Come vi abbiamo raccontato nell’articolo sulle divise NFL 2025, quest’anno la Nike e la NFL hanno lanciato il programma Rivalries, che si svilupperà in quattro fasi. Quest’anno otto squadre, quelle delle Division AFC East e NFC West, hanno ricevuto delle divise speciali che nelle prossime tre stagioni verranno usate in una singola partita casalinga contro una rivale di Division. Nel 2026 verranno presentate le divise Rivalries delle squadre della AFC South e della NFC North, nel 2027 si aggiungeranno AFC West e NFC East e nel 2028 si chiuderà con AFC North e NFC South. La presentazione delle prime otto divise è avvenuta in blocco il 28 agosto, e ovviamente ha fatto rumore.
Prima di analizzare ciascuna delle divise, ecco il calendario di quando saranno usate e contro chi (è importante sottolineare che solo la squadra in casa userà la divisa Rivalries, quella in trasferta userà una delle altre divise del proprio guardaroba).
AFC East:
- Bills – week 5 contro i Patriots
- Dolphins – week 4 contro i Jets (MNF)
- Jets – week 14 contro i Dolphins
- Patriots – week 11 contro i Jets (TNF)
NFC West:
- 49ers – week 18 contro i Seahawks
- Cardinals – week 4 contro i Seahawks (TNF)
- Rams – week 11 contro i Seahawks
- Seahawks – week 16 contro i Rams (TNF)
Considerazioni generali
Solo la divisa di Bills, Dolphins e Rams è stata presentata come monocolore dalla testa ai piedi, mentre le altre hanno almeno nella presentazione ufficiale delle calze di colore contrastante. Questo è certamente un aspetto positivo e non trascurabile, considerando il trend attuale esploso proprio al lancio del programma Color Rush, precursore di questo Rivalries. Un altro aspetto positivo è che le squadre che hanno scelto di usare un colore di contrasto nel colletto lo hanno fatto in maniera delicata, scegliendo di non avere l’intero spesso colletto di colore uniforme. Un’ultima cosa generale da sottolineare è che tutte le divise hanno pantaloni con bande laterali, più o meno tradizionali. E’ decisamente un passo avanti rispetto alla moda sempre più diffusa di utilizzare pantaloni senza bande, anche detti “practice pants” perché storicamente le squadre in allenamento usavano equipaggiamento esteticamente meno ricercato per risparmiare qualche soldo.
AFC EAST
La divisa ‘Cold Front’ dei Buffalo Bills
Secondo quanto riportato sul sito ufficiale della squadra, lo staff creativo interno dei Bills ha collaborato per due anni con i designer della Nike per la creazione della divisa speciale. Nelle discussioni preliminari il tema che ha riscosso più successo è stato quello delle rigide condizioni climatiche della regione, e quindi la divisa rappresenta il freddo, la neve e il ghiaccio. Per dare la sensazione di freddo per prima cosa dalla divisa doveva sparire il rosso, un colore caldo.
Al casco bianco sono state aggiunte particelle metalliche per renderlo più scintillante e il classico logo del ‘charging buffalo’ è stato “congelato” usando un colore argento metallico con contorno blu ghiaccio (la squadra lo definisce comunque royal blue). La banda centrale del casco è anch’essa metallica, con una grafica studiata per dare l’impressione del ghiaccio che si spacca. La facemask è bianca.
Creare un effetto neve su una divisa completamente bianca rappresentava una impresa, e il team creativo dei Bills e i designer Nike hanno escogitato un motivo sulle spalle e sulle maniche che richiamasse oltre all’idea del ghiaccio che si spacca anche quella di “neve fresca sulla pelliccia di un bisonte”. Il bisonte è stato inserito anche sulle maniche, e la patch è stata resa tridimensionale utilizzando una struttura a poligoni realizzata con un materiale che desse un effetto cromato. E’ la prima volta che i Bills inseriscono il loro simbolo sulle maniche. Anche i numeri sono in materiale metallico, bordati con il tenue royal blue scelto per dare contrasto mantenendo l’effetto ghiaccio. Blu è anche il nome del giocatore sulla schiena. Sul fronte della maglia, tra il colletto e i numeri, la scritta BUFFALO sostituisce per la prima volta quella BILLS, per omaggiare la città come da idea base del programma Rivalries. In omaggio alla tifoseria, all’interno del colletto è riportata la scritta ‘Bills Mafia’.
