Un tuffo all’interno del nuovo Coaching Staff dei Buffalo Bills

Complice una 2° metà di stagione oggettivamente entusiasmante, culminata con la conquista del trono della AFC East per il 4° anno consecutivo, l’HC Sean McDermott è stato riconfermato al timone dei Buffalo Bills anche nel 2024, a maggior ragione vista l’estensione contrattuale firmata solamente lo scorso giugno, quella che lo legherà alla franchigia (almeno sulla carta) fino al termine della stagione 2027.

A subire un restyling è stato però il Coaching Staff alle sue dipendenze, essendo diverse le figure che sono subentrate o sono state promosse all’interno dell’organizzazione, sintomo della volontà manifestata dallo stesso HC di volersi nuovamente focalizzare maggiormente sulla gestione globale dell’intera organizzazione, delegando quasi totalmente la conduzione dei vari reparti ai propri assistenti.

Il primo movimento, per intenderci quello annunciato il 28 gennaio, è stata la quantomai prevedibile conferma di Joe Brady nella posizione di OC.  Il novembre scorso, Brady, precedentemente assunto come QB Coach nella primavera del 2022, era infatti stato nominato come Offensive Coordinator ad interim in seguito al licenziamento di Ken Dorsey, rimosso dall’incarico come diretta conseguenza di un inizio di stagione a dir poco altalenante, nel quale aveva palesato enormi difficoltà nella conduzione dei drive (e soprattutto nella conclusione degli stessi), nell’adattamento alle peculiarità delle difese avversarie e soprattutto negli “in-game adjustment”.  Il record di 5-5 con il quale la squadra aveva aperto la Regular Season pareva infatti rispecchiare pedissequamente le difficoltà palesate da Josh Allen e compagni fino a quel momento.

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Sebbene la produzione offensiva, quantomeno dal punto di vista meramente statistico, non parrebbe essere migliorata in maniera così netta nel passaggio tra Dorsey e lo stesso Brady, è innegabile come l’approccio maggiormente pragmatico del nuovo OC abbia contribuito in maniera decisiva alla “streak” di 5 vittorie consecutive con la quale la quale i Bills avevano portato a termine la Regular Season, per poi sbarazzarsi in maniera abbastanza agevole dei malcapitati Steelers nel Wild Card Game, prima dell’ennesima scottante eliminazione patita per mano di Mahomes e compagni nel seguente Divisional Round, nonostante una Offense capace di mettere a ferro e fuoco per oltre 3 quarti l’arcigna difesa orchestrata dal DC Steve Spagnuolo, una delle più spiccate menti difensive attualmente in circolazione nel panorama NFL.  

I 27 punti mediamente prodotti nelle ultime 9 partite stagionali, raggiungendo quota 30 punti in 4 di esse e vincendone ben 7, rappresentano l’ottimo biglietto da visita con cui Joe Brady varcherà le soglie della facility nell’ormai imminente Offseason, nonché il punto di partenza da cui iniziare a costruire.

Il 34enne originario della Florida, salito alla ribalta nel 2019, l’anno in cui aveva rivestito la carica di passing game coordinator nella LSU dei record (quella di Burrow, Chase e Jefferson per intenderci), sarà sicuramente voglioso di riscatto dopo la precedente bruttissima parentesi come OC in quel di Carolina nel biennio 2020-21, mestamente conclusasi con il licenziamento patito quando mancavano appena 5 partite dal termine della Regular Season del 2021.

È però innegabile come Il giovane Coach non fosse stato sicuramente aiutato dalla presenza in cabina di regia di un QB mediocre come Sam Darnold, nonché di un Christian McCaffrey, forse il RB più dominante dell’intera lega, figurato in campo in appena 7 partite.  In quel di Buffalo ritroverà Josh Allen, uno dei 4-5 QB migliori dell’intera lega, come pure un manipolo di pass catcher sicuramente affidabile, un RB in ascesa come James Cook e una linea offensiva apparsa decisamente solida per la quasi totalità della stagione appena trascorsa.

