Il Preview di Buffalo Bills vs Los Angeles Rams

Dopo oltre 7 mesi di trepidante attesa, occupati da Free Agency, Draft, Power Ranking e classifiche varie, finalmente questa notte si accenderanno i riflettori sulla nuova stagione NFL, la quale metterà a tacere le più disparate chiacchiere da bar, lasciando l’ultima parola solamente al campo.
Non poteva esserci biglietto da visita migliore per l’intera lega se non aprire la stagione con lo scontro tra i campioni in carica Los Angeles Rams ed i favoriti n°1 al titolo (chiedo venia, ma mi sto toccando) da ogni sorta di bookmakers, i Buffalo Bills.

Quello in programma nella notte Italiana tra giovedì e venerdì sarà il 14° incontro tra le due squadre. I precedenti vedono i Buffalo Bills condurre per 8-5, avendo vinto 4 degli ultimi 5 incontri disputati, ultimo dei quali risalente a week 3 della stagione 2020, quando ebbero la meglio della banda di McVay al termine di una partita vietata ai deboli di cuore, conclusasi con il punteggio di 35-32.
Sarà una sfida nella sfida tra i due “Sean Mc”, McVay e McDermott, i quali si troveranno faccia a faccia per la quarta volta in carriera, appunto nel 2020 e in due precedenti occasioni, precisamente nel corso delle stagioni 2015 e 2016, nelle quali McVay rivestiva il ruolo offensive coordinator degli ormai ex Washington Redskins e McDermott quello di defensive coordinator dei Carolina Panthers. In entrambi i casi a spuntarla è stato proprio l’attuale HC dei Buffalo Bills, vittorioso per 44-16 nel 2015, forzando ben 5 turnover e per 26-15 nel 2016, forzandone nuovamente 3, i quali, sommatisi ai 2 del 2020, portano il computo totale a quota 10 turnover in 3 match, a testimonianza di come Mcdermott sia una delle pochissime menti difensive in grado di mettere la museruola agli attacchi del giovane genietto McVay.

Come arrivano i Buffalo Bills

La squadra guidata da Josh Allen, riconosciuto ormai in maniera unanime come uno dei grandi favoriti nella corsa al titolo di MVP, si affacciano a questa sfida reduci da una offseason vissuta da assoluti protagonisti, cominciata con l’acquisizione in free agency di alcuni pezzi del puzzle ancora mancanti (Von Miller su tutti) e conclusasi con 2 vittorie, contro Colts e Broncos, nelle prime due partite di preseason disputate, prima di subire la prima ed unica battuta d’arresto sul campo dei Carolina Panthers, seppur lasciando gli starter comodamente seduti in panchina per tutti i 60 minuti.
La linea offensiva, autentico tallone d’Achille nelle passate stagioni, è stata rinforzata tanto negli uomini (Roger Saffold), quanto sulla sideline (Aaron Kromer), favorendo di conseguenza lo sviluppo di un running game maggiormente pungente ed efficace, volto ad alleggerire il carico di lavoro dalle spalle di Josh Allen. Il reparto cornerback pare essere il vero grande punto interrogativo di questo inizio di stagione, a causa della prolungata assenza dell’infortunato White, il cui posto verrà verosimilmente occupato da uno tra Elam e Benford, i due rookie rispettivamente scelti al 1° ed al 6° giro dell’ultimo draft. Tuttavia, la presenza del duo Hyde-Poyer, entrambi ristabiliti dagli infortuni patiti nel corso dell’offseason, dovrebbe garantire l’ormai consueta solidità del reparto, forti della loro esperienza e di uno skillset quanto mai completo e complementare.

