Wild Card 2022: Vittoria con merito (Minnesota Vikings vs New York Giants 24-31)

I Giants passano con merito il primo turno di play-off superando i Vikings sul loro campo al termine di un incontro tirato fino all’ultimo, in cui hanno sfruttato al meglio tutti i loro turni in attacco.

Breve cronaca

Partono bene i Vikings e al primo possesso Cousins va in TD con un’azione di QB sneak al termine dell’unico drive ben bilanciato tra le corse di Delvin Cook e le ricezioni di Jefferson, Thielen e Hockerson. Replica immediata di New York che va a sua volta in TD grazie a un rush di 28 yard di Sequon Barkley e poi, dopo un “three & out” dei viola, con un secondo TD grazie ad un pass di 14 yard di Jones per Isaiah Hodgins. Nel secondo periodo, al termine di un drive durato più di dieci minuti, i Giants mettono a segno altri tre punti grazie a un FG da 25 yard di Graham Gano, ma subito dopo Cousins serve un passaggio di 9 yard per un touchdown di K.J Osborn

Il primo possesso del terzo quarto é dei Giants che vanno ancora in end zone con un pass di 9 yard di Jones per Daniel Bellinger. I Vikings però non mollano e nel drive successivo si riavvicinano grazie a un TD pass di 3 yard di Cousins per Irv Smith e poi raggiungono il pareggio all’inizio del quarto periodo grazie a un calcio di Greg Joseph che centra i pali da 38 yard. Il successivo possesso dei Giants decide la partita con una corsa di 2 yard in end zone di Barkley.

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Commento

Una delle chiavi della partita sta nella incapacità, da parete della difesa viola, di fermare i drive offensivi guidati da un ottimo Daniel Jones. L’altro aspetto, che é stato probabilmente la causa del successo, é stata la distribuzione più equilibrata dei giochi tra corse e passaggi, mentre Minnesota ha puntato tutto su un efficientissimo passing game, ma é ricorsa alle corse soltanto nel 28% delle azioni guadagnando solo 61 yard.

E’ stata sostanzialmente una battaglia aerea con i due QB estremamente precisi e che alla fine ha visto prevalere la compagine meglio attrezzata per conquistare terreno sulla terra. Kirk Cousins chiude con un ottimo 79,4% di completi (31 su 39) per 273 yard puntando essenzialmente su passaggi nel medio raggio verso l’ottimo TE T.J. Hockerson, che ha ricevuto 10 degli 11 passaggi a lui destinati, per ben 129 yard. Quello che é mancato, e ha determinato il limitato guadagno complessivo, é stato l’apporto di Justin Jefferson che ha, sì, ricevuto 7 dei 9 passaggi di cui é stato target, ma per un bottino di sole 47 yard e di Adam Thielen, chiamato in causa solo quattro volte, che con 3 ricezioni ha portato a casa 50 yard.

Daniel Jones, da parte sua, ha fatto un buon 24 su 35, che rappresenta il 68,5%, ma ha al suo attivo una miglior media per aver più spesso completato passaggi nel profondo, soprattutto per Isaiah Hodgins e Darius Slayton, ed ha contribuito in maniera determinante con 78 yard guadagnate correndo personalmente. ll resto lo ha fatto il solito Saquon Barkley con 59 yard e due TD conquistati con sole 9 portate, cui vanno aggiunte 56 yard prese dopo ricezione di 5 passaggi su 6.

Le due difese non sono apparse ermetiche: la pass rush é stata pressoché inesistente da parte dei Giants che hanno badato soprattutto e con successo, ad assicurare la copertura sui ricevitori avversari sul profondo, costringendo Cousins a ripiegare du Hockerson con passaggi medio-corti. Più aggressivi i Vikings, che sono riusciti ad atterrare tre volte Jones, ma gli hanno poi lasciato troppa libertà di correre con la palla e soprattutto di trovare in un paio di occasioni Slayton e Hodgins liberi in profondità.

Sinteticamente e semplicisticamente si potrebbe concludere che la differenza, in una partita di grande equilibrio, é venuta dal miglior running game dei Giants, ma in realtà per tutta la durata dell’incontro, New York ha dato l’impressione di una maggior sicurezza, soprattutto per la facilità con cui ha convertito i terzi down (7 su 13) e i quarti down (2 su 2), mentre Minnesota in più di una circostanza ha manifestato insicurezza.

I Vikings sono eliminati ma, nonostante la delusione, hanno disputato una stagione largamente superiore alle aspettative, arricchita dal lancio del giovane Justin Jefferson, impostosi come uno dei ricevitori più forti della lega. Per i Giants anche loro molto al di sopra delle previsioni, l’avventura continua con il divisionale che li vedrà impegnati a Philadelphia in una partita il cui esito, a questo punto, é tutt’altro che scontato.

The Playbook Endgame: guida ai playoff 2022

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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