XFL: review di week 6

I D.C. Defenders continuano la loro stagione perfetta nella XFL 2023, mentre al contrario gli Orlando Guardians non riescono a trovare la prima vittoria.

Orlando Guardians – Seattle Sea Dragons 19-26

I Sea Dragons passano secondo pronostico sul campo dei Guardians ancora senza vittorie ma soffrono molto più del previsto e rompono l’equilibrio solo nel quarto periodo grazie ad una grande giocata del loro special team che blocca un punt e recupera la palla in piena red zone di Orlando.

Si comincia con le due offense un po’ ingessate: prima Seattle, poi Orlando, sono costrette al punt. Il punt calciato da Mac Brown viene però riportato dal ritornatore di Seattle Kelvin McKnight fino alle 43 del territorio dei Guardians ma, pur partendo da questa posizione favorevole, l’attacco di Seattle sulle 19 di Orlando, in situazione di quarto e dieci, si deve accontentare dei tre punti del field goal di Dominik Eberle. Le difese continuano a prevalere sugli opposti attacchi e si va al secondo periodo ancora con un punt a testa. Dopo il cambio di campo Orlando pareggia il conto con un calcio da 28 yard di Josè Borregales al termine di un drive in cui assistiamo ad un bel rush di 31 yard di Devin Darrington, il RB che si era già fatto notare nella partita precedente.

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Ancora una volta ci pensa McKnight a regalare a Ben DiNucci una buona posizione di partenza riportando il kick-off di Borregales per 45 yard fino alle 23 di Orlando, ma anche in questa occasione la difesa dei Guardians, e in particolare il secondario, riesce a fermare i passaggi del QB dei Dragoni e a concedere solo un altro field goal che Eberle trasforma da 27 yard. Eberle poi calcia il kick-off nella end zone dei Guardians che così possono partire dalle proprie 35, come previsto dal regolamento XFL. Un Quinten Dormady in giornata di grazia e finalmente ben protetto dalla sua OL che finalmente ha giocato una buonissima partita, risale il campo per 65 yard fino alla corsa di 3 yard con cui Darrington porta l’ovale nella end zone avversaria. Lo stesso Darrington corre la yard necessaria per il punto addizionale. Il possesso torna a DiNucci, ma il QB di Seattle prima lancia due incompleti ben difesi dal CB Terrance Smith, poi si fa intercettare da Najeem Hosein un passaggio inteso per Damion Willis. Orlando però non approfitta dell’occasione e deve calciare un punt. Partito dalle proprie 35 DiNucci stavolta infila tre completi, ma, arrivato sulle 36 dei Guardians, con sei secondi rimasti da giocare, lascia ad Eberle la responsabilità del field goal da 54 yard che il kicker realizza.

Il terzo periodo vede i Guardians costretti al punt e i Sea Dragons nel successivo possesso offensivo vanno finalmente in touch down grazie ad un passaggio di 20 yard di DiNucci per Blake Jackson cui segue un passaggio per Jahcour Pearson per la trasformazione da due punti che porta Seattle avanti per 17-10. I Guardians però non mollano: Dormady con due passaggi e due corse arriva fino alle 43 in campo avverso, poi dà l’hand-off a Darrington che corre le 43 yard rimaste fino alla linea di meta. La conversione da due punti non va a buon fine e si va sul 17-16 per Seattle. Si entra nell’ultimo periodo e il botta e risposta continua con un field goal di Eberle da 27 yard cui replica subito Borregales che, a sua volta, ne mette a segno uno da 50 yard. Seguono due three & out, prima di Seattle, poi di Orlando, ma il calcio di Mac Brown viene bloccato da Alijah Holder dello special team di Seattle, con la palla che esce sulle 6 di Orlando da dove Di Nucci conduce il drive che porta al TD pass per Juwan Green che fissa il punteggio sul 26-19.

I Guardians perdono ancora, ma sono in evidente crescita con la OL finalmente efficiente e la difesa che si é opposta molto bene al temibile passing game di DiNucci e compagni. Seattle, con questa vittoria rimane in corsa per l’approdo alla post season in una division north ancora molto incerta.

Vegas Vipers – St Louis Battlehawks 6-29

I Battlehawks si riscattano dopo la sconfitta contro Washington e superano più facilmente del previsto la resistenza dei Vipers, il cui attacco é stato molto deludente dopo la bella partita contro i Guardians di domenica scorsa. I due registi, Luis Perez e Brett Hundley, che si sono avvicendati, non sono mai riusciti ad eludere le attenzioni degli incursori della difesa avversaria la cui pressione ha favorito i due intercetti e i quattro sack subiti. Per St Louis tutto é andato per il meglio, con A.J. McCarron in giornata particolarmente felice con un 23 su 29 (79%) per 236 yard e tre TD pass e la difesa che non ha concesso nulla all’offense dei Vipers.

