Dall’arrivo di Prescott nella NFL nel 2016, i Dallas Cowboys hanno avuto una sola stagione perdente (con il buon Dak che giocò per intero solo 4 gare per infortunio) e per ben cinque volte sono arrivati ai playoff, compresi gli ultimi tre campionati. Nella post season però con Prescott in regia, la squadra con la stella sul casco riesce a trovare mille modi per perdersi, ed il rischio è che quest’anno la musica non sia differente visto che l’edizione 2024 dei texani non sembra essere meglio di quella dello scorso anno.
OFFENSE
Nel 2023 Prescott ha stabilito o eguagliato il record in carriera per completi (410), percentuale di completi (69,5) e QB rating (105,9) per una singola stagione, ma ancora una volta il cammino dei suoi Cowboys nei playoff è stato brevissimo. Il valore del tre volte pro bowler, che ha già all’attivo oltre 200 td pass ed è vicino alle 30.000 yard lanciate, è fuori discussione ma certamente le difficoltà in post season, cioè il periodo in cui si gioca il football che “conta di più”, pesano come un macigno.
Il bersaglio preferito di Prescott sarà ancora una volta il formidabile Cee Dee Lamb che nella passata stagione ha demolito più o meno tutti i record in carriera ed ha terminato la regular season con 135 ricezioni (leader della NFL) per 1749 yard e 12 mete.
Opposto all’ex Oklahoma ci sarà Brandin Cooks la cui prima stagione in casacca Cowboys, terminata con 54 ricezioni per 657 yard, è stata un po’ al di sotto delle aspettative, mentre il receiver numero 3 sarà quel Jalen Tolbert che sembra pronto per prendere il posto di Michael Gallup, lasciato andare in estate e ritiratosi poco dopo aver firmato con i Raiders alcune settimane fa. Tolbert ha visto un incremento di oltre il 40% negli snap in cui è stato impiegato rispetto alla stagione da rookie e, visto che la dirigenza dei Cowboys ha finora deciso di non ingaggiare nessun altro veterano, è chiaro che è atteso ad un ulteriore salto di qualità. Del gruppo di ricevitori fanno parte anche KaVontae Turpin, che però è soprattutto il miglior ritornatore in maglia Cowboys, poi Jalen Brooks e Jalen Cropper.
Nel ruolo di tight end titolare i Cowboys schierano uno dei giovani più promettenti nel ruolo, vale a dire Jake Ferguson che con le 71 ricezioni messe a segno nel 2023 non ha fatto rimpiangere Justin Schultz, passato la scorsa stagione a Houston. La prima riserva sarà Luke Schoonmaker, che nel suo anno da rookie ha ricevuto appena 8 palloni e che ha vissuto una offseason particolarmente travagliata a livello fisico. Peyton Hendeshot è invece il terzo tight end ma più che altro è un bloccatore aggiunto sulla line of scrimmage.
Il gruppo runner dei Cowboys ha riabbracciato un vecchio amico, visto che è tornato in maglia blu-argento Ezekiel Elliott dopo l’esperienza con i Patriots. Sicuramente Elliott non è più l’atleta davvero temibile di alcuni anni fa ma è ancora un portatore di palla solido oltre ad essere il miglior bloccatore fra i runner ed un’arma sempre pericolosa per le ricezioni fuori dal backfield.
Per il resto, perso il titolare del 2023 Tony Pollard finito a Tennessee, il backfield dei Cowboys è completato dal veterano Royce Freeman, reduce da una discreta stagione in casacca Rams dopo aver cambiato tre maglie in due anni, e dai giovani Rico Dowdle e Malik Davis. Dowdle ha corso 89 volte nella passata stagione con la buona media di 4,1 yard a portata e dovrebbe essere lui a contendere il ruolo di leading runner a Elliott. Del mix fa inoltre parte anche lo scattante Deuce Vaughn che dopo una stagione di esordio difficile, in questo avvio di preseason è stato provato anche in qualità di slot receiver.
Dopo anni di relativa stabilità, il 2024 si presenta con non pochi punti interrogativi per una linea offensiva che per la prima volta dal 2011 non potrà più contare sul tackle Tyron Smith, mentre anche il centro Tyler Biadasz ha cambiato aria. I due tackle titolari dovrebbero dunque essere a destra un Terence Steele che cercherà di ritrovare la forma del 2022 dopo una passata stagione sottotono, e a sinistra il rookie Tyler Guyton. Il prodotto di Oklahoma ha sicuramente mezzi fisici notevoli ma il tempo necessario per l’ambientamento in NFL è una grande incognita.
Le guardie saranno a destra il formidabile Zack Martin e a sinistra quel Tyler Smith che due anni fa fu scelto per sostituire il quasi omonimo Tyron Smith e che invece ha dimostrato di trovarsi più a suo agio all’interno della linea. Per il posto da centro titolare sono in lizza Brock Hoffman che in questo scorcio di training camp sembra decisamente migliorato rispetto allo scorso anno, ed il rookie Cooper Beebe con il primo che sembra essere in pole position grazie ad un pizzico di esperienza in più.
DEFENSE
Il nuovo defensive coordinator Mike Zimmer porterà una maggiore varietà di schemi rispetto al suo predecessore Dan Quinn sia a livello di coperture, con un utilizzo maggiore delle cover 2 e cover 4, sia a livello di movimento delle safeties. Vedremo se questo sarà sufficiente per migliorare un reparto che nel 2023 è comunque stato il quinto per punti subiti e yards concesse.