Strettamente correlata alla conferma di Brady, tanto per la posizione che andrà a ricoprire quanto altrettanto per il background, vi è la nomina di Robert Curry nella posizione di QB Coach. Curry, 44 anni, è reduce da ben 8 stagioni all’interno dell’organizzazione Saints, nelle quali ha ricoperto le più svariate cariche: Offensive Assistant, WR Coach, QB Coach e Passing Game Coordinator. Con Joe Brady aveva condiviso la presenza nello Staff di Sean Payton tra il 2017 e il 2018, essendo stati all’epoca entrambi Offensive Assistant.  Quando WR Coach nel 2019, Curry “guidò” un certo Michael Thomas nella produzione di 149 ricezioni (leader dell’intera lega), 1.725 receiving yard (anche in questo caso leader NFL) e 9 TD.

La seconda mossa, tanto cronologicamente quanto altrettanto per importanza, è stata la promozione di Bobby Babich nel ruolo di Defensive Coordinator, una carica rimasta sostanzialmente vacante (almeno sulla carta) nella passata stagione, dal momento che era stato lo stesso Sean McDermott ad occuparsi in prima persona tanto della gestione globale del reparto difensivo quanto altrettanto del Play Calling, in seguito alla dipartita del 6th year DC Leslie Frazier. 

Babich, recentemente intervistato anche da Packers, Giants e Dolphins per il medesimo ruolo, può, a detta dei più, essere considerato come una delle più spiccate menti difensive emergenti, in virtù di un curriculum non indifferente. Entrato a far dell’organizzazione Bills nel 2017, essendo stato assunto come Assistant DB Coach, ha costruito le sue fortune rivestendo la carica di Safety Coach dal 2018 al 2021, contribuendo in maniera netta nello sviluppo della coppia Hyde-Poyer, ben presento divenuta il tandem di safety più forti e meglio amalgamate dell’intera NFL, come comprovato dall’essere stati rispettivamente nominati nel 2nd e nel 1st Team All-Pro al termine della Regular Season del 2021, quella conclusa dalla difesa dei Bills al 1° posto per totale defense, passing yard e passing yard x play concesse.

Sono state però le più recenti 2 stagioni, quelle che lo avevano visto ricoprire la carica di LB Coach, ad averlo consacrato in maniera definitiva.  Se nel 2022 aveva contribuito alla definitiva esplosione di Matt Milano, nominato nel 1st Team All-Pro dopo aver guidato la squadra con 99 tackle, 12.5 TFL, 3 intercetti e 2 fumble recuperati, nella stagione appena trascorsa è riuscito, se possibile, a fare ancora meglio, sviluppando in maniera egregia il 2nd year LB Terrell Bernard (143 tackle, 10.0 TFL, 6.5 sack), nonché sopperendo all’assenza dello stesso Milano (“out” a partire dal match di week 5) mediante l’inserimento nella starting lineup del 4th year LB Tyrel Dodson, un UDFA quasi esclusivamente utilizzato negli ST e prontamente divenuto un chiaro contributore in particolar modo in run defense.

L’unica questione ancora in essere è quella relativa al titolare del play-calling, chiaramente nelle mani di Sean McDermott nella passata stagione ma precedentemente sempre spettante al DC in carica, Leslie Frazier nel caso specifico. L’intenzione di McDermott potrebbe verosimilmente essere quella di tornare nuovamente ad affidare la chiamata dei giochi al neo-DC, sebbene ancora totalmente privo di esperienza, al fine di potersi focalizzare maggiormente sulla gestione globale della squadra.  Essendo Babich appena 40enne, i Buffalo Bills si affacceranno alla stagione 2024 con la coppia OC-DC più giovane dell’intera lega, sintomo della chiara volontà di voler voltare pagina, “ammodernare” la gestione di entrambi i reparti, introdurre idee nuove e rimanere al passo con i tempi in una NFL in continuo “mutamento”.  

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Di riflesso, la più diretta conseguenza della promozione di Bobby Babich è ovviamente stato l’annuncio di Al Holcomb come nuovo LB Coach dei Bills, lasciando di fatto la posizione vacante solamente per pochissimi giorni.  Il 53enne Newyorkese, precedentemente entrato a far parte del Coaching Staff come Senior Defensive Assistant all’alba della stagione appena trascorsa, aveva già precedentemente ricoperto la carica di LB Coach in quel di Carolina nel quinquennio 2013-2017, contribuendo chiaramente nella formazione e nello sviluppo di una delle coppie di LB più dominante dell’ultimo decennio, quella composta, manco a dirlo, da Luke Kuechly e Thomas Davis.

