NFL Preview 2023: Detroit Lions

Avviso ai tifosi dei Lions: chiudete gli occhi e passate direttamente al prossimo argomento. Sì perché Detroit, dopo aver raggiunto i playoff in tre occasioni su sei regular season tra il 2011 e il 2016, fermandosi sempre al Wild Card Game, non ha più vissuto le emozioni della postseason, nonostante il 9-7 del 2017 e il 9-8 della scorsa regular season. Il quale, però, profuma di miracolo dopo le sole tre vittorie della prima stagione sotto la guida di coach Dan Campbell, capace di imporre un fenomenale cambio di marcia per riportare i Lions al secondo posto in NFC North e a ridosso delle prime posizioni di Conference. Dopo un’ottima offseason, che ha legittimato i sogni di gloria della franchigia, e dopo i passi indietro di Packers e Vikings, il ritorno ai playoff potrebbe insomma arrivare molto presto e, come si augurano ardentemente i tifosi di Detroit, potrebbe portare con sé una vittoria che in postseason manca addirittura dal 1991.

OFFENSE

Le aspirazioni dei Lions passano in buona parte da un attacco ben strutturato e ben equipaggiato. La crescita di Jared Goff nella seconda stagione a Detroit è stata sensazionale e lo ha portato a sommare 4.438 passing yard e 29 touchdown, a fronte di appena 7 intercetti. Ad aiutarlo, in particolare, è stata una linea offensiva da urlo, che ha concesso la miseria di 23 sack agli avversari e si propone di essere nuovamente tra le più forti della Lega. Frank Ragnow è uno dei centri più prestanti in NFL e ha concesso appena un sack in tutta la scorsa stagione, anche se la punta di diamante resta Penei Sewell, che in 1.142 snap giocati da tackle destro ha lasciato strada ad appena due sack. Sul lato sinistro Taylor Decker è senz’altro affidabile e fondamentale sarà il rientro della guardia Vaitai Halapoulivaati. A giovarne, oltre a Goff, sarà senz’altro David Montgomery, arrivato dai Bears per rivalutare una carriera in discesa dopo le 1.070 yard con 8 touchdown del 2020. A sostituire i partenti D’Andre Swift e Jamaal Williams, esploso a quota 17 rushing touchdown nella scorsa stagione, saranno lui e l’attesissimo rookie Jahmyr Gibbs, chiamato a zittire le critiche dopo la scelta numero 12 allo scorso Draft, a molti sembrata eccessivamente precoce, nonostante le 1.370 yard from scrimmage dell’anno di college ad Alabama.

A proposito di Draft, alle spalle di Goff e del backup Nate Sudfeld, Hendon Hooker muoverà i primi passi in NFL senza particolari pressioni, scelta numero 68 al terzo giro da Tennessee, in cui ha collezionato 3.135 passing yard e 27 touchdown pass a fronte di appena 2 intercetti. Assai più atteso, almeno nel breve periodo, sarà il rendimento del tight-end Sam LaPorta, scelto alla 34 dopo i quattro anni trascorsi a Iowa, in cui ha totalizzato 1.786 yard in 153 ricezioni, e chiamato a sostituire T.J. Hockenson, volato ai Vikings a stagione in corso nel 2022. Fulcro del gioco aereo di Goff è Amon-Ra St. Brown, devastante nella scorsa regular season con 1.161 yard su ricezione e 6 touchdown, chiamato a reggere sulle proprie spalle il peso di un parco ricevitori non eccezionale, almeno finché Jameson Williams rientrerà dalla squalifica di sei partite per le violazioni del regolamento sulle scommesse. Il ritorno in città di Marvin Jones e il buon rendimento di Josh Reynolds non possono bastare, a meno che i Lions non riescano a convincere il free agent di lusso DeAndre Hopkins a unirsi ai loro sogni di gloria.

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DEFENSE

La difesa non è certamente priva di talento, ma non assicura certezze al pari dell’attacco. Dal punto di vista statistico, il reparto non ha propriamente brillato nel 2022, avendo concesso il maggior numero di yard a partita agli avversari, pericolosamente vicine alle 400 (392.4), e uno tra i numeri più alti di punti a partita (25.1), davanti solo a Vikings, Cardinals e Bears. Nonostante tutto, però, i Lions hanno forzato un clamoroso differenziale di +7 in termini di turnover, quarti dietro a Niners, Eagles e Cowboys nella statistica, e vogliono confermare questa esplosività nel recuperare palloni anche nella prossima stagione. Per farlo sarà necessario un rendimento ancor migliore da parte del fenomenale Aidan Hutchinson e del sorprendente James Houston, che nella loro stagione da rookie hanno totalizzato rispettivamente 9.5 e 8 sack, a cui il prodotto di Michigan ha aggiunto 2 fumble forzati e 3 intercetti. I nomi di Alim McNeill e Isaiah Buggs non esaltano le folle a completamento della linea difensiva a quattro e potrebbero evidenziare una mancanza sostanziosa per la crescita complessiva del reparto.

