XFL: review di week 7

La settima giornata della regular season della XFL, delle dieci previste, vede ancora 6 squadre su 8 lottare per un posto in semifinale.

Arlington Renegades vs Seattle Sea Dragons 15-24

Vittoria secondo pronostico, ma tutt’altro che facile dei Sea Dragons, contro i coriacei Renegades che oltre a confermarsi forti in difesa, hanno offerto anche una buona prova dell’offense team ben condotto questa volta da Drew Plitt, in attesa dell’esordio di Luis Perez, oggi a bordo campo.

Si parte con Seattle in possesso che, arrivati in vista della red zone, sono costretti a calciare un field goal dopo che DiNucci é stato atterrato da T.J.Barnes. Dominik Eberle trasforma da 44 yard. La replica dei Renegades é un lunghissimo drive che consuma tutto il resto del primo quarto, impostato sulle portate di DeVeon Smith, fino alle 18 per 47 yarddi seattle dove, sul quarto e sei arriva il calcio di Tyler Russolino da 36 yard per impattare. Palla di nuovo in mano a Ben DiNucci che questa volta si esibisce in due bei passaggi, prima per Jordan Veasy, per 25 yard, poi per Blake Jackson per altre 37 yard. peccato che, di nuovo, arrivati sulle 19 di Arlington, prima un sack, poi una perdita di una yard costringano di nuovo i Dragoni a ricorrere al piede di Eberle da 33 yard per il 6-3. Il secondo periodo riserva però ancora diverse emozioni: Drew Plitt si vede intercettare da Qwynterrio Cole un passaggio inteso per Victor Bolden. Il conseguente possesso di Seattle parte dalle proprie 43 che DiNucci copre con soli tre giochi, il primo dei quali é un pass di 47 yard ancora per Veasy. Il touchdown arriva poi con un run di due yard di Darius Bradwell, che poi trasforma anche il tentativo per un punto addizionale, per il 13-3.

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Questa volta la reazione di Arlington é un ottimo drive che Plitt gestisce dosando le corse di Leddie Brown e DeVeon Smith con una bella serie di passaggi per Calvin Vander Esch, Victor Bolden e Lujuan Winningham fino a coprire l’ultima yard con una corsa di Smith. DiNucci però smorza subito l’entusiasmo dei texani e, dopo aver guadagnato una trentina di yard con le sue uscite da scrambler, completa l’opera servendo un bel TD pass di 24 yard a Josh Gordon. La trasformazione da due punti é un passaggio completato per Juwan Green e si va al riposo sul 21-9. I Renegades hanno il primo possesso del terzo periodo ma, dopo sette minuti, in vista dell’obiettivo, Drew Plitt sul quarto e uno sulle 11 di Seattle lancia un passaggio per Sal Cannella che non riesce a ricevere.

Il successivo possesso di Seattle consuma il resto del terzo periodo e, a venti yard dalla end zone dei Renegades, vede un passaggio di DiNucci per Jahcour Pearson intercettato da Will Hill. Arlington non capitalizza il takeover ed é costretta al punt e Seattle risponde con un unghissimo drive fatto di corse che finisce con un field goal di Eberle da 48 yard per il 24-9 che ristabilisce le distanze. Prima della fine però i Renegades riescono a segnare ancora con una corsa breve di Smith al termine di un drive impostato sul gioco aereo con passaggi completati per Cannella e Bolden, oltre che per DeVeon Smith.

I Sea Dragons continuano la loro striscia vincente arrivata a 5, ma dovranno ancora lottare duramente con Washington e St Louis per raggiungere la post season della North Division mentre i Renegades, nonostante a sconfitta e il record 3-4 sono ancora in corsa nella South che potrebbe portare alla post season una franchigia con un record negativo tra vittorie e sconfitte.