Se da una parte, Luke Kuechly aveva le stigmate del predestinato, come comprovato dall’essere stato selezionato addirittura con la 9th Overall Pick al Draft del 2012 (DOPY l’anno successivo), dall’altra, fu in grado di trasformare un “signor nessuno” come Thomas Davis in un LB meritevole della convocazione a 3 Pro Bowl consecutivi (2015-2017) nonché dell’elezione nel prestigioso 1st Team All-Pro al termine della stagione 2015.  Come se non bastasse, tra le fila dei Panthers ha anche rivestito (seppur per brevissimo tempo) la carica di DC ad interim, come diretta conseguenza della nomina di Steve Wilks come interim HC in seguito al licenziamento di Matt Rhule nel corso della Ragular Season del 2021. 

La promozione di Babich ha, inoltre, con tutta probabilità influito sulla decisione di Eric Washington, il DL Coach nelle ultime 4 stagioni (nel 2023 aveva anche ricoperto la carica di Assistant HC), di accettare l’offerta fattagli pervenire dai Chicago Bears, dei quali è divenuto il nuovo Defensive Coordinator. Washington, già DC ai Panthers nel biennio 2018-19, era, al pari dello stesso Babich, uno dei principali candidati per il posto lasciato momentaneamente vacante dall’addio di Frazier alla vigilia della passata stagione.  Nonostante potesse già contare su una certa esperienza nella posizione, nonché fosse reduce da una eccezionale stagione, come comprovato dal fatto che la difesa dei Bills aveva terminato la Regular Season al 4° posto per n° di sack prodotti (54), IL Front Office ha preferito puntare su un allenatore più giovane e, se possibile, più innovativo, spingendo di fatto Washington alla ricerca di una nuova avventura.

Questa “reazione a catena” ha portato alla nomina di Marcus West come neo-DL Coach. Si è di fatto trattata di un’altra mera promozione interna, dal momento che il 43enne originario del Mississippi aveva precedentemente ricoperto l’incarico di Assistant DL Coach nell’ultimo biennio. Prima di approdare in quel di Buffalo, poteva contare solamente esperienza a livello Collegiale, avendo allenato, tra le altre, le DL di Minnesota (2018) e Charlotte (2019-21), tra le cui fila aveva anche rivestito la carica di Co-Defensive Coordinator.  Nel 2019 aveva giocato un ruolo cruciale nella definitiva consacrazione del rusher Alex Highsmith, poi scelto dagli Steelers con la 102nd Overall Pick, sull’onda lunga di una stagione semplicemente mostruosa da 21.5 TFL, 15.0 Sack, 9 ulteriori QB hit e 51 pressure complessive.

L’ultima aggiunta al Coaching Staff difensivo dei Bills, quantomeno in ordine cronologico, è stata quella di Jahmile Addae nello spot di DB Coach. Nemmeno 40enne, è sostanzialmente andato a riempire il “vuoto” venutosi a creare in seguito all’addio di John Butler, il DB Coach nelle ultime 6 stagioni, anch’esso probabilmente scottato dalla mancata promozione come neo-DC.  L’aggiunta di Addae appare, almeno sulla carta, parecchio interessante, sebbene si tratti di un allenatore totalmente privo di esperienza a livello NFL, avendo speso la bellezza di 17 anni lungo le sideline della NCAA. Minnesota, West Virginia, Georgia e Miami sono solamente le ultime 4 tappe presenti sul suo curriculum. Addae è considerato un eccellente “sviluppatore” del materiale umano messogli a disposizione.  La Safety del Hurricanes Kamren Kinchens ne è l’ultimo esempio lampante, essendo, nel giro di appena 3 anni, passato dall’essere un 3 star prospect in uscita dall’high school al divenire un potenziale 1st rounder al prossimo Draft, complici gli 11 palloni intercettati (di cui 2 pick-six) nelle ultime 2 stagioni.  Il suo curriculum vanta anche lo sviluppo di un certo Antoine Winfield Jr, attualmente una della Safety più talentuose e complete dell’intera NFL.

Il Coaching Staff dei Bills parrebbe ormai completato, salvo ovviamente qualche inaspettato colpo di coda. Il comun denominatore appare uno e uno soltanto: la gioventù, con tutti gli annessi e connessi del caso. Sean McDermott e i suoi “ragazzini terribili” sono pronti a stupire.

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