Giochi riaperti nella NFC South! (Tampa Bay Buccaneers vs Atlanta Falcons 29-25)

Nella week 14 della NFL ad Atlanta i padroni di casa sfidavano i Tampa Bay Buccaneers per la testa della NFC South Division, anche se entrambe le squadre navigano nella mediocrità e l’unica possibilità di arrivare ai playoff è vincere il proprio raggruppamento; gli ospiti dovevano ancora rinunciare a White (LB) e Dean (CB) a cui si aggiungeva Vita Vea (DT) leader della squadra in sack. Anche i Falcons lamentavano le principali assenze in difesa, con Okudah (CB) e Onyeamata (DT)

I Buccaneers iniziano in attacco ma nel primo drive non vanno oltre al calcio di McLaughlin (3-0) dopo essere arrivati, con la solita fatica, sulle 37 yard difensive di Atlanta. I Falcons, al contrario, sono molto più efficaci nel muovere la palla con le corse di Robinson e Allgeier e i lanci di Ridder per London e Pitts ma, arrivati a 2 yard dalla end zone devono accontentarsi del FG di Koo per il momentaneo pareggio (3-3) Dopo uno sterile drive di Tampa (3 and OUT) il primo quarto si conclude con Ridder che lancia un sanguinoso intercetto ad opera di Davis sulle proprie 8 yard. Da qui è lo stesso Mayfield che segna il touchdown (10-3) che apre il secondo quarto. Ma la squadra di coach Arthur Smith impiega poco tempo a entrare nella metà campo avversaria (con una ricezione di London per 22 yard) e subito dopo a violare la end zone con un lancio di Ridder per 36 yard ricevuto dal TE Pitts (10-10). Nel possesso successivo Tampa gioca un quarto down e 2 yard da prendere a metà campo ma la corsa di White non ha successo e Atlanta ritorna ad avere l’ovale ma non sfrutta adeguatamente l’ovale con l’errore al calcio (50 yard) di Koo e il punteggio resta invariato. L’attacco di Tampa dimostra tutti i suoi limiti con un altro “3 and OUT” e rida l’ovale ai Falcons sulle loro 8 yard; nel primo gioco Ridder viene placcato da Winfield in end zone e il successivo fumble viene ricoperto dal FB Smith sempre in end zone, provocando così una safety a vantaggio del team della Florida (12-10). Il primo tempo si conclude con un altro tentativo di calcio, e un altro errore, di Koo sempre da metà campo.

L’inizio del secondo tempo vede gli attacchi imbrigliati dalle opposte difese e i drive conclusi con punt si ripetono per entrambe le squadre. Con meno di 10 minuti da giocare nel terzo quarto Mayfield orchestra un lungo drive con protagonisti i RB White ed Edmonds e con Evans che è autore di quella che sarà la sua unica ricezione dell’intero match (!!); dalle 30 yard Mayfield trova White con un lancio corto laterale che il RB trasforma in uno slalom tra le maglie della difesa di casa fino al touchdown del 19-10. Si arriva così al quarto finale con i Falcons che grazie alle corse di Robinson arriva fino alle 3 yard dalla end zone dove lo stesso Robinson entra, riavvicinando le due squadre nel punteggio (19-17). I Buccaneers si affidano quasi totalmente al gioco su corsa, sempre con White e Edmonds e un lancio incompleto di Mayfield su Evans costringe il team di coach Bowles al calcio del 22-17. Un lancio lungo su London (45 yard) e tre corse di Allgeier sono sufficienti a riportare in red zone i Falcons da dove Ridder con una corsa personale va in touchdown (22-25 dopo la trasformazione da 2 di London). Con poco più di 3 minuti il match sembra destinato con una vittoria di Atlanta, ma Mayfield, nonostante la giornata non positiva per le sue statistiche, guida i suoi nel tentativo di ribaltare il match; una ricezione per 32 yard di Godwin avvicina i Buccaneers alla end zone e Mayfield trova il suo TE Otton per il touchdown del definitivo sorpasso (29-25) anche se nell’ultimo e disperato tentativo il duo Ridder/London porta il team della Georgia fin sulle 3 yard di Tampa ma il cronometro va a zero e mortifica la possibile rimonta dei padroni di casa.

