NFL Preview 2023: Cleveland Browns

No excuse please. Questo deve essere il titolo della stagione dei Cleveland Browns. Il tempo degli alibi, delle incomprensioni, dei giocatori prime donne e tutto quello che aleggia sul cielo di Cleveland non deve più permettere a società, coaching staff e giocatori, di essere perdonati per l’ennesima volta durante il periodo di Natale, quando la solita inconsistente stagione dei Browns volge al termine.

Ad inizio stagione in piena off season, il GM Andrew Berry sapeva dove mettere mano e lo ha fatto molto bene, andando ad operare come un neurochirurgo esperto, sui punti nevralgici di una squadra di football americano, ovvero la pass rusher difensiva e un coordinatore sempre della difesa con tanta esperienza e carisma, ma andiamo con ordine.

OFFENSE

Il vero innesto di un attacco di prim’ordine è senza dubbio il quarterback star Deshaun Watson, che in questa lunga off-season ha fatto quello che un vero leader doveva fare. In qualche modo ha ritoccato l’ingaggio per permettere più ampio raggio d’azione al front office per ritoccare le parti che lo scorso anno hanno fatto sanguinare i tifosi Browns (se ancora sangue nelle vene ne hanno), ed oltre a questo ha messo mano al portafoglio e ha organizzato un bel periodo di vacanza con tutta la offense arancio-marrone. Cosa può consolidare un reparto più di qualche giorno di vacanza insieme a spese del QB1 che tutti ora vogliono proteggere fuori e dentro il gridiron.

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Durante in draft di Kansas City, dove Cleveland si è vista solo nella tarda serata del day 2, Berry ha scelto, e non poteva fare meglio, di mettere mani e velocità al servizio di DW4, prendendo al terzo giro come 74esimo assoluto il WR Cedric Tillman d Tennessee. Del ragazzo se ne parla un gran bene considerando la scelta bassa. La pick arrivava da quel famoso scambio fatto pre draft con i New York Jets, che aveva portato nella Land già un WR dalla velocità impressionante, tal Elijah Moore, altra freccia per l’arco di Watson.

Se poi vogliamo far scendere in campo la dea bendata e preservare la salute del TE David Njoku, mani fatate e WR aggiunto, per Watson sembra quasi che la palla debba essere solo lanciata, qualcuno la prenderà senz’altro.
Con una O-Line top 3, composta dai tirannosauri Ethan Popic, Wyatt Teller, Joel Bitonio, Jack Conklin, Micheal Dunn e Cedric Wills Jr e fenomeni puri del calibro di Amari Cooper (1160 yds pass e 9 TD alla prima stagione in Ohio) e Nick Chubb (1525 yds rush, 12 TD rush e 4 TD pass) che tutta la lega reputa top 2 RB, le idee in attacco devono essere ben chiare. Macinare yards, giocare con l’orologio per dare fiato alla defense spesso in campo nell’ultima season e spaccare il tabellone a suon di punti.

DEFENSE

Prima di parlare della difesa Browns e dei nomi importanti che Berry ha portato sulle sponde del lago Erie, tiriamo subito fuori il nome. Quel nome, quella star che tutti i tifosi di Cleveland aspettavano come un altro messia da aggiungere a Watson. Lui Jim Schwartz, uno dei defensive coordinator più preparati e forti di tutto il panorama NFL. A Detroit, Baltimore ma soprattutto a Nashville e Buffalo, si ricordano bene cosa può creare Schwartz se messo in modo da lavorare con gli uomini giusti.

Quegli uomini che Berry ha dato a Jim Schwartz, operando chirurgicamente su un front seven che lo scorso anno era passato improvvisamente da pezzo forte della franchigia a colabrodo che non fermava neanche una corsa di un bambino che scappava dalla mamma. Adesso oltre a Jurassic Myles Garrett, al quale prima o poi un DPOY dovrà arrivare, anche solo per la carriera, sono stati aggiunti Za Darius Smith, ultimo colpo grosso battuto da Berry e uomo da doppia cifra in sack, Ogbo Okoronkwo, DE da 252 lbs, Dalvin Tomlinson come DT e dal draft come 98esimo assoluto sempre al terzo giro, Siaki Ika DL da Baylor.

La parte ferita della difesa Browns è stata curata e sistemata mentre in secondaria, le aggiunte di Juan Thornhill da Kansas City e Cameron Mitchell dal draft di aprile. Quest’ultimo honorable mention della BIG 10 conference della NCAA Due ottimi innesti ad una secondaria di prim’ordine, da aggiungere ai già presenti Denzel Ward, Greg Newsome II e Martin Emerson Jr, draftato lo scorso anno e che nella sua stagione da rookie ha fatto molto bene (63 TKLS, 1 sack e ben 15 passaggi deviati in 17 gare).
L’orchestra è ottima adesso e il direttore è la vera star che potrà far dimenticare ai tifosi Browns le corse infinite degli avversari e gli svarioni in secondaria che regalavano TD in solitaria ai vari WR avversari.

SPECIAL TEAM

Anche qui Berry ha aggiustato per prima cosa il coaching staff, assumendo immediatamente l’esperto Bubba Ventrone, proveniente da Indianapolis. La sua esperienza e competenza aiuterà senz’altro uno special team tra i migliori 10 della lega. Riconfermato il kicker rookie Cade York da LSU, che lo scorso anno ha terminato la stagione con un 75% di FG centrati (24 su 33). Da ricordare la sua prima partita in NFL in Carolina dove mise a segno 4 FG su 4, con il più lungo da 58 yards, non male assolutamente.

COACHING STAFF

Così tanti cambiamenti sono stati effettuati d Berry che quello che vorremo scrivere sarebbe solo una ripetizione dei capitoli precedenti. Jim Schwartz, Bubba Ventrone sono nomi che portano qualità ed esperienza in sideline, rassicurando tutto il clima della Land. I dubbi rimangono solo su Kevin Stefanski, molto criticato lo corso anno, il quale sembra avere perso la sicurezza di scelta e il polso dello spogliatoio che gli valsero al suo primo anno da HC il tanto ambito premio di coach of the year COTY. Sarà l’ultimo giro di valzer per Kevin in caso di record negativo in regular season, avendo a disposizione una franchigia e una sideline a detta di tutti da A piena?

Record previsto 10-7

I nostri voti

Offense - 7
Defense - 6.5
Coaching Staff - 6.5

6.7

No excuse please. Questo deve essere il titolo della stagione dei Cleveland Browns. Il tempo degli alibi, delle incomprensioni è finito.

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Giorgio Bianchini

Ideatore de “Le storie della NFL” e amministratore di Tutto Football NFL, ritengo che il football sia talmente bello da dover andare aldilà dell’appartenenza ad una franchigia. Papà fiero di un giovane wide receiver, con il quale vivo e mi nutro di football americano.

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