Championship 2022: La regola del 3 (Cincinnati Bengals vs Kansas City Chiefs 20-23)

Gli  incontri degli ultimi due anni tra Cincinnati Bengals e Kansas City Chiefs sono tutti finiti con un margine di 3 punti, a dimostrazione dell’equilibrio di valori tra queste due squadre. A differenza delle precedenti tre occasioni, questa volta sono stati i padroni di casa ad avere la meglio e aggiudicarsi il titolo di campioni della AFC.

Le attenzioni della vigilia erano tutte per lo stato di salute della caviglia di Mahomes, che con il procedere della partita gli ha sicuramente creato delle difficoltà, ma non gli ha impedito comunque di giocare un’ottima partita e chiudere addirittura il down decisivo con una corsa personale.

La partenza dei Cincinnati Bengals è stata lontana parente di quella di una settimana fa a Buffalo, con la linea offensiva che ha concesso 3 sack nei primi due drive e l’attacco che ha chiuso il primo quarto con zero yard complessive, dal momento che gli avanzamenti ottenuti sono stati vanificati dalle penalità e dalle yard perse con i sack. I Kansas City Chiefs sono apparsi subito concentratissimi in difesa, ma in attacco, seppur siano riusciti a muovere la catena soprattutto grazie a due screen su Pacheco, non sono stati in grado di capitalizzare le occasioni avute a inizio partita chiudendo con soli due field goal.

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All’inizio del secondo quarto due ottime ricezioni di Boyd hanno permesso ai Bengals di accorciare le distanze con un field goal, ma la risposta dei Chiefs è arrivata subito con un drive di 8 giochi chiuso con un passaggio di 14 yard da parte del solito Kelce su un 4&1, a dimostrazione di quanto Mahomes fosse disposto a rischiare pur di non lasciarsi sfuggire nessuna opportunità. Burrow, nel tentativo di risollevare il suo attacco, è incappato nell’intercetto di Watson su un brutto passaggio per HIggins, ma nel drive successivo, con solo 2:31 da giocare prima dell’intervallo, Mahomes risultava affrettato non consumando tempo e soprattutto non riuscendo a segnare. Questo ha lasciato la possibilità ai Bengals di arrivare a ridosso della end zone, ma, anche a causa di una non ottimale gestione dei time out, li ha costretti ad accontentarsi di un field goal che chiudeva la prima frazione di gioco sul risultato di 13 – 6 per i padroni di casa.

Da segnalare nel primo tempo una sequenza di infortuni che hanno interessato molti giocatori, probabilmente anche a causa del freddo pungente della serata, tra cui Boyd, Sneed, Toney, a cui nel secondo tempo si sono aggiunti Gay, Smith Schuster e Hardman.

La ripresa vedeva Mahomes uscire con un altro 3&out e a quel punto Cincinnati riusciva, grazie a una serie di corse, a mettere in difficoltà l’ottima, fino a quel momento, difesa dei Chiefs, chiudendo il drive con un perfetto passaggio di Burrow per HIggins che portava, col punto addizionale, le due squadre in pareggio. Non riuscendo a conquistare terreno con le corse, Mahomes si è affidato ai lanci e, ben coadiuvato da Valdes-Scantling, ha segnato il touch down del sorpasso, leggendo bene la debolezza dello slot cornerback Hilton a coprire i ricevitori su tracce lunghe.

Il successivo 3&out dei Bengals sembrava consegnare ai Chiefs la definitiva inerzia della partita, ma Mahomes commetteva un banalissimo fumble perdendo la presa del pallone prima di riuscire a lanciarlo, cedendo il possesso agli avversari. Nonostante la buona posizione di campo per CIncinnati, è servito un difficilissimo completo su Chase in occasione di un 4&6 per portarsi in red zone e siglare il touch down del pareggio con una corsa di Perine.