Dopo un primo periodo di studio, in cui le difese sembrano aver preso le misure dei rispettivi attacchi, all’inizio del secondo quarto i Battlehawks vanno in vantaggio con una ricezione di Gary Jennings di 4 yard al termine di un drive durato più di sette minuti. Con la trasformazione da due punti si va sull’8-0. La replica di Vegas si ferma sulle 40 di St Louis quando sul quarto e otto é costretta al punt. Questa volta il possesso di St Louis, dopo aver guadagnato 75 yard a suon di passaggi, si ferma sulle 22 dei Vipers da cui Donald Hageman calcia il field goal da 40 yard dell’11-0. Nel turno offensivo seguente Perez viene atterrato per due volte per una perdita complessiva di 13 yard e i Vipers devono ancora ricorrere al punt. La palla torna ad Eigei che con tre azioni manda Darrius Shepherd in end zone con un TD pass da 30 yardper il 17-0 che chiude il primo tempo.

Il primo possesso del secondo tempo é dei Vipers ma dopo due corse di Rod Smith, Perez cerca Jeff Badet ma trova il DB Lavert Hill che riporta l’intercetto per otto yard fino alla linea di midfield. Riconquistato il possesso del football McCarron piazza un pass da 32 yard per George Campbell e poi a suon di corse di Brian Hill, arriva a una yard dall’obiettivo. Ci pensa Kareem Walker a fare l’ultimo step per il touchdown del 23-0. Il buon Perez cerca di reagire e riesce a guadagnare quasi cinquanta yard con tre buoni passaggi ma, arrivato sulle 33 dei Battlehawks vede due passaggi ben difesi da Brandon Sebastian e il terzo intercettato ancora da Lavert Hill al suo secondo intercetto di giornata. Questa volta i Vipers non pagano dazio perché St Louis é costretta subito al punt, e successivamente, prima Vegas, poi St Louis falliscono la conversione del quarto down. Nel frattempo Hundley ha sostituito Perez e riesce finalmente a portare i suoi in end zone con un passaggio di 17 yard per John Lovett. La fame dei Falchi non si placa, e subito dopo Brian Hill corona un drive quasi tutto impostato sulle sue portate per segnare il quarto TD di squadra con una corsa di sei yard.

Vittoria mai in discussione per i biancoblu che restano in corsa per la preseason, una corsa a tre che promette scintille fino all’ultima partita. Per i Vipers le speranze di accedere ai play-off sono ormai ridotte al minimo, ma certamente giocheranno fino all’ultimo per migliorare il record.

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Arlington Renegades – San Antonio Brahmas 9-15

A una settimana di distanza dalla partita di San Antonio, Brahmas e Renegades si incontrano ad Arlington e questa volta i tori si prendono la rivincita che li mantiene in corsa per la postseason. Come all’andata, trattandosi di due squadre molto forti in difesa e con attacchi non irresistibili, si é trattato di una partita con poche segnature, ma l’incertezza durata fino all’ultimo secondo ha reso ugualmente la partita divertente, perché nel football anche la difese possono compiere azioni spettacolari. Tra le due offense indubbiamente é andata meglio quella dei Renegades sia per yard conquistate, sia pe numero di primi down. In particolare é risultato quasi inesistente il gioco aereo dei Brahmas che, con i due nuovi QB all’esordio, Jawon Pass e Kurt Bekert, hanno fatto complessivamente un 9 su 20 per 59 yard. In compenso, come sempre, il defense team di San Antonio é stato devastante, mettendo a segno 3 sack, 12 tackle for loss e un intercetto, nonché mettere a segno il loro unico decisivo touch down.

La partita, come prevedibile, comincia con un punt a testa, poi San Antono, dopo aver risalito il campo per quasi sessanta yard, sulle 11 di Arlington in situazione di quarto e nove, si affida al piede di Parker Romo che realizza da 29 yard. Curiosamente il passing game di San Antonio si esaurisce quasi tutto in questo drive dove conquista 52 delle 59 yard totali dell’incontro. I primi due quarti si consumano in una sequenza di punt con le due squadre che faticano anche a conquistare primi down, interrotta dal lampo che porta al touchdown di San Antonio: succede che Drew Plitt, in seguito a un sack da parte di Delontae Scott, perda la palla, che viene raccolta e riportata in TD da Jordan Williams.

Nel secondo tempo comincia il tentativo di rimonta dei Renegades che mettono a segno u field goal da 53 yard con Tyler Russolino. La palla torna a San Antonio per il tempo sufficiente a Kurt Benkert per farsi intercettare da Donald Payne un passaggio desinato a Landen Akers. Il drive conseguente si conclude con una spettacolare ricezione in end zone da parte di Lujuan Winningham, di un passaggio di 12 yard di Drew Plitt. Sul 9-9 ricomincia l’alternanza di punt che viene interrotta due volte da Parker Romo: il kicker dei Brahmas segna prima da 45, poi da 56 yard mentre Russolino, tra queste due trasformazioni, fallisce un calcio da 39 yard. Sul 9-15 Arlington tenta il tutto per tutto. Plitt, partito dalle proprie 15 guadagna 59 yard con tre bei passaggi, ma viene anche atterrato da Vic Beasley per una perdita di 6 yard e poi intercettato da Tenny adewusi che mette fine alla partita.

