La Germania batte l’Italia e sale nel gruppo A

Niente da fare per la l’Italia Under 19, che cede ai pari età della Germania per 41 a 12 e chiude al sesto posto il Campionato Europeo di categoria. La partita è stata bella ed equilibrata fino quasi alla fine del terzo quarto, quando i tedeschi hanno cambiato marcia e dominato il resto del match.

Bel sole e temperature ancora decisamente estive a Schwäbisch Hall dove, all’Optima Sportpark, home field dei blasonati Unicorns, è andata in scena domenica pomeriggio la sfida tra Italia e Germania Under 19, valida per il quinto posto (e il passaggio nel Gruppo A) dei Campionati Europei di categoria.

Ottima la partenza dell’Italia, che al secondo drive offensivo buca la difesa tedesca per i primi 6 punti della partita, con un passaggio di Dario Di Girolamo per Fabrizio Longato per il TD pass che sblocca il risultato. Un errore nello snap, però, regala la palla alla Germania, che si invola in endzone per il touchback che vale 2 preziosissimi punti e gela immediatamente l’entusiasmo sulla sideline azzurra. Molto reattiva la nostra difesa, che concede pochissimo agli avversari per tutto il primo quarto di gioco, mettendo forte pressione al giovane QB tedesco Finn Falk e costringendo l’offense teutonica a ripetuti calci di allontanamento.

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Il secondo quarto inizia in modo opposto, perché il primo errore difensivo della giornata consente alla Germania di chiudere il down al quarto tentativo in red zone, e a segnare subito dopo con una bella corsa di Chrisman Kyei, che poi si incarica anche della trasformazione da due punti: 10 a 6 Germania. Tante difficoltà per gli Azzurrini in questa seconda frazione di gioco, sia in attacco che in difesa e Nazionale Tedesca che sembra aver preso le misure al team italiano, imponendo il proprio gioco, efficace soprattutto nelle corse e una fisicità superiore. A meno di 5 minuti dall’half time, la Germania raddoppia, con la ricezione in touchdown di Tyler Foster e la trasformazione ancora una volta da due punti di Emil Fuchs: 18 a 6.

Coach Longhi chiama i suoi ad una reazione e questa arriva sull’asse Di Girolamo-Enrico Zanicotti, dopo un ottimo drive offensivo e alcune giocate di pregio dello stesso QB italiano. Purtroppo, ancora una volta la trasformazione non riesce e l’Italia resta ad una lunghezza di distanza dalla Germania: 18-12. Le squadre vanno negli spogliatoi per l’intervallo di metà incontro a punteggio invariato, ma con la difesa azzurra che era riuscita nuovamente a costringere gli avversari al punt.

Terzo quarto dominato in gran parte dalle difese e tedeschi che riescono nuovamente ad andare in touchdown solo a 4 minuti dal termine del periodo con una corsa di Lars Michel. A segno anche la try e il punteggio si fissa sul 26 a 12 per la Germania.

L’attacco azzurro fatica ad avanzare la palla, con Di Girolamo impreciso e perennemente sotto pressione e Matteo Bellesi (al quale è stato affidato gran parte del running game azzurro) che non riesce più a trovare varchi nel muro tedesco. La stanchezza e un po’ di nervosismo complicano le cose e fioccano le flag contro la squadra italiana, annullando le poche pregevoli opportunità a disposizione dell’attacco in questa fase di gioco.

Inizia l’ultimo quarto con l’Italia ancora una volta costretta al punt. Pochi minuti sono invece sufficienti perché i tedeschi aumentino il proprio vantaggio, grazie ad una corsa di Emil Fuchs che si invola per 32 yard, intoccato, fino in endzone. Questa volta la trasformazione è su calcio e anch’essa a segno: 33 a 12.

I giovani azzurri di coach Longhi ammainano bandiera bianca, lasciando via libera agli avversari che dilagano: TD pass di oltre 60 yard del QB Finn Falk per Cem Kahveci e body language chiarissimo dei nostri, quando mancano 6 minuti al fischio finale: 39-12.

Una safety arrotonda a 41 il vantaggio della Germania, con Di Girolamo colpito duramente ad un braccio e costretto a lasciare il campo al punting team all’interno della propria endzone. La partita termina qui, con i tedeschi che potrebbero anche incrementare il vantaggio ma scelgono (con grande fair play) di chiudere con la victory formation e l’abbraccio agli avversari.

Se la vittoria della Germania era probabilmente prevista, il risultato finale (41 a 12) punisce forse un po’ troppo duramente la nostra Nazionale, apparsa a lungo decisamente in partita e ottimamente messa in campo dal coaching staff azzurro. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma la giovane età di gran parte degli atleti schierati a roster fa ben sperare per il futuro di questa Nazionale che oggi si è dovuta inchinare davanti ad una Squadra destinata a tornare ai vertici del movimento europeo, dopo un’assenza di diversi anni dovuta alle note vicende che avevano portato alla spaccatura in seno alla Federazione Internazionale e alla fuoriuscita della Federazione tedesca da tutte le competizioni europee.

Il punteggio sicuramente non riflette quanto visto in campo – commenta coach Giorgio Longhi. “Nel primo tempo abbiamo giocato meglio noi ed eravamo pienamente in partita. Poi è chiaro che la differenza di valori si è fatta sentire: noi siamo numericamente inferiori alla Germania, che può contare su un vivaio ampissimo, e questo ha determinato la differenza di punteggio. Siamo ancora un passo sotto alle prime 3-4 squadre europee, ma sono certo che il prossimo anno, con la consapevolezza di aver giocato così contro la Germania, scenderemo in campo con la determinazione giusta per vincere contro i prossimi avversari, che saranno la Danimarca o la Finlandia. Ai giovani che entreranno prossimamente nel programma dico lavorate bene con le vostre Squadre, perché sono loro che vi formano. Noi possiamo solo darvi la soddisfazione di giocare con la maglia dell’Italia, e tutti insieme!”.

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Il Campionato d’Europa Under 19 è stato vinto dall’Austria, che ha battuto in finale la Svezia per 42 a 24, portando a termine l’atteso back-to-back, dopo il titolo vinto lo scorso anno. Terzo gradino del podio per la Finlandia, a segno sempre ieri contro la Danimarca per 28 a 22.

Ph. Credits: @Germano Capponi

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