Vegas Vipers vs San Antonio Brahmas 26-12

I Brahmas, ancora in lotta per la post season, subiscono una dura e meritata sconfitta in casa dei Vipers, soprattutto a causa dell’inefficacia del loro gioco d’attacco. Sugli scudi per questa bella vittoria nell’ultima esibizione casalinga, il QB esordiente Jalan McClendon, che ha preso il posto di Luis Perez, passato ai Renegades. Il giovane QB ha chiuso la sua partita con un buon 21 su 31 per 264 yard due TD pass e nessun intercetto: un buon risultato per tutto l’offense team, specialmente perché ottenuto contro una delle difese più forti della lega. Per i Brahmas il problema continua ad essere l’attacco, che dopo l’infortunio di Kalen Ballage ha perso buona parte del gioco di corsa ormai tutto sulle spalle del solo Jaques Patrick che ha corso solo 20 yard in 12 portate. Un po’ meglio é andato il gioco aereo grazie a Kurt Benkert che ha fatto un discreto 22 su 31 per 179 yard un TD, ma ha subito anche un intercetto.

La partita comincia benissimo per San Antonio, che va in touchdown al primo possesso con una ricezione di Fred Brown su un pass di 6 yard di Kurt Benkert che corona una bella sequenza di completi sull’asse Kurt Benkert- Landen Akers. I Vipers reagiscono subito grazie al giovane QB che, dopo un paio di corse personali e un paio di passaggi incompleti, serve prima un passaggio di 21 yard per Jeff Badet e infine un TD pass di 33 yard per Sean Price. Si passa sull’8-6 grazie alla trasformazione da due punti di Cam Sutton che riceve il pass di McClendon. Nel secondo periodo i Vipers allungano con un field goal da 39 yard di Bailey Giffen al termine di una lunga serie di giochi basati sulle corse di Rod Smith e John Lovett che però non portano oltre le 15 di San Antonio. E’ il momento più movimentato della partita perché San Antonio ritorna in vantaggio grazie ad un ritorno di kick-off di Fred Brown che raccoglie sulla linea delle due yard e corre le 98 restanti per la end zone avversaria. I Vipers però effettuano subito il controsorpasso grazie ad una bella combinazione di passaggi di McClendon, prima per Geronimo Allison per 24 yard, poi per Mathew Sexton per altri 25, e infine per il touchdown di Rod Smith per 17 yard. Seguono i due punti addizionali grazie alla ricezione di Price.

La partita sarebbe ancora aperta ma i Vipers sfruttano al meglio il primo possesso del terzo periodo, segnando un altro touchdown con un rush di una yardd di John Lovett al termine di una sequenza di corse dello stesso McClendan e dei runner Lovett e Smith, seguite da tre passaggi ancora per Sexton, Allison e Sutton per complessive 50 yard. La conversione da un punto, un passaggio per Sexton, va a buon fine e si va sul 26-12 che mette un consistente divario tra le due squadre. Costretti ad affrettare i tempi i Brahmas incorrono in un turnover on downs quando Benkert, sul quarto e quattro sulle 25 di Vegas, non completa il passaggio per Fred Brown. Da qui alla fine i Vipers si limitano a controllare gli sterili tentativi dell’offense giallonera ormai sfiduciata e la partita finisce senza grandi emozioni.

Per i Vipers una vittora che non cambia le sorti del campionato, ma é comunque un’iniezione di morale, mentre per i Brahmas rappresenta un’occasione perduta per l’aggancio dei Renegades al secondo posto, anche se la corsa ai play-off resta ancora aperta.

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Orlando Guardians vs Washington DC Defenders 37-36

“Clamoroso al Camping World di Orlando”: i Guardians, finora sempre sconfitti, spezzano l’imbattibilità dei Defenders al termine della partita più avvincente, se non la più bella, della stagione. La squadra della Florida, seppur sconfitta, aveva già mostrato segni di miglioramento nelle due partite precedenti, in cui il gioco d’attacco era sensibilmente migliorato, soprattutto per i notevoli progressi della OL. Si potrebbe pensare a una prova sottotono dei Defenders, ma la squadra di Washington non ha certamente regalato niente, tutt’al più può essere stata colta di sorpresa, ma si é resa subito conto che l’avversario non poteva essere sottovalutato.

