(No) Fly Zone (Miami Dolphins vs Philadelphia Eagles 17-31)

I Philadelphia Eagles vincono il Sunday Night Football battendo i Miami Dolphins e, insieme ai Chiefs, vantano il miglior record della lega con sei vittorie ed una sola sconfitta. Per Miami si tratta invece della seconda partita persa contro un’avversaria diretta al titolo finale, con la prima avvenuta per mano dei Buffalo Bills.

Nella celebre serie TV ‘It’s Always Sunny in Philadelphia’, Frank Reynolds, personaggio protagonista interpretato dal grande Danny De Vito, si lascia andare ad un duro sfogo contro gli Eagles, sottolineando come la squadra lasci sempre i propri tifosi con il morale a terra. Dalla stagione passata sino ad oggi, gli Eagles non hanno mai deluso i propri sostenitori, soprattutto tra le mura dello stadio di casa e quella che era la maledizione di Frank Reynolds sembra essere un ricordo lontanissimo.

Philadelphia sembra, infatti, incapace di perdere; a sconfiggerli ci sono riusciti solamente i New York Jets nella stagione corrente. La sconfitta però non sembra aver avuto nessun impatto per gli Eagles che rialzano la testa e spiccano il volo. La vittoria arriva nonostante il fumble e la pick six di Jalen Hurts, nonostante l’immenso talento offensivo dei Dolphins e nonostante la rimonta degli avversari, completata a pochi minuti dalla fine del terzo quarto.

La copertina della serata se la prende Darius Slay, il cornerback al suo decimo anno nella NFL, e che nella off season era stato vicinissimo a lasciare gli Eagles, intercetta un lancio di Tagovailoa diretto verso Mostert, che aspettava la palla a poche yard dalla end zone avversaria e già pregustava la marcatura personale. La pick di Slay avviene in un momento delicato e decisivo, con i suoi in vantaggio di un solo possesso e il quarto quarto di gioco già inoltrato. La sua presa può considerarsi come il momento che ha cambiato le sorti della partita e coach Sirianni non ha mancato di sottolinearlo, aggiungendo e rimarcando il contributo che il giocatore dà anche fuori dal perimetro di gioco. Darius Slay, insomma, citando proprio l’allenatore italo-americano, ‘has it all”.

Gli Eagles si dimostrano spietati nel possesso che ne consegue e, con una metodica risalita del campo e dovendo ricorrere al brotherly shove per ben due volte, formazione con cui risultano ancora imbattuti, riescono ad avanzare fino alla linea delle 50 yard, da cui Hurts può azionare il braccio.

La caratteristica che forse più impressiona di Jaylen Hurts è la sua calma contagiosa, quasi apatica, come se segnare il touchdown della vittoria a pochi secondi dalla fine o subirne uno facendosi intercettare fossero per lui la stessa cosa. Ogni snap per lui sembra indipendente dal precedente, ogni play è una partita a sé stante, ma, forse, dopo aver lanciato per oltre 40 yard, nonostante il contatto imminente del difensore e la buona copertura sul compagno AJ Brown, anche Hurts avrà realizzato che la partita era messa in ghiaccio. Anche perchè, solamente due play dopo il lancio, Gainwell entra nella end zone e mette la parola fine all’incontro.

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I Miami Dolphins, nella difficile trasferta a cui erano stati messi di fronte, escono con una grande prestazione di forza e carattere. Nonostante i trentuno punti subiti, la difesa è stata solida e organizzata, portando in più di un’occasione gli Eagles a dei negative plays. La fase offensiva è stata infine, come al solito, una macchina quasi perfetta.

Il drive che meglio riassume tutta la pericolosità della squadra della Florida è quello avvenuto a fine primo tempo. Tua Tagovaiola riesce prima a conquistare un primo down convertendo un 3rd and 18, trovando Wilson sulla side line, per un completo di oltre 40 yard.

Completa poi l’opera a meno di un minuto dall’intervallo, lanciando un pallone che scavalca la difesa e cade tra le braccia di un inafferrabile Tyreek Hill che al momento della ricezione si trova già in end zone, realizzando il settimo touchdown personale della sua stagione.

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https://twitter.com/MiamiDolphins/status/1716268941687792126?s=20

Per Miami la sconfitta non rappresenta assolutamente una crisi e la sensazione è che la squadra di coach McDaniels possa rimettersi in carreggiata nella prossima sfida contro i New England Patriots.

Nel corso della stagione, Miami e Philadelphia, potrebbero incontrarsi solamente al Super Bowl, per quello che sarebbe un rematch da non perdersi e probabilmente una delle sfide migliori che la NFL possa offrire.

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Tiberio Favaretto

Entrato, di domenica, in un pub nel West End di Boston per un pranzo veloce, scopre di essere nel locale in cui si trovano i tifosi Bills a guardare la partita, si unisce ai canti e si fa trasportare dall'atmosfera unica e coinvolgente. Ne è tifoso da allora. #LetsGoBuffalo!

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