Il riassunto di week 4 della NCAA 2022

Nella quarta settimana di gioco del college football NCAA c’è stata una costante: i grandi upset… mancati!

Partiamo dalla fine con quello che è stato, probabilmente, il più grande degli “upset mancati” di giornata: gli Oregon State Beavers sono arrivati a due pollici dall’infliggere a Lincoln Riley la prima sconfitta della carriera sulla panchina di USC. Si, perché tanto è stato il disavanzo tra il pallone e la catena in un quarto down decisivo per i Trojans, sotto 14-10 con meno di 2 minuti sul cronometro. Caleb Williams era stato fermato, sì, prima che giungesse alle sue spalle un treno di uomini a spingerlo oltre quella maledetta, ipotetica, linea, e a dare il la al drive che ha portato al touchdown della vittoria. 17-14 il finale: resta comunque la grande prova dei Beavers, che hanno costretto la squadra di Riley – che arrivava da 152 punti segnati nelle prime tre giornate – ad un primo tempo da 3 punti.

L’altro incredibile upset mancato di giornata è quello di Wake Forest ai danni di Clemson, con i Tigers che sono letteralmente sopravvissuti al termine di una partita folle conclusasi al secondo overtime col punteggio di 51-45. Vi ricordate la Clemson dell’anno scorso? Più punt che primi down e partite vinte dalla difesa? Sembra una vita fa. Ora l’attacco sembra girare, con un DJ Uiagalelei che finalmente inizia a dimostrare quel talento che tutti gli riconoscono e un parco di skill players davvero forte. Wake Forest è anche quest’anno una squadra molto bella, offensivamente esplosiva e difensivamente un po’ porosa, ma sembra sempre che manchi il centesimo per fare il dollaro e, purtroppo per loro, questa sarà l’ultima stagione a Winston Salem di Sam Hartman.

Restando sugli upset mancati, la terza vera montagna russa di giornata è stata la partita tra Oregon Ducks e Washington State Cougars, con questi ultimi in controllo di pallone, gioco e cronometro per 55 minuti, salvo smettere di difendere e contemporaneamente di muovere la catena negli ultimi 5 minuti. Oregon, sotto 34-22 a meno di 5 minuti dal termine, riesce a segnare 21 punti non risposti in 2 minuti e 15 secondi netti, grazie ai consueti 2 minuti in cui Bo Nix sembra Dio in full pads e ad un pick six del lineman Mase Funa, che fissano il punteggio sul finale 44-41. Intercetto che costa la partita ai Cougars e che macchia una prestazione altrimenti for-the-ages del QB ex Incarnate Word Cameron Ward.

Altre tre partite vanno iscritte a questa categoria, prima di passare oltre.

La prima delle quali è Florida-Tennessee. Sì, ce lo sentite ripetere continuamente e forse abbiamo stufato. Ma l’atmosfera creata dai 107mila bianco arancio del Neyland Stadium la potete trovare davvero solo nel college football. La partita è stata godibile con i Volunteers che non sono mai sembrati davvero in difficoltà – nonostante una prova da redenzione di Anthony Richardson Jr. da 453 yard e 2 TD-pass – fino all’ultimo minuto, quando Florida si è portata sul 33-38 ed è riuscita a recuperare un onside kick perfetto che ha dato loro l’opportunità di giocarsi la vittoria. L’intercetto sul tentativo di hail mary di Richardson ha consegnato la vittoria ai padroni di casa, che volano ora sul record di 4-0.

La seconda è quella della Big House, con i Michigan Wolverines che hanno sofferto per oltre un tempo contro i Maryland Terrapins, salvandosi poi nella ripresa soprattutto grazie alla difesa. 34-27 il finale in favore dei maize and blue.

Pubblicità

L’ultima è stata la partita da Missouri ed Auburn, con il mancato upset – per quanto non sarebbe stato clamoroso – dei Tigers di Columbia su quelli di Auburn. Un concentrato di errori che ha portato ad un pirotecnico secondo tempo conclusosi… 0-0, con Auburn che decide di non calciare su un 4°e3 dalle 35, perdendo palla, e Missouri che si fa tutto il campo per mettere il proprio kicker in posizione per un comodo field goal da 25 yard, prontamente sbagliato. L’overtime è stato ancora meglio e si è concluso con la palla che sfugge beffardamente dalle mani del RB di Mizzou Nathaniel Peat e scivola in endzone per un touchback. Titoli di coda.