Essendo arrivati al quarto quarto, la palla ha iniziato a pesare e due punt dei Chiefs intervallati da un intercetto subito da Burrow su un lancio profondo, che ha avuto gli effetti di un punt non garantendo una buona posizione di ripartenza agli avversari, hanno restituito palla a Burrow e compagni con due minuti e mezzo sul cronometro sulle 6 yard di Cincinnati, ma, nonostante il completo di un difficilissimo 3&16 che ha portato i Bengals sulle loro 33 yard,  il quarterback dell’Ohio non è riuscito a portare la sua squadra in zona da field goal, anche grazie a un sack dell’ottimo Chris Jones che ha costretto Cincinnati a puntare con ancora 39 secondi sul cronometro. Il successivo splendido ritorno di Moore per 29 yard ha messo i Chiefs nelle condizioni di provare un ultimo assalto, che ha visto Mahomes chiudere il down decisivo con una corsa che si è conclusa con una spinta dell’edge neroarancio Ossai quando era già fuori dal campo, con conseguente penalità di 15 yard che ha consentito al kicker Butker di siglare il field goal della vittoria con un calcio di 45 yard.

Nonostante i molti infortuni precedenti e in concomitanza della partita, i Kansas City Chiefs sono riusciti ad aggiudicarsi la vittoria, scacciando i fantasmi dell’ultimo Championship e finalizzando il drive decisivo, come non gli era riuscito nelle ultime sfide contro i Bengals, dove era stato Burows a potersi gestire gli ultimi possessi.

Grande credito va riconosciuto alla difesa e in particolar modo al front four dei Chiefs, che è riuscito a fare la differenza sia all’inizio che alla fine della partita, con uno strepitoso Chris Jones autore di 2 sack, 5 QB hit e 3 tackle for loss, Questa enorme pressione ha impedito a Burrow di sviluppare un gioco offensivo costante, ben più di quanto non dicano i 5 sack messi a tabellino; sono infatti stati numerose le penalità della offensive line dei Bengals e le occasioni in cui Burrow stesso si è dovuto liberare in fretta del pallone, tra cui spicca un dubbio intentional grounding nell’ultimo drive che tanto ha fatto arrabbiare Zach Taylor, così come altre decisioni arbitrali controverse nell’ultimo quarto.

L’attacco dei Bengals si è trovato nelle condizioni dello scorso anno a causa di un’offensive line che, specie sul lato destro, non riusciva in nessun modo a contenere i difensori avversari. Ê stato grande lo sforzo dei cornerback dei Chiefs nel coprire i ricevitori di Cincinnati e Joe Burrow, specie dopo l’uscita di Boyd, non è più stato in grado di sfruttare adeguatamente il centro del campo, con un playbook che è assomigliato molto a quello dei playoff dello scorso anno.

Nonostante questo i Bengals si sono trovati nella condizione di avere il destino nelle proprie mani, ma, seppur anche in questo Championship la difesa si sia dimostrata di assoluto valore, sono mancati quei dettagli che fanno la differenza tra vittoria e sconfitta. Sicuramente in tutto l’ambiente Bengals c’è grande amarezza per un’occasione che era a portata di mano e che è scappata proprio quando sembrava che ci fosse la possibilità di acciuffare un ritorno al Super Bowl; alla fine le deficienze della offensive line si sono dimostrate un ostacolo difficile da superare e che i Chiefs hanno saputo sfruttare molto bene, non mancando così l’occasione per tornare al Super Bowl per la terza volta negli ultimi quattro anni.

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Ad attenderli ci saranno i Philadelphia Eagles e, dopo aver avuto un Super Bowl tra due fratelli, gli Harbaugh, nelle vesti di allenatori, quest’anno ne avremo uno tra due fratelli giocatori, Travis e Jason.

Per i Kansas City Chiefs molto dipenderà dalle condizioni fisiche con cui si presenteranno all’appuntamento e dal recupero di alcuni infortunati, ma finché a guidare questa squadra ci sarà un quarterback eccezionale come Patrick Mahomes ci saranno sicuramente tutte le possibilità per aggiudicarsi un altro Lombardi Trophy.

Per maggiori approfondimenti sui Bengals vi consigliamo di ascoltare il Podcast o meglio “ROARcast” disponibile su Youtube o Spotify.

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Giorgio Prunotto

Appassionato da 30 anni di football americano e dei Cincinnati Bengals, stregato dal design del loro casco, dalle magie di Boomer Esiason e dalla Ickey Shuffle.

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