La strada verso il Draft: Blake Corum

Anche se seguite solo di sfuggita il college football, siamo certi che il nome di Blake Corum non vi giunge nuovo. Stiamo parlando di uno dei giocatori più elettrizzanti dell’ultima stagione collegiale, uno di quelli di cui si è parlato maggiormente e, soprattutto, uno dei più vincenti. Blake Corum ha vinto il titolo nazionale con Michigan, venendo votato MVP della partita; ha segnato il touchdown decisivo nell’iconico Rose Bowl, stabilendo il record per più touchdown segnati nella storia dell’ateneo (58); è stato l’unico giocatore di college football ad aver varcato la end zone in ogni partita giocata nell’ultima stagione; ed è stato votato nel first team All-American per due anni consecutivi. Un curriculum decisamente invidiabile.

Blake Corum è un running back compatto, con un fisico da torello e un baricentro basso che gli regalano una grande capacità di resistenza ai contatti e di equilibrio. È devastante negli spazi stretti, dove fa valere il suo scatto e i repentini cambi di direzione. Agile lateralmente e bravissimo ad usare il “leverage” per superare i linebacker, ha esperienza in tutti gli schemi di corsa.

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Macchina da yard e touchdown, soprattutto in situazioni di corto yardaggio e in spazi stretti, dove è uno dei migliori nel ruolo ad identificare la via di corsa. Ha una mentalità da work-horse, macina contatti senza paura ed è una spina nel fianco costante per la difesa avversaria. Difficilissimo da placcare, ha una volontà di ferro ed un ottimo leader e compagno di squadra. Come bloccatore sa il fatto suo, abilità che potrebbe permettergli di stare in campo per i 3 down, e come ricevitore ha lasciato intravedere sprazzi di efficacia, pur essendo stato chiamato in causa poche volte.

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Per quanto Corum abbiamo dominato a livello NCAA, ci sono alcune caratteristiche del suo gioco che mal si sposano col mondo dei professionisti. Non è uno specialista delle corse in campo aperto, la maggior parte dei suoi touchdown è arrivata da situazioni di 5 o meno yard, perchè la velocità è nella media e non ha grande creatività nei cambi di direzione in spazi larghi.

Quando perde velocità non la riguadagna facilmente ed è ancora grezzo come ricevitore, avendo un route tree limitato ai check-down. La forza fisica è nella media, contro difensori più grossi c’è qualche dubbio che possa essere efficace come al college. Soprattutto preoccupa la sua durabilità: ha corso tanto al college, macinando già parecchi chilometri, e nel 2022 ha subito un infortunio grave al ginocchio.

In sintesi Corum è sicuramente un giocatore interessante, ma che in NFL potrebbe essere relegato ad un ruolo secondario. È un running back affidabile e produttivo, che potrebbe segnare tanti touchdown, ma per diventare completo ha bisogno di rifinire la sua capacità di riconoscere i blitz e il sistema di blocchi e, soprattutto, aggiungere qualche traccia al suo bagaglio, per potere giocare tutti i down e non essere limitato ad un ruolo da specialista.