La divisa è completata da pantaloni bianchi e calze bianche. Sul lato dei pantaloni corre una spessa banda con il motivo che ricorda il ghiaccio che si crepa.
Trovate immagini aggiuntive in questa galleria fotografica e una galleria fotografica interamente dedicata a Josh Allen.
La divisa ‘Dark Waters’ dei Miami Dolphins
I Dolphins hanno optato per una divisa monocolore molto scura (pitch blue), accesa solamente dagli accenti aqua e arancioni. Sul proprio sito ufficiale, la squadra ha creato una pagina dedicata alla divisa che non offre dettagli sul processo creativo ma si limita a riportare lo storytelling ideato dal team Marketing: “Questo design è […] caratterizzato da toni acquatici scuri, pensati per rappresentare una squadra che caccia in acque profonde”.
Il casco blu scuro con finitura opaca ha una banda centrale aqua, fiancheggiata da due bande arancioni più sottili e il logo sui lati è quello principale della squadra ma con i colori scelti per il programma Rivalries. Sia la banda che il logo hanno un effetto metallico. Sul nose bumper è stato messo l’area code di Miami (305) mentre sul rear bumper ci sono i raggi di sole. Anche la facemask è blu scuro.
La maglia è ravvivata dall’arancio nel colletto, nella scritta MIAMI sul fronte e nel nome del giocatore sul retro. Arancione è anche il logo Nike, che ovviamente deve essere sempre ben visibile, e la banda che spezza l’aqua sulle maniche. Aqua sono anche i numeri, per far risaltare i quali la squadra ha deciso di giocare con i materiali. Una parte del numero infatti presenta un materiale che riflette la luce creando un effetto di spessore. Lo stesso approccio è stato utilizzato sulle maniche e nella banda dei pantaloni. Sulle spalle ci sono i TV number, sempre in aqua.
La banda dei pantaloni non corre per tutta la gamba, ma parte a punta sotto l’anca e si allarga poi scendendo verso le calze blu scuro.
I Dolphins avevano pubblicato la galleria fotografica per errore in anticipo, poi la hanno rimossa talmente bene che anche dopo la presentazione ufficiale non è più stata pubblicata.
La divisa ‘Gotham City Football Club’ dei New York Jets
I Jets hanno deciso di ispirarsi alla faccia più cupa di New York, quella delle strade umide e nebbiose, con i fumi che escono dai tombini. Proprio il disegno dei tombini delle fogne di New York City ha ispirato gli elementi decorativi di una divisa in cui il verde cupo (Gotham Green) è affiancato al nero e a due colori battezzati Iron Ore e Dark Stucco.
La squadra sul suo sito ufficiale ha giustificato la scelta cromatica dicendo che “New York non è solo il suo famoso skyline e i suoi distretti amministrativi, ma è l’insieme delle persone che affrontano e superano le avversità”. Lasciando da una parte la retorica da team Marketing, la divisa è composta da un casco nero con finitura opaca, con una banda centrale che riporta il motivo ispirato ai tombini. Sul rear bumper è stata riportata la scritta Gotham City Football, realizzata con un carattere gotico personalizzato.
La maglia Gotham Green ha le tre bande sulle spalle che richiamano la tradizione della squadra (e che sono presenti anche nella attuale divisa throwback), ovviamente nella cupa colorazione nero e Iron Ore. Sulle maniche il motivo ispirato ai tombini fa da sfondo per i TV number. I numeri color Iron Ore bordati in Dark Stucco hanno un font speciale (quasi cartoonesco) realizzato per l’occasione. Il nome del giocatore sulla schiena ha la stessa colorazione dei numeri. Sulla parte alta del petto, a sinistra, c’è cucita la patch a forma di pallone con il logo secondario introdotto lo scorso anno dalla squadra, ma anche in questo caso abbellito dal motivo “tombino”.
I pantaloni sono Gotham Green con banda laterale Iron Ore fra due bande nere. Dalle poche immagini a figura intera sembrerebbe che le calze siano nere. Trovate immagini aggiuntive in questa galleria fotografica.