Ora possiamo passare agli upset che, invece, si sono concretizzati.

Il più clamoroso per i valori in campo è sicuramente quello operato da Middle Tennessee ai danni dei Miami Hurricanes, ancora molto zoppicanti in attacco e tremendamente disattenti in difesa. A ruota seguono: l’upset di venerdì scorso degli UTEP Miners sui Boise State Broncos, che non perdevano un match di non-conference contro un avversario non appartenente alle Power 5 conference dal 2008, e quello di James Madison ai danni di una Appalachian State la cui stagione assume andamento sempre più cinematografico – 62-60 in week 1, mega upset su Texas A&M in week 2, vittoria su hail mary in week 3 e sconfitta dopo un vantaggio di 28-3 (sempre quel punteggio maledetto) in week 4.

Meno clamorosi, ma di enorme impatto per le sorti della conference sono stati i due upset avvenuti in BigXII.

Per la terza volta negli ultimi quattro anni, infatti, i Kansas State Wildcats hanno sconfitto gli Oklahoma Sooners. K-State è una squadra folle, che rispecchia l’attitudine del proprio quarterback, il veteranissimo Adrian Martinez autore di una prova da 234 yard, 1 TD-pass e 0 INT (dato particolare per lui) a cui ha aggiunto 148 yard e 4 (!) TD su corsa. Probabilmente la miglior prova della sua infinita carriera collegiale. Ad OU non è bastata la prova eccelsa del QB Dillon Gabriel: i problemi in difesa sembrano essere gli stessi dell’anno scorso, ma Brent Venables è appena arrivato e gli va dato il tempo di apporre degli aggiustamenti.

Pubblicità

E poi Texas. Ancora Texas? Eh già. Ci siamo di nuovo: sembravano lanciati verso una stagione da protagonisti ed ecco che è arrivata la seconda sconfitta stagionale, questa incredibilmente più bruciante della prima. Dopo essere stati avanti tutta la partita, Texas Tech è rientrata nel finale ed è riuscita a vincere grazie ad uno sfortunato fumble del runningback superstar Bijan Robinson al supplementare.

Prima di chiudere passiamo in rassegna gli ultimi risultati rilevanti. Partendo, ovviamente, da… Kansas. In testa alla BigXII, record immacolato (4-0) e reduce da un’altra grande prova offensiva davanti ad un sold out, cosa non frequente a Lawrence, per il football. In testa alla BigXII c’è anche Baylor, vittoriosa contro Iowa State per 31-24.

Vince facile Albama con Vanderbilt e vince anche Georgia, seppur concedendo più del previsto a Kent State, in grado di segnare ben 22 punti ai Bulldogs. Negli altri due big match di giornata Notre Dame batte North Carolina – dando una grande prova di forza e coesione, nel 45-32 di Chapel Hill – e Ohio State strapazza Wisonsin 52-21 in una partita che non è, sostanzialmente, mai iniziata.

In ACC continuano le corse di Syracuse e Florida State, vittoriose rispettivamente con Virginia e Boston College, e lo stesso, in Pac-12, fanno Utah, Washington e UCLA, che si liberano agevolmente di Arizona State, Stanford e Colorado.

In Big10 da segnalare la prova estremamente solida di Minnesota che demolisce Michigan State 34-7 concedendo agli Spartans la miseria di 14 primi down.

E, infine, Arkansas-Texas A&M, match tra rivali che ormai da qualche anno viene disputato all’AT&T Field di Dallas e che, anche quest’anno, ha regalato emozioni. Non è stata una partita altamente spettacolare, ma in mezzo a molte giocate difensive e muscolari, c’è stato spazio anche per qualche prodezza. Chiaramente il gioco che ha deciso il risultato è stato il palo sull’ultimo field goal degli Hogs, ma anche lo scoop ‘n score “di coppia” della fine del primo tempo ha avuto la sua importanza…

E con questo è tutto per la week 4, a risentirci tra 7 giorni!

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.