A trentadue anni l’end Demarcus Lawrence rimane probabilmente il più forte dei linemen contro la corsa ma i 4 sack messi a segno nel 2023 sono stati davvero pochini. Dalla parte opposta ci sarà il pericolo pubblico numero 1, vale a dire Micah Parsons, che in tre ani di NFL ha già all’attivo 40 sack, 89 hit sui qb avversari e tre convocazioni al Pro Bowl. Alle loro spalle non mancano i punti interrogativi poiché, persi Dorance Amstrong e Dante Fowler che hanno seguito Quinn a Washington, i Cowboys dovranno fare a meno anche del promettente Sam Williams che ha subito un grave infortunio al ginocchio sinistro a fine luglio. Dal recente draft è comunque arrivato al secondo giro un giocatore davvero interessante come Marshawn Kneeland mentre recentemente sono stati messi sotto contratto anche l’esperto Al-Quadin Muhammad e l’ex Commanders Shaka Toney che potrebbero spingere fuori rosa quel Viliami Fehoko il quale, scelto al quarto giro nel 2023 non ha convinto né nel suo anno da rookie né in questa offseason.
I due defensive tackle titolari saranno invece Osa Odighizuwa e Mazi Smith. Il primo è diventato un giocatore solido in grado di dare il suo contributo anche sulla pass rush mentre Smith, prima scelta della passata stagione, ha invece nel complesso deluso, “contribuendo” ai soliti problemi contro la corsa della difesa in blu. Un anno di esperienza non può che giovare all’ex Michigan ma il margine di errore in questo 2024 sarà molto più limitato. Le prime riserve dei tackle dovrebbero essere l’esperto Chauncey Golston, giocatore utile anche in pass rush, il rookie Justin Rogers e Carl Davis.
Con l’arrivo di Zimmer i Cowboys torneranno ad uno schieramento base 4-3 con Parsons schierato come end, e uno dei compiti più delicati per il coaching staff sarà trovare i giusti interpreti per il ruolo di linebacker, che nella passata stagione è stato un tallone di Achille per i texani.
In mezzo giocherà il veterano Eric Kendricks, vecchia conoscenza di Zimmer che lo ebbe alle sue dipendenze a Minnesota mentre ai suoi lati ci saranno Damone Clark che torna nella posizione più congeniale di weak side linebacker, e DeMarvion Overshown sul quale la dirigenza Cowboys ripone molte aspettative dopo che l’ex Texas ha perso tutta la sua stagione da rookie per un problema al ginocchio sinistro. Damien Wilson dovrebbe essere la riserva di Kendricks mentre il rookie Marist Liufau sarà la prima riserva sull’esterno.
Con il rientro di Trevon Diggs dall’infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro patito in allenamento dopo appena due gare nel 2023 e l’esplosione di DaRon Bland, reduce da una stagione da nove intercetti di cui cinque riportati in meta, i Cowboys possono vantare una delle migliori coppie di cornerback della lega, anche se naturalmente ci sarà da vedere quanto impiegherà Diggs a ritornare realmente in piena efficienza fisica e “mentale” dopo lo stop. Lo slot corner sarà quel Jourdan Lewis che ha vissuto alcune stagioni sulle montagne russe fra problemi fisici e rendimento incostante, e che anche nel 2023 non ha certo convinto. Eric Scott e un Andrew Booth alla ricerca di un riscatto dopo aver decisamente deluso nei due anni ai Vikings (è stata una seconda scelta nel 2022), dovrebbero essere le due prime riserve con la dirigenza che ha deciso di non confermare il veteranissimo Stephon Gilmore che non aveva affatto demeritato nella passata stagione. Ancora da tenere sott’occhio il rookie quinta scelta Caelen Carson che ha fatto molto bene in allenamento fin qui.
Le safety titolari saranno Malik Hooker e Donovan Wilson, due certezze in copertura, ma anche Juanyeh Thomas ha dimostrato di poter tenere egregiamente il campo. Curioso sarà vedere dove i Cowboys utilizzeranno Markquese Bell che nella passata stagione era stato spostato da safety a linebacker con risultati incoraggianti ma che dalle prime indicazioni di questo 2024 dovrebbe tornare nel ruolo originario.
SPECIAL TEAM
All’ottimo punter Bryan Anger, i Cowboys hanno aggiunto il kicker Brandon Aubrey che ha iniziato la sua carriera NFL lo scorso anno convertendo i primi 35 field goal consecutivi meritandosi la convocazione al Pro Bowl. Aubrey in realtà non è il “solito” rookie poiché ha ventinove anni ed un passato da calciatore professionista oltre a due stagioni in USFL con i Birmingham Stallions. Anche sui ritorni la squadra con la stella sul casco è in ottime mani grazie alla presenza di KaVontae Turpin.
COACHING STAFF
Quinto anno sul ponte di comando per un Mick McCarthy che con i suoi Cowboys ha vinto 36 gare nelle ultime tre stagioni. Per rimpiazzare Dan Quinn come coordinatore difensivo è stato scelto un guru del reparto con esperienza come head coach come Mike Zimmer. Molto quotati sono anche il coach della linea offensiva Mike Solari, al suo trentacinquesimo campionato NFL e quello degli special teams John Fassel mentre bene ha fatto al suo esordio come offensivo coordinator a Dallas il figlio d’arte Brian Schottenheimer
Record previsto: 12-5
I nostri voti
Offense - 7.5
Defense - 8
Coaching staff - 8
7.8
I tifosi dei Cowboys sono ormai stanchi del ritornello “squadra forte ma incapace di vincere nei playoff”. Se questo dovesse essere l’esito pure in questa stagione però difficilmente McCarthy riuscirà a restare in sella anche nel 2025.
Gran bell’articolo, molto dettagliato, complimenti.