ELF: review di week 13

In week 13 della ELF con la vittoria sui Raiders i Surge si assicurano il diritto d giocare la wild card in casa. Vittoria col brivido dei Vikings contro i sorprendenti Enthroners.

Vienna Vikings – Fehèrvàr Enthroners 21-20

I Vikings vincono mantenendo viva la loro striscia vincente, ma la notizia é che gli Enthroners perdono di un solo punto, segnano tre touchdowns e falliscono nel quarto periodo il field goal del possibile sorpasso. E’ possibile che i viennesi abbiano sottovalutato gli avversari o abbiano avuto un calo di concentrazione, ma quello che é certo é che i magiari hanno giocato una partita eccellente, senza timori reverenziali e facendo scelte coraggiose.

Le statistiche parlano di 357 yard di total offense delle quali 305 sono arrivate dal gioco aereo ben gestito dal QB americano Kevin Doyle e supportato dal WR Tavares Martin che con 12 ricezioni ha preso 168 yard, e da Benjamin Plu con 64 yard in sei ricezioni. Da notare che due dei TD pass sono stati fatti, uno dallo stesso Martin e uno dal RB Kende Rathony, a dimostrazione di una notevole creatività nella gestione del gioco offensivo.

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I Vikings sono stati certamente colti di sorpresa, specialmente all’inizio del secondo tempo e devono alla buona partita della loro difesa se sono riusciti a mantenere il vantaggio accumulato nella prima metà. Ottima anche la partita del team difensivo di Fehèrvàr, che ha messo molta pressione a Christopher Helbig con tre sack e due hurry.

Partono bene i viennesi e al primo possesso offensivo vanno in end zone con un QB sneak di Helbig che in precedenza aveva servito un gran passaggio a Jordan Bouah che era caduto a una yard dalla goal line nella corsa dopo la ricezione. Il primo quarto vede due turnover degli ungheresi, uno per un intercetto di Exavier Edward su un tentativo di passaggio di Doyle, il secondo per la mancata conversione di un quarto e quattro. In entrambi i casi i Vikings non guadagnano punti dal cambio di possesso. A metà del secondo quarto i campioni allungano grazie a un rush si una yard di Karri Pajarinen al termine di un drive di quasi otto minuti imperniato quasi esclusivamente sulle corse del running back finlandese. Con la trasformazione da due punti di Bouah i Vikings si portano sul 14-0.

Sembra l’inizio dell’ennesima marcia incontrastata verso la vittoria, e invece Kevin Doyle costruisce un drive che, a suon di passaggi completi per Martin, Plu ed Erik Madaras, arriva sulla linea della yard e poi si tuffa in end zone per il 14-6. Mancano 27 secondi alla pausa, ma Helbig, tanto per far capire chi comanda, completa prima un pass di 22 yard per Florian Bierbaumer e subito dopo un altro da 38 yard per mandare Bouah in end zone per il 21-6

Il terrzo quarto comincia con Helbig intercettato dalla SS Barnabas Gaspar, ma nel drive successivo Doyle viene a sua volta intercettato da Christoph Kellner. Anche in questa occasione i viennesi non monetizzano e sono costretti al punt che viene “downed” dopo 14 yard e restituisce il football agli Enthroners sulle 36 dei Vikings. Qui Doyle, dopo due passaggi per Rathony e Toth, arrivato sulle 22 di Vienna fa un trick play passabdo a Martin e va aricevere il passaggio del compagno per il TD del 21-12. I viola accusano il colpo e Herbig subisce il secondo intercetto ad opera di Benedek Bodnar che riporta l’ovale sulle 48 dei Vikings. Doyle con un paio di passaggi e con una corsa di Madaras arriva fino alle 12 dove dà l’hand-off a Rathony che a sua volta fa un passaggio in end zone per Martin; segue la trasformazione da due punti per il 21-20.

Gli ungheresi adesso ci credono e conducono un lunghissimo drive che dopo sette minuti li porta sulle 14 dei Vikings dove tentano un field goal che Peter Szoke fallisce. Da qui alla fine le due difese fermano gli attacchi avversari e la partita termina con i Vikings esultanti per lo scampato pericolo e gli Enthroners che rimpiangono i tre calci falliti, un FG e due PAT.

Tirol Raiders – Stuttgart Surge 28-38

I Surge passano ad Innsbruck e si assicurano il titolo di Conference in una partita che ha visto i tirolesi in resistere solo nel primo tempo alla superiorità degli svevi.