La divisa ‘Nor’Easter’ dei New England Patriots
I Patriots hanno battezzato la loro divisa Rivalries ‘Nor’Easter’, il ciclone extratropicale che si genera in aree a bassa pressione come a largo delle coste del Massachusetts. La squadra ha unito un omaggio ai porti del New England e alla operosa gente che ci lavora a richiami al proprio passato estetico.
L’immancabile storytelling: “Il cuore del look è una base di un profondo blu tempesta: ruvido, vissuto e consumato, come la costa dopo una burrasca. Il colore riflette sia la potenza implacabile delle tempeste Nor’Easter, sia la perseveranza di chi le affronta a testa alta”.
Casco e pantaloni di questa divisa sono bianchi, mentre maglia e calze sono in una tonalità di blu slavato. Prima di descrivere i vari componenti e i dettagli di questa divisa è importante riconoscere che quella dei Patriots è l’unica divisa Rivalries che si discosta dall’idea di “costume” per restare fedele a una tradizione estetica senza tempo (casco e pantaloni di un colore, maglia e calze di un altro colore).
Il casco è bianco con finitura opaca, a cui è stata abbinata una facemask argento metallizzato. Sui lati c’è il logo principale della squadra, amichevolmente conosciuto come Flying Elvis, ma con colorazione “fredda”. Il rosso della coda del cappello è stato sostituito con il blu. Il front bumper ha la scritta PATRIOTS mentre il rear bumper la scritta NEW ENGLAND, entrambe in rosso iridescente.
La maglia blu ha sulle spalle tre bande, una blu centrale (di una tonalità più scura rispetto alla maglia) tra due bande grigio-argento con un tema che ricorda le reti da pesca. Sul colletto sono state poste sei stelle rosse, a rappresentare i sei stati che compongono il New England. Rosso è anche l’interno del colletto, dove è riportata la scritta “We Are All Patriots”, e il marchio della Nike sulle maniche. Questa divisa non ha TV number e nelle maniche è stata cucita una patch con un nuovo logo NE, ispirato dalle lettere che compaiono in una bussola a detta della squadra. Il logo bianco ha una ombreggiatura scura e ha un effetto smussato per dare tridimensionalità. I numeri sul fronte e retro della maglia sono bianchi con ombreggiatura blu scuro e hanno un effetto alternato perforazione-pieno che richiama le maglie dei Patriots del periodo 1995-1999. Il nome del giocatore sulla schiena è realizzato con un font speciale.
I pantaloni bianchi non hanno una banda laterale tradizionale, ma una che parte a punta da metà gamba e si allarga verso le calze. Anche in questo caso, come nelle spalle, la banda centrale è blu tra due bande grigio-argento con effetto rete da pesca. Trovate immagini aggiuntive in questa galleria fotografica.
NFC WEST
La divisa ‘For the Faithful’ dei San Francisco 49ers
Dopo l’esperienza con una alternate nera fatta nel periodo 2015-2017, quando però era obbligatorio usare il casco primario color oro, i 49ers tornano a proporre una all-back, questa volta con un casco alternativo nero. Al contrario del primo tentativo, che aveva un look molto minimalista con numeri rossi che si perdevano nella maglia, questa volta la squadra ha aggiustato il tiro introducendo il colore oro per farli risaltare e renderli i veri protagonisti di questa divisa.
Mettiamo da parte i discorsi sull’opportunità di una divisa all-black per una squadra come i 49ers, certamente quella di San Francisco sarà una divisa molto popolare tra giocatori e tifosi. La alternate Rivalries è stata realizzata raccogliendo gli input di un gruppo di giocatori (il TE George Kittle sembrerebbe essere stato parte integrante del team che ha sviluppato il progetto), ed è pensata come un tributo alla tifoseria, The Faithful.
Il casco è nero, con due bande rosse e una facemask color oro che gli dà vita. Sui lati c’è l’ovale contenente le lettere SF sovrapposte, che in questo casco ha un contorno bianco per risaltare meglio sul fondo nero. Sul front bumper c’è la scritta 49ers in stile saloon e sul rear bumper la scritta Faithful.