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Come arrivano i Los Angeles Rams

I padroni di casa ed attuali campioni in carica, hanno vissuto un’offseason costellata di entrate ed uscite, tanto nel roster quanto sulla sideline.
In seguito alle pesanti perdite di alcuni elementi chiave della squadra come l’ormai 40enne LT Andrew whitworth, il fortissimo pass rusher Von Miller (passato appunto ai Buffalo Bills), il ricevitore OBJ (sulla via del recupero dal grave infortunio patito durante il primo tempo del Super Bowl) ed i CB n°2 Darius Williams (coperto di quattrini dai Jacksonville Jaguars), il front office ha deciso di aggredire la free agency andando ad aggiungere al roster alcuni pezzi pregiati come il ricevitore Allen Robinson ed il MLB, fino a poco tempo fa acerrimo rivale, Bobby Wagner, i quali porteranno quel mix di qualità ed esperienza tanto bramato da McVay e Co.
L’Offensive Coordinator Kevin O’Donnell, neo Head Coach dei Minnesota Vikings, è stato sostituito da Liam Coen, sagace e creativa mente offensiva, ritornato alla base dopo l’eccellente stagione come OC e QB coach all’università di Kentucky.
La preseason si è conclusa con il record di 1-2, in seguito alla vittoria sui Los Angeles Chargers ed alle sconfitte patite per mano di Texans e Bengals. Come ormai di consuetudine, McVay non ha fatto assaggiare il campo nemmeno per un singolo minuto ai potenziali starter, lasciando campo libero ai giocatori alla strenua ricerca di un posto a roster.
Di seguito alcuni numeri, relativi alla stagione 2021, esemplificativi della struttura dell’attacco orchestrato dal cervello di McVay e dal braccio di Stafford:

  • 84% snap 11 Personnel (1st)
  • 21% play action (8th)
  • 11% designed rollouts (1st)
  • 11% screen pass (5th)
  • 80% zon run (4th)
  • 15% no huddle (4th)
  • 79% explosive passes (20+ yard) (2nd)
  • 11% avg. Explosive pass rate (2nd)
  • 8th offensive DVOA (7th pass – 12nd rush)

Matchup chiave

Offensive line dei Bills vs Aaron Donald

Inutile negarlo, gran parte dell’esito del match dipenderà da come l’offensive line riuscirà a contenere la feroce pass rush dei Rams guidata dal futuro Hall of Famer Aaron Donald, autentico spauracchio per ogni OL coach. Il neo innesto Roger Saffold e Ryan Bates avranno l’arduo compito di contenere le incursioni del n°99, al fine di garantire ad Allen il tempo necessario per scandagliare il campo alla ricerca dei propri ricevitori, evitando di dover sistematicamente evadere dalla tasca per eludere la pressione.

Stefon Diggs vs Jalen Ramsey

Sebbene non sia così scontato che sia proprio Jalen Ramsey, l’indiscusso CB “Alpha” della difesa dei Rams, ad occuparsi di DIggs, in quanto il DC coordinator Raheem Morris ci ha abituati a vedere l’ex Seminoles spostato lungo tutto il backend difensivo anziché impiegato in marcatura del miglior ricevitore avversario, se sarà davvero quest’ultimo a prendersi in carico il n°14, a prescindere da chi ne uscirà vincitore, gli altri a dir poco sospetti membri della secondaria dei Rams avranno dei bei grattacappi nel dover arginare i vari Diggs, McKenzie, Crowder e Knox senza l’aiuto dell’autentica star del reparto.

Von Miller vs Joseph Noteboon

L’offensive tackle, cresciuto all’università di TCU, non solo avrà l’arduo compito di raccogliere l’eredità di una certezza come Andrew Whitworth ma alla prima partita in queste nuove vesti si troverà di fronte quel Von Miller che fino a pochi mesi priva incontrava quotidianamente in allenamento e che rappresenterà un vero e proprio battesimo del fuoco per lui.
Dotato di una stazza imponente, misurando 6’ 5” di altezza e pesando 321lb, ha concesso solamente 3 sack, 14 hits e 42 hurries nei più di 1.200 snap disputati con la maglia dei Rams dopo essere stato scelto al 3rd giro del draft del 2018, guadagnandosi un cospicuo rinnovo contrattuale del valore di $40 milioni, ad ulteriore dimostrazione della fiducia riposta in lui da parte di coaching staff e front office.
Stafford è un QB èlite quando può comodamente soggiornare all’interno di una tasca pulita e sgombra dai pass rusher avversari, ma fa tantissima fatica e tende sparacchiare palloni a destra e a manca quando messo sotto costante pressione, vedendo le sue statistiche crollare vertiginosamente.
L’esito di questa sfida nella sfida sarà determinato dalla sottile linea di demarcazione tra quanto Von Miller conosce e sa come colpire i punti deboli della difesa dei Rams e quanto quest’ultima sarà in grado di arginarlo, avendolo già potuto affrontare centinaia di volte in allenamento.