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I Falcons contavano molto su questo scontro diretto per allungare nella leadership della division e hanno quasi realizzato la loro volontà. Ridder non ha avuto una giornata eccelsa (26/40 347 yard con 1 TD e 1 intercetto e 3 sack subiti) ma ha sempre guidato fermamente i suoi, anche con iniziative personali (15 yard e 1 TD su corsa) Il tanto atteso rushing game di Atlanta non è stato all’altezza con Allgeier (40 yard in 9 portate) davanti a Robinson (10 corse per 34 yard e 1 TD) Il vero protagonista offensivo tra i padroni di casa è stato Drake London (10 ricezioni per 172 yard) a cui è mancato solo la segnatura personale per incorniciare una prestazione maiuscola! Nel gioco aereo anche Pitts (57 yard in 3 ricezioni e 1 TD) e Robinson (5 per 54 yard) hanno dato il loro contributo. L’attacco è stato superiore agli ospiti in yard totali (434) e in primi down conquistati (23) anche se pesano enormemente i due errori di Koo nei tentativi di FG dalla lunga distanza. La difesa ha tenuto gli avversari sotto le 300 yard totali conquistate; Ellis (ILB) e Bates (DB) sono stati tra i migliori giocatori del reparto difensivo rispettivamente con 10 e 9 tackle totali.

I Buccaneers hanno ancora una volta mostrato tutti i loro limiti e difetti, sia in attacco che in difesa, ma hanno avuto il merito di non mollare mai e credere alla vittoria fino alla fine. Come detto, Baker Mayfield non ha avuto una giornata positiva nei numeri (14/29 144 yard e 2 TD con 1 sack) ma ha dimostrato sempre un gran carattere e una voglia che a molti suoi compagni sembra mancare in questa stagione. Nel gioco su corsa White ha ben figurato (25 corse per 102 yard oltre alle 33 yard ricevute e 1 TD) questa volta ben affiancato da Edmonds (40 yard in 8 portate) che ha dato dei vitali giochi di riposo a White. Il reparto ricevitori questa volta è sembrato mancare, con Evans (1 ricezione su 6 target!) e Godwin (5 ricezioni su 11 target per 53 yard) che sono sembrati fuori sync con Mayfield. Nota di merito per Otton (2 ricezioni per 16 yard) autore del TD della vittoria a 31 secondi dal termine.

L’attacco guidato da Canales ha comunque fatto fatica (16 primi down e 290 yard totali) con più terreno guadagnato su corsa (148) che su passaggio (142) cosa veramente insolita per Tampa, squadra che basa il suo gioco sui lanci. In difesa, oltre all’ormai costante positiva Winfield (8 tackle, 1 sack e 1 fumble forzato nell’azione della safety) da evidenziare la prestazione di McCollum (9 tackle, 2 passaggi difesi e 1 fumble forzato) Anche il rookie Cancey continua a dare un grande contributo nella pass rush come Britt ha ben sostituito White nel corpo linebacker centrali. Davis (CB) nonostante l’intercetto su Ridder ha continuato a mostrare le sue lacune in copertura lasciando voragini agli avversari fino all’azione finale che poteva costare cara alla propria squadra.

I Falcons (6-7) con la sconfitta hanno perso la testa della division, anche se le possibilità di vincerla e di conseguenza approdare ai playoff restano intatte. Ridder continua a non avere statistiche positive (9 TD e 9 intercetti in stagione) ma sembra possedere abbastanza carattere per guidare un attacco impreziosito da numerosi giocatori di livello, come Robinson, Allgeier, London e Pitts. La settimana prossima Atlanta volerà a Charlotte per giocare contro i derelitti Panthers e anche le rimanenti 3 partite sembrano abbordabili per la squadra di Smith, contro Indianapolis, Chicago e New Orleans, facendo della franchigia della Georgia la favorita per la vittoria della NFC South division. I Buccaneers con una sconfitta avrebbero compromesso quasi senza appello la loro corsa alla testa della division che resta ancora tutta da decidere.

Nella prossima giornata gli uomini di Bowles andranno a giocare nella tundra gelata di Green Bay in un match tutt’altro che facile, sia per fattori climatici ma soprattutto per i ben noti limiti tecnici del team della Florida. E pensare che qualche stagione fa lo stesso match valeva l’NFC Championship e accesso al Super Bowl! Il cammino di Tampa è sicuramente in salita con le partite successive contro Jacksonville, New Orleans e Carolina. Con la vittoria dei Saints contro i Panthers sono ben 3 le squadre in vetta alla division, anche se i Buccaneers sono temporaneamente primi per scontri diretti e differenza punti. Il finale di stagione al Sud si presenta avvincente e pieno di colpi di scena, anche se il livello rimane mediocre. Ma il traguardo finale si chiama PLAYOFF!!

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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