I Raiders hanno gestito l gioco d’attacco in modo equilibrato tra corse e passaggi ma, se nel gioco a terra il rendimento é stato buono, con 125 yard in 26 tentativi, lo stesso non si può dire del gioco aereo che ha prodotto solo 174 yard nette su 28 tentativi. Dopo tre partite si può tranquillamente affermare, dati statistici alla mano, che il rilascio di Christian Strong con le conseguenti dimissioni di Jarvis McClam non sia stata una decisione vincente, a meno che dietro non ci siano motivi di carattere disciplinare.

I Surge, a parità di yard corse, hanno avuto un alto rendimento nel gioco aereo con Reilly Hennessey che ha fatto un buon 16 su 28 per 267 yard con la collaborazione del solito Luis Geyer, 100 yard in 3 ricezioni e di Darrell Stewart79 yard e un TD con 6 ricezioni. Ai Raiders non é bastata l’eccellente prestazione di Philip Haun che in cinque ricezioni ha guadagnato 160 yard e segnato 2 TD. Sempre più oggetto misterioso invece Trevon Sidney che dopo tre partite ha ricevuto 8 volte su 20 targets per un totale di 69 yard anche se quella contro i Surge é stata finora la sua miglior performance (3 ricezioni per 38 yard)

Inizio di studio in cui prima i Raiders, poi i Surge, devono calciare un punt poi, al loro secondo turno d’attacco, i Raiders vanno in vantaggio con un rush di 5 yard di Tobias Bonatti dopo che Joe Dolincheck, partito bene, aveva guadagnato poco meno di cinquanta yard con due passaggi per Sidney e Haun. La risposta degli svevi é un field goal di Lenny Krieg da 34 yard.

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All’inizio del secondo quarto Stuttgart riprende il possesso dopo un punt dei tirolesi e dopo sette minuti e quasi settanta yard guadagnate deve ancora ricorrere al piede di Krieg per il field goal da 25 yard del pareggio. Per i Raiders e per Dolincheck é un buon momento: Bonatti corre quattro volte per 10 yard complessive poi, dalle proprie 30, Dolincheck trova Haun che riceve ed entra in end zone per un TD pass da 70 yard. Sembra proprio che Dolincheck abbia ormai preso le redini dell’offense, e invece si tratta dell’ultimo fuoco.

Intanto, poco prima della fine del tempo i gialloblu arrivano al pareggio con una QB sneack di Hennessey al termine di un drive in cui i Raiders, particolarmente fallosi, prendono due penalità per pass interference difensiva e una per una violenza non necessaria.

Il secondo tempo vede gli svevi prendere il largo prima con rush di 13 yard di Nicolas Khandar, poi, dopo un three & out dei neroargento, con un run di 2 yard di Hennessey. La risposta dei tirolesi é un turnover on down quando Dolincheck fa un incompleto sul quarto e sette dalle 10 di Stuttgart e il successivo drive dei Surge si chiude con un altro touchdown di Hennessey che passa la gol line da una yard per il 32-12. Nel frattempo siamo entrati nell’ultimo quarto e la partita é ormai virtualmente chiusa, main pieno “garbage time” succede di tutto. Dolincheck, che alterna giocate improbabili ad improvvisi pezzi di bravura, si inventa un gran passaggio per il fido Philip Haun che riceve e segna un TD da 45 yard per il 32-20. Per non essere da meno Hennessey risponde con un pass da 41 yard per Darrell Stewart per il 38-20, ma prima della chiusura i Raiders alleggeriscono il passivo grazie a un rush di 6 yard di Bonatti per il 38-28 finale.

Milano Seamen – Munich Ravens 29-50

I Ravens passano a Milano sui Seamen che hanno comunque giocato una buona partita e perso anche per i troppi turnovers che hanno spianato la strada ai bavaresi.

Un peccato la scarsa affluenza di pubblico: da Milano, anche per l’ottima location e per lo spettacolo che non é mai mancato, era lecito aspettarsi una partecipazione maggiore.

Il commento completo della partita è disponibile QUI.

Paris Musketeers – Barcelona Dragons 50-9

La crisi dei Dragons sembra non avere fine. Dopo la sconfitta onorevole contro Sruttgart ci si aspettava una prova di orgoglio dei catalani in una sfida da combattere a suon di passaggi, contro un’avversaria sulla carta alla loro portata.

