifà per gli errori in copertura precedenti, riportando la palla, tra l’altro, alle 27 di Atlanta.

Questo era forse lo scossone di cui aveva bisogno la offense, la quale giunta alle 4 di Atlanta, si trova in una situazione di 4th & goal, che per Doug Pederson e i suoi Eagles è come un 1st & goal, si va sempre; difatti Carson Wentz prende lo snap, beneficia di una grandissima protezione da parte della sua offensive line e trova Agholor, l’unico ricevitore sano rimasto a Philadelphia, dopo gli infortuni di Jackson e Jeffrey, nel mezzo della end zone. Gli Eagles vanno poi per la conversione da 2 punti, Wentz, coraggiosamente, per la sua storia di infortuni, ma anche solo per i colpi presi quella stessa sera, tiene il pallone in un option play e si tuffa per la linea di touchdown, gli arbitri rivedendo poi l’azione diranno che aveva toccato il terreno prima di entrare nell’immaginaria area della end zone, dunque conversione annullata. 12-17

Ormai le due offense sono calde, la partita è vera, e i Falcons arrivano alle 8 degli Eagles, da qui Ryan esegue un lancio sbagliatissimo, inteso per il tight-end Hooper nella end zone, il quale lancio però risulta troppo basso, considerato il fatto che il tight end era anche coperto da due Eagles, Gerry e Maddox, dei quali il primo esegue l’intercetto. E’ inspiegabile un lancio tanto sbagliato da parte di un quarterback di qualità ed esperienza quale Ryan, il replay ha mostrato che forse Brandon Graham ha sfiorato il braccio lanciante del QB, era difficile stabilire se ciò fosse effettivamente avvenuto dal replay, sapere che incidenza abbia avuto sull’errore di Ryan è impossibile.

Dopo due 3 & out Philadelphia mette in campo un gran drive, da evidenziare una grande ricezione di Agholor da 16 yds su un 3rd & 3 nella quale deve estendere le braccia per arpionare la palla dopo essersi liberato su una traccia che ha corso un paio di volte, dove da tipico slot receiver parte dall’interno per allargarsi all’esterno. Qualche giocata dopo si vede il Wentz che sarebbe stato l’MVP di un paio di stagioni fa, la tasca collassa, lui scivola in mezzo ad essa e completa un passaggio da 17 yds per Hollister un millisecondo prima che poggi il ginocchio a terra, il che avrebbe reso il lancio nullo. Dalla 1 gli Eagles eseguono uno schema nel quale Wentz è molto efficace, la QB Sneak, sia perché hanno una delle migliori offensive line nel football, sia perché il loro quarterback non ha paura di buttarsi in avanti contro la defensive line avversaria; anche questa volta lo schema riesce e gli Eagles prendono 6 punti. Vanno ancora per la conversione da 2, Wentz va dal suo bersaglio più affidabile, Ertz, il quale va verso l’esterno per poi tagliare dentro e ricevendo incontestato. 20-17

Ai Falcons serve un touchdown, il loro cammino verso l’obiettivo appare giunto al termine quando sono in una situazione di 4th & 3 alle proprie 46, Ryan chiama un audible, ovvero cambia lo schema che andranno ad eseguire senza l’assenso esplicito del Coach, in base a qualcosa che egli ha notato della disposizione della difesa. Quello che chiama è uno screen per Julio sulla sinistra, perfetto contro l’all out blitz che gli Eagles hanno messo in campo tutta la sera. Un grande blocco del left tackle Jake Matthews, che dimostra grande atletismo nel raggiungere l’esterno del campo e bloccare il cornerback Maddox, permette a Julio di correre indisturbato 54 yds fino alla end zone. 20-24

A 2:10 dalla fine è presto per cancellare gli Eagles dal match, già alla seconda azione, Wentz pesca Agholor libero sulla sinistra, potrebbe andare dritto nella end zone e dare la vittoria a Philadelphia, ma incredibilmente manca la presa, a dimostrare come siano gli episodi a determinare le partite NFL. Gli Eagles di Pederson però sono immortali e su un 4th & 14 dalle 39 di Philadelphia, Wentz lancia a campanile un momento prima che la tasca sprofondi definitivamente, la palla trova un pertugio tra le maglie rosse dei Falcons, aiutata dall’errore di Neal, la safety si è infatti abbassata troppo, lasciando incustodita la zona dove lo stesso Agholor riceve per 43 yds. Philadelphia 4 azioni dopo è di nuovo costretta a convertire un 4th & 8, Wentz trova Ertz che prova ad allungarsi per la linea del primo down, ma è corto, turnover on down, palla ai Falcons che fanno correre il cronometro fino allo 0.