L’eroe della giornata é stato senza dubbio Quinten Dormady, che ha completato 27 passaggi su 34 (79%) per 328 yard 3 TD e nessun intercetto, con la fondamentale partecipazione di una OL finalmente efficiente nella pass protection e di tutti i ricevitori.

Washington fa subito la voce grossa per imporre la propria leadership e al primo possesso va in touchdown con un passaggio da 32 yard di Jordan Ta’Amu per Lucky Jackson a cui si sommano i due punti del passaggio da 5 yard per Chris Blair. La risposta di Orlando é altrettanto fulminea: Dormady, partito dalle 45 di Washington per l’errore del kicker di Washington McCrane che non raggiunge la “target zone” prevista dal regolamento XFL, si affida al TE Cody Latimer e al WR Chareston Rambo per guadagnare le prime 25 yard, poi, dopo un paio di corse brevi, conclude correndo in end zone. La conversione non va e si va sul 6-8. Dopo un punt dei Defenders, la palla torna ai neroverdi che vanno ancora in meta con tre passaggi, l’ultimo dei quali per 41 yard manda in end zone K.D. Cannon. Conversione fallita ma Guardians avanti per 12-8. Sale in cattedra Jordan Ta’Amu e gestisce un buon drive impostato sulle portate dei due RB, Ryquel Armstead e Abram Smith che si conclude con la corsa di una yard di Smith in TD per il 12-14. I Guardians non vanno oltre il punt e nel successivo possesso i Defenders tentano la fuga con un altro lungo drive costruito sulle corse dei due runner e del QB di backup D’Eriq King che chiude con un TD pass di 12 yard per Briley Moore-McKinney. Con la conversione da due punti di Alex Ellis si va sul 22-12 e sembra che Washington sia finalmente riuscita ad imporre la propria legge.

Non é così… nell’ultimo possesso del secondo quarto Orlando torna a segnare al termine di un drive in cui succede di tutto Dormady, sackato da Devin Bellamy, commette fumble, ma l’ovale viene ricoverato provvidenzialmente da Davin Darrington. L’ovale resta ai Guardians che guadagnano una trentina di yard grazie a due penalty commesse dalla difesa di Washington e, arrivano fino alla end zone di Washington dove Dormady segna con una QB sneak. 22-18 e partita riaperta.

Il primo possesso del secondo tempo é dei Guardians, che con le corse di Darrington e Ja-Maine Martin arrivano fino alle 30 avversarie. Da qui Dormady serve prima Latimer con un passaggio di 10 yard, poi dalle 15 passa per Jordan Thomas che fa una ricezione acrobatica benché strettamente pressato. La conversione da un punto porta Orlando avanti 25-22. Ta’Amu non ci sta e, ripreso il possesso del football, dopo aver perso 4 yard per un sack, effettua un passaggio per Chris Blair che riceve e vola in end zone vanamente inseguito dai difensori di Orlando. 28-25 Washington. Palla ai neroverdi e nuovo capovolgimento di fronte con Dormady che va a concludere con la sua terza corsa personale in end zone un drive in cui Darrington e Martin, i due runner, fanno la parte di leoni, ma assistiamo ad un’altra ricezione spettacolare di Thomas. 31-28 Orlando. Un po’ di pausa con un FG sbagliato da McCrane e un fumble Eli Rogers che restituisce il possesso ai rossi capitolini che capitalzzano con la ricezione da TD di Lucky Jackson da 15 yard seguita dai due punti addizionali di Alex Ellis per il 36-31. Non é finita, perché c’é ancora tempo per Dormady di gestire il drive vincente che conclude con un TD pass per Latimer a coprire le 44 yard mancanti. Trasformazione fallita e punteggio sul 37-36 che potrebbe ancora cambiare se Washington riuscisse a portare il football in area da field goal, ma McCrane é costretto a tentare da 63 yard, decisamente troppo lontano e la partita si chiude nel tripudio dei giovcatori e dei pochi tifosi di Orlando.