Invece, dopo essere rimasti in partita per un quarto e mezzo, gli spagnoli sono crollati alla fine del secondo periodo e completamente spariti dal campo per tutto il secondo tempo nel quale hanno 95 yard e solo quattro primi down, con un imbarazzante guadagno di sole cinque yard e nessun primo down in tutto il terzo periodo. L’impressione é stata quella di una squadra in disarmo che non vede l’ora di chiudere la stagione mentre i Musketeers, dopo aver meritatamente costruito il loro vantaggio con un bel primo tempo, hanno avuto vita facile per poi dilagare nella seconda parte.

Il gioco aereo dei Dragons, un tempo fiore all’occhiello, é stato pressoché fallimentare, 10 su 35 per 76 yard il bottino di Conor Miller mentre Zach Edwards faceva 18 su 30 per 357 yard e cinque TD pass oltre a correre personalmente 99 yard in 8 portate, a dimostrazione dell’enorme divario prestazionale tra le due squadre.

Partenza soft di entrambi gli attacchi, poi, al secondo possesso, i francesi passano con Kyle Sweet che riceve un TD pass di 55 yard di Edwards. Seguono un punt a testa, poi i Dragons mettono a segno un field goal da 45 yard calciato da Victor Moreno. All’inizio del secondo quarto segnano ancora i Musketeers con un passaggio di 40 yard di Edwards per Hugo Tekedam che, seguito dalla trasformazione da due punti, porta Parigi avanti 14-3. Nel possesso seguente i Dragons sono costretti al punt di Samuel Higgs che arriva sulle 7 di Paris dove Remi Bertellin commette fumble provocato e ricoperto da Like Glenna. Dalle 7 yard Miller serve a Theodore Landström il passaggio in end zone per il 14-9. Poco prima della fine del primo tempo i Musketeers allungano ancora per il TD di Adrià Botella Moreno che riceve da Edwards per un guadagno di 45 yard.

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La partita dei Dragons finisce qui, come abbiamo visto: nel terzo periodo i parigini vanno prima in meta con Jason Aguemon che corre per tre yard, poi segnano un field goal da 22 yard con Benjamin Bono, e poi vanno ancora in end zone con Tekedam che riceve un passaggio di 13 yard. Nell’ultimo quarto, con i Dragons che riescono a malapena a conquistare quattro primi down, i Musketeers vanno in touchdown altre due volte, con Botella Moreno che riceve per 19 yard e con un rush di 36 yard di Chris Voumbo.

 Cologne Centurions – Prague Lions 37-9

I Centurions vincono nel rispetto del pronostico dominando la prima parte della gara, in cui tracciano il divario che conserveranno nella seconda parte. I Lions mettono in mostra un buon gioco aereo per merito del QB americano Tyquell Fields che ha fatto registrare un buon 21 su 32 per 156 yard. Il gioco di corsa invece ha risentito dell’assenza del RB Adam Zouželka e ha prodotto solo 84 yard metà delle quali corse dallo stesso Fields.

I Centurions, a loro volta, hanno privilegiato il gioco aereo ma sono statmolto più efficienti nel running game dove hanno guadagnato 100 yard in 20 tentativi alla bella media di 9,9 yds/carry soprattutto per merito di Gerald Ameln che ha corso per 136 yard e tre TD in sei portate.

I Centurions vanno in vantaggio al loro primo turno offensivo con una corsa di una yard di Ameln a chiusura di un drive che Christian Erickson gestisce dosandoin modo equilibrato passaggi e corse. I Lions reagiscono e a cavallo tra primo e secondo quarto conducono un drive che si conclude nella red zone di Cologne con un field goal da 25 yard di Marek Hrubon. Da questo momento i Centurions costruiscono il vantaggio che risulterà decisivo. C’é un altro TD di Ameln che stavolta corre per 50 yard dopo due completi di Erickson, poi, dopo aver intercettato un passaggio di Fields sulle 29 dei Lions, i renani segnano ancora con un passaggio di Erickson per Teryon Robinson.

Segue un possesso dei Lions che non guadagnano il primo down e i tedeschi passano ancora con una ricezione di Paul Lenhardt per un TD da 20 yard e, prima della pausa, mettono sul tabellone altri tre punti per un FG di Jens Appelt da 41 yard. Il primo tempo si chiude sul 29-3 e il terzo quarto comincia con i due attacchi sopraffatti dalle difese finché Cologne non riesce a varcare ancora la goal line dei cechi con una gran corsa di 75 yard di Ameln.

I Lions però reagiscono nel loro possesso successivo e segnano un touchdown con Samuel Oral-Jones che corre per una yard in end zone. Nell’ultimo periodo i due attacchi si scambiano una serie di three & out e la partita termina col punteggio di 35-9.