Sugli scudi la difesa Brahmas al completo, ma con speciale menzione per Jordan Williams autore di 14 placcaggi,6 dei quali da solo e del riporto in TD del fumble di Plitt, e per il solito Delontae Scott per i due sack. Ora nella division south i Renegades sono 3-3 e i Brahmas 2-4 a disputarsi il secondo posto dietro Houston, che però sarà impegnata a Washington.

D.C. Defenders – Houston Roughnecks 37-26

Washington supera dominando anche l’ostacolo Houston e mantiene la propria imbattibilità e due vittorie di vantaggio sulla coppia St Louis- Seattle nella corsa al titolo divisionale. Per i Roughnecks arriva la seconda sconfitta consecutiva che per ora, vista la minor forza delle avversarie di Division, non intacca la leadership ma offre certamente qualche spunto di riflessione.

In realtà i Roughnecks partono bene: dopo un possesso a testa senza esito, al secondo possesso offensivo Brandon Silvers conduce l’attacco a suon di passaggi completati fino alle 4 dei Defenders, posizione da cui Max Borghi corre in end zone. La conversione da due punti é un passaggio per Cedric Byrd per l’8-0 e l’impressione é che il passing game dei rossoblu texani sia di nuovo inarrestabile. La reazione dei capitolini si arresta sulla linea della yard di Housto dove una penalità di 15 yard per un chop block di Briley Moore-McKinley li riporta sulle 16. Qui, dopo due passaggi incompleti, sul quarto e sedici, devono accontentarsi del calcio di Matthew McCrane che realizza da 34 yard. Si cambia campo e la palla é in mano a Silvers che però non riesce a guadagnare terreno perché la difesa di Washington sembra avergli preso le misure ed é costretto a ricorrere al punt. L’offense dei rossi però, a sua volta, fa fatica a guadagnare terreno e sulle 19 di Houston tenta un field goal che McCrane manda a destra dei pali.

Houston riprende il possesso, ma il secondario di difesa di Washington fa buona guardia e difende bene sui passaggi di Silvers che non riesce a conquistare il primo down. Jordan Ta’amu, che nelle partite precedenti si era fatto apprezzare più come scrambler che come passatore, comincia a dare dimostrazione della propria abilità e gioca una serie di azioni di passaggio che, complici il WR Lucky Jackson e il TE Ethan Wolf, porta i suoi fino a una yard dalla end zone. A chiudere in touch down ci pensa Abram Smith. La conversione da due non va e si va sul 9-8 a favore di Washington. I texani tornano ad attaccare, ma Silvers vede il suo passaggio per Ajene Harris intercettato da Santos Ramirez che riporta la palla per 40 yard in touchdown. Stavolta la conversione da due punti é un passaggio per Josh Hammond per il 17-8.

Si torna in campo con la palla in mano a Washington e i rossi, forti dei novepunti di vantaggio, tornano ad affidarsi al loro collaudato running game con l’intento di consumare anche un po’ di minuti e grazie alle portate di Ryquell Armstead spende cinque minuti per arrivare a una yard dall’obiettivo per chiudere con un TD pass per Alex Ellis. Poco più tardi, dopo un three & out di Houston, Washington allunga ancora con un calcio di McCrane da 32 yard. Sotto di diciotto punti i Roughnecks devono affrettare i tempi e Cole McDonald, subentrato a Silvers, serve un gran passaggio per D Burnett che riceve a centrocampo e corre fino alla end zone per il 26-14. I Defenders però ristabiliscono subito le distanze grazie ad un drive impreziosito da due big play: prima Abram Smith corre per 30 yard, poi Ta’amu serve Lucky Jackson che riceve sulle 15 e corre le altre 15 per un TD pass di 30 yard, seguito dalla conversione da due punti grazie alla ricezione di Chris Blair. Sotto di venti i Roughnecks non si rassegnano e, complice un comprensibile calo di concentrazione della difesa avversaria, segnano ancora con una corsa breve di Borghi dopo che McDonald aveva risalito il campo per più di 60 yard. Per non correre rischi nel finale Washington mette a segno un altro FG da 50 yard per portarsi a distanza di sicurezza sul 37-20, ma McDonald non si arrende e corre in end zone per il TD del 37-26 dopo un altro drive a base di passaggi. Resta il tentativo disperato del quarto e quindici per conservare il possesso e tentare l’impossibile, ma la conversione non riesce e la partita si chiude.

Defenders vincenti e sempre più consapevoli della loro forza, che si avvicinano alla post season. I Roughnecks, nonostante la sconfitta, sulla quale hanno pesato anche le troppe penalità della difesa, hanno comunque dimostrato grande orgoglio nel tentare fino alla fine di riprendere una partita seriamente compromessa.

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La classifica della XFL

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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