Tasca pulita:

Pressione:

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  • 49.6% passaggi completati
  • 8.0 Y/A
  • 75.0 passer rating

No Blitz:

  • 65.9% passaggi completati
  • 7.9 Y/A
  • 95.0 passer rating

Blitz:

  • 74.5% passaggi completati
  • 8.9 Y/A
  • 113.4 passer rating

Da ciò che si evince da queste statistiche sarà fondamentale riuscire a portare efficacemente una pressione organica, ovvero con esclusivamente 4 uomini, evitando qualsiasi forma di blitz, contro i quali l’ex QB dei Lions è un autentico maestro, essendo abilissimo nel colpo le zone scoperte venutesi a creare.

Taron Johnson vs Cooper Kupp

Il neo n°7 può ormai essere considerato una vera e propria certezza della secondaria dei Bills, al punto da essersi guadagnato un meritatissimo prolungamento contrattuale nel corso della passata stagione e dovrà dimostrarlo una volta di più in questa partita, avendo forse il compito più difficile in assoluto, un autentica prova di maturità, ovvero la marcatura dell’OPOY ed MVP del Super Bowl Cooper Kupp, WR fisicamente compatto, maestro nell’eludere il proprio diretto marcatore grazie ad un route running estremamente raffinato e nel produrre yard dopo la ricezione, come dimostrato dalle 861YAC (5.9 Y/A) portate in dote nel 2021 (leader della lega) e dai 24 missed tackle forzati (2° in questa speciale classifica) a riprova della sua estrema pericolosità con la palla tra le mani.
Sebbene McVay sia solito spostare il n°10 lungo tutta la linea di scrimmage alla ricerca del mismatch più favorevole, nel 2021 è partito dallo slot nel 66% dei giochi offensivi, ragion per cui si troverà verosimilmente di fronte Taron Johnson, il quale dovrà necessariamente essere coadiuvato dal costante raddoppio di una delle due safety, con tutta probabilità Poyer, lasciando Micah Hyde libero di pattugliare l’ultimo 4° di campo.
Nel 2021 Johnson si è confermato come uno dei migliori Nickel CB dell’intera lega, concedendo solamente 33 ricezioni su 62 target (53.7%), 423 yard e 2 TD ma dovrà necessariamente elevare in maniera ulteriore il suo livello di gioco per provare a tener testa all’indemoniato Kupp.

Ed Oliver vs Coleman Shelton

L’Interior offensive line dei Rams pare, almeno sulla carta, alquanto sospetta, complice la partenza di Austin Corbett in direzione Carolina Panthers e le pesanti amnesie del duo Brian Allen-Coleman Shelton in pass protection nel 2021.
Sarà proprio Coleman Shelton, il quale può contare solamente 2 partite disputate da starter nel corso della sua carriera, a raccogliere l’eredità lasciata dal partente Corbett e si troverà immediatamente di fronte Ed Oliver, un’autentica furia nel portare scompiglio nel backfield avversario, il quale, a differenza della stagioni passate, potrà beneficiare della presenza di un Von Miller in più, la quale, con tutta probabilità, farà crollare lo spropositato numero di raddoppi a cui ha dovuto far fronte il n°91 nel 2021.
Portare efficacemente pressione dall’interno della linea è ormai divenuto un must imprescindibile per ogni defensive coordinator, a maggior ragione se di fronte si parerà un pocket passer di caratura èlite come il già citato Stafford.

A cura di Luca Poglio

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Buffalo Bills Backers Italy

Una sola ed unica penna che scrive, portavoce di una piccola grande famiglia accomunata da una scriteriata passione per i Buffalo Bills.

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