Helvetic Guards – Rhein Fire 17-43

Ennesima marcia trionfale dei granata renani che in realtà iniziano, fatto più unico che raro, con due punt nei primi due possessi, ma poi infilano una serie di sei TD nei sei possessi successivi concedendo agli svizzeri solo la segnatura del momentaneo pareggio per il 7-7. Segna prima William Patterson con una ricezione da 54 yard alla quale risponde il WR francese Pierr-Yves Dayres che riceve un passaggio di 35 yard di Tristan Noble. Poi arrivano le ricezioni di Harlan Kwofie e ancora di Patterson, seguite da una corsa in end zone di tre yard di Yasir Raji, un offensive lineman. Prima della conclusione del primo tempo arrivano ancora due TD pass di Jadrian Clark, il primo per Jannick Lörks per 11 yard e il secondo, di 3 yard, ancora per Kwofie per il 41-7.

Nel secondo tempo la furia dei Fire si placa e in tutto il terzo periodo, in cui i volenterosi elvetici guadagnano una novantina di yard senza peraltro riuscire a cambiare il punteggio, di si registra solo un safety provocato dal DL Eric Adam. Nel quarto periodo, con i Fire in modalità controllo, i Guards provano ancora ad attaccare e riescono finalmente ad andare in meta con il QB Noble che entra in end zone con una QB sneak e poco dopo segnano ancora con Nils Jonkmans che calcia tra i pali da 48 yard.

Hamburg Sea Devils – Frankfurt Galaxy 13-23

I Galaxy colgono ad Amburgo una vittoria non facile contro i Sea Devils in una partita dominata dalle due difese.

Gli assiani hanno messo continua pressione sui quarterback amburghesi arrivando ad atterrarli per cinque volte per 45 yard di perdita, ma anche i Sea Devils hanno contrastato efficacemente l’offense di Francoforte con due sack, otto tackle for loss e due fumble forzati. Gli attacchi, di conseguenza, non hanno guadagnato molte yard il totale delle yard conquistate é stato di 258 yard nette per i Galaxy e 267 per i Sea Devils.

La differenza é arrivata dai tre field goal messi a segno da Ryan Rimmler, dal momento che le due compagni hanno segnato due touchdown a testa.

Partono bene i rossoblu amburghesi che al primo possesso vanno in touchdown con una corsa di una yard di Salieu Ceasay a coronamento di un drive impreziosito da due bei passaggi di Moritz Maack per Malik Stanley, per 57 yard e poi per Benjamin Mau per altre 20. I Galaxy raggiungono il pareggio verso la fine del quarto grazie ad un passaggio per 16 yard di Jakew Sullivan per Nico Strahmann, il TE che é stato l’uomo di punta dell’offense assiano con 6 ricezioni per 111 yard. Il secondo periodo é dominato dalle difese fino a quando il RB viola Samuel Shannon non varca la goal line con una corsa breve di 2 yard dopo che Sullivan aveva guadagnato 23 yard con un passaggio a Strahmann e altre 15 con una corsa personale. Negli ultimi secondi del primo tempo Frankfurt segna altri tre punt con un field goal di Rimmler a 30 yard

Sul 17-7 si chiude il primo tempo e l’inizio del terzo periodo vede ancora le due difese dettar legge: i Sea Devils provocano anche un turnover quando Victor Omorodion forza un fumble di Shannon, ma poi non traducono il takeaway in punti. Segnano invece i Galaxy con un altro calcio di Rimmler da 38 yard e poi nel quarto periodo, dopo altri drive senza esito, Frankfurt mette a segno il terzo field goal da 42 yard per il 23-7.

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Nel drive successivo si rivede in cabina di regia Ceasay che l’anno scorso aveva giocato tutta la stagione da quarterback e Amburgo torna a violare la end zone avversaria. Il drive vede proprio Ceasay protagonista con una corsa di 52 yard, un passaggio di 25 yard a Jean Claude Madin-Cerezo e poi il TD pass di 6 yard per il TE John Levi-Kruse. Siamo però agli sgoccioli e nel resto del tempo gli esperti assiani controllano agevolmente la partita.

Ora i Galaxy sono attesi dalla rivincita contro i Fire che gli inflissero l’unica sconfitta in week 1. Una vittoria con scarto maggiore di 2 punti darebbe loro addirittura il titolo di Conference, ma l’impresa appare alquanto improbabile, mentre anche se dovessero perdere, sono già sicuri di giocare la wild card a Francoforte.

Le classifiche della ELF

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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