La scritta Faithful, in oro, compare anche sulla maglia, tra il colletto e i numeri sul fronte. I numeri, nel caratteristico stile derivato dal font Quentin, sono rossi con bordo oro e vistosa ombreggiatura oro realizzata con un materiale lucido che ha la caratteristica di assumere tonalità diverse a seconda della luce che lo colpisce. Il nome del giocatore sulla schiena è color oro. Nelle maniche ci sono tre bande rosse e sulle spalle i TV number rossi bordati in oro.
I pantaloni neri hanno una doppia banda rossa sul fianco e rosse sono anche le calze, cosa che aiuta a spezzare dal troppo nero. Trovate immagini aggiuntive in questa galleria fotografica.
La divisa ‘Built to Last’ degli Arizona Cardinals
I Cardinals hanno basato la loro divisa Rivalries sul tema del deserto e delle avverse condizioni climatiche dell’Arizona. “Nessuno sopravvive qui senza essere stato messo alla prova. L’aria del deserto brucia a ogni respiro. La maggior parte delle squadre si prosciuga, crolla e svanisce come un miraggio all’orizzonte. Alcuni lo chiamano spietato. Noi lo chiamiamo casa. Brucia, lacera e non perdona […]. Temprata dalla durezza, forgiata dal calore, l’Arizona è costruita in modo diverso. Dove altri vacillano e si rompono, la nostra tenacia prospera in queste condizioni”, recita la storiella scritta dal team Marketing.
La squadra ha introdotto uno schema di colori completamente nuovo, con il colore sabbia a fare da base per casco, maglia e pantaloni e delle intriganti tonalità di rosso e rame a creare contrasto. A prima vista, la divisa richiama alla mente una mimetica da deserto e sembra più adatta come divisa speciale per Army, da usare nelle sfide annuali contro Navy, che per i Cardinals. Detto questo, alcuni elementi della divisa, come vedremo, sono degni di nota.
Il casco è color sabbia, con particelle più scure a dare spessore visivo. La facemask è rossa e sui due lati del casco c’è il classico logo della squadra, ma rosso con becco color rame. Sul front bumper c’è la scritta ARIZONA e sul rear bumper i caratteristici raggi e la stella presi dalla bandiera dello stato. Entrambi gli adesivi sono in rilievo.
La maglia ha una colorazione ispirata a sabbia e argilla del deserto, con macchioline più scure sparse sulla base color sabbia. Sotto il colletto c’è la scritta ARIZONA in rosso, e i numeri sul fronte e retro sono rossi con ombreggiatura color rame. La maglia non ha TV number e sulle maniche, oltre al marchio Nike in rosso, c’è una patch che riporta finalmente la bandiera dell’Arizona sulla divisa. La patch ha la forma dello stato e stella e raggi sono in rilievo con un effetto cromato. Il nome del giocatore sul retro della maglia è rosso, con un font speciale. Sopra al nome compare il logo della squadra, che con la sua colorazione sabbia, rosso e rame assomiglia al vero cardinale del deserto ben più del logo primario.
I pantaloni, sempre color sabbia con macchie più scure color argilla come la maglia, hanno una banda laterale asimmetrica rossa e rame, con la banda rossa più spessa. Le calze sono rosse. Trovate immagini aggiuntive in questa galleria fotografica.
La divisa ‘Midnight Mode’ dei Los Angeles Rams
Sul sito ufficiale della squadra ci viene raccontato che i campioni non crescono sotto i riflettori, ma vengono forgiati nell’oscurità. Le tonalità di blu scelte per la divisa catturano quindi il vero spirito di LA: l’impegno e la fatica che nessuno vede, il duro lavoro che permette di guadagnare la ribalta, la ricerca incessante che definisce la città e la squadra.
La divisa dei Rams sfrutta una tonalità di blu molto scuro, che in foto di non eccelsa qualità e sotto certi tipi di luce sembra addirittura nero. E’ la squadra stessa a definire “quasi nero” il colore del casco. Secondo i Rams la divisa Rivalries ha dettagli ispirati all’architettura del SoFi Stadium, e gli accenti royal blue e giallo (Sol, per la squadra) richiamerebbero il sistema di illuminazione dello stadio. I dettagli su maniche, pantaloni e numeri sarebbero poi ispirati al tetto semitrasparente perforato del SoFi Stadium.