Una bella partita che riduce il vantaggio di Washington nella Division North ma che, paradossalmente, riporta in corsa i Guardians per il secondo posto nella Division South in cui potrebbero guadagnare posizioni se batteranno Renegades e Brahmas negli scontri diretti.

Houston Roughnecks vs St Louis Battlehwks 15-24

Qui si incontravano due squadre con lo stesso record di quattro vinte e due perse, ma con situazioni molto diverse nella corsa alla post season, con Houston che, grazie alle cattive performances delle rivali di Division, continua a mantenere il primo posto, e St Louis che invece dovrà lottare ancora a lungo per un posto nella durissima North. Houston schiera nel ruolo di QB Cole McDonald, finora poco impiegato se non in azioni in cui sfruttare le sue doti di scrambler.

Si parte subito con due turnover: prima c’é il fumble del Battlehawk Brian Hill che consegna il possesso a Houston, poi l’intercetto che McDonald subisce da Brandon Sebastian su un passaggio inteso per Justin Smith. Scampato il pericolo, partendo dalle proprie 4 yard A.J. McCarron confeziona uno dei suoi drives spiccatamente aerei e copre le 96 yard fino alla meta affidandosi praticamente a tutti i suoi ricevitori, l’ultimo dei quali, Gary Jennings riceve il TD pass da 14 yard in end zone. La risposta di Houston non si fa attendere e, affidandosi soprattutto alle corse di Max Borghi, McDonald arriva a ridosso della linea di touchdown e passa a Deontay Burnett per una ricezione da una yard. Il kick-off di Hunter Duplessis non arriva nella target zone e quindi concede a St Louis di partire dalle 45 yard in territorio Houston. Da lì, affidandosi ancora al passing game, McCarron va fino in fondo lanciando l’ultimo passaggio per il TD di Hakeem Butler. Quest’ultimo poi riceve anche il pass della conversione da due punti per il 14-6. La reazione di Houston, dopo aver risalito il campo per 63 yard, si ferma sulla linea delle 7 dove, al quarto down, si deve accontentare del calcio di Duplessis per il 14-9. Prima della chiusura del primo tempo i Battlehawks tentano un FG da 59 yard che Donald Hageman piazza in mezzo ai pali per il 17-9

Il terzo e parte del quarto periodo vedono gli opposti attacchi sopraffatti dalle difese e assistiamo a una serie di calci di allontanamento finché, quando mancano undici minuti alla fine, Brian Hill perde il possesso dell’ovale che viene ricoverato e riportato in touchdown per 65 yard da Will likely per il 17-15 che riapre la partita. A questo punto McCarron comincia un drive con l’evidente intenzione di consumare il maggior tempo possibile. Così si affida più del solito al gioco a terra e alle corse di Brian Hill e Mataeo Durant per superare la linea di midfield. Poi però copre le restanti 41 yard a suon di completi e manda in end zone Darius Shepherd con un passaggio di 10 yard. La conversione da un punto porta il punteggio sul 24-15, ma soprattutto lascia meno di quattro minuti ai rivali e Houston non riesce ad andare oltre le 42 di St Louis dove spende quattro tentativi per un turnover on down.

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La settima giornata si conclude con ancora molte incertezze su come andrà il finale di stagione. I Defenders, sconfitti, hanno perso uno dei due match point sule rivali per assicurarsi il primo posto e per i due posti della Division North é ancora lotta a tre. La Division South vede la classifica accorciarsi con i Renegades a una vittoria dai Roughnecks ma incalzati sempre a una vittoria di distanza dai Brahmas e con Orlando che potrebbe rientrare clamorosamente nella battaglia per il secondo posto se nelle prossime due partite dovesse battere Renegades e Brahmas negli scontri diretti.

Decisamente un finale avvincente per questa XFL 3.0!

La classifica della XFL

XFL standing week 7

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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