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Considerazioni

Atlanta ha tutto per raggiungere i playoff ed eventualmente vincere la division, dopo l’infortunio di Drew Brees dei rivali Saints, che lo terrà fuori 6 weeks. A buon ragione ha investito nella offensive line, sulla linea di scrimmage si vincono le partite, spendendo i due first round pick su la guardia Lindstrom, che ieri non ha giocato per infortunio, e il tackle McGary, portato fuori dal campo in kart e poi tornato all’inizio del quarto quarto.
Ieri il running game di Atlanta non è stato incisivo anche per la defensive line che si trovava davanti, ma può comunque godere di un elite runningback come Freeman e un eccellente backup in Ito Smith.
Il passing game è sicuramente il pezzo forte di Atlanta, con 3 wide receiver da capo giro in Jones, opinabilmente il migliore della lega, Ridley che ne può essere l’erede, e Sanu che come terzo è un lusso; a tight end poi avere un pro bowler come Hooper è una garanzia.
Ha brillato anche la defensive line, soprattutto in McKinley, Jarret (da pick del quinto round a uno dei migliori defensive tackle) e Vic Beasley; un po’ dietro hanno a disposizione uno dei linebacker più atletici in Jones, difettano di un vero lockdown cornerback ma il ritorno di Neal nella posizione di safety dà loro sicurezza, ieri quest’ultimo è stato quasi sempre su Ertz mettendo in difficoltà il target preferito di Wentz.

Passando a Philadelphia, non si può parlare della partita di ieri senza citare gli infortuni, all’inizio del match hanno perso i due migliori ricevitori, Jeffrey per infortunio al polpaccio, Jackson all’inguine; verso la fine il defensive tackle che sostituiva il già infortunato Malik Jackson, Jernigan, per il piede; durante la partita è stato poi nella medical tent anche il quarterback Wentz, che ha lasciato 3 snap a McCown. Infortuni a parte, che sono una delle costanti variabili in uno sport duro come il football, l’offense degli Eagles, come una settimana fa, è stata lenta a carburare e ha mostrato il suo vero valore nella seconda metà di gara.
Il running game, come da parte dei Falcons, è stato poco impiegato, anche per l’ottima difesa sulle corse di Atlanta, che è riuscita a generare anche una buona pass-rush, che ha messo sotto costante pressione Wentz.

La strategia di Schwartz, sebbene azzardata, di blitzare praticamente chiunque su quasi ogni down, ha portato buoni risultati, mettendo in difficoltà Matt Ryan, il quale è riuscito però a esporla in occasione dello screen per Jones, risultato in un TD. Jones è stato doppiato spesso, con un corner, di solito Douglas, su di lui, che si è comportato bene, e una safety che lo marcava a vista; Philadelphia manca ancora di un vero cornerback 1, sebbene questo sia formalmente Ronald Darby, il quale, però, ieri ha sofferto le tracce di Calvin Ridley.
La defensive line ha sentito la mancanza di Fletcher Cox al 100%, probabilmente ancora sofferente per l’infortunio al piede, Barnett e Graham si sono comunque disimpegnati bene, con l’aiuto delle safety e linebacker costantemente mandati in blitz.
Philadelphia sicuramente può raggiungere i playoff, dispone di uno dei migliori roster della lega, deve raschiare sempre più via la ruggine di cui soffre la offense, che nelle ultime due partite ha giocato effettivamente solo i secondi tempi.
In una divisione come la NFC East, dove i Cowboys sono seri pretendenti e in una conference equilibrata, competitiva e feroce come la NFC non può permettersi a lungo queste amnesie.

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