Quinta sconfitta per i Milano Seamen contro i Munich Ravens

34 primi down, 272 yard su corsa, 586 total yard sono le statistiche di una squadra in attacco di una partita che sicuramente avrà vinto visti i numeri, invece i Milano Seamen tornano da Monaco di Baviera con una sconfitta per 56 a 37.

Che l’assenza di Manning sarebbe stata pesante lo avevamo immaginato (assenza che si protrarrà essendo stato inserito nella injured reserve list), Castle, pur con solo 5 ricezioni, è stato la spina nel fianco della difesa milanese, ha preso i palloni importanti, quelli che hanno permesso di uscire da situazioni complicate più due big play che hanno “praticamente” chiuso la partita. La difesa non è riuscita a mettere pressione al QB dei padroni di casa e ha patito il gioco di corsa dei Ravens, 194 yard con uno stratosferico 8 yard di media a corsa, poco il supporto dei linebacker e in campo aperto della secondaria. Certo l’assenza di Timotijevic è importante, ma gli infortuni fanno parte del gioco e bisogna cercare di sopperire alle assenze. Jeffries tranquillo in tasca non ha sbagliato praticamente nulla, e Oyewo ha fatto il bello e cattivo tempo macinando yard su yard. Della mancanza di fisicità abbiamo già scritto, della differenza di peso pure, sono due elementi sui quali dirigenza e coaching staff dovranno lavorare per la prossima stagione. L’infortunio di Cavallini, dopo l’unico big play difensivo della partita, toglierà per il resto della stagione, temiamo, un valido componente della linea di difesa che non sarà facile da rimpiazzare.

L’attacco ha fatto numeri stratosferici, ma ad essere onesti molti arrivati nel secondo tempo in un tentativo di rimonta impossibile, visto il divario nel punteggio, e con la difesa dei Ravens che concedeva qualcosa di più per non subire big play. I primi due drive sono la fotografia della stagione: 40 yard guadagnate tra corse e passaggi per poi fermarsi sulle 30 avversarie con un field goal da 50 yard fuori dai pali. Il secondo drive si spegne subito con un brutto intercetto di Zahradka che probabilmente non vede il linebacker avversario che riceve il pallone e si invola fino alle 37 dei Seamen propiziando il secondo TD dei Ravens. Ha finalmente funzionato il gioco su corsa, depurando le yard totali dalla stupenda lunga corsa di Khalife nel finale siamo sulle 4,8 yard di media a portata con il RB import assoluto protagonista con l’aiuto non indifferente di Pooda. Abbiamo visto degli ottimi blocchi in linea, dei buoni movimenti di trap e counter che hanno portato dei risultati decisamente migliori rispetto alle partite precedenti. Il problema è arrivato dalla grossa pressione su Zahradka, bravo ad evadere dalle maglie dei difensori tedeschi e dalle 7 corse in negativo che in alcuni casi non hanno permesso la chiusura del down. 11 ricevitori hanno ricevuto almeno un pallone ieri, questa è una delle migliori prerogative del gioco aereo dei Seamen che hanno si Constant “tuttofare”, ma possono contare su molti talenti, difficile marcarli tutti con le stesse attenzioni. 

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In generale è molto positivo, come già notato in altre partite, la voglia di continuare a giocare fino in fondo di tutta la squadra. Un onside kick recuperato, difesa che non si arrende e prova fino all’ultimo a recuperare palloni (vedi il fumble recuperato nel terzo quarto) e a mettere punti sul tabellino come fatto nel quarto quarto. Altro messaggio è che gli errori si pagano duramente vedi gli ultimi 5 minuti del secondo quarto con il pick six da 80 yard e il field goal bloccato riportato in end zone allo scadere del tempo, da un teorico 28-15 (con due field goal a segno) ad un pesantissimo 42-9.

E adesso? Domenica, kickoff alle 13.00, si viaggia a Wil per affrontare gli (le) Helvetic Guards, unica squadra al momento battuta dai Seamen (32 a 0), ma che hanno rivoluzionato la squadra e sono reduci da vittorie consecutive contro Dragons e quella roboante di ieri contro i Surge battuti per 31 a 13. Poteva essere una partita tranquilla, sarà una battaglia all’ultimo sferoide prolato.

Breve cronaca della partita

I Seamen partono in attacco, il drive si ferma sulle 32 avversarie dove Felli prova il field goal da 50 yard che finisce largo. Rutsch su ricezione e Oyewo su corsa fanno avanzare i tedeschi fino al TD di quest’ultimo. La risposta dei Seamen è il primo intercetto di Zahradka che viene convertito, grazie a due ricezioni di Castle nel secondo TD di giornata dei Ravens. 

Nel secondo quarto arrivano i primi tre punti dei Seamen con Felli da 40 yard dopo un drive lungo 56 yard che si ferma ai limiti della red zone avversaria. La risposta dei Ravens? 5 azioni per 70 yard e una corsa da 25 yard di Salvo a sugellare il 21 a 3. I Seamen approfittano di due penalità monegasche e con un lungo passaggio per Calderon e le corse di Pooda, una delle quali da 14 yard per il TD; accorciano lo svantaggio. Gli ultimi 5 minuti prima dell’intervallo sono quelli letali con le due segnature dei Ravens di cui abbiamo scritto qualche riga sopra.

Sul 42-9 di inizio terzo quarto la partita si può dire conclusa, ma i Ravens vogliono capitalizzare ogni occasione e ampliano il vantaggio con il secondo TD di Salvo. I Seamen mettono in moto il gioco di corsa, Khalife, Constant, lo stesso Zahradka prima di arrivare al pass lungo per Seck e alla corsa di Khalife per il TD. Nel drive successivo la difesa recupera il pallone su un fumble, recupero che costa caro visto l’infortunio di Cavallini; l’attacco rende onore allo sforzo dei compagni ed è Pooda il protagonista del drive con 1 ricezione e 4 corse che permettono di avvicinarsi alla goal line avversaria che sarà varcata da Zaharadka per il 49-23 che apre il quarto quarto. Dopo un punt dei Ravens i Seamen prendono la palla sulle proprie 28, ma devono restituirla 60 yard per un turnover on down a causa di un quarto down non chiuso. Se ancora non fosse chiaro l’andamento della partita i Ravens mettono in piedi un drive da 88 yard solo di corse chiuso da Oyewo con una da 34 yard nel mezzo della difesa milanese. Risposta Seamen? Palla a Khalife che corre centralmente indisturbato per 70 yard, 56-30 e nel kickoff successivo Constant recupera il pallone sapientemente calciato da Felli. Franchi + Constant + Fiammeghi arrivano sulle 1 avversarie dove ci pensa ancora il QB milanese a chiudere la partita sul 56-37.

Superficialmente potremmo dire che 56 meno 14 (i punti da pick six e fumble return six) = 42, quindi solo 5 punti di differenza tra le due squadre, ma dobbiamo ammettere che nel secondo tempo i tedeschi hanno giocato più a consumare il tempo che altro. Detto questo comunque i Seamen sono riusciti a non tramutare una sconfitta in un blowout di dimensioni epiche, e di questo dobbiamo dargliene atto.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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