Il casco ha base e facemask di colore Midnight Blue, e in giallo c’è il corno moderno che la squadra ha introdotto col redesign del 2020. Il front bumper ha la scritta RAMS, mentre il rear bumper ha la scritta LOS ANGELES, entrambe in rilievo. Nel rear bumper bianco ci sono delle macchioline blu che come detto richiamano la struttura del tetto del SoFi Stadium.
La maglia Midnight Blue ha un omaggio alla tradizione della squadra; torna infatti il corno completo sulla manica, che i fan richiedevano a gran voce da tempo. All’interno e intorno al corno c’è una zona royal blue con “effetto tetto dello stadio”, che contribuisce a dare profondità a una divisa altrimenti molto piatta. All’interno del colletto è ricamata la scritta Rams House, che la squadra dice essere scritta con lo stesso font usato per l’insegna dell’Hollywood Park Racetrack (l’ippodromo che sorgeva dove oggi sorge il SoFi Stadium), ma francamente non ho trovato nessuna foto dell’insegna che si avvicini anche solo lontanamente al font usato nella maglia. Il colletto ha cuciture royal blue e sul retro ha il logo LA. I numeri sono bianchi bordati in royal blue, e hanno una traforatura non uniforme che dovrebbe richiamare sempre il tetto dello stadio. Il nome del giocatore è bianco.
I pantaloni blu scuro hanno una banda asimmetrica gialla e royal blue. Nella parte royal blue, leggermente più spessa di quella gialla, ci sono le stesse macchioline più scure che abbiamo descritto nel rear bumper del casco e nelle maniche.
La squadra non si è particolarmente preoccupata di darci foto di giocatori a figura intera, quindi abbiamo solo una immagine delle calze, che risulterebbero essere Midnight Blue per un effetto mono-dark dalla testa ai piedi. Trovate immagini aggiuntive in questa galleria fotografica.
La divisa ‘High-Decibel Zone’ dei Seattle Seahawks
Come era facile immaginare, i Seahawks sono la squadra che esce dalla presentazione con la divisa più spinta. La squadra di Seattle è per la Nike la testa d’ariete per portare le sue novità in NFL come l’università di Oregon lo è stata e lo è nella NCAA.
La divisa segna il ritorno del colore grigio (Wolf Grey per la squadra) e l’introduzione di dettagli iridescenti e riferimenti alle onde sonore visto che lo stadio dei Seahawks è storicamente uno dei più rumorosi dell’intera NFL grazie alla passione della tifoseria, the 12s. Incredibilmente proprio questa divisa innovativa è accompagnata da uno storytelling ridotto all’osso. La squadra si è limitata a dire che il motivo che caratterizza la divisa rappresenta le onde sonore generate dalla chiassosa tifoseria (che senza la “spiegazione” di certo non sarebbe stato possibile capire).
Il casco è verde iridescente, un colore cangiante a seconda di come il casco viene colpito dalla luce. Il logo è quello principale della squadra, ma in versione cromata e con le parti blu e grigie rese trasparenti per mostrare il colore di fondo del casco alternativo. Sul front bumper c’è la scritta SEAHAWKS mentre sul rear bumper c’è il primo degli omaggi alla tifoseria, la scritta 12 AS ONE. Entrambe le scritte sono in rilievo.
Maglia e pantaloni sono Wolf Grey, con numeri verdi bordati di blu navy. I numeri sono realizzati in materiale speciale iridescente e presentano un pattern di 12. Il nome del giocatore è blu navy. Un altro omaggio alla tifoseria è la patch verde iridescente con il numero 12 in bianco sul retro del colletto, che è grigio con una sottile banda blu navy. L’elemento di rottura della maglia sono le tante onde sonore in materiale iridescente che si propagano sulle spalle e nella parte superiore della maglia. Sotto il colletto, sul fronte della maglia, campeggia la scritta SEAHAWKS in navy blue.
Il dettaglio delle onde sonore si ritrova anche nel lato dei pantaloni Wolf Grey, lungo la gamba. Una più tradizionale sottile banda blu crea un ulteriore elemento di contrasto sul lato dei pantaloni. Le calze sono blu navy. Trovate immagini aggiuntive in questa galleria fotografica, foto dei particolari in questa e foto del casco in questa.














