Il front seven è completato da un altrettanto fragile gruppo di linebacker, a cui però dal Draft si è aggiunto Jack Campbell, ottimo prospetto in arrivo con la scelta numero 18 da Iowa, dove ha collezionato 118 tackle, due intercetti, un fumble forzato e uno recuperato. Alex Anzalone assicura esperienza, mentre Malcom Rodriguez non ha entusiasmato nella sua prima stagione in NFL. Scelte più variegate e dal più alto valore sono invece a disposizione nella secondaria, che ha confermato le sole safety Kerby Joseph e Tracy Walker nel corso della offseason. Tra i cornerback i potenziali titolari sono due tra Cameron Sutton, 15 pass deflected e 3 intercetti agli Steelers nel 2022, C.J. Gardner-Johnson, finalista al Super Bowl con gli Eagles dopo 8 pass deflected e 6 intercetti in regular season, ed Emmanuel Moseley, che in cinque stagioni ai Niners ha sommato 33 pass deflected e 4 intercetti. Attenzione, infine, all’ultima gemma pescata nel suo splendido Draft da Detroit: Brian Branch, safety da 90 tackle, 3 sack, 2 pass deflected e 2 intercetti nello straordinario 2022 ad Alabama.

SPECIAL TEAM

Lo special team ha giovato della buona prima stagione da titolare di Riley Patterson, che ha centrato i pali in 30 occasioni su 35, fallendo una sola volta entro le 40 yard, ma i Lions hanno comunque inserito a roster anche Michael Badgley, che in carriera vanta un 94/115 complessivo (81.7%) ai field goal e un 155/160 negli extra point. Qualcosa in più si attende dal punter Jack Fox, che aveva esaltato Detroit con il suo 44.1% di punt entro le 20 yard avversarie nella sua stagione da rookie, chiusa da All-Pro. Fox è sceso a 41.2 yard per punt nel 2022 ed è ora chiamato a un nuovo cambio di marcia. I ritorni di punt e kickoff sono tutti nelle mani dell’ottimo Kalif Raymond, che nella scorsa regular season ha portato le sue yard di media a 13.2 nel primo caso e a 32.5 nel secondo, entrambi career high per lui in carriera.

COACHING STAFF

Tra i coach più amati dai suoi giocatori – e più sottovalutati prima della scorsa stagione – c’è senza dubbio Campbell, che in carriera non ha un record esaltante in regular season (17-1-28), ma nella prossima annata ha davvero la possibilità di dare un’ulteriore svolta in positivo al futuro dei Lions. Il successo nell’ultima partita stagionale contro i Packers, quando tutto era ormai scritto per Detroit ma non per Green Bay, esclusa dai playoff proprio a seguito di quella sconfitta, dimostra la combinazione di grinta, forza d’animo e strenua collaborazione all’interno del roster mai domo di Campbell, che in offseason ha nuovamente raccolto quanti più talenti dal Draft per ampliare ulteriormente la florida gioventù a sua disposizione. Al suo fianco sono stati confermati sia Ben Johnson, nel ruolo di offensive coordinator, che Aaron Glenn, defensive coordinator, dopo la positiva inversione di marcia della scorsa regular season. Tanti nuovi innesti e un roster assai più competitivo a disposizione, però, significano anche maggior pressione sulle spalle dell’intero coaching staff, che dovrà dimostrarsi all’altezza delle aspettative di una franchigia che, come nessun’altra in NFL, ha fame di vittorie.

Record previsto: 10-7

I nostri voti

Offense - 7.5
Defense - 7
Coaching Staff - 7

7.2

I Lions si presentano da favoriti in NFC North dopo una offseason che ha ulteriormente rinforzato un entusiasmante attacco e una solida difesa, pur con qualche mancanza importante. Campbell, insomma, non può fallire: il ritorno ai playoff è l'obiettivo minimo della stagione.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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